“Con un poco di zucchero la pillola va giù”! Ma è davvero così? Spesso dare la medicina ai nostri bambini può diventare un dramma. Ma non colpevolizziamoli troppo: pensate solo a quando è disgustoso ingerire una medicina che non ci piace. Anche noi adulti facciamo facce strane e cerchiamo di mandare giù al volo e di sciacquarci quanto prima la bocca. Be’, pensate allora a quanto sentono questo disgusto i bambini, che per loro natura amano un pochino di più i sapori dolci e zuccherini.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Non deve per forza essere rosa: anzi, piuttosto, basta che rifletta le sue passioni, i suoi gusti e le sue inclinazioni per essere la sua stanza perfetta. Ma come renderla ancora più accogliente? Le bambine, alle elementari, iniziando ad essere delle vere signorinelle, con le idee chiare e i gusti ancor più definiti. Provate a proporre loro qualche decorazione per dare ancora più personalità alla stanza: il risultato sarà ancora più bello.
(foto 1 https://it.pinterest.com/pin/152559506100757451/)
(foto 2 https://www.etsy.com/it/listing/182347133/ballerina-arte-room-decor-di-girl?ref=shop_home_active_5)
(foto 3 http://mylifeandkids.com/playroom-ideas-inner-child-will-love/)
(foto 4 http://www.mommodesign.com/secret-nooks-play-read-or-dream.html)
(foto 5 https://www.society19.com/ultimate-dorm-decor-necessities/)
(foto 6 https://it.pinterest.com/pin/85357355410541356/)
(foto 7 https://www.etsy.com/it/listing/243845430/)
(foto 8 http://deavita.fr/design-interieur/chambre-enfant/idee-deco-chambre-fille-romantique-chic/)
(foto 9 http://julieblanner.com/girls-room/kids-room-ideas/)
Quella di Leo Lionni è una storia davvero particolare e bella: quella di un artista, grafico, pubblicitario, designer e scultore che ad un certo punto della sua vita (non più giovanissimo) diviene illustratore di libri per bambini, pubblicandone tra i più importanti, riconosciuti e amati al mondo.
Dal nome non si direbbe, ma Leo Lionni in realtà nacque un secolo fa (nel 1910) ad Amsterdam, da famiglia olandese. Si trasferì però ben presto in Italia, aderì al futurismo, sposò una ragazza italiana, e questo lo rende un pochino italiano come noi. Anche se, in seguito, anche a causa delle leggi razziali dovette trasferirsi in America, dove passò gran parte della sua vita adulta. Si spense tuttavia nel Chianti, all’età di 89 anni.
La sua storia è strana, poiché all’illustrazione per ragazzi ci arrivò solo a cinquant’anni suonati, solo dopo aver vissuto una vita di arte “per adulti”, fatta di illustrazioni, sculture, testi e influenze del suo tempo. Eppure la sua produzione è parecchio vasta: da quel momento infatti pubblicò un sacco di libri (almeno trenta), la maggior parte dei quali sono ancora in produzione e sono ancora annoverati tra i migliori per i bambini, data l’attualità tanto dell’illustrazione quanto dei temi trattati dal nostro Leo.
Ricordate, ad esempio, “Piccolo Blu e Piccolo Giallo”? Non è passato molto tempo da quando è tornato sulle pagine di cronaca: qualche tempo fa, infatti, questo capolavoro di Lionni si trovava niente meno che nella lista di “libri neri” considerati “pericolosi” dai sostenitori dell’anti-gender (teoria alquanto bislacca).
Nessuna polemica o politica: solo un esempio di quanto l’illustratore sia riuscito in tempi non sospetti a parlare di diversità con una delicatezza e una dolcezza assolutamente uniche. Utilizzando, oltretutto, un tipo di illustrazione peculiare e tipica della sua matita, che prende molto da molti stili: la grafica giapponese, i mobiles di Calder, l’astrattismo di Kandinsky, i colori di Klee.. E in questo modo è riuscito a creare il primo “libro astratto” per bambini.
“Piccolo Blu e Piccolo Giallo”, come tutte le sue storie, è semplice e diretta: parla di queste due macchie di colore, amiche tra loro, che un giorno si perdono. Quando si ritrovano, scoppiano in un abbraccio così sincero che si fondono creando così un nuovo colore, il verde, che confonde i genitori, convinti di aver perso i figlioletti (fino a che anche loro non si rendono conto della bellezza dell’abbraccio, che è in grado di creare un colore ancora più bello).
In poche parole e in disegni semplicissimi sta la forza del racconto dell’incontro tra diversi, che è sempre bellissimo, stupefacente e positivo (sapendosi fondere ma anche separare, in modo da non annullare se stessi).
Ma il “diverso” Leo Lionni l’ha raccontato anche in molte altre storie. Vengono in mente “Federico”, la storia (del 1967) di un topolino che non aiuta i suoi amici a fare provviste per l’inverno. Ma, si scoprirà, solo perché Federico sta in realtà facendo provvista di cose colorate, e non di cibo, perché qualcuno deve pure portare la felicità ai suoi amici e compagni, attraverso i colori e l’arte.
(foto: http://www.libricino.it/2016/05/05/leo-lionni-un-sognatore-di-libri-per-bambini/)
Oppure, ancora, “Pezzettino”, il libro perfetto per parlare dell’unicità delle persone ai bambini, per instillare loro la sicurezza in se stessi e l’amore verso la propria personalità e forma fisica: attraverso disegni che ricordano davvero moltissimo Paul Klee e i colori dell’astrattismo, Leo Lionni parla di un esserino così piccolo, senza grandi caratteristiche, che crede di essere per forza la parte mancante di qualcun altro, un “pezzetto” di qualcosa, di un altro animale già grande e più forte, più capace. Finché non si rende conto di essere solo se stesso, acquisendo una consapevolezza unica e una forza di pensiero invidiabile.
E se volete indagare la vita di Leo Lionni senza annoiarvi con pesanti tomi, sappiate che ha praticamente disseminato il suo lascito autobiografico proprio in un altro dei suoi libri per bambini: parliamo di “Il sogno di Matteo”, la storia di un topolino sognatore che non condivide con i suoi genitori la loro scelta di fargli intraprendere la carriera medica.
Matteo il topolino, però, non sa cosa vuole fare da grande. Finché non visita con la scuola un museo, e vede che nell’arte è presente tutto il mondo. Inizia a sognare colori e mondi fantastici, si impegna a fondo e riesce a rendere il suo sogno realtà.
Un libro con mille sfaccettature, da leggere più volte nel corso dell’infanzia per far capire ai bambini che noi, come genitori, siamo loro vicino, sosteniamo le loro attitudini, ma che per realizzare ciò che si vuole nella vita servono impegno, resilienza e un po’ di fantasia.
(foto: http://ilgrandegigantesoffiasogni.blogspot.it/2015/12/il-sogno-di-matteo.html)
Il bello è che ogni libro di Leo Lionni porta in sé tantissimi insegnamenti, oltre che essere intrigantissimo a livello visuale. Ecco perché non dovreste lasciarvi sfuggire nemmeno “Guizzino” (fate riconoscere ai bambini la scena poi ripresa dalla Pixar in “Alla ricerca di Nemo”!), “È mio!”, “La casa più grande del mondo”, “Alessandro e il topo meccanico”… Sono stati tutti pubblicati dalla casa editrice Emme Edizioni, e recentemente ripubblicati da Baba Libri e facilmente acquiatabili su Amazon, qui.
Mancano ancora due mesi, ma diciamocelo: non è mai troppo presto per pensare ai regali di Natale, soprattutto perché poi si rischia sempre di arrivare a ridosso della data con nulla in mano e tantissimi dubbi in testa.
La nostra idea per voi, quindi, è di iniziare a preparare la vostra Love Box per chi amate, il regalo di Natale bello e utile poiché contiene tanti piccoli pensieri che faranno felicissimo chi lo riceverà.
Innanzitutto, scegliete una bella scatola nella quale inserire poi i regali coccolosi. Potete sceglierete:
(foto 1 https://www.amazon.it/antipolvere-immagazzinaggio-contenitore-Cosmetics-Organization)
(foto 2 https://www.amazon.it/Pastello-Colorato-Valigia-Scatole-Immagazzinaggio)
(foto 3 https://www.amazon.it/Lego-Scatola-colore-Verde-scuro).
Cosa fa più “cozy” di un buon tè caldo? Bene. Nella scatola regalo per Natale potete quindi inserire i tè che più vi piacciono, quelli da condividere con la persona che amate per scaldare le sere invernali. (Metti tu qualche tè allora?)
E per bere questi tè e tisane, il terzo oggetto non può che essere una tazza. Sceglietene una differente da ognuna delle altre che avete già in casa, in modo che una volta aperta possa diventare la tazza “personale” della persona che la riceverà:
(foto 4 https://www.amazon.it/Quid-2058078-porcellana-Paysanne-colore/);
(foto 5 https://www.amazon.it/Le-Creuset-Tazza-colore-Terracotta)
(foto 6 https://www.amazon.it/Teiera-Servizio-ceramica-terracotta-BRILLIBRUM/)
(foto 7 https://www.amazon.it/Keith-Brymer-Jones-scritta-colore/)
Infine? Manca solo il plaid accogliente, caldo e romantico, nel quale avvolgere tutti gli oggetti regalati prima di avvolgere noi stessi nelle sere d’inverno con la nostra tazza di tè in mano.
La soluzione qui è economica e di qualità. Basta andare all’Ikea e scegliere uno dei loro plaid più caldi e carini, come ad esempio quello con motivo a treccia, che ricorda tantissimo in weekend in montagna (da scegliere nella versione beige oppure rossa, ancora più natalizia).
(foto 8 http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/80200694/)
Oppure andare sulla collezione Stockholm, di cui fa parte questa coperta morbidissima e assolutamente coccolosa.
(foto 9 http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/10103314/)
Esiste coccola maggiore di un burro corpo? Splendidi quelli di Lush, la catena inglese di cosmesi homemade dai profumi e dalle materie prime inconfondibili. Se avete tempo e voglia provate a realizzare voi stesse (ci vuole davvero pochissimo), un burro corpo spettacolare oppure un burrino compatto.
Immancabili nelle fredde serate invernali sono le calze, sicuramente antisesso, si, ma calde e coccolosissime!
(foto 10 http://it.tezenis.com/product/stivaletto-coniglietto/167223.uts)
(foto 11 http://it.calzedonia.com/thumbnail/donna/calzini/scaldamuscoli-e-antiscivolo/pc/50118/c/50188/50191.uts)
E per concludere non può mancare il re indiscusso delle serate di noi donne: il cioccolato! Inseriamo allora nella nostra love box una scatola di cioccolatini, magari a forma di cuore
Come l’aromaterapia può sfruttare i profumi di stagione per diventare di mese in mese più personale e accoccolante, anche le tisane e gli infusi che scegliamo per le nostre giornate possono seguire la stagionalità e i sapori più tipici. Sempre con un occhio rivolto ai benefici e alle qualità che ogni ingrediente porta in un bicchiere fumante di tisana!
1. Una semplice tisana di karkadè conterrà in sé tantissime qualità, poiché questo ingrediente è ricchissimo di vitamina C (e quindi essenziale per le difese immunitarie), ma è utilissimo anche in caso di infezioni (anche alle vie urinarie) poiché potente antisettico. Il colore è rosso intenso e il sapore piacevolmente aspro e gustoso. Utilizzate un cucchiaino di foglie essiccate di Karcadè per una tazza d’acqua.
2. L’autunno è la stagione perfetta per disintossicarsi, per prendersi del tempo per sé e per eliminare le tossine dal nostro organismo. L’infuso perfetto per questo detox autunnale è un mix di cardo mariano (che depura il fegato), tarassaco (che stimola l’eliminazione delle tossine), achillea (che favorisce la funzionalità intestinale ed epatica), finocchio (digestivo) e salvia (balsamica).
3. Ortica e betulla mixate insieme sono perfette per ottenere una tisana drenante che contrasti i liquidi in eccesso e la pelle a buccia d’arancia. Sminuzzatene le foglie dell’ortica (diuretica, depurativa e ricca si sali minerali) e della betulla (potente diuretico) quindi mescolatele (per dare sapore) a frutti di bosco disidratati e gramigna sminuzzata. Utilizzatela poi come un normale infuso, in una tazza o in un litro d’acqua da bere durante tutta la giornata.
4. Altrettanto drenante è la tisana ottenuta combinando l’azione di ortica, finocchio, salvia, liquirizia ed erba medica. La liquirizia è antiossidante, mentre l’erba medica (detta anche alfa alfa) è un ottimo ricostituente. Attenzione, la liquirizia non è adatta in caso di ipertensione!
5. Se soffrite di foruncolosi, acne, eczemi, dermatosi, gotta, reumatismi o diabete troverete il sollievo e il rimedio grazie ad un infuso di bardana. La sua radice, infatti, è ricchissima di inulina (una fibra prebiotica naturale) e mucilaggini, e risulta depurativa, antisettica e benefica per varie infezioni, soprattutto della pelle.
6. Emolliente, antispasmodico, calmante, vasodilatatore, anticatarrale e sudorifero: tutto questo è l’infuso di tiglio, ricco di flavonoidi, perfetto per curare il raffreddore, la tosse e i problemi alle vie respiratore, essendo calmante naturale, oltre che rimedio perfetto per la febbre, le infiammazioni e l’ipertensione. Prendetene un sacchetto sfuso, quindi preparate il vostro infuso utilizzandone un cucchiaio per ogni tazza di acqua calda e lasciando in infusione per almeno cinque, dieci minuti.
7. Se avete voglia di anticipare un po’ l’atmosfera natalizia, con i suoi tipici sapori e profumi, preparatevi una tisana con del rooibos, della cannella in bastoncini, qualche chiodo di garofano e della scorza di limone grattugiata.
8. Bomba di vitamina C: è mia buonissima ricetta ricchissima di vitamina C che trovate nel mio libro The Family Food a pagina 44.
9. La sera, sul divano o nel letto con un buon libro, concedetevi la tisana rilassante per eccellenza: quella composta da tiglio (calmante naturale, come dicevamo), passiflora (sedativa, ansiolitici e perfetta in caso di stress, in quanto calma e assicura un sonno senza risvegli notturni senza intorpidimento mattutino) e altea (emolliente e antinfiammatoria). Utilizzatene un cucchiaio (con le tre piante già mischiate) per ogni tazza di tisana.
10. L’autunno è il periodo in cui compaiono infiammazioni, dolori articolari e stanchezza. Tiratevi su con un infuso di gramigna (antinfiammatoria e diuretica), artiglio del diavolo (antinfiammatorio e antidolorifico) e ortica (ricca di minerali come il ferro, vitamine come l’acido folico e con un’azione depurativa).
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
L’Italia si sa è un paese straordinario, di una bellezza unica, pieno di storia e di cultura, si mangia sempre bene, dove vai vai sei certo di trovare almeno in quella regione in olio IGP, un vino DOC, un formaggio DOP, un prodotto tipico di artigianato locale e una serie arroccata di casupole storiche con qualche aneddoto da raccontare.
Siamo simpatici noi italiani, adattabili e generosi ma, c’è un ma, siamo il paese delle tasse, soprattutto delle tasse senza senso.
Non parlo di accise carburante per sanare debiti di calamità naturali quali la glaciazione e l’estinzione dei dinosauri che ancora paghiamo e che centesimo dopo centesimo portano un pieno di benzina a costare quanto un’utilitaria nuova, parlo delle cosiddette “tasse di proprietà”: il controsenso puro e semplice, ancora non arrivo a capire perché devo pagare una tassa su una roba sia che sia mia ma in contraddizione anche che mia non è, spiego.
Chiunque possiede un’automobile e paga un’assicurazione per la propria sicurezza e per quella altrui; qui vorrei aprire una piccola parentesi. Tu paghi l’assicurazione e, sperando nella buona sorte, non causi e non subisci incidenti di tale gravità da farti pentire di essere venuto al mondo, ma com’è non si sa che dopo decenni che paghi all’assicurazione una somma tale che nel giro di tre anni ti saresti potuta comperare l’auto nuova, quando hai un impiccio, il cielo m’è testimone, non riesci mai a ricavare la somma adeguata al tuo guaio.
Scusi ho trovato la macchina fracassata in un parcheggio al supermercato
Quale supermercato?
Il supermercato X che sta vicino casa mia
Perché non c’è andata a piedi?
Insomma cioè… ho trovato un vetro rotto e dei segni sulla portiera?
Di destra o di sinistra? Aveva parcheggiato nel sotterraneo? In un angolo buio? Era per caso vicino la fila di carrelli? Che modello è l’auto? Cosa aveva comperato nella spesa?
Cioè ti fanno un sacco di domande del cavolo a trobocchetto per vedere di cogliere un appiglio valido per non risarcirti il danno
Allora io vorrei far stimare i danni per vedere… cioè, se non vi disturba la cosa, magari potreste risarcirmi vista l’assicurazione che verso, della quale si figuri sono ben contenta di versarvi da quarant’anni e non avervi mai dato un problema…
Signora mia, come prima cosa gli sfregi sono solo su una portiera, il vetro è quello anteriore destro, lei è nata nell’anno bisestile sotto il segno del leone, mentre giove e mercurio giravano allineati… mille cazzate …possiamo risarcirle il 2% logicamente tolta la franchigia e calcolate le tasse… in pratica ha diritto a… rumori di tasti che battono al computer… cento euro…
Cento euro? Scusi? Ma, non le pare un po’ pochino, cioè io ho letto l’assicurazione e prevede… (che cavolo tra un po’ ciocco la macchina e ve li devo pure dare a voi)
Signora mia nella polizza è ben scritto sotto che questo danno non è coperto, in lillipuziano, a carattere microscopico, con l’inchiostro simpatico che reagisce per reazione chimica all’acido citrico, avrebbe dovuto leggere prima di sottoscrivere…
E così te la prendi…. in tasca!
Ma a parte l’assicurazione paghiamo anche il bollo che è una tassa di proprietà.
Come il canone tv: tu hai la televisione, te la sei comperata con i tuoi soldi, sei andata a sceglierla personalmente, te la sei caricata in macchina, te la sei installata (se ti va di culo senza chiamare un tecnico che altrimenti ti sei pure pagata) e ci paghi la tassa. Prima era canone Rai cioè avevi la Rai e pagavi, il ragionamento era vabbé faccio a meno dei Pacchi di Rai Uno, di NCIS su Rai Due e di Chi L’Ha visto su Rai Tre e non pago il canone, cioè oscuratemi i canali… no, lo paghi comunque. Adesso dato che la gente se le inventava tutte per non pagarlo te lo mettono… nella bolletta e la spacciano per una tassa di proprietà sulla televisione.
E le bollette le paghi, crescono ma le paghi perché altrimenti se tardi un giorno te ne stai al freddo becco e buio pesto fino a che non hai saldato, ma soprattutto fino a che loro non hanno fatto le loro “opportune verifiche”, che durano un lustro. A volte al tg dicono che quest’anno le bollette caleranno di un centesimo, per poi aumentare di due euro il mese dopo.
Ici, Imu, Tares, chiamala come cavolo vuoi, cambia il nome ma poco la sostanza, hai la casa? ci paghi le tasse.
Ed è qui che mi scatta la domanda: ma allora se non è roba mia la tassa posso non pagarla? Cioè, se della macchina ci pago le rate e della casa il mutuo di logica non è ancora roba mia, se salto una rata la concessionaria o la banca si ripigliano il bene, giusto? Allora perché la tassa non se la pagano loro?
A sta stregua allora lo stato mi da la tv e la macchina e la casa o io gli pago la tassa, se è roba mia la tassa non la pago a nessuno, altrimenti dovrei pagare una tassa su qualunque roba mia? Cazzo non diciamolo troppo forte mica di dargli l’idea…
Perché mi viene in mente una cosa…
Paghiamo la tassa sulla pattumiera: la produciamo e la consegniamo al comune che la smaltisce e la ricicla producendo altro con la plastica, il vetro, … ma allora se la pattumiera è mia e io te la do non è che la tassa la paghi tu a me? no sempre io la pago a te…?
Scanso equivoci … tassa che non ci passa.
Elena Vergani, autrice di il mondo è bello perchè è variabile
Vi abbiamo parlato dell’essiccatore, dei suoi vantaggi e del tipo di conservazione comoda e utile. Ma quali alimenti essiccare nello specifico? Insomma, quali sono le preparazioni che l’avere un essiccatore in casa permette?
Cos’è un essiccatore? Semplicemente, uno strumento da cucina in grado di scindere l’acqua dall’alimento solido, facendoti ottenere i prodotti essiccati. Ma perché averlo? Quali sono i benefici? Come lo si può sfruttare e quali sono gli alimenti che possiamo seccare?
Come dicevamo l’essiccazione consiste nella scissione dei componenti liquidi da quelli solidi (tramite l’evaporazione dell’acqua) in modo da ottenere alimenti essiccati che si conservano molto più a lungo (l’essiccazione è il metodo di conservazione più antico che esiste, lo sapevi?).
Senza un essiccatore questo processo è piuttosto lungo, poiché bisognerebbe sfruttare la luce del sole, il calore del forno o il gocciolamento lento degli alimenti. Tutti metodi lungi e scomodi, che prevedono molti scarti e tanta, tantissima pazienza. E, non ultimo, la luce solare assorbe molte delle componenti nutritive dei cibi, limitandone quindi i benefici.
Esistono però fortunatamente degli essiccatori domestici, semplici da usare e davvero utili. L’utilità risiede nel fatto che conservare gli alimenti in questo modo significa avere prodotti conservati senza conservante alcuno, senza alcool, zucchero o sostanze chimiche. E senza pericolo di proliferazione di batteri e muffe: eliminando l’acqua si elimina il loro terreno di coltura.
Nel concreto: si possono conservare funghi, frutta (mele, pere, banane, fichi, pesche, kiwi, prungne, uva…), legumi, verdura (melanzane, peperoni, peperoncini, pomodori, zucchine, spinaci…), carne, pesce, cereali, erbe aromatiche (rosmarino, basilico, prezzemolo, menta, salvia, timo…)… Addirittura i fiori (per fare ad esempio la tisana di camomilla). Insomma: praticamente tutto.
Un sacco di vantaggi, quindi. Innanzitutto la conservazione naturale, ma anche il fatto che vitamine e minerali resteranno invariati (non si perdono le proprietà nutritive), che gli aromi si amplificano, che non si deve utilizzare il frigorifero per la conservazione, che l’essiccazione permette di avere sempre a disposizione frutta e verdure non di stagione (comprandole nei vari periodi dell’anno potrete conservarle in casa) e che in questo modo non si spendono cifre esorbitanti per comprare frutta e verdura secche.
La facilità d’uso è poi un altro dei punti a favore dell’essiccatore: basta tagliare a fette i cibi selezionali, quindi disporli sui piani dell’essiccatore e attendere che faccia il suo corso. In questo modo potrete realizzare chips di frutta (per sane merende), caramelle, tisane, infusi, erbe aromatiche già pronte. Il tutto con una comodità d’utilizzo eccellente, dal momento che i cibi così conservati pesano molto poco e non sporcano, rivelandosi snack perfetto da portare fuori casa.
Tra i vari essiccatori eccelle sicuramente “Essico”, il pratico strumento di Siqur Salute. “Essico” è semplicissimo da usare, ma soprattutto capiente, permettendo di essiccare una quantità perfetta di cibi disponendoli sui suoi sei vassoi imputabili (con possibilità, tuttavia, di aggiungerne per arrivare ad un massimo di venti vassoi).
La trasparenza, poi, non è casuale: attraverso il vetro è possibile infatti monitorare il processo, tenendolo sempre sotto controllo (dopo aver regolato e monitorato temperatura e tempi attraverso i due display digitali di cui “Essico” è dotato).
E anche l’igiene è in prima fila: “Essico” è infatti dotato di un filtro per l’aria che mantiene il livello di igiene perfetta durante tutto il processo di deidratazione, scongiurando l’entrata di insetti, acari e polvere. Non solo: “Essico” è composto interamente da plastiche BPA free.
Scopri quali elementi si possono essicare in questo articolo.
Seguici con l'hashtag #ioessico e scopri tutte le nostre ricette nei prossimi mesi: tante idee regalo perfette per Natale!
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Ogni stagione porta con sé profumi e sapori. Le temperature, poi, spingono a cercare aromi più consoni (la menta in estate e la cannella in inverno, ad esempio). Lo stesso vale per l’aromaterapia: certi oli essenziali sono decisamente più adatti a determinate stagioni, sia per l’atmosfera che creano, sia per i benefici.
In questi giorni siamo entrati prepotentemente in autunno: le temperature sono precipitate, i primi malanni di stagione fanno capolino e quel che ci vuole è una bella sessione aromaterapica per dare una svolta alla giornata!
Scegliete voi come disporne: potete diffondere i vostri mix di oli autunnali attraverso i diffusori, oppure prepararvi un bagno caldo. O, ancora, preparare uno spray: basta raddoppiare o triplicare le gocce dei mix che vi proponiamo, aggiungerle a due cucchiai di vodka e metterle in una bottiglietta spray di vetro da 225ml (riempiendo poi con acqua).
La redazione di mammapretaporter.it
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
La scelta vegana comporta l’eliminazione totale di tutti quegli ingredienti che derivano da animali (o dalla produzione animale). Le ricette che non li prevedono sono molte, ma a volte si fa fatica a trovare il perfetto sostituto del prodotto animale nelle ricette “normali” e onnivore. E anche chi non è vegano come me ha piacere, sopratutto per i bimbi, di rendere le torte, e in generale le ricette, più leggere e sane con la formula veg, quindi priva di derivati animali.
Basta però conoscere gli ingredienti, capire quali sono meglio per determinate ricette e abbandonare così in maniera sicura e tranquilla i derivati animali.
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