Ci sono bambini abituati a mangiare tutto, che apprezzano davvero ogni cosa, e altri che invece faticano ad assaggiare cose nuove o che già sanno non piacergli. Ci sono bambini che portiamo in tutti i ristoranti e che bambini che se non si trovano di fronte un piatto cucinato da mamma o papà non muovono una forchetta. Ciò che importa è sempre e comunque la varietà dell’alimentazione, e dovremmo sempre spronare tutti i bambini a provare tutto, anche con qualche trucchetto (vi dice niente la parola “polpette”?).
Tuttavia mangiare tutto non significa mangiare davvero, davvero tutto, perché ci sono alimenti che i bambini dovrebbero aspettare a mangiare. Come quelli cucinati con l’alcol, oppure il sushi.
Il sushi ai bambini, meglio aspettare: perché pesce e carne cruda non dovrebbero essere assunti dai bambini
Sapete quanto sia importante il pesce nell’alimentazione: è fondamentale consumarne almeno due volte a settimana per assicurarsi la giusta dose di acidi grassi Omega3. Detto questo, il pesce ai bambini (come la carne) dovrebbe sempre essere servito cotto.
In altre parole: il sushi e il pesce crudo è meglio non darlo ai bimbi. E se dobbiamo dare un’età dalla quale è possibile cominciare, possiamo dire dai 3 anni, sempre con parsimonia e sempre con la sicurezza della provenienza del pesce. L’ideale sarebbe attendere comunque fino ai 6 anni. Ma vediamo meglio perché.
Il pesce è un alimento di origine animale e come tale dovrebbe essere sempre consumato con attenzione. Non tanto per le proprietà nutritive, quanto per la sicurezza della sua pulizia. Se infatti il pesce non è adeguatamente conservato a norma di legge, potrebbe contenere ancora batteri, parassiti e germi che con la cottura, invece, vengono eliminati in tutta sicurezza.
Questi germi, batteri e parassiti possono causare infezioni alimentari e intossicazioni, che si accompagnano con diarrea, forte mal di pancia, vomito o febbre, in alcuni casi portandosi avanti per molto tempo e in altri casi ancora portando a ulcere e allergie importanti.
Nei bambini, soprattutto, questa situazione è più seria poiché è più semplice che incorrano in queste infezioni e intossicazioni a causa del loro sistema immunitario ancora in divenire. Inoltre, nei primi anni di età quando i bimbi incorrono in una infezione del tratto gastroenterico si disidratano molto più di noi e guarire può risultare molto più lungo rispetto ad un adulto.
I bambini, insomma, sono vulnerabili, più di noi, e la maggior parte dei pediatri consiglia quindi di evitare di dare loro il pesce crudo prima dei sei anni, quando i bambini hanno sviluppato un sistema immunitario più forte.
Tornando al pesce crudo e al sushi, possiamo comunque stare tranquilli, in generale. Non è solo la cottura ad uccidere i germi, ma anche il freddo, e nei migliori ristoranti di sushi non ci dovrebbero essere problemi se il pesce viene conservato come si deve. Basta che sia stato infatti congelato prima di essere servito a -20 gradi per almeno 24 ore (e in casa possiamo tenerlo a -15 gradi per tre giorni), in modo da uccidere le larve dei parassiti.
La soluzione? No, non dobbiamo smettere di andare al giapponese. Semplicemente, per i più piccoli scegliamo tutte le delizie del menu che troviamo cotte, oppure quelle vegetariane come i roll con verdurine. Ve lo assicuriamo, ce ne sono a bizzeffe!
Giulia Mandrino