Oggi vi proponiamo una nuova idea regalo per Natale che unisce bellezza ma anche grande solidarietà: sono gli angioletti della cooperatica Focus, realizzati per sostenere il progetto "Un abbraccio che fa crescere" della cooperativa Focus di Milano: "un abbraccio che fa crescere nasce con l'intento di portare un sostegno concreto ai genitori di bambini nati prematuri attraverso un processo di sensibilizzazione sull'importanza del contatto corporeo all'interno delle unità di Terapia Intensiva Neonatale. L'obiettivo è dare valore alla "cura affettiva" del neonato prematuro come parte integrante della terapia neonatale, sostenendo al contempo i genitori e riconoscendone il ruolo terapeutico" viene spiegato nel sito della cooperativa.
"Il progetto prevede una prima fase di formazione degli operatori, attraverso l'organizzazione di corsi indirizzati al personale dei reparti di Terapia Intensiva, ed una seconda fase di sensibilizzazione dei genitori, attraverso la distribuzione di materiale informativo ed il sostegno mirato.I reparti di Terapia Post Intensiva verranno inoltre forniti di fasce lunghe Mammarsupio Biosoft, specifiche per portare i bambini prematuri, perché i genitori possano scoprire già in reparto una prima modalità di contatto con il proprio bambino. Il progetto ha avuto il patrocinio della Socetà Italiana di Neonatologia e il riconoscimento di Sodalitas Social Innovation. Un abbraccio che fa crescere è stato realizzato presso l'Ospedale V. Buzzi di Milano e presso l'Ospedale F. del Ponte di Varese nel biennio 2011-2012, grazie al co-finanziamento di Regione Lombardia, Asl Milano 1 e Ospedale dei Bambini di Milano – Buzzi Onlus." Attualmente il progetto è attivo presso l'Ospedale Buzzi, Niguarda e Mangiagalli di Milano, San Gerardo di Monza, allospedale di Novara e in tutte e 4 le Terapie Intensive di Torino.
Ogni angioletto è confezionato con al polso una piccola pergamena che rimanda al progetto sostenuto.
Per acquistare questi piccoli grandi doni potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giulia Mandrino