Power Nap, il riposino che ricarica (anche quando in casa c'è un neonato)

Breve, intenso e benefico: il pisolino non è per pigroni. È per genitori, lavoratori e persone che vogliono migliorare la propria memoria e la propria giornata. Concedendosi di fatto un attimo di relax che porta con sé notevoli benefici in termini di performance.

Ma il riposino non dev'essere un riposino qualsiasi. Deve essere quel Power Nap studiato dai ricercatori della Sarlaand University, in Germania, ovvero un momento dedicato al sonno che può davvero ricaricare le batterie in maniera super efficiente. Ed essendo breve e intenso, ce lo si può concedere anche nel caso ci si stia occupando di un neonato.

Lo studio tedesco

Alla Saarland University, i ricercatori e le ricercatrici hanno provato a misurare gli effettivi benefici dei pisolini durante il giorno, per capire se questi siano davvero un boost per l'energia. Prima di tutto, i risultati hanno mostrato loro come i riposini straregici migliorino le prestazioni mnemoniche: la performance della memoria, infatti, migliorerebbero di cinque volte. "Anche un breve ciclo di sonno di circa tre quarti d'ora migliora di cinque volte la capacità di recuperare informazioni dalla memoria", dichiarano infatti gli studiosi e studiose. 

La ricerca, peraltro, non si basa solo sull'osservazione della memoria dei partecipanti, ma dall'analisi dell'attività cerebrale tramite un EEG. L'ippocampo, in particolare, è stato esaminato a fondo, in quanto protagonista del trasferimento delle informazioni nel cassetto della memoria a lungo termine. "Abbiamo osservato in particolare un tipo di attività cerebrale, la "sleep splinder", che gioca un ruolo importante nel consolidamento della memoria durante il sonno". Si tratta di rapide oscillazioni dell'elettroencefalogramma che appaiono appunto durante il sonno e i riposini. Maggiore è il numero di sleep splinder che appaiono sull'EEG, più solida è la memoria delle informazioni processate.

Alla fine, in base all'osservazione dell'EEG e alle risposte mnemoniche dei partecipanti, lo studio ha concluso che un breve sonnellino in ufficio, a scuola o a casa implementa significamente la memoria e le informazioni ricordate. 

Come sfruttare al meglio il Power Nap

Il Power Nap per essere un Power Nap che si rispetti (e che funzioni) deve essere piuttosto breve (tra i 45 e i 60 minuti al massimo, ma c'è anche chi riesce ad addormentarsi profondamente e risvegliarsi in 20 minuti).

Per essere efficace, gli studiosi consigliano di farlo - per sfruttare i benefici mnemonici e di performance - subito dopo un intenso periodo di concentrazione: un breve e rilassante sonnellino può aiutare moltissimo a cementificare quanto svolto.

Il Power Nap con il neonato

Quando ci si prende cura di un neonato, il sonno può spesso scarseggiare, perché i ritmi si sconvolgono notevolmente, seguendo quelli del lattante. Le mamme e i papà, quindi, si ritrovano in situazioni poco piacevoli di privazione del sonno, che tuttavia possono essere attenuate proprio con un power nap. Non è semplice, è vero, ma provare a dormire per almeno 30 minuti mentre il bebè sta facendo uno dei suoi pisolini diurni è un'ottima idea. Al di là della memoria, infatti, il power nap rilassa molto il corpo e la mente permettendo loro di ricaricarsi. Dormire abbassa infatti anche i livelli di stress, fisico e mentale.

 

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Cecilia

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