Spesso noi genitori siamo davvero troppo apprensivi. La supervisione è importante, i nostri figli sono una nostra responsabilità, è vero. Ma siamo sicuri che controllare tutto ciò che fanno ha solo risvolti positivi? No. In effetti non è così. Perché i bambini hanno bisogno di esplorare il mondo, ma soprattutto hanno bisogno di esplorarlo (anche) per conto loro, imparando da ciò che incontrano sul loro cammino, capendo i limiti e i pericoli e curiosando senza paura di chi li guarda.
L'importanza di farli giocare liberi: perché i bambini hanno bisogno di esplorare e muoversi anche senza la supervisione di noi adulti
Fateci caso: ai bambini piacciono moltissimo i nascondigli. E' per l'intimità che danno loro, ma soprattutto perché nascondersi significa avere un momento nel quale si è soli con se stessi, nel quale ci si può comportare come si vuole, come ci si sente, magari strappando qualche regola.
Questo concetto può essere espanso più in grande, e cioè riguardo al gioco e all'esplorazione. Giocando ed esplorando i bambini imparano tutto ciò che di basilare c'è nella vita, e i genitori possono dare qualche linea guida, certo, ma ciò che fa di più è il loro esplorare in autonomia.
Se quindi avete un giardino, un cortile, un bosco vicino, un luogo particolarmente adatto all'esplorazione, lasciateli liberi di fare. Lasciateli passeggiare mentre voi state a casa. Un po' com'era tanti anni fa: le generazioni sono cambiate, ma a volte è bene fare un passo indietro, nella direzione della libertà responsabile.
L'età ideale? Dai 6, 7 anni. I bambini a quell'età sanno già cos'è la responsabilità, e cosa c'è di meglio di lasciargliela sperimentare concretamente? Basta fissare qualche regola fondamentale: non allontanarsi troppo, tornare quando li chiamiamo da lontano, portare il cagnolino, stare sempre vicino (quando sono in compagnia)... E se sono ancora troppo piccoli, secondo il vostro giudizio, iniziate tenendoli sott'occhio, ma da un distanza accettabile (dalla finestra, ad esempio) e intervenite solo se sono DAVVERO in pericolo.
Passeggiando, magari insieme ai fratelli o all'amico del cuore, possono giocare, inventarsi ruoli e attività, e soprattutto curiosare e conoscere gli elementi naturali del mondo.
Ma anche stando in casa si può sperimentare questa libertà responsabile. Basta impegnarsi a lasciare i bambini liberi di inventarsi i giochi e le attività, senza supervisionare (o al massimo guardando passivamente senza mai, mai mai intromettersi).
E' questo il “gioco libero”. E' importante quanto le attività scolastiche ed extrascolastiche (i corsi e gli sport) ed è solo attraverso esso che i bambini fanno esperienza della spontaneità. Un gioco interamente diretto da loro senza il controllo degli adulti è fondamentale per il loro sviluppo intellettivo ed emozionale. Solo così sperimentano le loro capacità, quelle staccate dalla direzione genitoriale.
Il gioco libero serve a lasciarli liberi di sperimentare i propri ragionamenti, il problem solving, gli schemi mentali e i sogni.
Provate a dare una chance a questo approccio educativo. Chiaramente non serve lasciare liberi e slegati tutti i giorni i bambini; anzi! Però programmare ogni tanto un pomeriggio senza supervisione non può fare che bene.
Parlate poi con i genitori degli amichetti: se anche loro sono della stessa idea, il gioco libero in compagnia diventa ancora più stimolante.
La vostra settimana poi potrà strutturarsi in maniera ancora più bilanciata di prima: non rinunciate ai corsi e agli sport, ma fate spazio anche a qualche finestra di esperienze liberi dalla guida adulta.
Alla fine, dopo averli lasciati liberi e senza esservi intromessi mai, chiedete loro cosa hanno fatto, cosa hanno imparato, se si sono divertiti. Fa davvero bene, sapete? Fa capire loro che la loro indipendenza è importante per voi, e che il tempo passato da soli ha valore. Che LORO hanno valore come persone uniche.
Foto Credits: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6e/Children_Participate_in_Annual_Training_During_Kids_AT_DVIDS294537.jpg