Quando una moda culinaria è sana, allora noi non ci vergogniamo a buttarci a capofitto. Soprattutto quando si tratta di piatti che coniugano benessere, sapore e apertura al mondo, proprio come l’ultima tendenza che sta spopolando: il pokè, che arriva dalle Hawaii e che potremmo già eleggere a “nuovo sushi”.
Già, perché anche il pokè hawaiano prevede il pesce crudo come ingrediente principale, coniugandolo con sapori e consistenze diverse per creare un piatto povero ma delizioso.
Cos’è il Pokè hawaiano e come prepararlo: il poker hawaiano è la nuova tendenza culinaria che arriva dal Pacifico
Pokè (che si legge “Poh-kay”) significa letteralmente “a tocchetti”, e in effetti questa parola racchiude la caratteristica principale del piatto, e cioè il pesce crudo tagliato a tocchetti. Come dicevamo, nasce alle Hawaii come piatto dei pescatori, e quindi “povero”, dal momento che proprio loro lo inventarono, tagliando a pezzetti il pesce crudo appena pescato accompagnandolo con gli ingredienti che passava il convento.
Oggi il Pokè, dopo essere salpato dalle Hawaii e arrivato sulla West Coast statunitense diventando una star, è qualcosa di più sofisticato ma che in ogni caso mantiene questa filosofia di base: pesce crudo come ingrediente principale (rigorosamente a tocchetti, a differenza delle strisce del sushi o del ceviche, il “sushi peruviano” condito con limone, peperoncino e cipolla) e vari ingredienti a condirlo e a renderlo più saporito.
Tra questi ingredienti di contorno troviamo soprattutto quelli di influenza asiatica, come la salsa di soia, l’olio di sesamo e le alghe, che arricchiscono il piatto insieme al peperoncino, alle verdure di stagione, alle spezie (soprattutto quelle del Pacifico), alle cipolle, ai pomodori, ai peperoni, all’avocado e via dicendo.
Caloricamente? Beh, il pokè è un alleato della dieta, poiché le calorie sono molto poche. Ma, soprattutto, è molto equilibrato a livello di nutrienti, poiché contiene proteine, carboidrati e grassi buoni.
Il pokè è molto bello da vedere: è servito in ciotole, e in effetti può chiamarsi anche “poke bowl”, e possiamo definirlo un’insalata con cubetti di pesce crudo e verdure miste, condita con olio di sesamo e salsa di soia. Ma come prepararlo a casa?
Le regole da seguire sono molto semplici, ed è anche per questo che ci piace: perché prepararlo con le nostre mani è davvero veloce.
Per prima cosa scegliamo una bella ciotola che possa contenere una porzione di Pokè (anche l’occhio vuole la sua parte!). Scegliamo quindi la base, ovvero un cereale o un’insalata, come il riso per sushi (e in questo caso, poi, il nostro pokè ricorderà una sorta di chirashi), un mix di riso integrale, farro e orzo oppure dell’insalata misticanza.
Il secondo passaggio è la scelta delle proteine, ovvero del pesce crudo (o del tofu, nel caso siamo vegetariani) da tagliare a cubetti. Solitamente troviamo il tonno, il salmone o i gamberi.
Accanto alle proteine scegliamo quindi il contorno: edamame, avocado, frutta secca, frutta (l’ananas ci sta benissimo!), carote tagliate fini, ravanelli, cipolle rosse, cavolo viola, erba cipollina… Non c’è una regola, ma a noi piace - naturalmente - seguire la stagionalità degli ingredienti, il più possibile vegetariani.
È ora, quindi, di condire con la marinatura che preferiamo. La base originale sono salsa di soia e olio di sesamo, a cui possiamo aggiungere latte di cocco, yogurt, olio di oliva, semi…
Giulia Mandrino