Popcorn in padella, tutti i benefici

Lunedì, 08 Marzo 2021 14:47

Stop ai popcorn da microonde, via libera alle colombine! I popcorn preparati in padella, senza grassi aggiunti, sono deliziosi quanto quelli acquistati in busta o per microonde, ma contengono moooolti meno grassi e sono decisamente più benèfici (anche delle patatine!). Ecco tutto ciò che c'è da sapere sui pop corn in padella senza grassi, le calorie, i benefici e perché sceglierli come snack naturale alternativo alle patatine.

Come si preparano i popcorn in padella

Ma come si fanno i popcorn? Non c'è niente di più semplice: per preparare i pop corn a casa bastano una manciata di chicchi di mais (li si trova al supermercato) e una padella antiaderente con coperchio. Qui trovate la ricetta, che non prevede né olio né burro (come si crederebbe), ma solo polso (per non fare attaccare i chicchi alla padella) e calore.

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Le calorie e i valori nutrizionali dei pop corn senza grassi

I pop corn senza burro (come i popcorn senza olio) sono uno snack davvero ottimo, perché hanno meno calorie delle patatine (100 grammi di popcorn ne apportano 375 mentre 100 grammi di patatine contengono 560 calorie) e poiché contengono moltissime fibre di crusca che aiutano la digestione e il benessere del tratto intestinale e regolano i movimenti dello stesso. Non solo: sono ricchi anche di vitamine B (essenziali per il funzionamento dell'organismo umano) e di vitamina E (dal potere antiossidante). Contengono, inoltre, 78 grammi di carboidrati, 5 di grasso e 13 di proteine ogni 100 grammi.

Allo stesso tempo, non prevedendo l'uso di burro o di grassi animali ed essendo un alimento vegetale ricco di elementi importanti per il corpo umano, i popcorn al naturale aiutano sia a regolare i livelli di zucchero nel sangue sia a ridurre il colesterolo cattivo, proprio grazie alle fibre di cui abbiamo parlato poco fa, che ripuliscono il sistema cardiovascolare proteggendo così il cuore.

Le quantità consigliate

Di benefici ne hanno molti, come abbiamo visto, ma come per tutto è importante non eccedere con il consumo di popcorn, consumandoli, soprattutto, con poco sale. 

Giornalmente non si dovrebbe superare la porzione consigliata, che è di 25 grammi. Sembrano pochi, ma vedrete che, essendo voluminosi e riempiendo parecchio, si tratta di una porzione davvero soddisfacente e saziante.

A volte sono necessari e indispensabili, oltre che salva-vita: parliamo degli antibiotici somministrati a poche ore dalla nascita ai neonati, preziosissimi, ma che, come sempre quando si tratta di antibiotici, hanno un risvolto negativo della medaglia.
 
A quanto pare, infatti, somministrare antibiotici nei primi attimi di vita avrebbe conseguenze negative sulla crescita; a rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communication.

Antibiotici e neonati, lo studio

La ricerca a cui ci riferiamo si intitola "Neonatal antibiotic exposure impairs child growth during the first six years of life by perturbing intestinal microbial colonization", ovvero "L'esposizione neonatale agli antibiotici influenza la crescita del bambino durante i primi sei anni di vita, intaccando la colonizzazione microbica intestinale". Il titolo dice già tutto: sui 12.422 bambini presi in considerazione dallo studio tra il 2008 e il 2010 (presso l'University Hospital di Turku in Finlandia), al 9,3% erano stati somministrati antibiotici nei primi 14 giorni di vita. Rispetto ai coetanei non sottoposti ad antibiotici, i bambini maschi presentavano, nei sei anni successivi, un'altezza parecchio inferiore (nelle femmine, invece, non vi era nessuna differenza).

A conferma della differenza di crescita c'è poi un altro dato che gli studiosi hanno considerato, ovvero i risultati su un altro campione di bambini, stavolta tedeschi. In questo caso, le ricerche sui 1700 soggetti studiati hanno rivelato un potenziale legame tra l'esposizione neonatale agli antibiotici e la ridotta crescita nei primi anni di vita.

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L'altro dato messo in luce dallo studio è l'aumento di massa grassa nei bambini e nelle bambine a cui erano stati somministrati antibiotici durante l'infanzia (nel periodo precoce, ma non subito dopo il parto). 

I motivi della mancata crescita e dell'aumento della massa grassa

I ricercatori hanno indiiduato nelle alterazioni causate dagli antibiotici alla composizione della flora batterica intestinale il motivo per il quale i bambini paiono crescere meno e ingrassare di più, se sottoposti in età precoce a questo tipo di farmaco (pur necessario), che appare influenzare negativamente vari aspetti fisiologici nel lungo termine. Gli antibiotici, infatti, diminuirebbero la quantità di Bifidobacteria fecale fino ai due anni di vita. 

A dimostrazione della teoria, il trapianto del microbiota fecale intestinale di questi bambini esposti agli antibiotici nell'intestino di topi maschi (ma non nelle femmine) ha portato a una significativa riduzione della crescita in questi topi, dimostrando esattamente lo stesso processo che accade negli esseri umani.

"Gli antibiotici sono farmaci di vitale importanza e salvavita nei neonati", ha dichiarato il dottor Omry Koren della Facoltà di Medicina Azrieli di Bar-Ilan University (come riporta Ansa). "I nostri risultati suggeriscono però che il loro uso può anche avere conseguenze indesiderate a lungo termine che devono essere prese in considerazione".

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Gli scacchi sono uno dei giochi più affascinanti del mondo (e sono tornati alla ribalta recentemente, grazie alla bellissima serie tv targata Netflix "The Queen's Gambit", "La regina degli scacchi", con Anya Taylor Joy). Non solo: sono ritenuti (a ragione) un gioco educativo e stimolante, che permette di allenare la logica, il senso matematico e le skill utili per la vita.

Ecco quindi i benefici e come iniziare a giocare a scacchi con i tuoi bambini.

I benefici degli scacchi per bambini

Non parliamo dei benefici generici degli scacchi, ma dei benefici in relazione ai bambini che cominciano ad approcciarsi a questo gioco d'intelligenza. Durante gli anni dello sviluppo e dell'apprendimento, infatti, giocare a scacchi è molto consigliato, dal momento che migliorano la concentrazione, allenano la memoria e stimolano le capacità cognitive e logiche.

A beneficiare degli scacchi per bambini sono anche la comprensione delle regole fin dai primi anni (con la loro accettazione), lo sviluppo di una certa elasticità mentale e di un importante senso di responsabilità, l'allenemento della mente in vista dei calcoli e della pianificazione, la pazienza, l'autocontrollo e la coordinazione, oltre alla capacità di problem solving e della creatività. 

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Anche per questi motivi, giocare a scacchi è utile in caso di bambini iperattivi e nello spettro autistico.

Come insegnare a giocare a scacchi ai bambini

Il primo passo è mostrare la scacchiera ai bambini spiegando come funziona la griglia.

Passiamo poi ai pezzi degli scacchi, mostrandoli, lasciando che li tocchino e facendo sì che imparino i nomi di ogni pezzo prima ancora di metterli sulla scacchiera. Per semplificare, troviamo un dettaglio che faccia sì che i bambini ricordino il nome a partire da un particolare: i pedoni sono quelli più piccoli, il cavallo ricorda la testa dell'animale, l'alfiere sembra un vescovo, il re è quello più "alto" e così via.

Iniziamo poi a giocare insieme spiegando a grandi linee le regole, prima a terra (come fosse un puzzle o un gioco in scatola). Giochiamoci con spensieratezza, e non come se fosse un gioco "migliore" o più importante degli altri. I bambini percepirebbero, altrimenti, un senso di serietà che li allontanerebbe. Non costringiamo, quindi, a giocare, e lasciamo che i bambini, almeno inizialmente, agiscano come credano, anche seguendo poco le regole e magari creandone di loro.

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Giochiamo poi tra di noi adulti: è un po' come la lettura. Se i bambini ci vedono giocare, saranno più stimolati a farlo.

Infine, seguiamo i loro tempi: c'è chi imparerà prima e chi poi, non c'è una regola.

Scacchi per bambini on line

Esistono anche programmi online per avvicinare i bambini agli scacchi. Ad esempio, Chess Kid, una pagina sicura in cui i bambini possono giocare sia con la supervisione di un adulto, sia da soli (proprio perché è appositamente pensato per i più piccoli, proteggendoli dai pericoli della rete).

L'educazione sessuale è fondamentale, e questo finalmente lo si è capito: le ultime generazioni hanno infatti beneficiato di un'educazione sessuale molto più strutturata e seria, rispetto ai nostri nonni e genitori che, al contrario, non ne parlavano mai, arrivando all'adolescenza e all'età adulta assolutamente impreparati.

Malattie sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate, intimità... Sono tantissimi gli aspetti che l'educazione sessuale tocca, ma ce n'è uno che spesso resta fuori. Parliamo del porno, argomento quasi tabù che tuttavia va affrontato, per tanti validi motivi. Su tutti, il rischio di idealizzazione di un sesso che non è reale né rispettoso; e poi perché, guardiamoci in faccia, i nostri figli hanno un accesso molto più vasto al mondo del porno, e incappare in esso senza una bussola è davvero pericoloso.

Tecnologia e porno: un'insidia per i ragazzi

Purtroppo non ci si scappa: i bambini e i ragazzi hanno accesso alla tecnologia e a internet fin da piccolissimi, e i rischi della rete in fatto di pornografia sono moltissimi. I ragazzi possono imbattersi in immagini destabilizzanti con una facilità impressionante, ma, soprattutto, possono cercare materiale porno con altrettanta semplicità. In questo articolo, quindi, non parleremo di come proteggere i bambini dal materiale pornografico in rete (con i vari parental control e strumenti importantissimi), ma di come preparare i ragazzi su questo argomento. Perché la curiosità prima o poi li assalirà (a prescindere dall'imbattersi casualmente nei video incriminati), e dal momento che la disponibilità pornografica in rete è pressoché infinita, sarà meglio dare loro degli strumenti per affrontare tutto al meglio.

Il dialogo

Come sempre, il dialogo è fondamentale. Parlare fin da subito ai bambini dei pericoli di incontrare video "strani" mentre si naviga è fondamentale e dobbiamo farlo fin da subito, quando sono piccoli, perché prima o poi i bambini - per quanto ci sforziamo di proteggerli - vedranno cose che non vorremmo.

È importantissimo, poi, parlare e ascoltare, e non giudicare, intessendo un dialogo bilaterale con i nostri ragazzi, che spesso "sentono" cose qua e là facendosi idee sbagliate. Lasciamo che ci dicano cosa sanno, cosa provano e cosa pensano, e diamo poi la nostra visione più adulta e ponderata, ma sempre in maniera non giudicante.

E se hanno già guardato porno? Di nuovo, non giudichiamo e non rimproveriamo (anche se è difficile!), ma proviamo a parlare del sesso in maniera aperta, chiediamo di raccontarci la loro esperienza, cerchiamo di capire cosa cerchino e cosa manchi loro. Diamo informazioni, parliamo, apriamoci.

La sincerità: il sesso porno non è reale

Da chiarire immediatamente è l'irrealtà del sesso porno: diciamo chiaramente ai nostri figli che quello che vedranno, se lo vedranno, non è sesso reale, ma è un film, e come ogni film è recitato. Soprattutto, questo significa che il sesso nella vita vera non è assolutamente così: è provato che le aspettative in ambito sessuale dei ragazzi (soprattutto i più giovani) siano calibrate proprio sui film porno (a livello di prestazioni e a livello fisico, di immagine). Una tragedia, se ci pensiamo, sia per i ragazzi maschi che per le ragazzine e le giovani donne.

Il consenso e il sessismo nel porno

Mettiamo poi bene in chiaro che la maggior parte del porno che si trova in rete è sessista, maschilista e deleterio: le donne sono sempre raffigurate in una certa maniera e stereotipizzate, vengono oggettivizzate, sfruttate e addirittura, a volte, violentate. Non si parla mai di consenso, che è importantissimo, e di come ci si tratti in una coppia.

E per quanto riguarda l'immagine della donna sfruttata, non dimentichiamo che l'industria del porno spesso si fonda proprio sullo sfruttamento di persone in situazioni di degrado e disagio: spiegare questo risvolto sociale ai ragazzi può far capire loro che è sempre meglio non "nutrire" quest'industria. Di fatto, esistono ormai aziende cinematografiche porno femministe e inclusive, che si basano proprio sul principio del non sfruttamento e della libera scelta: sarebbe bello se il mondo del porno fosse tutto così, ma siamo ancora molto lontani.

Risiko, Cluedo, Monopoly, Scarabeo, Uno, Taboo… Ma non solo. Di giochi di società ne esistono davvero moltissimi, per tutti i gusti e per tutte le età. Giocarci in famiglia è consigliatissimo: è infatti un’attività divertente, sana, benefica e ottima per rafforzare i rapporti, rendendo appassionanti anche le serate passate semplicemente in casa.

Non solo divertimento, quindi, ma anche aspetti educativi e benefici per la crescita: ecco tutti gli aspetti positivi dei giochi di società e dei giochi da tavolo per i bambini.

I benefici dei giochi di società per i bambini

Sono importanti per la logica

A partire dal “memory” (il gioco da tavolo più gettonato tra i bambini più piccoli), i bimbi cominciano ad allenare abilità importanti come la logica, imparando le poche e semplici regole e applicandole man mano che imparano a giocare ai vari giochi di società.

Problem solving

I giochi di società sono un modo divertente e spigliato per mettersi in gioco provando a risolvere dei problemi. Sono “problemi” relativi al gioco, certo, ma il processo di problem solving è lo stesso che si mette in pratica nella vita reale.

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Riducono lo stress

Anche i bambini soffrono di ansia e stress, anche se in maniera diversa dagli adulti, e le partite ai giochi di società sono un ottimo anti-stress.

Allenano la memoria

Un po’ come le parole crociate, i giochi di società sono importanti per allenare la memoria, e non solo perché ci sono regole da memorizzare, ma anche e soprattutto perché i bambini giocando devono immagazzinare ed elaborare un sacco di dati.

Aiutano l’autocontrollo

Giocare ai giochi in scatola è davvero benefico per tutti i bambini, ma anche e soprattutto per quelli che faticano a mettere in pratica l’autocontrollo: regolare l’impulsività (anche se a volte è difficile!), attendere il proprio turno e intrecciare le proprie mosse con quelle degli altri è davvero educativo.

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Sono importanti per la concentrazione

Un gioco in scatola, in media, dura più o meno un’oretta. Oggigiorno la concentrazione dura molto meno, a causa di tutti gli stimoli esterni. Dedicare sessanta minuti del proprio tempo a giocare a qualcosa di interessante è quindi utile per riprendere il controllo della concentrazione.

Simulano la vita vera

Discutere, contrattare, ragionare, dialogare, argomentare: sono tutte azioni che vengono messe in pratica in tutti i giochi da tavolo e di società. I giochi in scatola, quindi, sono un po’ un “gioco di ruolo”, che sappiamo essere fondamentale per la crescita dei bambini, che possono così scoprire il mondo con i loro tempi e i loro strumenti.

Insegnano a perdere

Nella vita non sempre si vince, ma, anzi, spesso si perderà. Ma dalle sconfitte si impara molto e soprattutto c’è sempre una seconda possibilità di vittoria: ecco un grande insegnamento.

La Festa della Donna non è solo mimose e meri "auguri". È anche ricordare le donne che hanno fatto la storia, che ci permettono di essere chi siamo, che hanno lottato per la parità di genere, che si sono distinte nel loro campo in tempi nei quali le donne non erano contemplate... È festeggiare l'essere donna in tutte le sue sfaccettature, è festeggiare l'essere uniche e parte di una sorellanza globale.

Iniziamo quindi a festeggiare le nostre figlie sin da piccole, magari regalando loro un libro significativo, che apra loro gli occhi, che le faccia sentire parte di qualcosa e che faccia capire loro che nella vita potranno davvero essere ciò che vogliono.

Festa della Donna, i libri da regalare alle nostre figlie

Storie e vite di super donne che hanno fatto la scienza

Sul filone di "Storie della buonanotte per bambine ribelli", questo libro (acquistabile qui) narra con semplicità le storie di venti donne che hanno dato un contributo enorme alla scienza e all'avanzamento della storia umana.

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Guida per bambine ribelli alla scoperta del corpo che cambia

Un libro bellissimo ed essenziale per accompagnare le bambine nella crescita, nella confusione, nelle sensazioni del corpo che cambia, nelle emozioni altalenanti tra la voglia di crescere e la paura dell'ignoto. Lo trovate qui.

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Ascolta il mio cuore

È un cult, un bestseller, un libro imprescindibile: Bianca Pitzorno in questo romanzo per ragazzi (ma per tutti!) racconta la storia di Elisa, Prisca e Rosalba e la loro avventura contro le ingiustizie.

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L'evoluzione di Calpurnia

È la storia di una piccola naturalista in erba, nell'America di fine Ottocento, un racconto di passione e crescita davvero interessante e coinvolgente, che ricorda un po' Pippi Calzelunghe e un po' Anna dai Capelli Rossi. È un caso editoriale, acclamato dal pubblico: imperdibile per le piccole lettrici (ma non solo!). Lo potete acquistare qui.

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Le confidenze di Britt-Mari

Di Astrid Lindgren non c'è solo Pippi Calzelunghe: anche Britt-Mari potrà diventare una ragazzina-guida per le lettrici intorno ai dieci, undici anni, che potranno anche riscoprire il bello dei rapporti epistolari alla vecchia, carta e penna.

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Voglio votare anch'io!

Questo libro è fondamentale per celebrare la Giornata Internazionale della Donna: parla delle suffragette partendo da Sally, ragazzina che si trova a far parte della storia dell'emancipazione femminile.

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Rosa Parks. Piccole donne, grandi sogni.

"Rosa Parks" fa parte di una collana Fabbri dedicata alle donne ed è importantissimo per le ragazze: oggigiorno è impensabile pensare a degli autobus con i posti divisi tra bianchi e neri, ma non è passato troppo tempo da allora e purtroppo il razzismo è comunque sistemico e presente nelle nostre vite. Per far sì che il gesto di Rosa Parks non sia vano, iniziamo a far conoscere la sua storia.

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Uno: che il tabù attorno alle mestruazioni si infranga. Due: che gli assorbenti e i tamponi vengano finalmente riconosciuti come materiale sanitario. Sono questi i primi e fondamentali punti attorno al ciclo mestruale a cui teniamo moltissimo. Perché le mestruazioni suscitano ancora risatine, superstizioni e occhiatacce, quando la metà della popolazione mondiale ne fa esperienza (più o meno) ogni mese per più di trent'anni della propria vita. 

La Scozia è stata il primo paese a rendere i prodotti per il ciclo mestruale gratuiti (qui la notizia) e piano piano sembra che anche nel resto del mondo la situazione stia cambiando. A quanto pare anche in Italia. Ma, dopo che si è tanto parlato (e riso) di tampon tax, l'iniziativa non viene dal Governo, ma dalla catena di supermercati Coop.

L'iniziativa di Coop

È di ieri, 25 febbraio 2021, la notizia che Coop abbasserà l'IVA sugli assorbenti. L'iniziativa si chiama “Close the Gap - riduciamo le differenze" e sarà una campagna per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità. Per farlo, Coop ha aderito anche alla petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” promossa dall’associazione “Onde Rosa” su Change.org per tagliare l’Iva sugli assorbenti e soprattutto dal 6 al 13 marzo tutti gli assorbenti a scaffale verranno venduti nei punti vendita Coop come se l’aliquota Iva fosse ridotta dal 22% al 4% (che è esattamente l'intento della petizione). "Un atto simbolico", fanno sapere, "ma concreto perché la disuguaglianza inizia anche dalle piccole differenze".

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Anche gli assorbenti "Vivi Verde Coop" saranno inclusi nell'iniziativa, anche se, essendo compostabili, sono già normalmente venduti con l'IVA al 4%; nei giorni a ridosso della Festa della Donna, ovvero quelli dedicati a Close The Gap, verranno venduti in confezioni ad hoc che inviteranno a firmare la petizione.

Perché è importante parlare di mestruazioni

"Secondo il Global Gender Gap Index sui temi dell’equità di genere", spiegano da Coop, "il nostro Paese figura al 76esimo posto tra i 153 censiti e al 17esimo sui 20 dell’Europa Occidentale (peggio di noi solo Grecia, Malta e Cipro). La pandemia ha solo aggravato una situazione già di per sé non invidiabile. L’ultimo dato Istat riferisce che dei 101.000 posti di lavoro persi a dicembre scorso 99.000 erano femminili e lo stesso smartworking visto dal lato delle donne ha in molti casi contribuito ad aumentare il loro carico di lavoro. Non è certo un caso se la parità di genere figura tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 Onu per assicurare al Pianeta uno sviluppo sostenibile". 

Si capisce, dunque, che abbassare la tassa sui prodotti mestruali è d'obbligo. 

"Close the Gap", un evento streaming per tutti

"Close the Gap - Riduciamo le differenze" non si fermerà però qui. L'1 marzo alle 19.00 è in programma un evento online su corriere.it e sulla pagina Facebook del quotidiano, una diretta streaming per promuovere la parità di genere femminile e combattere le disparità. Si parlerà di diversità, inclusione, e si ascolteranno le voci di donne e uomini che si sono distinti in diversi ambienti. Ci saranno, tra gli altri, Maura Latini (AD Coop Italia), Linda Laura Sabbadini (direttrice Istat), l’economista Azzurra Rinaldi, Veronica Yoko Plebani (campionessa paraolimpica di triathlon), Francesca MichielinMichela Giraud (stand up comedian) e Gianrico Carofiglio con un monologo inedito.

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I sintomi del covid nei bambini

Giovedì, 25 Febbraio 2021 10:26

Tra zone gialle, arancioni e rosse, le scuole aprono e chiudono continuamente. Siamo già alla terza ondata di Covid (mentre scriviamo), e i genitori sono sempre più spaesati. Già, perché tra quarantene, sintomi o contagiati asintomatici, la preoccupazione va ai bambini, e non solo alla loro istruzione: il pensiero va anche al Covid. L'hanno preso? Quella febbre è data dal Coronavirus o è una semplice influenza? Dovremo fare il tampone? Ecco quindi una piccola guida per individuare i sintomi del covid nei bambini, da analizzare prima di chiamare il proprio medico di famiglia che saprà così indicarci meglio la strada da prendere.

Il Coronavirus

In generale, la malattia causata dal Coronavirus SARS-CoV-2 si chiama Covid-19 ed è una polmonite virale (nei casi più gravi), che può arrivare anche a provocare insufficienza negli altri organi. Non in tutti, però, sfocia in polmonite, ricordando un'influenza più o meno pesante, con alcuni sintomi comuni.

Come ormai sappiamo, esistono diverse varianti più o meno contagiose, e per proteggere noi e gli altri dobbiamo seguire alcune regole, come rispettare la distanza interpersonale, usare dispositivi di protezione come le mascherine e i guanti, evitare di toccarci il viso e lavarci spesso le mani, starnutendo nel gomito e gettando i fazzoletti dopo il primo uso.

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I sintomi del Coronavirus nei bambini

Stabilito che il Covid-19 può manifestarsi oppure rimanere silente (i casi asintomatici rilevabili solo con tampone), i bambini contagiati dal Coronavirus possono presentare questi sintomi:

- Febbre

- Tosse

- Senso di fatica e sonnolenza

- Dolori muscolari o articolari

- Perdita di gusto e olfatto

- Raffreddore

- Gola infiammata

- Dissenteria, nausea, mal di stomaco

- Mal di testa

Il Covid nei bambini nei casi più gravi

Essendo una malattia che colpisce le vie respiratorie, il Covid-19 può portare anche a sintomi e complicazioni più gravi, anche nei bambini (soprattutto se in presenza di condizioni pregresse, come l'asma o le malattie cardiopolmonari), come la difficoltà a respirare, la bronchite e la polmonite.

Cosa fare in caso di febbre nei bambini

La prima cosa da fare è monitorare la febbre, notando se cresce o se diminuisce. Allo stesso tempo, è fondamentale chiamare subito il pediatra o il medico di famiglia, che in base alla storia pregressa e alla situazione saprà consigliare il tampone o la terapia adatta.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Si parla sempre dell’importanza della routine della buonanotte, dell’importanza del sonno e dell’importanza dei pisolini: per i bambini tutte queste cose sono fondamentali, e a confermarlo ora arriva anche uno studio dell’Università del Delaware, che ha trovato una correlazione tra la mancanza di pattern serali e un aumento dell’Indice di Massa Corporea nei bambini.

Nanna dei bambini, perché è importante non sottovalutare il sonno

Quando un adulto dorme poco (o male), la mancanza di sonno si ripercuote sulla sua vita e sul suo benessere, con la stanchezza cronica che prende il sopravvento, le difese immunitarie che si abbassano e lo stress ossidativo che si fa strada. Lo stesso (e in maniera ancor più accentuata) vale per i bambini. Non si parla tuttavia solo di quantità di sonno (è bene che i bambini vadano a letto presto e che si sveglino riposati), ma anche e soprattutto di qualità. E la qualità è data anche dalla routine.

A livello fisico e psicologico, le routine sono fondamentali durante la crescita. Senza routine, i bambini si scombussolano e scombussolano tutta l’armonia fisica e mentale che stanno costruendo. Anche quando parliamo di sonno.

La “routine del sonno” è, in altre parole, il pattern che i genitori impongono ai bambini alla sera, prima di dormire: l’orario (il più possibile uguale tutte le sere), la lettura, l’igiene, le coccole… Non c’è uno schema uguale per tutti, ma ogni famiglia trova il suo.

Cosa accade quando la routine del sonno viene rispettata

Seguendo la routine della buonanotte, il bambino si sentirà più stabile e accudito, più sicuro, e soprattutto prenderà sonno prima e più facilmente, armoniosamente, poiché anche biologicamente il suo corpo saprà che quella è l’ora di chiudere gli occhi. E questo si ripercuoterà positivamente su tutti gli aspetti della quotidianità.

Se la routine non c’è, a rischio è la salute del bambino

I ricercatori dell’Università del Delaware hanno pubblicato uno studio (disponibile sulla rivista scientifica Science Daily) che mostra come i bambini che non seguono una routine consistente prima della nanna abbiano un Indice di Massa Corporea più alto.

“Da tempo sappiamo che l’attività fisica e la qualità dell’alimentazione sono forti indicatori riguardo al peso e all’IMC”, ha fatto sapere Lauren Covington a Science Daily, lead author dell’articolo di cui parliamo. “Credo che sia illuminante che anche il sonno abbia un ruolo importante, più di quanto credessimo”.

Anche il benessere economico gioca un ruolo decisivo

Altro aspetto della ricerca ha riguardato la relazione tra povertà e routine del sonno: gli studiosi hanno infatti rilevato che i bambini con le routine della buonanotte più deboli (e quindi quelli, tendenzialmente, con un Indice di Massa Corporea più alto) fossero quelli provenienti dalle famiglie meno benestanti. La povertà, infatti, porta i genitori a lavorare fino a tardi, a non affidarsi ad aiuti esterni e a barcamenarsi tra il lavoro e la gestione della casa, trovandosi senza orari stabiliti e portando i bambini a non seguire un pattern ordinato e stabilito, a discapito dell’abitudinarietà e delle ore di sonno.

Come rimediare

Pur consapevole delle difficoltà, la dottoressa Covington ha quindi voluto dare qualche consiglio. “Migliorare la routine della buonanotte rendendola più costante può essere un cambiamento che la famiglia può attuare. È più semplice rispetto al modificare la dieta acquistando cibo salutare dal fruttivendolo o al giocare all’aperto” (che, come sappiamo, non è sempre possibile, soprattutto quando i genitori non hanno tempo né risorse). “Anche solo una routine del sonno più costante può infatti dare un senso di stabilità ai bambini, con implicazioni positive anche sulla salute e sull’Indice di Massa Corporeo”.

6 lavori con il DAS per bambini

Martedì, 23 Febbraio 2021 10:05

Che sia pasta modellabile o che sia das (molto comodo perché si tratta di argilla che si asciuga all'aria, e non in forno), il gioco della creazione di sculture e della modellazione è bellissimo, educativo, creativo e fantasioso. Ecco perché dovremmo proporre i lavoretti con il DAS frequentemente, assecondando anche la creatività dei nostri bambini!

La regola principale è usarlo in maniera spontanea e creativa, ma se volete provare a dedicarvi ad alcuni lavori con il das più specifici, ecco qualche idea per alcune semplici creazioni con il das, dai porta candela ai sottobicchieri con timbri naturalistici.

Il bradipo

Usiamo il DAS rosso mattone e metà del lavoro è fatto; dopodiché, modelliamo l'argilla a forma di bradipo lasciando un bel buco nel centro, riempiamo lo spazio con della carta di giornale, lasciamo asciugare e dipingiamo, utilizzando poi il bradipo come piccolo vasetto.

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I sottobicchieri con il das

Prendiamo un pezzetto di das, lavoriamolo con le mani e stendiamolo su un piano con un mattarello, lasciando uno spessore di mezzo centimetro. Appoggiamo sulla superficie una foglia, un fiore o un rametto e imprimiamolo con un po' di pressione del mattarello (ma meno di prima, senza schiacciare troppo). Tagliamo poi il das con un coppapasta tondo o una formina per biscotti, trasferiamo su della carta forno e lasciamo asciugare per un paio di giorni, girando ogni tanto il nostro sottobicchiere in das.

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Il cuore-svuotatasche

Modellando il das a forma di cuore e lasciando dei bordi piuttosto alti otterremo uno svuotatasche davvero dolce, da dipingere in maniera pop.

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La mano di Fatima

In questo articolo trovate il procedimento per realizzare una bellissima ed evocativa Mano di Fatima con il DAS.

Il porta candela

Così semplice che non ha bisogno di spiegazioni. E per renderlo ancora più bello e divertente, possiamo renderlo "puntinato" cospargendo il das di pepe nero prima di modellarlo, aggiungendone in base al risultato finale che vogliamo ottenere.

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Il vasetto per fiori con il das

In questo caso basta realizzare un piccolo rotolo di das, piegarlo, fare un buchino sulla cima e lasciarlo asciugare così, aiutandosi eventualmente con dei fogli di giornale appallottolato per far sì che non crolli durante l'asciugatura.

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Sara

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Cecilia

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