L'Unesco ha definito il judo la migliore attività fisica per ragazzi dai 4 ai 21 anni, perché completa ed educativa: serve altro? Beh, i benefici di questa disciplina orientale sono davvero moltissimi e comprendono sia la sfera fisica sia la sfera mentale. Ma cos'è il judo? Come si pratica? E fa davvero così bene ai bambini?
Il judo
Arte marziale, il judo (che in giapponese significa "via della cedevolezza", "via della gentilezza") è una disciplina orientale educativa fondata dal maestro Jigoro Kano che prende ispirazione dalle azioni di attacco e di difesa. Lo spunto viene anche da altre arti marziali giapponesi, come il ju-jitzu, che si fondano sul controllo e sulla protezione della propria persona.
A livello pratico, nel judo si sfidano due persone con l'intento di fare cadere l'avversario, senza armi se non il proprio corpo e i propri movimenti, destabilizzando l'altro e sfruttando la sua forza e le sue tecniche. Il tutto si svolge sul perimetro di un tatami.
I principi del judo
Il judo, come accennato, non prevede colpi e attacchi, ma proiezioni (la percezione del piano debole dell'avversario nel momento in cui si entra in conttato, proiettandolo al suolo grazie al centro di gravità), atterramenti (sfruttando gli errori dell'altro), sottomissioni (con pressioni e torsioni) e immobilizzazioni (quando l'avversario è già a terra).
I benefici del judo per i bambini
Come tutte le attività fisiche, il judo è consigliatissimo sin dai primi anni di vita, perché permette di tenere in forma il corpo, di allenare l'equilibrio, di acquisire forza e di stare bene, coordinandosi anche al meglio.
Nello specifico, questa arte marziale nasce come metodo educativo, e ha quindi, oltre ai benefici fisici più classici, dei pro prettamente mentali e psicologici. Favorisce, infatti, l'autostima, ma anche il rispetto degli altri e delle regole, la propriocezione (non solo fisica) e l'autonomia (essendo uno sport individuale).
Il judoka (colui o colei che pratica il judo) impara presto anche molti valori importanti come il rispetto, la costanza per raggiungere i propri obiettivi e l'importanza della non violenza. Il judo infatti è solo apparentemente violento: non a caso l'ideogramma indica la gentilezza e non a caso l'obiettivo è l'immobilizzazione a terra.