Cos’è un lapbook? Si tratta, semplificando le parole, di un materiale tridimensionale concettuale, un volume creato con le proprie mani per raccogliere le informazioni che stiamo imparando riguardo ad un determinato argomento che si trasforma in un libro pop-up e interattivo che percorre una sorta di mappa concettuale che tocca svariati argomenti.
In altre parole, se vogliamo, è un metodo concreto per imparare, poiché i bambini, creando con le proprie mani e con i propri ragionamenti il proprio lapbook su un determinato argomento, imparano sin dai primi momenti dell’approccio alla materia. Come? Raccogliendo le informazioni, sistemandole, decidendo come mostrarle, come renderle divertenti e componendo materialmente il lapbook. Molto meglio rispetto al semplice studio sui libri, no?
I lapbook, strumento interattivo per imparare: cosa sono i lapbook, le mappe concettuali in forma di libro che i bambini creano dall’inizio alla fine
Possiamo in qualche modo dire che i lapbook ricalcano le ricerche “alla vecchia”, quelle che noi mamme e papà svolgevamo quando ancora non c’erano i computer, andando in biblioteca a cercare informazioni e stendendo tesine complete e interessanti, con disegni, mappe e schede disegnate da noi.
Ciò che cambia rispetto a queste tesine sono la forma e la composizione, che sono parte integrante del processo di apprendimento, che si pone così su un piano più concreto rispetto all’astrazione del semplice studio attraverso la lettura.
Il lapbook va bene per qualsiasi classe o scuola, per qualsiasi materia e per ogni bambino, poiché è una mappa concettuale che si può adattare per argomento, per forma e per composizione in base a ciò che è richiesto al momento. Salendo di classe, quindi, i lapbook diventeranno sempre più complessi, in base al livello degli studenti.
“Lapbook” significa letteralmente “Libro delle pieghe”. Significa quindi che prevede varie stratificazioni, finestrelle, layout curiosi e piegature per formare un libro popup e interattivo divertente da realizzare e bellissimo da studiare. Anzi, più che di “libro” possiamo parlare di cartelletta, perché alla fine il lapbook non avrà la forma del classico libro (anche se non è escluso), ma quella di un cartellone ripiegato che aprendosi svela pagine e finestre.
Si parte dalla scelta dell’argomento, che può essere inerente a qualsiasi materia (lingua, scienze, storia, arte, musica…). Da questo argomento si comincia una ricerca più ampia, per abbracciare sottoargomenti e concetti che stanno a lato di questo dato argomento, per avere alla fine uno studio più ampio e interessante.
Ad esempio? Se il bimbo sta studiando, per arte, Matisse, può decidere di includere nella ricerca anche “I Fauves”, gli artisti a lui contemporanei e la scena storica nella quale si inserisce. Oppure, per geografia, studiando i “Fiumi d’Italia” possiamo allargarci ai laghi in cui si immettono e alle differenti forme delle foci e degli estuari.
Da qui si farà una scaletta per avere un percorso concettuale definito. E si partirà con il vero e proprio lapbook, scegliendo prima di tutto il formato (A4, A3, cartellone, fogli uniti in varie forme…).
Qui, ad esempio, hanno usato delle cartellette per archiviazione, aprendole completamente e sfruttandone la forma.
Qui, sempre con le cartellette, i bambini hanno ricreato la forma dello scheletro.
Si possono anche ritagliare i fogli per creare forme divertenti, come questa del terreno che si ripiega poi una volta chiuso il lapbook.
Dopo aver scelto il formato del “contenitore” (grande, piccolo, formato ebook, formato “menù del ristorante”, formato quadernone…), quindi, cerchiamo gli strumenti: schede, disegni, testi, mappe… E decidiamo come sistemarti nel lapbook. Al suo interno potranno esserci varie finestrelle, tasche contenenti schede e curiosità, cassetti, minilibri…
Tagliando, colorando, leggendo, sistemando, ricercando e incollando i bambini realizzeranno così un progetto personale e personalizzato, concreto e vissuto sulla propria pelle. In questo modo l’apprendimento sarà più efficace e sicuro, più definitivo, poiché il processo di apprendimento passa proprio dalla realizzazione. Un processo non statico, ma molto dinamico, non solo per la modalità di creazione ma anche per il fatto di essere una mappa concettuale che abbraccia più argomenti, un metodo molto utile che si rivela uno strumento sfruttabile tutta la vita, scolasticamente e lavorativamente.
E alla fine ciò che resterà sarà un lapbook da poter utilizzare quando vogliono, da sfogliare, da presentare, da mostrare e da leggere in ogni momento.
In Italia abbiamo certamente uno strumento utilissimo quando parliamo di lapbook. La casa editrice Erickson ha infatti pubblicato vari volumi dedicati ai lapbook, utilissimi a genitori e insegnanti perché raccolgono oltre ad una serie di informazioni utili per capire come realizzarli, vari materiali, esempi, istruzioni e schemi di template da riprodurre. “Il mio primo Lapbook” è un libro davvero ben realizzato, perfetto per chi si approccia per la prima volta a questo strumento educativo interattivo.
Troviamo però anche libri specifici, divisi per materia e per classe. Due esempi su tutti: “Imparo con i Laptop - matematica e scienze” per la quarta elementare, oppure “Imparo con i laptop - Italiano, storia e geografia” per la terza.
Giulia Mandrino