La Festa del Papà è un evento bellissimo. Ci permette di celebrare voi papà, il vostro amore, il vostro ruolo, la vostra presenza. Perché voi papà siete preziosissimi, unici e finalmente presenti davvero nella quotidianità dei bambini.
Ma voi, papà del 2021, siete papà che ancora devono andare nel bagno delle donne se volete cambiare il vostro bambino. Siete papà che ancora non possono mostrarsi con le lacrime agli occhi per non passare per “femminucce”. Siete papà che ancora si sentono chiamare “mammo” se fate la spesa o vi occupate dei bambini con costanza.
Il nostro augurio, quindi, è che il sessismo venga sconfitto anche nei vostri confronti, e che le conquiste di genere rendano il vostro essere papà finalmente completo, gioioso, normale e paritario.
Vi auguriamo di trovare i fasciatoi nei bagni degli uomini, e non solo in quelli delle donne.
Vi auguriamo un congedo parentale che pareggi quello delle vostre mogli, compagne, madri dei vostri figli.
Vi auguriamo di non venire più chiamati “mammi”.
Vi auguriamo di non sentirvi più baby-sitter, genitori secondari o aiutanti.
Vi auguriamo di poter fare i mestieri in casa senza sentire che la vostra virilità venga messa in discussione, e che i vostri figli prendano esempio da voi.
Vi auguriamo di passare del tempo con i vostri bambini senza il terrore di non sapere dove sono i pannolini, o di come di fanno le trecce, o di portarli a scuola in ritardo, perché la mamma non c’è e la tragedia è dietro l’angolo.
Vi auguriamo di avere una borsa del cambio tutta vostra da sfoggiare con naturalezza e una punta di orgoglio, perché siete abituati ad uscire da soli con i bambini.
Vi auguriamo di poter uscire prima dal lavoro perché vostro figlio ha la febbre e vi cerca, senza il timore di risultare poco professionali.
Ve lo auguriamo, e ce lo auguriamo anche noi mamme, perché la parità e l’equità non sono a senso unico: sono tutti cambiamenti che andrebbero a beneficio dei papà e delle mamme, ma soprattutto dei figli. E della società.