25 novembre. Giornata internazionale della consapevolezza sulla violenza delle donne. Il titolo del mio post si intitola violenze, infatti credo sia importante sottolinare che la violenza perpetrata quotidianamente sulle donne è al plurale: violenza infatti non è solo violenza fisica, è violenza verbale, è violenza emotiva. Noi donne siamo infatti soggette a tanti tipi di violenza, e spesso si parla solo del primo tipo che in effetti è davvero terribile, perchè raggruppa tutti e tre i tipi. La domanda da porsi non è tanto quella del perchè un uomo arrivi a picchiare una donna, è chiaro che si tratta di disturbo comportamentale importante: ma piuttosto perchè questi reati non vengano denunciati dalle donne e vengono da loro considerati come piccoli incidenti che possono capitare, perchè alla fine "lui è una persona buona, mi ama alla follia, solo che non sa tanto controllare le sue emozioni" e "in effetti io lo faccio arrabbiare". Come può una donna legittimare qualsiasi tipo di violenza, sia essa fisica o psicologica?
I perchè sono tanti, ma credo che uno sia più grande di tutti: queste donne non hanno autostima, l'amore che provano nei confronti del partner è più forte di quello che provano per loro. Così queste donne sono convinte che "alla fine se le cercano, in qualche modo se le meritano quelle parole o quelle sberle".
Così non esistono limiti, non esistono barriere e tutto viene continuamente perdonato.
Ecco che allora la comunicazione non dovrebbe forse solo essere che quella sberla non è amore perchè in questo modo il baricentro è sempre spostato sul lui, non sul lei: e invece urliamo a queste donne che loro esistono, che loro valgono, che come ogni essere umano hanno il diritto di vivere una vita priva di violenza, senza ma e senza se. Aiutiamole a vedere la linea netta che separa il mondo della negoziazione, il mondo del recuperabile, del perdono, dell'amore incondizionato e quello della violenza: spieghiamo loro che separarsi da una persona violenta è il minimo che si possa fare, e che non può non essere fatto anche se la si ama ancora perchè la violenza è senza se e senza ma e non c'è nessun motivo mai per cui possa essere accettata, mai.
Giulia Mandrino