Dopo aver parlato del fatto ormai assodato che la musica in tutte le sue forme fa benissimo ai bambini per uno sviluppo neurologico armonico, possiamo introdurre un altro argomento, e cioè l’insegnamento di una lingua attraverso la musica.
Sì, anche attraverso le canzoncine passa l’insegnamento di una lingua: nella loro semplicità e nel loro essere “infantili”, le filastrocche e canzoncine in inglese sono un metodo validissimo per insegnare questa lingua ai bambini.
Le canzoncine in inglese per bambini per imparare la lingua: quali filastrocche e canzoni per bambini sono utili per insegnare l’inglese ai nostri bimbi
Rock, pop, classica, swing. La musica fa bene ai bambini. Ma “musica” non è solo quella intesa come “alta”. Lo sono anche le canzoncine per bambini, semplici e “banali” alle orecchie di qualcuno, ma che in realtà portano in loro moltissimi benefici.
Il ritmo e i suoni delle canzoncine in inglese per bambini, infatti, stimolano moltissimo le orecchie dei bambini e i loro cervelli, che si attivano in maniera esponenziale. Attraverso questi elementi i bambini possono vedere la loro memoria stimolata, così come i neuroni atti ad imparare cose nuove.
Di canzoncine in inglese per bambini ce ne sono moltissime, e le possiamo trovare anche online (noi utilizziamo il servizio di streaming musicale offerto da Amazon, Amazon Music Unlimited, i cui primi due mesi di abbonamento sono gratis! C’è davvero moltissima musica di tutti i tipi, quindi lo sfruttiamo sia per ascoltare la musica tutto il giorno sia per proporre ai bambini le canzoni che piacciono a loro e che risultano educative).
Per iniziare, se i bambini non conoscono l’inglese possiamo cominciare scegliendo delle canzoni che già conoscono in italiano. Ad esempio? “Nella vecchia fattoria”, che in inglese diventa “Old MacDonald had a farm”; oppure “Happy Birthday”, la versione inglese (semplicissima) di “Tanti auguri a te”; c’è anche la versione anglofona di “Se sei felice tu lo sai batti le mani”: basterà cercare “If you’re happy”.
Ci sono poi le canzoncine che conosciamo principalmente in inglese, come “Jingle Bells”, che possiamo tradurre insieme per capire cosa dicano realmente. Idem “We wish you a merry Christmas”. Sembrano banali, ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare!
Dopo aver preso confidenza con le canzoni che già conoscevamo, possiamo passare a quelle originali in inglese. Ce ne sono dedicate ai numeri (ai numeri normali o a quelli ordinali come primo, secondo, terzo ecc…), alle lettere dell’alfabeto, alle parti del corpo…
E poi ci sono quelle un pochino più complesse, che raccontano piccole storielle, come ad esempio “My name is John Johnson” (che si ripete continuamente, permettendo di impararla facilmente a memoria, e che parla di un signore che lavora in un pub londinese vicino alla stazione), oppure “I’m a little teapot”, una filastrocca in musica che descrive una piccola teiera in tutti i suoi componenti.
E se volessimo provare, una volta presa ancor più confidenza con l’inglese, con canzoni pop semplici ma iconiche? I Beatles sono perfetti, perché hanno testi semplici e in inglese “british”, più lineare dell’americano. “Yellow submarine” è divertentissima per i bambini e molto comprensibile; altrimenti proviamo direttamente con le prime canzoni, come “Love me do” (ripetitiva e quindi efficace), per passare a “A hard day’s night” e a “Yesterday”, “Here comes the sun” e “Let it be”.
Giulia Mandrino