Ormai è qualche anno che lo zucchero bianco non entra più in casa nostra. Non solo quello nei sacchetti, ma anche quello contenuto insidiosamente nelle merendine e nei cibi confezionati: preferisco preparare una torta che profuma tutta casa o dei biscotti golosi fatti con le mie mani, che i miei bimbi apprezzano moltissimo e che non fanno assolutamente rimpiangere gli snack iper dolci, piuttosto che ripiegare sulle merendine. Non è un dramma farne a meno, credetemi: è solo questione di abitudine. E grazie a questa abitudine io, da qualche anno, sto davvero MEGLIO!
Ho detto basta allo zucchero bianco, e sto da Dio: limitare lo zucchero nella propria alimentazione non è così difficile come sembra, ed è per questo che lo consiglio a tutti
Innanzitutto, come ho accennato non è così difficile dire basta allo zucchero bianco (io per perdere peso ho eliminato anche lo zucchero di canna, lo sciroppo d’acero, lo sciroppo d’agave e il malto. I dolcificanti che utilizzo massimo due volte a settimana sono stevia o fruttosio). Basta fare un piccolo sforzo all’inizio, ma poi la strada è in discesa, perché in realtà il trucco principale consiste nel non comprarli, e le tentazioni piano piano diminuiscono fino a scomparire del tutto.
Il primo passo quindi è non comprare più lo zucchero bianco: i dolci fatti in casa possono essere dolcificati con la stevia, mentre per quanto riguarda tè e caffè pian piano dobbiamo abituarci a non zuccherarli. Non vi chiedo di fare questo passo da un giorno all’altro, ma abituatevi per gradi, inserendo come obiettivo di eliminarlo nell’arco di un mese. Vi assicuro che eliminando dalla dispensa alimenti che contengono zucchero anche le esigenze del vostro palato cambieranno.
La seconda regola è limitare i carboidrati come la pasta e i cereali contenenti glutine: anche qui non si tratta di scelte radicali, ma di un percorso. Il primo step è quello di scegliere cereali non raffinati, e quindi pasta e farina integrale, e poi proseguire nel vostro percorso con un incremento di cereali integrali senza glutine come riso integrale, riso nero, riso rosso, quinoa, avena, grano saraceno. Ad essi possiamo alternare pasta di legumi oltre che chiaramente farro, avena, orzo e saltuariamente pasta integrale.
Piano piano, mi sono accorta di non avere più bisogno dello zucchero come prima. Un po’ come con il sale: più saliamo e più saleremmo, ma una volta che ci abituiamo a diminuirlo ci accorgiamo del sapore naturale dei cibi e diminuirlo diventa normale!
Il primo beneficio di questa scelta di togliere lo zucchero? Come già accennato, non sento più il bisogno irrefrenabile di aprire la dispensa in cerca di qualcosa di dolce, soprattutto dopo i pasti. Il tè amaro ora mi piace molto di più, idem le tisane, che acquistano molto più sapore se non zuccherate!
La mia fame, poi, ne trae beneficio, perché le curve insuliniche sono stabilizzate quindi non sento più di dover spezzare la fame tra un pasto e l’altro con un piccolo dolcetto. Fateci caso: le colazioni zuccherate portano ad aver voglia irrefrenabile di voler mangiare qualcosa a metà mattina. Ma se limitiamo lo zucchero, con un caffè non zuccherato, un uovo (o una omelette con verdura), della ricotta di capra e cacao amaro, un estratto contenente poca frutta e molta verdura, arriveremo a mezzogiorno con molta più energia e senza la necessità di spezzare a metà mattina o di abbuffarci perché siamo famelici.
Certo, ci sono delle difficoltà. Prima di tutto, quando si esce a pranzo, a cena, a colazione o per il brunch è difficile trovare qualcosa che sia assolutamente sugar-free, e che soprattutto non sia preparato con zucchero bianco e cereali raffinati ma con altri tipi di dolcificanti naturali e cereali integrali. Tuttavia basta limitarsi, senza essere talebani.
Anche al supermercato c’è da fare attenzione: sono moltissimi i prodotti che contengono zucchero bianco senza che nemmeno lo sappiamo (perché non sono solo i dessert a contenerne), ma basta leggere un pochino di più le etichette per trovare alternative deliziose e perfette. Ad esempio, io prediligo lo yogurt bianco senza zucchero (quelli alla frutta che io sappia contengono tutti zucchero), oppure scelgo della pasta non bianca ma multicereale integrale, a base di legumi, eccetera. Per i dolcetti, mi piace scegliere le barrette dolcificate con il miele (che sono proprio come quelle che preparo io a casa ma più comode), oppure del cioccolato sugar free, o ancor meglio dolcificato con stevia (lo compro ai supermercati U2, Bennet o Esselunga)…
Per quanto riguarda il cucinare, invece, è molto semplice. Perché ormai esistono ricette per tutto, e soprattutto esistono ricette alternative per trasformare i nostri dolci e i nostri piatti preferiti in dolci e piatti molto più sani, senza zucchero bianco. Non ci vuole nulla, come dicevo. Basta non tenere lo zucchero bianco in dispensa!
Questo per dire che non mi pesa, poiché i benefici che sento sono di gran lunga superiori ai disagi. Ad esempio? Dormo molto, molto meglio. Sono meno gonfia, i brufoli sono davvero diminuiti e sento un’energia favolosa la maggior parte delle giornate. Soffro anche meno di sbalzi d’umore (spesso legati a cali di energia).
Ciò che posso consigliare, quindi, è la moderazione. Non dico di togliere completamente i dolcificanti dalla propria vita, anzi. Come dicevo ci sono alternative deliziose. Tuttavia eliminando lo zucchero bianco (e lo zucchero di canna anche se integrale) dalle nostre tavole vi renderete conto dell’abuso che la nostra società fa di questo alimento, e capirete che in realtà non è assolutamente necessario, imprescindibile o fondamentale. Anzi!
Giulia Mandrino