Come spiegare certe cose ai bambini? Come parlare delle notizie paurose? Come raccontare il brutto del mondo? Leggendo. E parlandone. Perché non è per niente giusto nascondere le cose. E se dobbiamo farlo, usiamo le giuste parole.
Parole che spesso arrivano dai libri, volumi pensati apposta per i bambini e i ragazzi e che non solo ci vengono in aiuto quando non troviamo la giusta chiave di lettura, ma che diventano preziosissimi perché come sempre permettono di mettersi nei panni degli altri.
Ecco quindi i migliori libri per bambini sulla mafia e le migliori letture per ragazzi e adolescenti che parlano di criminalità organizzata (lontani dai classici "Gomorra" e compagnia bella, sceneggiati che spesso finiscono per romanticizzare l'argomento). Per capire quanto sia brutta e da estirpare, con le parole adatte alla loro età.
I migliori libri per bambini per parlare di mafia
La mafia spiegata ai bambini
Un romanzo che narra la mafia rendendola una storia, una storia nella quale la "mafia" è una malattia che trasforma le persone in scarafaggi. Come riconoscerne i sintomi? E come combatterla? Un primo approccio davvero interessante alla mafia.
Falcone e Borsellino, paladini della giustizia
Un libro illustrato davvero bello e prezioso che parla ai ragazzi dai 7 anni dei due eroici magistrati e del male fatto loro da persone estremamente cattive. Perché non è mai troppo presto per conoscere queste vicende.
Per questo mi chiamo Giovanni
Questo romanzo è per bambini a partire dagli 8 anni e parla di Giovanni, bambino palermitano che prende il nome proprio da Giovanni Falcone: lo scopre visitando la città con il padre, che non gli nasconde della lotta in atto da troppi anni, quella della legalità contro la mafia (che si nasconde in tantissime situazioni della vita, anche a scuola).
La mafia spiegata ai ragazzi
Per i ragazzi più grandi, dai 12 anni, ecco un libro perfetto per addentrarsi nei concetti della mafia, per capirla, comprendere quanto è subdola e quanto fa male a tutti.
Volevo nascere vento
In questo romanzo per ragazzi contro la mafia Andrea Gentile racconta le vicende di Rita Atria, per non dimenticarla. Questa la trama: "Rita ha diciassette anni quando si trasferisce a Roma e abbandona per sempre Partanna, il suo paese in provincia di Trapani. Il perché non è facile da raccontare: non è facile guardare in faccia il Mostro che le ha rubato l'infanzia e la famiglia. Ma poi, un giorno, l'incontro con il giudice Paolo Borsellino le cambia la vita: Rita si sente al sicuro e a lui decide di raccontare tutto quello che sa. Quell'uomo con i baffi, in giacca e cravatta, diventa da subito uno zio, "lo zio Paolo", un cantastorie di verità. E nonostante la verità sia dolorosa da accettare, Rita non smette mai di circondarsi di musica e colori, di amore e sogni, come faceva da bambina. La storia di Rita Atria si lega tragicamente alle stragi di mafia del 1992 in cui morirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".
Cosa Nostra spiegata ai ragazzi
Paolo Borsellino ha pronunciato questo discorso direttamente ai ragazzi (quelli di un liceo del Nord Italia, nel 1989), per spiegare loro gli omicidi, le tragedie e le atrocità legate alla mafia. Perché bisogna parlarne: l'omertà e il silenzio sono pane per i denti di Cosa Nostra e conoscere fin da giovani questa piaga è fondamentale per combatterla.