E' da un po' di tempo che volevo scrivere questo articolo, ed ora eccomi qui a proporvelo, sperando sia di vostro gradimento. La spinta a scrivere oggi in merito a questo tema è da ricondurre al bellissimo post letto nel blog macrobioticamente di Silvia, consulente in alimentazione macrobiotica dove sostiene che è abbastanza inutile bere acqua e limone al risveglio se dopo andiamo al bar a far colazione con briches e cappuccino.
Ecco i miei consigli per la prevenzione dei malanni di stagione in famiglia: cosa fare e cosa non fare quando il nostro bambino si ammala.
Siete in tante a scriversmi in merito a rimedi naturali per i vostri bimbi per evitare antibiotici e farmaci per i malanni autunnali. Quello che ho compreso in questi 6 anni e mezzo di mamma naturopata è: ci sono 4 fattori che portano i bambini ad ammalarsi, e ripeto, questo è il mio semplice parere di mamma, non sono nè pediatra nè omeopata.
Ordinerò questi fattori in quello che secondo me è l'ordine di importanza:
1. ALIMENTAZIONE: la maggioranza dei bambini oggi mangia male, ma tanto male. Se nel nostro corpo non mettiamo benzina giusta non potremo che ammalarci: dovremmo nutrirci per il 60% di frutta e verdura, ci sono molti bambini che non mangiano nè una nè l'altra. E questo secondo me ha quattro radici principali: noi adulti mangiamo pochi vegetali, quindi se il bambino non ci vede mangiare frutta e verdura non sarà assolutamente stimolato a mangiarli. Proponiamo svezzamenti che introducono frutta e verdura intera solo dopo l'anno. E il terzo motivo è credo un fattore genetico, per cui esistono bambini che anche se vivono in famiglie con un'alimentazione corretta sembrano proprio rifiutare frutta e ancor di più verdura. Infine, ultimo ma fondamentale causa, è che non spieghiamo il perchè sia necessario mangiare verdura: i bambini hanno bisogno di spiegazioni, non solo "mangia perchè ti fa bene, se non mangi ti ammali". E' importante spiegare in maniera semplice il perchè sia importante mangiare frutta e verdura di ogni colore e secondo la stagionalità. Nelle prossime settimane lavorerò fianco a fianco con una pedagogista per sviluppare proprio suggerimenti e materiale per spiegare questi concetti ai bambini.
Il secondo errore come spiego in questo articolo, èl'eccesso di proteine animali: io ho deciso di effettuare uno svezzamento 100% vegetale fino all'anno dei miei figli come suggerito dal dott. Proietti in Figli Vegetariani, dalla dott.ssa Mezzera in Alimentazione Energetica e dalla dott.ssa Valpiana in L'alimentazione naturale del bambino, e il mio consiglio è di limitare al minimo la quantità di proteine animali. In particolare quando il bambino è in uno stato di infiammazione come può essere anche un semplice e banale raffreddore fino ad arrivare a bronchiti e otiti, è fondamentale proporre al piccolo un'alimentazione 100% vegetale così che il suo corpo possa concentrasi non sull'eliminazione delle tossine dei prodotti animali, ma sul combattere la malattia.
Secondo il mio parere non c'è rimedio naturale che tenga: se mangiamo male, difficilmente il nostro bimbo starà bene.
2. GENETICA: esiste una predisposizione genetica ad ammalarsi di più, perciò alcuni bambini sono più "delicati" di altri. Se alcuni piccoli mangiano male e non si ammalano mai, altri che mangiano davvero bene si ammalano di più. Difficile comunque trovare un bambino con un'alimentazione al 90% vegetale che sia ammala spesso e in maniera importante, come spiega il dott. Proietti in Figli Vegetariani illustrando le sue ricerche. L'omeopatia unicista, lavorando sui miasmi, è in grado di agire proprio su questo.
3. RIMEDI FAI DA TE: sono assolutamente contro i rimedi fai da te per curare i baminini. E' già un grande lavoro per noi genitori fornirgli un'alimentazione equilibrata e in caso di piccoli squilibri come possono essere piccole influenze intestinali lavorare bene e a favore delle loro difese immunitarie invece che ostacolarle: sto parlando di eliminare le proteine animali nei giorni di malessere, utilizzare probiotici all'occorrenza, integrare con sali minerali in caso di vomito, mettere sempre la crema solare, sbucciare frutta e verdura. Concentriamoci su questo, non sulla corsa alla farmacia di turno per spendere 20 euro in rimedi che utilizziamo per 2 giorni per poi provarne altri. E' necessario essere seguiti a mio parere da un MEDICO COMPETENTE che ci indichi cosa fare. Io ho scelto l'omeopatia unicista. Sarà poi il nostro medico a fornirci una lista di rimedi da utilizzare in caso di necessità: per esempio quando mia figlia da cenni di raffreddore noi usiamo sulfur 6 ch, se arriva la febbre silicea 6 ch, poi se peggiora 12 ch, se peggiora ancora silicea mk monodose. Così al momento devo dire che contatto il nostro dottore due volte l'anno, perchè sono autonoma per i piccoli malanni dei miei bimbi. Non conosco tutte le tariffe dei medici che si occupano di medicina naturale, ma posso dire che i medici omeopati che conosco io hanno un onorario di circa 100 euro e che chiedono due visite l'anno, quindi 200 euro l'anno è la spesa indicativa: al bisogno vengono consultati telefoniacamente, eventualmente dopo una diagnosi del pediatra di base. Ci sono poi alcuni ottimi pediatri di base che sono anche omeopati. Spero presto di riuscire a fornirvi dei nominativi.
Tornando ai nostri rimedi, basta con questi cocktail di rimedi da banco per altro usati in maniera impropria: nella medicina naturale è fondamentale in primis lavorare bene con l'alimentazione per lasciare libere le difese immunitarie di "impegnarsi" per ristabilire l'omeostasi, l'equilibrio del corpo. In secondo luogo è fondamentale la costanza: agendo per stimolare le difese immunitarie dobbiamo dare tempo a queste di lavorare correttamente. E' quindi fondamentale la corenza: se noi dopo 10 ore smettiamo di dare il rimedio difficilmente otterremo qualcosa. Spesso poi vedo mamme che propinano rimedi che si annullano l'uno con l'altro, peggiorando solo la situazione.
4. PARACETAMOLO MON AMOUR: il paracetamolo viene usato per risolvera la nostra ansia non per il bene del bambino nel 99% dei casi. Come spiega il nostro pediatra Luca Roasio l'utilizzo del paracetamolo ha senso solo ed esclusivamente per dare "tregua" al bambino e consentire al piccolo di dormire, mangiare e riprendersi un attimo nel caso la febbre sia molto alta e perduri per molto tempo. La febbre è la risorsa messa in atto dal corpo per eliminare gli agenti patogeni, se noi l'abbassiamo, il nostro corpo impiegherà più tempo per farlo, o ancora sarà soggetto a un peggioramento. Per cui usiamo il paracetamolo in modo corretto, non per tamponare la nostra ansia o per risolverci un week end di impegni.
Giulia Mandrino
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