Non ci stancheremo mai di dirlo: il gioco all’aria aperta, in estate o in inverno, con il sole, con la pioggia o con la neve, è quanto di più sano possiamo regalare ai nostri bambini. Lo dice sir Kenneth Robinson, ma lo ribadisce anche il buonsenso: i nostri bambini passano troppo tempo seduti e chiusi in ambienti con quattro pareti, quando per loro natura dovrebbero stare il più possibile fuori a giocare, esplorare e fare esperienze dirette.
Detto questo, a ribadire l’importanza del concetto ci ha pensato una recente ricerca britannica, che ha sottolineato la relazione tra aria aperta e intelligenza. In poche parole: più i bambini si arrampicano sugli alberi e si sporcano nelle pozzanghere, più la loro mente è stimolata e quindi l’intelligenza sviluppata; più passano il tempo davanti ai loro device tecnologici, più questa intelligenza si assopisce.
L’intelligenza passa dalle pozzanghere di fango: una ricerca sottolinea come i bambini che passano più tempo all’aria aperta siano più intelligenti di quelli che passano le ore davanti al tablet
Il pericolo di smartphone e tablet è davvero reale: l’abbiamo detto e lo ribadiamo. Il consiglio è sempre quello di utilizzare quindi tutto con moderazione, senza stigmatizzare nulla ma senza nemmeno fare della tecnologia il punto fermo della nostra vita (né di quella dei nostri figli). Detto questo, a confermare il pericolo (o quantomeno a confermare la non propriamente salubrità dell’abitudine a dare in mano tutti i giorni e per troppe ore i telefonini ai nostri bambini) ci pensa una ricerca, che ha messo in relazione le ore passate al chiuso e quelle passate all’aperto con l’intelligenza.
Gli studiosi hanno preso in considerazione 12000 famiglie con bambini tra i 5 e i 12 anni. Il risultato? I bambini presi ad esempio passano in media mezz’ora al giorno a giocare all’aperto. Questa è una media: significa che c’è chi passa molte più ore fuori e chi invece quasi tutta la giornata la passa al chiuso.
Negli Stati Uniti, ad esempio, il 50% dei bambini in età prescolare esce fuori solo alcuni giorni a settimana. Nel Regno Unito addirittura il 64% dei bambini gioca all’aperto meno di una volta a settimana, e il 20% del totale non si è mai arrampicato su un albero.
Mai. Arrampicato. Su. Un. Albero.
Fa spavento, sì. Ma se ci pensiamo la nostra vita ci porta proprio a questo: a rinchiuderci in casa, a scuola e in ufficio senza renderci conto che non passiamo più un attimo all’aria aperta. Meglio però rendersi conto della cosa: bisogna cambiare rotta.
Anche perché passare del tempo all’aperto non significa solo giocare, ma crescere, ed è per questo che i bambini che spendono più tempo fuori sono più intelligenti. Perché? Basta guardare i fatti. Un bambino su dieci non sa andare in bicicletta. La maggior parte dei bambini non conosce palla avvelenata. Non sanno arrampicarsi sugli alberi. Non hanno mai saltato nelle pozzanghere senza la paura di venire sgridati, in maniera spensierata. Non hanno mai toccato un insetto.
Tutte queste sono però attività che portano all’indipendenza, alla scoperta concreta e personale del mondo, alla capacità di risolvere problemi, alla stimolazione della creatività. Allo sviluppo fisico ed emotivo completo, insomma. E uno sviluppo psicofisico completo (che non si acquisisce giocando sul tablet) porta ad essere più intelligenti. E ciò non significa secchioni o con buoni voti: significa essere esseri umani capaci di cavarsela nella vita.