Diciamo “pomodori”. Ma quali intendiamo? Eh sì, ne esistono davvero moltissimi. Ognuno con le sue proprietà, ognuno con le sue caratteristiche che lo rendono appetibile per l’una o per l’altra ricetta. Quali scegliere? Quelli che più ci piacciono! Ma qui ecco comunque una lista delle varietà di pomodori per capire una volta per tutte quali sono le differenze di forma, sapore e proprietà di ognuna. Ce ne sono centinaia, naturalmente: qui tratteremo le principali.
Le varietà dei pomodori: quali sono le diverse specie di pomodori e quali sono adatte alle varie ricette
Il cuore di bue
È molto comune e si riconosce per la sua grossa dimensione e per gli spicchi numerosi, oltre che per la forma che ricorda un cuore. Dolce e poco acido, è molto succoso ma allo stesso tempo farinoso. Viene coltivato soprattutto al Sud e in Abruzzo ed è perfetto per le insalate.
San Marzano
Lungo e cilindrico, prende il nome dalla località italiana nella quale cresce. È molto ricco in licopene (carotenoide in grado di combattere l’invecchiamento della pelle e di proteggere il sistema cardiovascolare), questo pomodoro è polposo e gustoso ed è utilizzato soprattutto per le salse, proprio perché succoso e perché la sua buccia la si elimina facilmente. Anche crudo però è molto buono (e in questo modo si assimila meglio il licopene!) ed è quindi ottimo in insalata, su bruschette o per fresche capresi.
Costoluto genovese
Simile al cuore di bue, da esso si differenzia per la forma, sì costoluta (quindi ricca di spicchi), ma più tondeggiante. Saporitissimo, anche lui è buonissimo a crudo, per insalate o bruschette.
Ciliegino
Li troviamo a grappolo e sono riconoscibili per la loro piccola dimensione (sono più piccoli di una pallina da ping pong) e per la forma perfettamente rotonda. Il Pachino, coltivato in Sicilia, è una varietà di questa specie. Sono buonissimi crudi, ma anche schiacciati e cotti in padella per fare sughi leggeri ma saporiti, dolci e pungenti allo stesso tempo.
Datterino
Piccoli quanto i ciliegino, i datterini hanno una forma più allungata. Sono particolarmente dolci, ancora più dei ciliegino, e si prestano un po’ a tutte le preparazioni, soprattutto a crudo. Buonissimo sono ad esempio sulle bruschette. Tuttavia anche i sughi di datterini sono ottimi e inconfondibili, spesso più saporiti di quelli realizzati con i pomodori “grandi”.
Insalataro
Abbastanza grande (più dei ciliegino ma meno dei cuori di bue), il pomodoro insalataro prende il suo nome dal suo impiego più comune, e cioè quello di accompagnamento all’insalata. È un pomodoro “classico”, tondo, con un torsolo pronunciato e un sapore meno deciso degli altri.
Piennolo del Vesuvio
Di dimensione piccola, si piazza tra il ciliegino e il datterino, poiché è tra l’allungato e il tondo e ha una parte peduncolare pronunciata. Ha un colore rosso vivo e un sapore molto intenso. Sono molto zuccherini, e questa caratteristica (insieme alla presenza di acidi e solidi solubili) fa sì che sia a lunga conservazione naturalmente, senza che le sue proprietà benefiche subiscano alterazioni. Come i suoi piccoli simili, è ottimo sia a crudo sia in padella per sughi non corposi ma saporitissimi.
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