(Photo credit: Mockeri)
Quando parliamo di intelligenza emotiva, sappiamo che l’empatia vi ha un forte ruolo. L’empatia è la capacità di riconoscere lo stato mentale ed emotivo di chi ci sta di fronte, mettendosi nei suoi panni e agendo di conseguenza, con meno egoismo e con più voglia di trovare un punto in comune.
Anche se l’empatia è una capacità spesso innata, ciò non significa che non possiamo stimolarla. Attraverso il dialogo prima di tutto, e poi attraverso esercizi (anche divertenti) che rendono più comprensibile il concetto e che, soprattutto, diventano pretesti per provare a mettersi nei panni degli altri e per provare a capire le emozioni.
Il gioco dell’empatia: un semplice esercizio per stimolare l’empatia e raggiungere meglio l’intelligenza emotiva
Il gioco è molto semplice, e per iniziare abbiamo bisogno di qualche card rappresentante visi diversi e altre card che riportano le scritte “emotive”, ovvero gli stati d’animo o le situazioni. Ma vediamo meglio, in concreto.
Iniziamo ritagliando da giornali e riviste i visi che ci sembrano più espressivi. Dopo averli ritagliati, incolliamoli su cartoncini rigidi e colorati, in modo che sembrino esattamente delle carte.
Dopodiché stampiamo o scriviamo su altrettanti cartoncini altrettante frasi. Queste frasi dovranno essere relative alle emozioni, e quindi possiamo scrivere:
- Ha mal di testa
- È arrabbiato/a
- È felice
- È malinconico/a
- Sta giocando e quindi è un ottimo momento
- È preoccupato/a per i compiti o per il lavoro
- Vuole un nuovo giocattolo
- È eccitato/a perché domani è festa
- Gli/le manca la sua nonna
- È impegnato/a in un compito difficile
- I suoi amici gli/le hanno portato un regalo
- Sta imparando a scrivere
- Vuole cucinare una torta
- Ha fame e pretende la cena
E così via di seguito. Possiamo inventare qualunque situazione, anche specifica. In questo modo oltre a collegare le emozioni (e ricordiamoci che non ce ne sono giuste o sbagliate: i bambini leggono alla loro maniera; impareranno col tempo a riconoscerle in maniera corretta) i bimbi provano con la loro fantasia a inventare storie, stimolando la creatività oltre che l’empatia.
Possiamo procedere al gioco come vogliamo: pescando le facce da un sacchetto, oppure sistemandole tutte sul tavolo, o spargendole per casa come una caccia al tesoro (leggendo le emozioni e cercando il viso che si avvicina di più).
Per variare, possiamo anche stampare dei disegni più divertenti e strani (soprattutto all’inizio: i volti sono semplificati e stilizzati e spesso i bambini faticano meno nel riconoscimento).
Oppure proviamo con le emoticons, che ora conoscono tutti e che si rivelano un ottimo strumento per insegnare emozioni, sentimenti e riconoscimento delle situazioni!
(Mockeri)
Giulia Mandrino