Quale sport scegliere in base all’età

L’estate è fatta per svagarsi, ma è indubbio che le nostre testoline cominciano già a frullare pensando all’inizio del nuovo anno scolastico. Che spesso coincide anche con l’inizio dell’anno sportivo, ovvero i nostri bambini cominceranno o continueranno la loro attività sportiva in concomitanza con l’inizio della scuola.

Che siano alla materna, alle elementari o alle medie, noi genitori iniziamo a pensare quale sia lo sport giusto per loro. E spesso ci concentriamo su preferenze in base al gusto, più che all’effettiva necessità. Con questo vogliamo dire che ci sono sport più o meno adatti in base all’età. Ecco quindi una semplice guida per capire meglio quale sport scegliere per i nostri bambini.

Quale sport scegliere in base all’età: al rientro dalle vacanze i nostri bambini cominceranno anche le attività sportive, da scegliere in base alla crescita

Innanzitutto, dobbiamo essere consapevoli di una cosa: l’attività fisica è sempre importantissima, anche dai primi anni di età. La Società Italiana di Pediatria ha anche stilato una utilissima infografica, la Piramide dello Sport, che ci mostra benissimo la quantità di attività che i nostri bambini dovrebbero svolgere quotidianamente e settimanalmente.

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Detto questo, quali sono gli sport più adatti in base all’età dei nostri bambini?

Prima di concentrarci sui singoli sport è bene sapere che c’è un’età giusta per le attività individuali e una giusta per gli sport di squadra. In altre parole: nei primi anni di età i bambini dovrebbero concentrarsi su attività individuali, come ad esempio il nuoto o dell’atletica leggera pensata apposta per i più piccoli. Questo perché nei primi anni di vita (diciamo fino ai 5 anni di età) lo sport dovrebbe essere incentrato sulla conoscenza e coscienza del proprio corpo in relazione allo spazio. Fare attività fisica da piccolissimi (in età prescolare) dovrebbe essere quindi uno strumento in più per stimolare equilibrio, capacità motorie, percezione del corpo nello spazio e propriocezione.

Una volta raggiunta l’età scolare, quindi, possiamo cercare sport di squadra per bambini. A questa età, infatti, non serve più solo stimolare la percezione fisica ma è bene anche cominciare a spingere il bambino alla collettività, attraverso uno sport che coniughi divertimento, impegno fisico e spirito di squadra (che servirà per tutta la vita, anche sul lavoro). Prima dell’età scolare i bambini ancora non comprendono il concetto di “lavorare tutti insieme per raggiungere un risultato” e quindi spingerli in questo senso sarebbe un po’ controproducente.

Per quanto riguarda i singoli sport, quindi, possiamo stilare una lista dei più adatti in base all’età (naturalmente è un consiglio e non un obbligo).

Età prescolare

Il nuoto è certamente una scelta ottima, poiché (non è solo un luogo comune ma una verità!) è davvero molto completo e poiché l’acqua è un ambiente nel quale i bambini si trovano assolutamente a loro agio.

Anche l’atletica leggera, come dicevamo, è efficace, perché il bambino si concentra moltissimo sul suo corpo e sulla coordinazione. Esistono corsi per i più piccoli per spingerli a provare la marcia, i salti, i lancia o la corsa.

Anche la semplice ginnastica (così come lo yoga per i bambini) è consigliatissima, perché coinvolge il corpo nella sua interessa e può aiutare il bambino a concentrarsi su ogni parte del corpo stimolando la percezione fisica e la coordinazione neuromotoria.

Dai 6 e 7 anni

Ora si possono cominciare gli sport di squadra e le attività collettive. Il calcio va per la maggiore ed effettivamente le scuole calcio per i bambini ormai sono molto qualificate.

Ci sono poi la pallavolo, il basket, il rugby…

Per quanto riguarda gli sport individuali i bambini possono ora cominciare ad impegnarsi in attività più precise e impegnative, come ad esempio lo sci (che si può iniziare fin da piccolissimi), il ciclismo, le arti marziali, la ginnastica artistica, la danza, lo skateboard (come sappiamo, uno sport forse poco considerato ma importantissimo)…

Dai 9 anni

Qui ci si può specializzare ancora di più lasciando che i bambini provino sport ancora più specializzati come ad esempio il tennis, la scherma, il tiro con l’arco…

In ogni caso è bene seguire sempre la propensione, la capacità e la voglia del bambino. E nel caso di sport impegnativi per la schiena (come danza e ginnastica artistica) è buona cosa seguire almeno una volta alla settimana un altro sport che aiuti a ridistribuire l’impegno su tutto il corpo, come ad esempio il nuoto.

Non solo: tenendo sempre a mente la piramide dello sport, è utile spronare sempre i bambini e abituarli a fare attività fisica quotidiana, non solo attraverso lo sport più puro ma anche scegliendo tutti insieme uno stile di vita sano e attivo. Si può andare a scuola in bicicletta o a piedi lasciando a casa la macchina (e fa benissimo anche all’ambiente!), prendersi i weekend per fare passeggiate in famiglia, aiutare con i lavori domestici (come sappiamo un’attività fondamentale!), giocare liberamente in spazi aperti…

Giulia Mandrino

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Sara

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Cecilia

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