Hervé Tullet è un artista francese poliedrico che ha rivolto la sua attenzione alla creatività dei bambini. Sono più di ottanta i libri usciti dalla sua matita e dai suoi colori, ma ciò su cui poniamo oggi l’attenzione sono i laboratori di Hervé Tullet: l’artista li tiene in tutto il mondo, e qualche anno fa ha deciso di raccoglierli in un favoloso libro, utile tanto ai genitori che vogliono proporre attività artistiche ai bambini sia agli insegnanti che amano, in classe, lasciare che gli alunni sperimentino la loro creatività in maniera costruttiva, libera, cooperativa e scambievole.
Già, perché una delle caratteristiche principali dei suoi laboratori è proprio la creazione collettiva, nella quale la creatività è vista come un gioco e come un mezzo, e non come un fine. Anche se, diciamolo, alla fine anche il risultato è bellissimo!
I laboratori di Hervé Tullet: i laboratori creativi dell’artista francese raccolti in un libro de L’Ippocampo
Il libro a cui facciamo riferimento è "La fabbrica dei colori: i laboratori di Hervé Tullet". È stato pubblicato da L’Ippocampo Edizioni ed è un grande libro coloratissimo che profuma di carta. In una veloce introduzione Hervé Tullet spiega la filosofia dietro ai suoi laboratori, che propone da tanti anni ai bambini di tutto il mondo: non vuole imporre l’”esercizio del bel disegno”, ma piuttosto lasciare ai bambini l’istinto dell’atto creativo, incanalando la loro immaginazione.
Dopodiché l’artista dà ai lettori qualche consiglio, per la preparazione dei materiali (sempre molto semplici e anche di riciclo!), lo spazio, la musica e i partecipanti. Come dicevamo sono laboratori che si possono fare a casa, a scuola, all’aperto: ce ne sono di tutti i tipi e tutti possono essere declinati in base al numero di partecipanti e allo spazio che si ha a disposizione.
Ed ecco che partono i laboratori: ce ne sono undici e sono tutti davvero belli, coinvolgenti e variegati.
Ognuno è spiegato molto bene: ci sono le parole da dire ai bambini (per guidarli ma anche per incoraggiarli!), il materiale da utilizzare, lo spazio necessario… Alcuni sono più d’osservazione, altri d’azione, ma tutti coinvolgono la creatività e il movimento.
Alcuni, poi, sono più collaborativi di altri. Ad esempio, nel laboratorio “Chi è il più veloce?” i bambini dovranno disegnare su un foglio che verrà passato velocemente al vicino di banco, improvvisando, usando scorciatoie visive dovute alla velocità, e il compito dell’educatore, in questo caso, è portare i bambini verso un lavoro collettivo che, alla fine, dà risultati inaspettati bellissimi e riflessivi.
Lo scambio di posto è previsto anche in altri laboratori, come nel gioco del ritratto, che rispetto ai classici “ritratti” è qualcosa di completamente nuovo: non si tratta di realizzare un ritratto grafico di una persona scelta, ma un ritratto “emotivo”, descrittivo, e il risultato sono disegni astratti deliziosi, che parlano per immagini.
Il tutto è condito da fotografie ed esempi che chiariscono ancora di più lo svolgimento e il risultato (un risultato, naturalmente, indicativo, dal momento che tutto varia in base ai partecipanti!).
Alla fine ciò che si nota è che tutti i laboratori di Hervé Tullet sono pensati dall’artista per stimolare la creatività e la fantasia dei bambini in maniera nuova, naturale e rispettosa della loro individualità. Sfruttando la velocità, l’istinto e la confusione (solo apparente!), Tullet non impone ai bambini disegni prestabiliti o risultati da raggiungere, ma suggerisce il percorso lasciando che di fatto il contenuto sia scelto sempre dai bambini.
E ad essere coinvolta non è solo la mano, come nella maggior parte dei laboratori creativi. Qui l’immaginazione, il movimento, lo scambio, la velocità e l’emotività sono strumenti al pari della mano che disegna!