L’Asilo del Mare a Ostia, la nuova scuola outdoor:

Se nei paesi nordici è consuetudine mandare i bimbi negli asili nel bosco (e anche in Italia qualcosa si muove infatti sono nati i primi asili nel bosco!) ora nel nostro paese è nata una nuova esperienza, tutta mediterranea, che potrebbe diventare il (bellissimo) pretesto per una nuova concezione di studio all’aperto: a Ostia hanno aperto la prima scuola materna incentrata sul mare, ed è bellissima.

L’Asilo del Mare a Ostia, la nuova scuola outdoor: lo studio all’aperto si trasferisce in spiaggia

Come accennato, l’esperienza dello studio all’aperto arriva dai paesi nordici, che per tradizione hanno un sacco di asili nel bosco, e cioè scuole che integrano alla perfezione il tempo speso in classe con quello trascorso nella natura, con tutti i benefici che questo approccio porta con sé.

Studiare all’aperto è infatti un metodo assolutamente positivo, che oltre a rendere i bambini consapevoli dell’ambiente che li circonda li aiuta a studiare, a comprendere e a imparare un sacco di concetti attraverso l’esperienza diretta, le loro mani e il loro corpo. Per non parlare dei benefici psicologici: non più costretti tra le pareti per troppo tempo, i bambini si abituano ad esplorare ciò che sta attorno a loro, liberi (ma con regole) e spensierati.

L’idea dell’asilo del bosco si tinge così di note azzurre: a Ostia, infatti, l’istituto comprensivo Amendola Guttuso ha aperto, in collaborazione con Associazione Manes, con il Centro Habitat Mediterraneo Lipu (un bellissimo parco naturalistico realizzato in una zona che prima era una triste discarica e che ora è meta perfetta per l’esplorazione) e con il Corpo Forestale dello Stato, l’Asilo del Mare. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi e ha svelato quali saranno gli approcci e i metodi utilizzati per questa scuola materna che guarda alla terra per sperimentare un’educazione assolutamente futuristica.

Dopo quindi avere aperto un asilo nel bosco steineriano, la Amendola Guttuso ne ha aperto uno in spiaggia: l’Asilo del Mare. Proprio per le virtù dell’approccio all’aperto, che aiuta i bambini a vivere più in profondità se stessi e la terra, questo asilo del mare vuole rivolgersi a tutti i bambini, ma in particolare a quelli che sin da piccoli mostrano segnali di disagio. Prendendo infatti per tempo questi segnali, è possibile far sì che non si trasformino in problemi a più lungo termine. Soprattutto in una zona come quella in cui nasce l’asilo, di periferia e soggetta ad abbandono scolastico da parte di troppi adolescenti.

“Promuovere la Scuola all'aria aperta, l'outdoor education, la Pedagogia dei Talenti affinché i bambini possano trovare il proprio posto nel mondo. Affinché i genitori possano essere felici di mandare i propri figli in una scuola che tenga conto delle loro esigenze di muoversi e conoscere. Una scuola dove gli insegnanti sono scelti in base alle loro capacità e inclinazioni. Creare una comunità educante che rispetti i bisogni delle persone, grandi e piccole, che vivono in questo tempo”: le parole che si leggono sulla pagina Facebook del progetto sono semplici ma profonde e ricche di spunti.

Nel concreto, quindi, l’asilo del mare proporrà alle famiglie un’educazione basata tanto sui banchi di scuola quanto sull’outdoor, con progetti che avvicinano i bambini alla loro terra: le lezioni si svolgeranno anche nell’ambiente naturale, in maniera sempre educativa e sempre accompagnati da professionisti.

E come per l’asilo nel bosco, anche in quello del Mare i bambini si divideranno tra lezioni e giochi sistematici e giochi e attività liberi: fondamentale, infatti, è l’approccio ludico libero, quello che permette al bambino di sperimentare la sua persona, la socialità, il mondo e l’indipendenza.

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Sara

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Cecilia

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