Il termine “omeopatia” deriva dall’unione di due diverse parole greche: “òmoios”, che significa “simile” e “pathos” che significa “malattia”. Una parola che fa riferimento al principio di similitudine a cui si ispira l’approccio omeopatico: per curare un determinato disturbo risulta utile assumere a una diluizione infinitesimale la stessa sostanza che ha determinato il problema.
A intuire questo principio fu il medico tedesco Samuel Hahnemann, che intorno alla fine del ‘700, avviò alcune ricerche basate sul principio di similitudine. Il medico intuì, infatti, che per il trattamento di determinati disturbi poteva risultare utile assumere le sostanze che li avevano determinati, in piccolissime dosi e diluite con acqua. Applicando questo principio, Hahnemann capì che queste sostanze potevano agire fino a far sparire i sintomi in maniera graduale.
Cosa sono e come funzionano i medicinali omeopatici?
Spesso quando prescrivo dei farmaci omeopatici ai miei pazienti, mi rendo conto che esistono ancora alcuni luoghi comuni e che tanti Italiani non ne conoscono le caratteristiche e i vantaggi. Il motivo è principalmente l’assenza delle indicazioni terapeutiche per questi farmaci (il cosiddetto “bugiardino”), che non possono essere riportare all’interno della confezione o sul packaging. Un “gap” tutto italiano che non fa altro che alimentare l’aura di “mistero” che aleggia intorno a questi medicinali.
Gli omeopatici sono medicinali a base di sostanze naturali, di origine essenzialmente animale, vegetale, minerale o chimica caratterizzati da alte diluizioni, che garantiscono per questo motivo una pressoché totale assenza di tossicità ed effetti collaterali. Le forme farmaceutiche che prescrivo più spesso sono i granuli e i globuli, ma sono disponibili in commercio anche gocce, gel, creme, compresse, colliri…
Se vogliamo approfondire, i medicinali omeopatici possono essere suddivisi in due gruppi: quelli cosiddetti a nome comune, contraddistinti da un nome latino (per esempio Arnica montana, Apis mellifica, Belladonna…) e disponibili a diverse diluizioni omeopatiche, indicate da un numero seguito per esempio dalla sigla CH, oppure K (che stanno a indicare due diverse modalità di diluizione delle sostanze di partenza per arrivare a ottenere il farmaco omeopatico). Ognuno di questi medicinali può essere utilizzato nell’ambito di trattamenti che possono riguardare diverse patologie. Le specialità omeopatiche, invece, sono indicate con un nome di fantasia voluto dalle aziende e sono presenti sotto forma di compresse, sciroppi, mono dosi liquide, pomate e in altre forme farmaceutiche.
- COSA SONO
Gli omeopatici sono medicinali a base di sostanze naturali, di origine essenzialmente animale, vegetale, minerale, o chimica caratterizzati da alte diluizioni, che garantiscono per questo motivo una pressoché totale assenza di tossicità. Le forme farmaceutiche più diffuse sono i granuli e i globuli, ma sono disponibili in commercio anche gocce, gel, creme, compresse, colliri…
- DOVE SI COMPRANO
I medicinali omeopatici essendo appunto medicinali, possono essere venduti solamente in farmacia, parafarmacia e nei corner della grande distribuzione. Proprio perché si tratta di medicinali, non sono acquistabili in erboristeria.
- COME SI ASSUMONO
La posologia dei medicinali omeopatici, diversamente da altri medicinali, non dipende dall’età e dal peso del paziente. Solitamente vanno assunti 5 granuli dei contenitori multidose; invece quando il medico prescrive un contenitore monodose, va assunto in un’unica soluzione. Va sempre seguita la frequenza indicata dal proprio medico. Si assumono facendoli sciogliere, siano essi granuli, globuli o anche sciroppi, in bocca, preferibilmente sotto la lingua. I medicinali omeopatici vanno assunti 15 minuti prima o 15 minuti dopo i pasti, a bocca pulita.
- CHI PUÒ ASSUMERLI
Tutti possono assumere i medicinali omeopatici. Grazie alle loro alte diluizioni i medicinali omeopatici sono indicati generalmente per diversi pazienti: bambini, anziani politrattati, donne in gravidanza e allattamento, per le quali è sempre comunque importante attenersi al parere medico.
Testo a cura del dottor Donato Virgilio, medico di famiglia esperto in omeopatia a Brescia
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