Quando un bambino entra nella vita di una famiglia, ogni angolo della casa cambia funzione. È del tutto normale e non deve spaventare: la perfezione non esiste. E così il soggiorno, prima zona relax, diventa un parco giochi. Il bagno si riempie di paperelle, la cucina accoglie bavaglini, seggioloni e tovagliette colorate. Ogni oggetto ha una nuova collocazione e, spesso, un nuovo significato. Ma trasformare la casa in un ambiente funzionale e ordinato, anche con bambini e bambine piccole, è possibile. Il segreto è creare spazi condivisi, che siano al contempo organizzati con logica. Senza stravolgimenti stressanti.
Il primo passo è accettare la trasformazione. Avere una casa perfetta nel senso classico è irrealistico quando si convive con bimbe e bimbi. Quello che si può fare, però, è progettare ogni stanza tenendo conto delle loro esigenze. Per esempio, nel soggiorno si può ritagliare un angolo giochi con una scatola per ogni tipo di attività: costruzioni, bambole, libri, macchinine. Il principio è quello del «posto fisso»: ogni oggetto ha la sua casa, facile da riconoscere e da raggiungere.
L’autonomia parte dagli spazi
Se vogliamo che le nostre figlie e i nostri figli siano ordinati, dobbiamo prima di tutto dar loro gli strumenti per farlo. Questo vuol dire creare ambienti a misura di bambino, dove sia possibile prendere e rimettere a posto in autonomia. In camera, per esempio, armadi e cassetti dovrebbero essere bassi, o almeno accessibili. Una cassettiera bassa con etichette adesive (una maglietta per i vestiti, un calzino per le calze, una luna per il pigiama…) aiuta anche le bambine e i bambini più piccoli a orientarsi.
Il metodo Montessori, ormai ampiamente diffuso anche fuori dalle scuole, si basa proprio su questo principio: autonomia e ordine vanno di pari passo. Una libreria bassa e frontale con copertine esposte stimola la lettura. Un appendiabiti alla loro altezza li aiuta a vestirsi da soli. E un tappeto dedicato alle costruzioni delimita l’area gioco, dando una cornice spaziale precisa che facilita anche il riordino.
Organizzare insieme: l’ordine come gioco
Un modo efficace per mantenere una casa ordinata è coinvolgere le bambine e i bambini nell’organizzazione. Non serve aspettarsi rigore militare: l’ordine può diventare un gioco, se presentato nel modo giusto. Si può trasformare il riordino in una gara (“Chi mette via più pupazzi in 30 secondi?”), oppure usare canzoncine o timer per rendere il momento più divertente.
Un altro trucco è ridurre la quantità di oggetti disponibili. Il famoso metodo del rotating toys prevede di lasciare a disposizione solo una parte dei giochi, cambiandoli ogni 2-3 settimane e organizzando quelli da riporre in scatole di cartone. In questo modo si evita il sovraccarico, si stimola la curiosità e si facilita l’ordine. Quando ci sono troppi stimoli, è infatti più difficile per un bambino scegliere e concentrarsi: meno giochi disponibili corrispondono a una maggiore qualità del gioco e a una maggiore capacità di concentrazione.
Un consiglio utile: usare contenitori trasparenti o con etichette visive, in modo che i giochi siano sempre visibili e identificabili. Anche qui, la collaborazione è fondamentale: si può chiedere al bambino o alla bambina di scegliere l’immagine da incollare sul contenitore delle costruzioni, delle bambole o delle macchinine. L’effetto pratico è un ambiente più ordinato. L’effetto emotivo è un senso di partecipazione e responsabilità.
Ogni cosa al suo posto, anche per gli adulti
L’ordine in una casa abitata da bambine e bambini non riguarda solo i loro oggetti. Quando i piccoli crescono in un ambiente dove anche gli adulti rispettano il principio dell’“ogni cosa al suo posto”, tenderanno a fare lo stesso. Questo vuol dire che le mamme e i papà dovrebbero cercare di tenere in ordine le proprie cose: borse, giacche, chiavi, documenti, dispositivi elettronici… Non si tratta di una questione estetica, ma educativa. L’esempio, come noto, è il primo strumento di apprendimento. Se i bimbi vedono che i grandi mettono le scarpe nella scarpiera, i piatti nel lavello e i libri nella libreria, sarà più probabile che imitino questi gesti.
Chi vive in una casa dove ogni cosa è al suo posto (o quasi!) si sente più calmo, più concentrato e più in controllo. Questo vale per le adulte e gli adulti, ma anche per le bambine e i bambini, che si muovono meglio in un contesto chiaro e prevedibile.