Le difficoltà della maternità non guardano il tuo status. Non guardano chi sei o cosa fai. Certo, ci sono situazioni più semplici e situazioni che mettono davvero alla prova, ma in generale i malesseri sono gli stessi, e anche per questo dovremmo smetterla di puntare il dito le une contro le altre, abbracciando il nostro essere sorelle nel nostro essere mamme in modi diversi.
A conferma di quanto detto arriva anche Kate Middleton, che in un momento difficile per la sua famiglia ha esternato davanti al pubblico le sue difficoltà e le sue ansie, testimoniando come non conti lo status.
Kate Middleton e la maternità, anche le principesse soffrono: le parole della Duchessa di Cambridge sulla solitudine durante i primi mesi da neomamma
Kate Middleton è entrata da tempo nel cuore dei britannici e della gente di tutto il mondo anche per il suo essere semplice e diretta. Nonostante non sia dolce quanto la suocera Diana, iconica quanto lei o particolarmente tenera, ha dimostrato in molti modi di essere “normale”, parlando anche spesso della sua maternità, dei suoi hobby, delle abitudini della sua famiglia…
E proprio a proposito della maternità, qualche giorno fa la Duchessa di Cambridge è entrata ancora più in profondità, condividendo con il pubblico alcuni pensieri sulle ansie e sulle difficoltà passate dopo il primo parto.
L’occasione si è presentata durante una visita in un centro per genitori nel Galles, a Cardiff, dove la Duchessa si è recata per promuovere un sondaggio nazionale che sta svolgendo sulla prima infanzia. Qui Kate ha parlato di quando ha dato alla luce il principe George, nato il 22 luglio del 2013, ha subito sentito un senso di solitudine che è comune a molte neo-mamme.
Durante quel periodo Kate e William non si erano ancora stabiliti definitivamente a Kensington Palace, ma stavano proprio nel Galles, ad Anglesey, dal momento che William era impegnato lì con la Royal Air Force.
“È bello essere di nuovo in Galles. Stavo chiacchierando con alcune madri”, ha raccontato durante il suo discorso, “parlando di quando avevo appena avuto George, era il primo anno. Eravamo qui, nel bel mezzo di Anglesey, un luogo così isolato, così tagliato fuori, senza la famiglia attorno e con William che lavorava facendo i turni di notte. Se solo avessi avuto un centro come questo a cui appoggiarmi…”.
Parole semplici, ma che certamente, per la sua posizione, sono state dure da condividere. Perché la paura di venire giudicata per il fatto di avere molti mezzi era certamente molta. Ma avere molti mezzi, in queste situazioni, conta fino ad un certo punto, perché essere mamma ha delle caratteristiche di fondo uguali per tutte, e il fatto di sentirsi sole, sopraffatte, isolate, preoccupate, impaurite, stressate e ansiose, come il sentirsi piene di amore, felici e orgogliose, è normale e naturale.