Orzaiolo nei bambini: cosa fare

Prima o poi sembra capitare a tutti, ed effettivamente è uno dei disturbi più diffusi sia in età pediatrica che da adulti. Parliamo dell'orzaiolo, infiammazione batterica che porta al gonfiore della palpebra e che può essere davvero, davvero fastidiosa.

Lo Staphylococcus aureus è spesso il responsabile. Ma cosa fare quando accade ai bambini? Ecco come trattare l'orzaiolo dei bambini (e anche come prevenirlo).

Cos'è l'orzaiolo

L'orzaiolo è un'infiammazione acuta delle ghiandole sebacee presenti nelle palpebre, che si manifesta come un nodulo rosso, doloroso e gonfio. Può colpire sia la palpebra superiore che quella inferiore.

Quando a essere infiammate sono le ghiandole della palpebra superiore (ghiandole di Meibomio) siamo in presenza di orzaiolo interno; l'orzaiolo esterno capita invece quando si infiammano e gonfiano le ghiandole di Zeiss o Moll (la palpebra inferiore).

È causato principalmente da un'infezione batterica, solitamente dallo Staphylococcus aureus.

Sintomi

I sintomi più comuni dell'orzaiolo includono:

  • Gonfiore localizzato della palpebra
  • Dolore e sensibilità nell'area interessata
  • Arrossamento
  • Lacrimazione eccessiva
  • Sensazione di corpo estraneo nell'occhio
  • Crosticine intorno alla palpebra
  • Secrezione purulenta in alcuni casi

Cause

L'orzaiolo è causato da un'infezione batterica delle ghiandole di Zeis o di Moll, che si trovano alla base delle ciglia. Questi batteri possono proliferare quando le ghiandole si ostruiscono, creando un ambiente favorevole alla loro crescita. Alcuni fattori che aumentano il rischio di sviluppare un orzaiolo includono:

  • Scarsa igiene delle mani e del viso
  • Utilizzo di trucco contaminato o scaduto
  • Lenti a contatto non pulite correttamente
  • Malattie croniche come la blefarite o la rosacea

La diagnosi di un orzaiolo è solitamente clinica e basata sull'osservazione dei sintomi. In alcuni casi, il medico potrebbe raccogliere un campione di secrezione per eseguire un esame microbiologico e confermare la presenza di batteri.

Trattamento

La maggior parte degli orzaioli guarisce spontaneamente entro pochi giorni o settimane. Tuttavia, per alleviare i sintomi e accelerare la guarigione, si possono seguire alcuni rimedi. Meglio non fai da te! E meglio evitare di toccare l'occhio con le mani sporche, di spremere o di bucare l’orzaiolo. È l'oculista a stabilire che fare.

Ciò che si può fare senza problemi è l'impacco caldo. Applicando un panno caldo sull'occhio affetto per 10-15 minuti, 3-4 volte al giorno, si ridurrà il gonfiore facilitando anche il drenaggio del pus.

La terapia prescritta dal medico potrebbe quindi includere il lavaggio dell'occhio con prodotti medicati, il massaggio della palpebra e l'utilizzo di colliri o unguenti specifici.

Se nel giro di diversi giorni non passa, anche gli antibiotici potrebbero funzionare.

Prevenzione

Per prevenire l'insorgenza di un orzaiolo, è importante adottare alcune buone pratiche igieniche:

  • Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone
  • Evitare di toccare gli occhi con le mani sporche
  • Rimuovere il trucco dagli occhi prima di andare a letto
  • Sostituire regolarmente il trucco e non condividerlo con altri
  • Pulire accuratamente le lenti a contatto e seguire le istruzioni per il loro uso

Complicazioni

Sebbene l'orzaiolo sia generalmente innocuo e guarisca senza problemi (e in autonomia, seguendo le buone pratiche di igiene), in alcuni casi possono insorgere complicazioni come:

  • Calazio: Un nodulo duro e indolore che può formarsi quando un orzaiolo non guarisce completamente e la ghiandola si occlude permanentemente.
  • Infezione diffusa: Se l'infezione si diffonde, può causare cellulite orbitale, un'infiammazione più grave dei tessuti intorno all'occhio che richiede un trattamento antibiotico immediato.

Fonti: Ospedale Bambino Gesù; Humanitas

 

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