La società sta cambiando, è vero, ma certe cose rimangono ancora radicate: il pay gap, le molestie, il sessismo… Ma ciò non significa che questo non cambierà. Il primo passo è crescere figli consapevoli di tutto questo, rispettosi, attenti all’uguaglianza di genere, capaci di ascoltare gli altri. Il secondo? Dare alle nostre figlie femmine degli strumenti di vita che possano farle sentire forti, sicure, ascoltate e uniche.
Il primo passo educativo è certamente l’esempio che diamo noi genitori. Il secondo sono le parole: crescere figlie capaci di essere se stesse, di sentirsi forti e rispettate passa anche dalle frasi che scegliamo. Ogni tanto, quindi, ripetiamo queste frasi: con il tempo si radicheranno in loro, permettendo loro una crescita sana, equilibrata e consapevole e facendo sì che si amino per ciò che sono, che sappiano che essere vulnerabili è ok, che una persona è una persona e non “una femmina”, che siano rispettose di se stesse e degli altri e che seguano i loro sogni a prescindere da ciò che la società sembra ancora imporre.
Le frasi per crescere figlie forti: come parlare alle nostre figlie femmine per far sì che si amino e che seguano i loro sogni
Sei bella, sia dentro che fuori
Oggigiorno il concetto di bellezza è spesso fuorviante, e sono molti coloro che sostengono che non ci si debba focalizzare sul concetto di bello esteriore. È vero, ma è anche vero che è necessario che passi il concetto che tutti siamo belli, che tutti abbiamo pregi, che ognuno è diverso e unico. Fare sentire le nostre figlie belle deve essere però qualcosa di esteriore e interiore: perché la vera bellezza viene da dentro, e si riflette sull’esterno.
Ti voglio bene a prescindere da tutto
L’amore incondizionato è qualcosa che a volte diamo per scontato, ma che per le bambine non è così semplice. Anche quando ci arrabbiamo, dobbiamo fare capire loro che questo non intacca il nostro amore, e che, soprattutto, le amiamo anche se non sono come vorremmo che fossero. Perché le aspettative dei genitori sono un grande peso, e spesso ci ritroviamo, anche involontariamente e inconsciamente, a farlo capire. Ciò che dobbiamo fare è ripetere che il nostro amore è eterno, onnipresente, anche quando si fanno degli sbagli e degli errori.
Come ti senti?
L’empatia passa anche dall’ascolto, e quando in una famiglia c’è ascolto, allora c’è anche un’educazione alle emozioni positiva. Fare capire per primi noi che siamo interessati alle loro emozioni è importantissimo, e questo stimolerà un dialogo costante. Soprattutto, le bambine capiranno che non ci sono emozioni giuste o sbagliate, ma che ci si può sentire tristi, arrabbiati o felici a prescindere da quello che gli altri vogliono, e che è giusto così. L’importante è parlarne e capire insieme a fondo cosa succede.
Come vorresti che fosse, questa situazione?
Quando le bimbe si sentono frustrate, arrabbiate o tristi, invece si coccolarle e basta, proviamo ad andare fino in fondo alla questione, cercando di tirare fuori i loro sentimenti e il loro sentire di quel momento. Perché si sta provando quell’emozione? E cosa dovrebbe esserci di diverso per far sì che tutto sia più sereno? Rispondere alla domanda non significa solo ragionare, ma anche trovare una soluzione.
Io adoro il mio naso! Tu cosa ami di te?
Le nostre figlie, volenti o nolenti, cresceranno in una società ancora ancorata ad un’idea di bellezza femminile stereotipata. Noi mamme per prime ci siamo passate, sentendoci in difetto per qualche nostra caratteristica. Fare sentire le nostre figlie più forti e più sicure di sé passa anche dall’autostima e dalla fiducia in se stesse.
Non mi sta bene che tu stia facendo questo
Al posto di “Non farlo!”, “Basta!”, “Hai finito?”, cerchiamo frasi più chiare, che facciano capire che nei nostri “no” ci sono dei motivi e delle ragioni. In questo modo le nostre figlie capiranno cosa c’è di sbagliato in ciò che stanno facendo, e non si chiederanno perché non possono farlo semplicemente perché mamma e papà “hanno detto no e così è”. La capacità di ragionamento su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato passa dall’esempio, ma anche dalle spiegazioni e dal dialogo, ed è una capacità che renderà le nostre figlie persone più forti, consapevoli, responsabili e ragionanti.
Cosa vuoi fare da grande? Sappi che potrai essere ciò che vuoi
Sembra una frase scontata, ma non lo è, se pensiamo che fino a pochi anni fa (e in certe situazioni ancora adesso) se una bambina avesse detto “Voglio giocare a calcio” o “Fare l’astronauta” ci sarebbe stato chi le avrebbe risposto: “No, il calcio è da maschi, tu farai danza”, oppure “Le donne non fanno le astronaute, non te l’hanno detto?”. Ripetiamolo, quindi, ma soprattutto dimostriamolo con i fatti, non negando hobby e richieste solo perché “non sono da femmina”. Non c’è niente, che non è da femmina.