Le scuole Waldorf nascono come libera aggregazione di persone che si riconoscono nei principi della pedagogia steineriana. Le scuole sono gestite da associazioni culturali e i costi di gestione si finanziano mediante le rette scolastiche, donazioni di privati e sponsorizzazioni, non essendoci finanziamento pubblico. Sono quindi scuole private, e sono dislocate in tutta Italia: potete trovare quella più vicino a voi nel sito della Federazione delle scuole Steiner Waldorf.
Ecco allora come funziona la scuola steineriana: come è strutturata e come si svuluppa la didattica.
I genitori donano denaro alla scuola, affinché l’istituto possa disporre di tutto il necessario per procedere con le attività e gli insegnamenti. Per questo motivo, le scuole Waldorf promuovono la solidarietà economica all’interno della comunità scolastica, nella concezione di poter permettere anche alle famiglie meno abbienti di poter pagare una scuola del genere.
La collaborazione tra gli insegnanti e i genitori è fondamentale, dal momento che si cerca di costruire una comunità all’interno della quale i bambini possano cresce nel migliore dei modi, sereni e in un ambiente sicuro e stimolante.
Gli insegnanti della scuola Waldorf, per essere abilitati, partecipano a un corso di formazione della durata di due anni e conoscono a fondo tutti gli aspetti filosofici e antropologici del pensiero e della pedagogia di Steiner.
Ogni settimana, un collegio si riunisce per fare il punto della situazione su esperienze, interrogativi ed esigenze delle classi e dei bambini. Con cadenze regolari si svolgono anche riunioni supplementari, in gruppi diversi a seconda delle classi. A far parte del collegio docenti c’è anche un medico scolastico, che ha il compito di affiancare, supportare e consigliare bambini, genitori e insegnanti.
A occuparsi di tutte le questioni legali ed economiche è il consiglio di amministrazione, che cura i contratti di lavoro e la manutenzione della scuola. Ogni scuola steineriana è diversa e ha forma giuridica differente, come l’associazione o la società per azioni.
L’autonomia della scuola per le comunità Waldorf è d’obbligo. Significa responsabilità degli insegnanti nei confronti di se stessi e libertà nelle decisioni economiche e pedagogiche esterne alla scuola.
La scuola Il Giardino di Luce
Gli insegnanti sono autonomi anche per quanto riguarda il lavoro pedagogico, gli insegnamenti, le impostazioni delle lezioni e l’autonomia nel consiglio di classe. Il lavoro dell’insegnante parte dalla suddivisione dell’orario e prosegue nella pratica attuazione delle attività di tutti i giorni, fino all’aggiornamento del piano di studi a quelli che sono i fondamenti della pedagogia Steiner.
In Italia troviamo scuole materne, elementari e medie waldorf, tutte caratterizzate da una pedagogia di matrice steineriana. L’approccio educativo di Rudolf Steiner copre il ciclo educativo che va dal nido ai 18 anni. Questo metodo prevede di stimolare il bambino in modo armonico e aiutarlo a sviluppare le facoltà cognitivo-intellettuali, quelle creative e artistiche, attraverso la coltivazione dei personali sentimenti, e anche quelle artigianali, attraverso attività pratiche quali il giardinaggio, la falegnameria e il cucito.
La vita in asilo è caratterizzata dal coinvolgimento attivo dei bambini nelle attività quotidiane della scuola e da attività come la pittura, il disegno, l’euritmia, l’impasto del pane, preparazione di marmellate, e la creazione dei giochi quindi attività di falegnameria, cucito...
Viene data molta importanza al gioco libero svolto all'interno della precisa struttura della scuola: a differenza dei tradizionali asili spesso carichi di stimoli visivi, la scuola steineriana può sembrare al primo sguardo molto "spoglia", in realtà è una scelta vera e propria dettata dalla pedagogia waldorf. La scelta dei colori tenui e delicati, i materiali in legno sono finalizzati a fornire armonia al bambino e allo stesso tempo stimolare la creatività.
Nelle scuole elementari e medie di stampo steineriano le materie artistiche, intellettuali e manuali hanno la stessa importanza. Questo perché, secondo i principi della pedagogia di Steiner, è necessario sin da subito sviluppare nel bambino le facoltà cognitive, morali e pratiche in egual misura.
Oltre alle materie tradizionali, alla scuola steineriana si studiano generalmente due lingue straniere e si alternano le altre lezioni ad attività pratiche come pittura, scultura, disegno, euritmia, ginnastica, falegnameria e giardinaggio. Queste attività non sono considerate un passatempo, ma sono fondamentali per educare alla libertà del corpo e per sviluppare agilità di pensiero e di movimento. Lo stesso principio vale anche per le materie più tecniche e intellettuali, come la grammatica, o la matematica: l’obiettivo è quello di sviluppare processi pratici ed esperienziali affinchè l'apprendimento non sia mnemonico ma "entri dentro" e diventi parte della persona.
Durante il processo di apprendimento si fa spesso ricorso all’uso del corpo e ai sensi percettivi. Per esempio, le tabelline si imparano con movimenti ritmici del corpo e lo studio della chimica si basa molto sulla sperimentazione pratica.
La giornata è scandita in questo modo; le prime due ore della mattina sono dedicate alla stessa materia e nelle settimane successive si passa a un altro insegnamento, in base a un criterio ciclico e tradizionale. Il resto della giornata è invece dedicato alle attività artistiche e manuali.
Uno degli obiettivi principali della scuola Waldorf è che ogni alunno riesca a manifestare con soddisfazione le proprie abilità e di stabilire dei rapporti sociali dinamici, interattivi, attraverso il rispetto reciproco e la tolleranza verso gli altri.
Ecco il sito della Federazione nazionale delle Scuola Waldorf: http://www.educazionewaldorf.it/home/
La redazione di mammapretaporter.it