Parliamo sempre di come le scuole dovrebbero essere funzionali, pensate per integrare l’esterno con l’interno, spaziose e naturali. Naturali nel senso dei materiali, in modo da ricreare un ambiente leggero ed arioso, proprio come insegnava Maria Montessori.
Ma è possibile costruire una scuola che sia coloratissima e allo stesso tempo naturale? Sì, e l’hanno fatto in Norvegia gli architetti dello studio Fortunen.
La Bønsmoen Primary School in Norvegia, colorata e funzionale: la scuola ristrutturata dallo studio Fortunen è un esempio di come i materiali naturali si sposino bene con i colori
Spesso associamo gli oggetti colorati per l’infanzia con la plastica e l’eccesso di stimolo. È vero, perché siamo abituati a giocattoli moderni super plasticosi e “sparati”. Ma questa scuola di Eidsvoll, in Norvegia, vi stupirà, perché è davvero bellissima e naturale ma soprattutto coloratissima (ed è anche per questo che i bambini la amano!).
La La Bønsmoen Primary School in Norvegia era un edificio degli anni Sessanta che pochi anni fa è stato ampliato e da abitazione privata è diventato una bellissima scuola. Gli spazi sono bellissimi, ampi e di largo respiro, e tutta la struttura si integra alla perfezione con l’ambiente verde circostante, che può essere sfruttato in ogni stagione dai bambini per uscire a giocare e fare lezione.
Ci sono diverse altezze e diversi volumi che creano un gioco visivo interessantissimo nel quale muoversi. All’interno di questa grande struttura gli architetti hanno quindi creato vari spazi funzionali e pensati ad hoc per l’infanzia (ma non solo: all’interno non ci sono solo i bambini delle elementari ma anche quelli più grandi, fino ai 12 anni, così come dei ricercatori).
Essendoci ragazzi di diverse età, ogni area è definita da un colore particolare che troviamo all’ingresso e che si ripete all’interno. Ognuno ha dunque la sua area, che si ricongiunge poi nelle aree comuni quali la cucina, gli spazi per i gruppi di lavoro, i laboratori e l’auditorium.
Tutto è giocato sui materiali naturali (c’è molto legno), ma soprattutto sul colore, caratteristica scelta dagli architetti per un motivo ben preciso: sono convinti, infatti, che un uso del colore attivo (attivo perché questi spazi sono utilizzati attivamente dai ragazzi) stimoli moltissimo la coscienza di sé così come la mente e l’umore. Il movimento degli spazi, poi, stimola l’apprendimento (non c’è piattezza noiosa) e i bambini sono stimolati a incuriosirsi, a muoversi, a scalare, a giocare… E i colori ti guidano attivamente mentre cammini nell’edificio.
Il tutto, quindi, gioca tanto sulla mente quanto sul fisico, importantissimo nei bambini. Anche le aree lettura, ad esempio, sono deliziose, fatte apposta per coprire il bisogno primario dei bambini ai nascondigli intimi e da arrampicare ogni qualvolta se ne senta la necessità.
Ultimo motivo che ha spinto gli architetti a puntare sui colori? Noi lo diamo per scontato, ma in Norvegia non è così: c’è moltissimo bisogno di colore, poiché per quattro o cinque mesi all’anno solitamente il paesaggio è coperto di neve. Tutto è grigio, molto scuro (anche per i differenti orari di alba e tramonto), e in mezzo a tutto questo grigio e a questo bianco la scuola diventa un’oasi perfetta per i bambini!
(Photo credit: studio Fortunen)
Giulia Mandrino