Sigillatura dei molari nei bambini, i pro e i contro

I bambini e le bambine sono particolarmente soggetti alle carie e ad altre patologie odontoiatriche. Lo dice anche il Ministero della Salute: nonostante i grandissimi passi avanti fatti nella prevenzione, i bimbi restano pazienti ad alto rischio.

Gli interventi preventivi sono quindi spesso consigliati da dentisti e dentiste: mirano a porre un freno alle carie e a prevenire numerosi altri fastidi.

Tra questi interventi preventivi vi è la sigillatura dei molari, che prevede - come suggerisce la parola - la chiusura delle crepe superficiali degli ultimi denti con l'intento di evitare cavità.

Cos'è la sigillatura dei molari

La sigillatura dei molari è un procedimento odontoiatrico relativamente semplice che mira a proteggere i molari posteriori dai rischi di carie dentali.

Si tratta di fatto di una chiusura meccanica delle irregolarità dello smalto dentario, che spesso i bambini fanno fatica a pulire a fondo con lo spazzolino, rendendole soggette a batteri e germi e quindi a carie.

Ecco come funziona il processo:

1. Preparazione del dente: Il dentista o la dentista inizia il processo pulendo accuratamente il dente da trattare. Questo può comportare la rimozione di eventuali residui di cibo o placca batterica.

2. Applicazione dell'acido: Per garantire una buona adesione del sigillante, si può applicare un acido sulla superficie del molare. Questo rende la superficie ruvida, il che aiuta il sigillante ad aderire in modo più efficace.

3. Risciacquo e asciugatura: Dopo l'applicazione dell'acido, il dente viene accuratamente risciacquato e asciugato.

4. Applicazione del sigillante: Una volta preparato il dente, il dentista applica il sigillante dentale. Questo sigillante è solitamente una resina composita o un materiale a base di vetro ionomerico. Il dentista stende il sigillante sulle fossette e i solchi della superficie del molare.

5. Polimerizzazione: Dopo aver applicato il sigillante, il dentista utilizza una luce speciale (solitamente una luce al LED) per indurire il materiale. Questo processo, chiamato polimerizzazione, rende il sigillante solido e durevole.

6. Valutazione continua: Nel corso dei regolari controlli odontoiatrici, il dentista monitorerà lo stato dei sigillanti. Se rileva danni o usura, potrebbe essere necessario riapplicare il sigillante per garantire una protezione continua.

I pro e i contro

Questa procedura ha naturalmente dei pro e dei contro.

Tra i benefici troviamo la prevenzione efficace delle carie dentali e il fatto che l'intervento sia non invasivo e indolore. Non richiede infatti l'uso di trapani o anestesia, il che lo rende una scelta meno spaventosa per i bambini. Sigillare i molari è inoltre un investimento a lungo termine nella salute dentale dei bambini. Il costo della procedura è spesso inferiore rispetto a trattamenti dentali più invasivi necessari per curare le carie.

I contro però non mancano. Per esempio, i sigillanti dentali non sono permanenti e devono essere controllati periodicamente, richiedendo una nuova applicazione se si consumano o si danneggiano. La durata e l'efficacia dei sigillanti dipendono in parte dalla corretta applicazione. Un'applicazione errata potrebbe non offrire la protezione desiderata. Alcuni genitori sono infine preoccupati per l'uso di materiali sintetici nei sigillanti dentali. Tuttavia, le ricerche scientifiche non hanno dimostrato effetti dannosi derivanti da questi materiali.

Quando si fa?

In età pediatrica, la sigillatura dei molari è consigliata a partire dai 6 anni, o comunque quando compaiono i molari permanenti dopo che sono caduti quelli da latte.

Il Ministero della Salute raccomanda questa procedura in tutti i casi. "Le sigillature", dicono, "sono indicate per tutti i bambini. La loro efficacia nel prevenire la carie è massima se vengono applicate nei 2 anni successivi all’eruzione e la loro integrità va controllata ogni 6-12 mesi".

E ancora: "La sigillatura è particolarmente indicata per i primi molari permanenti".

 

Fonti mediche: Ministero della Salute | Ospedale Bambino Gesù

 

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