Nel nostro portale abbiamo parlato più volte di miele, e sapete già quando questo alimento sia prezioso per la salute.
Giovedì scorso ho però avuto modo di scoprire tantissime nuove informazioni sul miele, sia dal punto di vista della salute che da quello del gusto: sono andata infatti a visitare Mielizia, azienda che da più di 35 anni è il marchio degli apicoltori di Conapi, cooperativa di apicoltori che raccolgono le migliori produzioni italiane di miele, polline, pappa reale e propoli.
L’azienda ha sede a Monterenzio, sulle colline bolognesi. In questa sede i mieli subiscono i processi di analisi, lavorazione e confezionamento: tutti questi passaggi avvengono secondo un processo meticoloso al fine di selezionare i migliori mieli e preservare le proprietà organolettiche e nutrizionali per non alterarli. La filiera è fondamentale per Mielizia: il rispetto non solo del prodotto ma anche dell’animale e degli apicoltori è qualcosa che emerge appena arrivati in azienda. È interessante, inoltre, sapere che il 62% degli apicoltori Conapi sono giovani e oltre il 20% delle aziende apistiche che compongono la cooperativa sono gestite da donne!
Ecco quindi il perché di questo articolo: con le nuove informazioni forniteci da Mielizia sappiamo ora indicarvi tutte le proprietà dei mieli e il loro ottimale utilizzo.
Miele, proprietà e degustazione: grazie a Mielizia, ecco tutte le indicazioni necessarie per conoscere i vari tipi di miele e utilizzarli al meglio
Miele di bosco
Di colore tendenzialmente ambrato, tendente allo scuro, ha un odore fruttato e dolce, un po' speziato, con note pepate e profumo di chiodi di garofano. Il sapore non è troppo dolce, e ricorda il rabarbaro e la liquirizia. Ottimo con i formaggi freschi, questo miele è ideale per addolcire il tè nero e per completare ricette con spezie scure e verdure.
È un miele ricco di antiossidanti, ed è l’unico che non deriva dai fiori ma dalla melata, una secrezione zuccherina emessa dagli insetti che succhiano la linfa degli alberi.
Miele di castagno
Anche questo miele è scuro e ambrato con note amarognole che ricordano tabacco e cioccolato. Molto liquido, viene raccolto nei castagneti delle Alpi e degli Appennini a fine estate. Utilizziamolo per accompagnare le carni e i formaggi stagionati (soprattutto ovini), o comunque con alimenti dai sapori forti o affumicati. Buonissimo anche con il tè nero, tè dal sapore deciso e amaro.
Miele di acacia
È forse il più conosciuto. Liquido, chiaro e cristallino, il miele di acacia ha un sapore più dolce e delicato, setoso, che ricorda la mandorla. Anche il profumo ricorda la mandorla, ma anche i fiori e la vaniglia. Essendo così zuccherino, delicato e dolce, il miele di acacia è il più indicato per addolcire le bevande, anche grazie alla sua consistenza liquida che si scioglie facilmente. Lo si può utilizzare anche negli impasti al posto dello zucchero oppure nelle macedonie. Ottimo con la ricotta ovina stagionata. Lo si raccoglie in tutta Italia, a primavera.
Miele di arancio
Più denso e cristallizzato degli altri, il miele di arancio ricorda i fiori di zagara da cui proviene e ha un forte odore di buccia d’agrume. Il sapore è acidulo e fruttato e quindi si presta molto bene all’accompagnamento di dessert, alla preparazione di dolci da forno e per vinaigrettes estrose. Sta molto bene con il pesce crudo, ma anche con i formaggi a pasta filata, come la mozzarella, la scamorza, il caciocavallo o la provola. Viene prodotto soprattutto nel Sud Italia, zona ricca di alberi d’agrume.
Miele di sulla
Anch’esso cristallizzato e quindi un po’ più denso del solito, viene raccolto a primavera nelle zone centrali e meridionali della nostra penisola. Il colore è molto chiaro, quasi bianco ghiaccio, e il profumo floreale e delicato. Il suo sapore è fresco e dolce, però mai stucchevole. Lo troviamo soprattutto nei torroni duri ma anche nei dolci da forno. Come quello di acacia, anche se meno liquido, sta bene per dolcificare le bevande calde.
Miele di eucalipto
Ambrato, quasi color mattone, il miele di eucalipto ha un sapore particolare, dolce ma con una punta salata e balsamica, quindi fresca, ed è dunque consigliato per accompagnare i piatti da tavola, salati, come le insalate, le carni, i formaggi come il pecorino oppure con le verdure saltate in padella. Da provare anche nelle vellutate, nelle minestre e nei piatti a base di legumi. Viene raccolto nel centro e sud Italia.
Miele di coriandolo
Deriva dalla stessa spezia che conosciamo, ma il profumo, come il sapore, è decisamente differente, più rinfrescante e dolce. Ricorda un po’ la noce di cocco, sulla lingua, ed è ideale per un accostamento con il pollo e con i formaggi stagionati. Come il miele di sulla, anche quello di coriandolo lo troviamo spesso nella produzione di torroni duri, e in casa può essere utilizzato come dolcificante nelle bevande calde.
Giulia Mandrino