Ieri pomeriggio sono andata a prendere i bimbi a scuola e come spesso capita proprio nel momento dell'uscita ha iniziato a piovere. Ero senza ombrello, quindi un minuto di panico e senso di colpa per essere la solita svampita l'ho provato: appena sono scesa dalla macchina, ho iniziato a camminare sotto la pioggia e mi sono chiesta "ma perchè devo privare i miei figli di questa esperienza meravigliosa: stare sotto la pioggia è lavare l'anima, le preoccupazioni, mettere ogni cosa al suo posto.
Ecco allora 7 motivi per far giocare i tuoi figli sotto la pioggia: perchè la natura non è solo un passatempo ma grande maestra e palestra di vita
- ELIMINA CAPRICCI DEI BAMBINI E MALUMORE DEI GENITORI
Non sono un campione statistico, ma se deve piovere generalmente lo fa nel week end, o almeno io percepisco questo: una domenica di pioggia inchiodati a casa con due bimbi, magari senza papà, è qualcosa che mette davvero alla prova ogni mamma. I bambini generalmente si innervosiscono, piazzarli davanti alla tele tutto il giorno non mi sembra una buona idea (anche perché accumulano adrenalina dalla visione chiaramente passiva di questa quindi dopo saranno ancora più scatenati per la necessità di doverla scaricare). Non solo, spesso ci sentiamo sopraffatte dalla loro energia e sentiamo venir meno la nostra: niente di meglio quindi di fare una passeggiata insieme “ a caccia di pozzanghere”.
- CI INSEGNA A NON AVER PAURA DELLA NATURA MA COSTRUIRE FIDUCIA VERSO ESSA
La Natura è secondo me ciò che possiamo percepire e toccare con mano della vita: è un ragionamento contorto lo so, ma per me la vita è Natura in potenza. Questo vuol dire che dall’osservazione della Natura, dallo stare dentro ad essa noi possiamo percepire il senso della vita, accettare il fluire di essa e in qualche modo sentire la perfezione, il messaggio anche nei momenti dove un senso non sembra avere. Quando a 7 anni mi hanno comunicato la morte di mia mamma in una assolata giornata estiva, ho subito chiesto a mio padre di andare a fare un giro in bici nei boschi: e il sollievo l’ho percepito immediatamente perché la natura è ordine.
Questa tendenza di iper-protezione da tutto ciò che è naturale, dalla febbre (che poi sappiamo è lo strumento dell’organismo per debellare batteri) con farmaci, dal freddo vestendo in maniera spropositata i bambi e chiudendoli in casa per mesi, dai microbi con vari disinfettanti per le mani la trovo molto deleteria per il bambino, sia a livello fisico che mentale perché genera grande insicurezza.
- APPRENDONO LA RESILIENZA
La resilienza è definita come l’abilità di gestire le avversità della vita e di trarne vantaggio. Uno studio del 2010 della British forest school dimostra come giocare tutto l’anno all’aperto anche sotto la pioggia “incrementi le competenze personali del bambino sia a livello fisico che mentale e promuova sicurezza di sé e resilienza”.
- VENGONO STIMOLATE LE NATURALI DIFESE DELL'ORGANISMO
Ormai lo sappiamo, più sterilizziamo, disinfettiamo e teniamo i bambini sotto una campana di vetro più questi si ammaleranno. Se invece fin da piccoli li facciamo stare in mezzo alla natura stimoleremo le loro difese immunitarie perchè abitueremo il loro corpo ad agire per contrastare batteri patogeni. Allo stesso tempo il loro organismo si abituerà a non attivarsi contro tutto, quindi anche contro cibi, pollini ed elementi naturali: molti studi hanno infatti dimostrato che il modo migliore per incrementare le possibilità del proprio figlio di allergie e asma è quello di tenerlo lontano dalla natura e utilizzare la pratica della sterilizzazione.
- SPERIMENTANO L’UNICITA’ DI OGNI STAGIONE
Per i bambini il concetto di ritmo e quindi la percezione del tempo scandito e l’alternanza di stagioni è davvero fondamentale perché rassicurante. Il primo modo di apprendere e conoscere il mondo è quello di giocare con la natura a 360°, in ogni stagione, così da sperimentare ciò che offre in ciascun periodo dell’anno, dai rami secchi, alle bacche, alle gemme, ai fiori (pensiamo alla raccolta del tiglio in estate!). Possiamo poi tornare a casa e fare un calendario delle stagioni con sacchetti di elementi che troviamo a terra per ogni mese.
- LI STIMOLANO AD AVERE UNA VITA ATTIVA
Lo sport fa indubbiamente bene, ma avere una vita attiva lo è altrettanto. Stare all’aperto, muoversi, osservare e scoprire il mondo con i propri occhi non con quelli della tv, tablet e pc insegna loro che il mondo è un luogo sicuro e adatto dove stare in armonia: voglio che i miei figli si sentano a loro agio fuori casa e il senso di benessere che si percepisce con una camminata all’aperto, anche sotto la pioggia, è impagabile.
- LA NATURA ACCOGLIE, CONSOLA E METTE IN ORDINE
Voglio che i miei figli imparino una cosa in questo mondo post moderno dove la chiave per essere felici sembra essere la Louis Vuitton e il cellulare da 800 euro appena uscito: stare all’aria aperta in mezzo alla natura è bellissimo, fa stare bene e le possibilità di fare cose in mezzo ad essa sono infinite. Non è necessario avere tanti soldi, basta lavorare il giusto e trovare la felicità nelle cose piccole. La pioggia e la neve non devono essere delle barriere: anzi, è proprio l’alternanza delle condizioni atmosferiche e del tempo che rende tutto sempre nuovo, costantemente in cambiamento. Così, il cattivo tempo ci insegna a trovare piacere nell’apparente difficoltà o come dice il The Guardian “winter is about the joy…of finding pleasure in discomfort.” http://www.theguardian.com/lifeandstyle/2014/dec/29/some-like-it-cold
Giulia Mandrino
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