Frutta e verdura fanno bene, così come i cereali integrali: se gli adulti però non hanno problema a smaltire la quantità di fibra presente in essi, anzi ne traggono gran beneficio perchè favorisce l'evacuazione, per i bambini nei primi due anni di vita non è così, per cui spesso in caso di alimentazione ricca di fibra quindi con molta frutta e verdura ed eventualmente cereali integrali il bambino potrà manifestare quella che viene chiamata stitichezza paradossa, ossia stitichezza "paradossalmente" causata dalla fibra.
Oggi quindi parliamo di cibi integrali, frutta e verdura: la questione della fibra durante lo svezzamento
Come spieghiamo nel nostro libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme edito da Mental Fitness Publishing "nel primo anno di vita i bambini non hanno bisogno di fibra, per cui la frutta e la verdura dovrebbero essere utilizzate preferibilmente in estratti per la frutta e in brodo per la verdura: l’eccesso di fibra nel primo anno di vita è causa di rallentamento della crescita, disturbi della digestione, coliche gassose, stitichezza paradossa, inappetenza come spiega il pediatra Luciano Proietti nel suo libro Figli Vegetariani a pag. 109, edito da Sonda.
Quindi, cosa possiamo fare? Per i primi due mesi evitiamo di frullare la verdura all’interno della pappa ma manteniamo solo il brodo. Dopo due mesi circa potremo incominciare a frullare una parte della verdura (1-2 cucchiai) all’interno delle nostre pappe.
Quali verdure possiamo introdurre e quando? Seguendo la stagionalità nel primo anno di vita è possibile inserire: “carota, zucca gialla, zucchine, fagiolini, finocchi, porri, cipolla, lattuga, barbabietole, rape, le foglie verdi del sedano, topinambur, cavolo, aglio e carciofo” Proietti, op. cit. pag 109.
Dopo i 12 mesi potremmo poi introdurre le bietole e gli spinaci e tutte le solanacee. Questa famiglia di verdure è composta da patate (ebbene sì, la patata, quella normalmente consigliata nella prima pappa!!!), pomodori, peperoni e melanzane; contengono la solanina, una “sostanza che esercita attività inibente sul sistema nervoso centrale. Proprio in questo periodo infatti, le cellule cerebrali del bambino hanno una notevole crescita, per cui meno sostanze interferiscono con questo processo meglio è per uno sviluppo armonico” (ibidem).
E' altresì importante non utilizzare cereali integrali almeno fino all’anno, meglio se dopo i 2 anni: i cereali utilizzati fino alla completa dentizione dovranno essere non integrali, in quanto la parte esterna che riveste il chicco, seppur ricca di innumerevoli proprietà nutritive, irrita la mucosa intestinale del bambino ancora immatura: da qui le problematiche elencate quando parlavamo precedentemente. Nei cereali raffinati questa patina viene invece rimossa, per cui, anche se meno ricchi in termini di nutrienti, sono più digeribili e quindi più assimilabili.
Articolo tratto dal libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing
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