Relazioni di felicità quotidiana

Oggi voglio condividere con voi un pensiero e di conseguenza delle azioni che mi stanno portando tantissimi benefici e gioia. Ed è il non giudizio. E non è semplice, perchè come tutte le cose parte dal nostro interno, dal profondo e richiede un grande cambiamento. Significa non giudicare noi stessi prima di tutto, non giudicare gli altri, ma ancor prima significa ricercare attivamente la felicità e comprendere che il fine ultimo della nostra vita è essere felici, qui ed ora: questo vuol dire impegnarsi per costruire gioia, elemento che non sta nell'eccesso ma nell'equilibrio. Perchè essere felici vuol dire essere felici adesso, in questo momento mentre sto scrivendo questo articolo.

State pensando che se non si deve pensare al domani allora perchè lavorare, perchè non uscire e spendere tutti i soldi che abbiamo fino all'ultimo centesimo? Perchè nel qui e nell'ora sono felice di consumare il pezzettino del mio budget mensile a disposizione e sono altresì felice di lavorare costruendo il mio budget per me e la mia famiglia (oltre al fatto di essere estremamente fortunata nel poter fare questo lavoro!!!).

In questo percorso mi sto rendendo conto che ho eliminato dalla mia vita snob e presuntuosi perchè non voglio più avere in alcun modo a che fare con la categoria di persone che ha bisogno di rompere le palle al prossimo per dire cosa è giusto, vero, corretto. Sono persone che non stanno bene con se stesse e non ce la fanno proprio a non rompere le palle non solo al prossimo ma al mondo intero.

In compenso ho scoperto la gioia di avere a che fare con persone tendenzialmente ignoranti nel senso che ignorano un sacco di cose ma che sono sane e felici: mangiano in maniera assurda e hanno idee pedagogiche inesistenti ma stanno bene, sono solide, serene e i loro figli sono solidi, sereni, equilibrati. Passiamo grandi pomeriggi a parlare alla fine del nulla, non c'è un barlume di cultura neanche a pagare: ma a fine giornata sono felice, sto bene. Si sta bene spesso (non sempre di certo) a parlare del qui e dell'ora, di cosa si fa da mangiare la sera e di cosa si pensa di fare in estate quando i bambini sono a casa da scuola. Non c'è giudizio, non c'è performance: c'è solo accoglienza di pensiero e di anima.

Sempre più vedo intorno a me persone che vogliono cambiare il mondo con la rabbia, con lo snobbismo, con la voglia di insegnare agli altri le cose. E sopratutto lamentandosi continuamente delle azioni altrui. E anche io sono stata così: ma questa esigenza, almeno nel mio caso, nasceva dal disequilibrio e dalla rabbia, emozione che tantissimi di noi hanno e che nella stragrande maggioranza dei casi siamo inconsapevoli di portarci appresso. In realtà nessuno deve insegnare niente a nessun altro: ci sono persone che hanno il piacere di dare e di ricevere. Tutto qui. Ma per dare davvero bisogna prima non giudicare e stare bene con se stessi, accettando profondamente la vita in tutte le sue sfumature. Quindi davvero il mio consiglio è di eliminare dalla vostra vita il più possibile persone che volenti o nolenti vivono costantemente arrabbiati, giudicanti e che devono in ogni modo predicare. Perchè la felicità è qui, basta vederla. Basta proteggerla. 
Auguro questo a tutti voi. Io ho deciso di provarci e di costruire secondo per secondo la mia felicità e quella dei miei figli.

Giulia Mandrino

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