Per la curiosa rubrica che indaga il diverso modo di diventare mamma nel mondo, questa volta ci spostiamo addirittura dall'altra parte del globo. Mettetevi a testa in giù e ascoltate le curiosità sull'essere madri in Australia!
La maternità nel mondo: essere mamma in Australia
Naturalmente parliamo delle grandi città, Sidney, Melbourne, Adelaide, Perth... L'Australia è infatti enorme, ma per la maggior parte del territorio non troverete che lande inabitate, naturali e ancora praticamente vergini. Quelle di cui parliamo sono città molto grandi, ma altrettanto costose: esatto, l'Australia, con i suoi dollari locali, sembra essere davvero cara. Certo, gli stipendi sono calibrati su questo costo della vita, ma resta comunque parecchio costoso: sono poche le famiglie che possono permettersi di comprarsi una casa; Sydney e Melbourne sono addirittura solo seconde ad Hong Kong nella classifica delle città dove le abitazioni sono più costose!
Se deciderete di trasferirvi lì, sappiate che non sarà tanto difficile abituarsi all'idea che le stagioni sono al contrario, ma vedere arrivare il Natale in piena estate un certo effetto lo farà sempre! Tuttavia una stranezza climatica ancora più difficile alla quale abituarsi c'è: gli australiani sono abituati a tenere sempre le finestre aperte, anche in inverno (anche perché non esistono inverni freddi come i nostri), così le case risultano sempre parecchio fredde e ci si deve vestire quasi il doppio rispetto a quanto si fa per uscire per non tremare!
Il bello di questo clima praticamente sempre abbastanza caldo è che crescere qui i bambini significa far passare loro la maggior parte del tempo all'aperto. Anche a scuola il tempo di fuori conta moltissimo, tanto che le divise, per contrastare il sole e i tumori alla pelle fin dall'infanzia (in Australia purtroppo sono molto comuni), includono sempre anche un cappellino, e la regola di giocare fuori solo se lo si indossa è seguita in maniera super ferrea.
Le città, sempre in questo senso, sono piene, pienissime di parchi e parchi gioco. Gli australiani tengono moltissimo allo sport, sono una nazione sempre in movimento, e il fatto di avere così tante zone per lasciare i piccoli giocare e muoversi ne è uno dei tanti esempi.
E per quanto riguarda la filosofia del sonno (ogni paese ha la sua nanna, l'avete notato?), in Australia c'è un fatto davvero curioso e abbastanza geniale. Il governo mette infatti a disposizione dei genitori dei corsi gratuiti sulla nanna dei bambini. Sostanzialmente, per insegnare a loro come dormire. Di cosa si tratta?
Si chiamano "sleep camp" e sono degli istituti che solitamente sorgono vicino agli ospedali e che sono diretti da infermiere specializzate nella nanna dei bambini. Le mamme la maggior parte delle volte vi si recano insieme ai loro bambini di sei o sette mesi d'età (ma anche meno, o più), ci stanno per cinque giorni e quattro notti e seguono, all'interno, un rigido programma di nutrizione, pisolini e nanna.
Questi centri sono pensati soprattutto per le mamme e i papà disperati con bambini che di dormire non ne vogliono proprio sapere. Addirittura, per i casi più difficili è prevista una prima notte durante la quale il bambino sarà seguito solo dall'infermiera, solamente per permettere alla mamma di avere una intera notte di sonno!
Dopo questa eventuale prima notte, la mamma segue il bambino insieme a queste professioniste del sonno, che la aiutano spiegando cosa è meglio fare caso per caso, spaziando con le varie tecniche conosciute, come ad esempio il pianto controllato.
Certo, una tecnica abbastanza discutibile, se paragonata alle altre molto più naturali e delicate come il cospleeping. Tuttavia la genialità sta nel fatto di avere un aiuto da un professionista: negli altri paesi, come in Italia, si può trovare moltissimo aiuto quando si tratta, ad esempio, di allattamento. Ma per quanto riguarda un argomento delicato come il sonno, che spesso porta a vere e proprie crisi, spesso le mamme si trovano completamente sole. Chapeau, Australia!