A detta di molti, la cucina mediterranea è la più sana. Certamente si, ma la cucina mediterranea di almeno 60 anni fa. Ormai è assodato e confermato anche dalle ricerche in campo oncologico che l'alimentazione dell'uomo dovrebbe essere a base vegetale: la cucina mediterranea, quindi, è intesa come basata su cereali (i cereali non raffinati derivati da grano non modificato di 100 anni fa), varietà pazzesca di frutta e verdura, legumi, cibo stagionale.
Quindi nel dettaglio:
1. Pasta e riso: la pasta tradizionale del supermercato ha poco di tradizionale. Il vero grano infatti ha spiga lunga ed è soggetto ad abbattimento dal vento, quindi è poco produttivo in termini economici; così è stata selezionata la varietà che le grandi aziende utilizzano, a spiga corta, facile da lavorare ma molto povera di nutrienti e ricchissima di glutine, quindi indigesta per il nostro organismo (non esisteva la celiachia nell'800). Il riso classico, quindi quello con il chicco bianco, è quel poco che rimane del vero chicco riso, a cui sono stati eliminati parti ricchissime di nutrienti e poi sbiancato. Nulla è obbligatorio, ma perchè mettere nel nostro corpo una benzina povera, che non nutre nel vero senso della perola? Il riso integrale costa poco più del tradizionale, richiede molto tempo per cuocere ma basta farlo una volta a settimana e conservarlo in frigo. Poi riserviamo il budget della carne a cereali veri, quindi, farro, avena, kamut, orzo, quinoa. Vedrete che risparmio! Sbirciate un po' il progetto Ecor dedicato ai grani antichi: http://www.ecor.it/it/prodotti/alimenti-ritrovati. Essendo prodotti da agricoltori che hanno piccoli appezzamenti una volta finita la loro scorta fino all'anno successivo non li troveremo più. Io sto optando per un'alimentazion il più possibile priva di glutine e... i risultati sono tangibili!
2. Latte e derivati: il latte di mucca serve per far crescere il vitello, il latte di capra per la capretta, il latte di mamma per il bambino. Il calcio lo troviamo in tantissimi alimenti come le mandorle e tutta la verdura a foglia larga. Pensate che in Giappone, non esiste l'osteoporosi e non bevono latte nè mangiano formaggi. Leggete il nostro articolo dedicato ai formaggi vegetali, la ricetta del formaggio cremoso e la nostra ricetta del parmigiano vegetale, e cercate di non assumerne quotidianamente e di preferire sempre i latti e i formaggi di capra o di pecora.
3. Frutta e verdura crudi: si mangiano prima dei pasti oppure 3 ore dopo. L'insalata o la frutta a fine pasto ritardano la digestione e facilitano la formazione di gonfiori.
4. Non esageriamo con alimenti con un pH altamente acido e con solanacee e mangiamo questi alimenti solo in stagione: pomodori, melanzane, peperoni, arance, mandarini, pompelmi, albicocche.
5. Meglio evitare carboidrati come pasta, riso e pane la sera, ne gioverà molto il nostro riposo notturno.
Buon cambiamento! I benefici saranno immediati!
Giulia Mandrino
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