Chi ha frequentato le scuole in Svezia lo assicura: studiare all'aperto è una benedizione. Ad esempio, Linda del blog "Rain or Shine Mamma", americana oggi ma scandinava di nascita, ricorda con positività l'atteggiamento degli svedesi nei confronti della natura: pur non avendo frequentato una delle specifiche scuole nelle foreste (che nel paese nordico sono nate negli anni Cinquanta, prendendo subito piede), lei e i suoi amichetti sono cresciuti con la stessa cultura di amore verso l'ambiente esterno che caratterizza queste scuole all'avanguardia.
Vediamo quindi insieme di cosa si tratta quando si parla di studiare all'aperto: l'esperienza della Svezia per un diverso tipo di insegnamento che coniuga lezioni all'esterno e lezioni all'interno.
Il fatto che le scuole all'aperto siano così affermate in Svezia deriva dalla convinzione nordica che il contatto con la natura sia necessario per la crescita di bambini sani, e che questo contatto non abbia risvolti positivi solo a livello fisico sulla salute (concretamente migliore rispetto ai bambini che imparano solo nel chiuso delle scuole), ma anche per quanto riguarda l'apprendimento. E' provato: i bambini che passano più tempo fuori, nel giardino e nel bosco della scuola, sviluppano un sistema immunitario migliore (provato dal fatto che i giorni di malattia sono ridoti drasticamente) oltre a delle capacità motorie fini nettamente superiori (utili per la scrittura, come vi abbiamo già detto).
Fin dai primi anni di vita ai bambini che giocano all'aperto è consentito in maniera più elastica il gioco libero, rispetto ai giochi in casa o in classe: viaggiando con la fantasia in maniera più aperta questi bambini avranno il beneficio di sviluppare un senso di organizzazione che servirà loro a livello fisico, sociale e psicologico.
L'insegnamento all'aria aperta si basa quindi sull'esperienza diretta, sul gioco e sulla curiosità dei bambini, fondamentali per imparare in maniera differente rispetto a quanto si fa solitamente rinchiusi tra le mura dell'istituto scolastico (e a questo proposito in Svezia i giardini e i cortili hanno posto di rilievo nella progettazione!). Non solo: per sua natura quello all'aperto è un apprendimento multidisciplinare. Ad esempio, se i bambini impareranno a contare mettendo in fila degli elementi naturali, allo stesso tempo apprenderanno le diverse specie o classificazioni di quell'elemento (sassi, foglie, alberi, ghiande).
Da non sottovalutare è poi il principio che i bambini a contatto con la natura diventeranno adulti consapevoli dell'ambiente che li circonda.
Non importa il clima: la Svezia, pensiamoci, è molto a Nord, alla stessa latitudine dell'Alaska. Fa freddo, ok! Ma non esiste un cattivo tempo, "solo cattivi vestiti" (come ricorda Linda): l'abbiamo sempre sostenuto e lo ribadiamo, i bambini hanno bisogno di stare all'aperto e né freddo, né caldo, né sporco fanno male!
Partendo da questo presupposto, negli asili scandinavi il tempo passato all'aperto è di gran lunga maggiore di quello passato all'interno delle scuole. L'apprendimento può passare attraverso moltissime attività, dal sollevare i sassi per trovarci i piccoli vermi nel loro habitat alla classificazione delle foglie. Anche in Italia da qualche anno è arrivato il meraviglioso Asilo nel bosco!
Purtroppo con gli anni, e con la crescita dei ragazzi, il tempo passato all'esterno si riduce, ma gli studi che confermano i benefici dell'alternanza tra lezioni all'interno e all'esterno sono molti, e in Svezia si cerca quindi di posticipare questo "rientro nelle classi" sempre più in là. Presupposto necessario è però un maestro in grado di provvedere ad un apprendimento ottimale, non casuale! Il rischio c'è sempre: più si sale di classe, meno gli insegnanti conoscono metodi per impartire lezioni significative. E' normale: gli argomenti si fanno sempre più seri e complicati. Ecco perché allora stanno nascendo corsi specifici (anche universitari, come quello della Linkoping University) per gli insegnanti che vogliono continuare ad educare all'aperto indipendentemente dalla classe.
L'idea di fondo è quella dell'esperienza, importantissima per l'apprendimento. Gli insegnanti devono essere in grado di insegnare ai ragazzi come trasformare l'esperienza diretta all'aperto in conoscenza.
Sara Polotti