Profuma di Mar Mediterraneo, di isole e di freschezza: la salsa tzatziki, cremosa salsa greca, è davvero deliziosa (se amate yogurt, aglio e cetrioli!). Anche prepararla è molto semplice e sarà perfetta per accompagnare i piatti di verdure, di pesce, le bruschette e il pinzimonio.

Ecco quindi come preparare la salsa Tzatziki, che come sempre quando si tratta di salse è possibile aggiustare a seconda del proprio gusto (anche perché nei vari paesi balcanici è possibile trovarla in diverse versioni, con il focus su uno degli ingredienti).

La ricetta della salsa greca Tzatziki: come preparare la salsa greca a base di yogurt, aglio e cetrioli

 

Un’alternativa alla bomboniera classica, che sia per nozze, battesimo o altri eventi, è la bomboniera solidale. Allo stesso modo un’alternativa a un regalo prevedibile può essere un regalo solidale.

Quante volte abbiamo pensato di rinunciare a quel soprammobile prendi polvere per fare qualcosa di davvero utile? Io personalmente tante. Ma non ho mai trovato il regalo solidale perfetto, quello che DAVVERO fa del bene in maniera profonda e reale.

Fino ad ora: perché con Medici Senza Frontiere è possibile trasformare una ricorrenza speciale in un momento solidale davvero utile a chi ha bisogno. Come? Grazie a tante idee come i regali solidali e le liste regalo online. 

Regali solidali di Medici Senza Frontiere: l’idea alternativa: con Medici Senza Frontiere i lieti eventi diventano ancor più lieti (perché benèfici)

I regali solidali di MSF sono servizi e materiali precisi e specifici che possono essere acquistati con un clic e donati a persone che ne hanno bisogno, sostenendo così l’assistenza umanitaria che questa Organizzazione Non Governativa assicura in oltre 80 paesi del mondo, portando cure mediche e assistenza in zone particolarmente pericolose o povere.

In altre parole: basta selezionare uno dei regali solidali, dai vaccini ai kit parto fino ai trattamenti contro la malnutrizione infantile, con la certezza che questo contributo sarà molto di più di un regalo virtuale. La persona che riceverà il regalo conoscerà il dono effettuato attraverso una cartolina digitale o cartacea e ad essere “omaggiata” non sarà quindi solo colui o colei alla quale dedicherai il gesto, ma anche i bambini, le bambine e gli adulti che beneficeranno di uno o più di questi servizi così preziosi, anche se un po’ più lontano rispetto a dove la festa ha luogo.

Ogni regalo solidale, quindi, dona delle cure mediche o dell’assistenza a qualcuno negli oltre 80 paesi in cui MSF opera. A noi sta solo procedere con pochi clic! L’evento da festeggiare diventerà l’occasione per compiere un gesto importante, evitando lo spreco (anche ambientale) di regali spesso inutili e addirittura sgraditi.

Ma MSF non ha pensato solo all’alternativa ai soliti regali. Interessantissimo è anche il servizio della lista regalo, che può essere sfruttato come lista nozze, lista nascita o lista battesimo: di nuovo, il senso è quello di evitare sprechi puntando su azioni utili e necessarie, che andranno a beneficio di chi ne ha davvero bisogno.

Con la lista regalo online di Medici Senza Frontiere è possibile contribuire alle attività mediche e umanitarie della ONG, festeggiando la nascita o le nozze (ad esempio) invitando amici e parenti a fare una donazione concreta, di nuovo scegliendo l’esatto dono al quale contribuire, da regalare a chi necessita cure mediche e assistenza.

Il tutto è naturalmente molto intuitivo e la lista è modificabile in ogni momento. Basterà crearla e mandare poi il link agli invitati o a chi si vorrà coinvolgere nel dono, che avrà così la possibilità di scegliere tra uno o più regali solidali donando direttamente sul sito.

Semplice, veloce, utile e umanamente prezioso.

Scegliere cosa regalare ad una neomamma non è semplice. Da un lato si ha il timore che abbia già tutto ciò che le serve, dall’altro si preferisce che sia lei stessa a commissionare i doni più importanti: carrozzina, lettino & co. sono oggetti troppo importanti, del resto, per lasciare che a sceglierli sia un estraneo. 

Cosa regalare a chi diventa mamma, dunque? L’ideale è giocare con la fantasia. E optare per doni speciali. Piccole sorprese a cui un neo genitore non sempre pensa. Esperienze da vivere, e oggetti da conservare. Perché nessun momento è così speciale come la nascita di un bambino.

Una stella

“Il regalo più bello dell’universo”? Una stella, ovviamente. Online è possibile acquistare (o meglio registrare) una stella, battezzandola col nome del piccolo/della piccola: la neomamma riceverà un certificato, un documento informativo e una mappa per riconoscere nel cielo la sua stella.

Un servizio fotografico newborn

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Un servizio fotografico newborn è tra le più belle esperienze che si possano vivere col proprio bambino. Ed è un modo unico, per ricordare i suoi primi giorni di vita. Poiché deve essere fatto nei quindici giorni successivi alla nascita, è necessario prenotarlo con un po’ d’anticipo. Se vuoi scoprire come funziona puoi consultare il sito di Laura Iovanna nella sezione dedicata. È fondamentale affidarsi ad un fotografo professionista, che sappia gestire il neonato nel modo giusto e sappia ritrarlo con tutta la magia, la dolcezza e la sensibilità che una nuova vita richiede.

Un corso fitness mamma-bebè

Alla neomamma che smania per tornare in forma, per aiutarla ad allontanare lo stress e per trascorrere un po’ di tempo in compagnia delle altre mamme, si può regalare un corso MammaFit. Un allenamento che in genere si svolge al parco, col piccolo nella fascia, nel marsupio oppure nel passeggino.

Buoni regalo speciali

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Chi con la neomamma è particolarmente in confidenza, può scegliere di regalare… il suo tempo! Diventare genitori è un’esperienza straordinaria, ma non è sempre facile. Un’idea simpatica è creare un blocchetto con tanti buoni regalo, contenente ciascuno una dimostrazione d’affetto: fare la spesa quando la mamma non potrà uscire, badare al bimbo mentre si concede una coccola dall’estetista o dalla parrucchiera, fare da babysitter quando i genitori andranno a cena fuori.

Un set da viaggio per il cambio

Cosa regalare a una neomamma che viaggia spesso? Se dentro casa il fasciatoio ce l’hanno tutti i genitori, non sempre si pensa a come cambiare il bebè fuori. Oggi esistono borse super glamour che, una volta aperte, si trasformano in veri e propri fasciatoi con tanto di tasche con tutto l'occorrente.

Le carte dei traguardi

Un modo divertente per celebrare i piccoli traguardi di un bambino? Regalare ad una neomamma le “carte dei traguardi”. Si tratta di vere e proprie carte, ciascuna con una tappa che il piccolo raggiungerà: il primo dentino, la prima parola, il primo passo. Così, i genitori potranno ritrarre il bimbo al fianco della sua carta. E raccogliere poi gli scatti in un bel fotoalbum.

Un libro personalizzato

Per quando il bimbo sarà un po’ più grande, e la mamma lo addormenterà con un libro, una dolcissima idea è il libro personalizzato. Una vera e propria storia, i cui protagonisti saranno il bimbo con la sua mamma, il suo papà e i suoi fratellini/sorelline.

Un diamante

Chi ama i doni preziosi, ma vuole evitare braccialetti e collanine decisamente demodè, può acquistare la loro evoluzione: un vero diamante in confezione regalo, che i genitori terranno in cassaforte e consegneranno al bimbo quando sarà grande. Online è possibile scegliere tra carature di diverso tipo, ma è anche possibile optare per un più classico lingotto d’oro.

Uno chef a domicilio

Da neogenitori, ritagliarsi momenti per sé non è semplice. Soprattutto uscire per una sera, specialmente nei primi tempi, diventa complicato. La soluzione? Uno chef… a domicilio! Un’apprezzata idea, da regalare ai neo genitori affinché prenotino la cena quando lo vogliono. Così, mentre il bimbo dorme nella sua stanza, mamma e papà si regalano una romantica cenetta con un cuoco professionista che pensa a tutto.

Come spiegare certe cose ai bambini? Come parlare delle notizie paurose? Come raccontare il brutto del mondo? Leggendo. E parlandone. Perché non è per niente giusto nascondere le cose. E se dobbiamo farlo, usiamo le giuste parole. 

Parole che spesso arrivano dai libri, volumi pensati apposta per i bambini e i ragazzi e che non solo ci vengono in aiuto quando non troviamo la giusta chiave di lettura, ma che diventano preziosissimi perché come sempre permettono di mettersi nei panni degli altri.

Ecco quindi i migliori libri per bambini sulla mafia e le migliori letture per ragazzi e adolescenti che parlano di criminalità organizzata (lontani dai classici "Gomorra" e compagnia bella, sceneggiati che spesso finiscono per romanticizzare l'argomento). Per capire quanto sia brutta e da estirpare, con le parole adatte alla loro età.

I migliori libri per bambini per parlare di mafia

La mafia spiegata ai bambini

Un romanzo che narra la mafia rendendola una storia, una storia nella quale la "mafia" è una malattia che trasforma le persone in scarafaggi. Come riconoscerne i sintomi? E come combatterla? Un primo approccio davvero interessante alla mafia.

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Falcone e Borsellino, paladini della giustizia

Un libro illustrato davvero bello e prezioso che parla ai ragazzi dai 7 anni dei due eroici magistrati e del male fatto loro da persone estremamente cattive. Perché non è mai troppo presto per conoscere queste vicende.

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Per questo mi chiamo Giovanni

Questo romanzo è per bambini a partire dagli 8 anni e parla di Giovanni, bambino palermitano che prende il nome proprio da Giovanni Falcone: lo scopre visitando la città con il padre, che non gli nasconde della lotta in atto da troppi anni, quella della legalità contro la mafia (che si nasconde in tantissime situazioni della vita, anche a scuola).

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La mafia spiegata ai ragazzi

Per i ragazzi più grandi, dai 12 anni, ecco un libro perfetto per addentrarsi nei concetti della mafia, per capirla, comprendere quanto è subdola e quanto fa male a tutti.

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Volevo nascere vento

In questo romanzo per ragazzi contro la mafia Andrea Gentile racconta le vicende di Rita Atria, per non dimenticarla. Questa la trama: "Rita ha diciassette anni quando si trasferisce a Roma e abbandona per sempre Partanna, il suo paese in provincia di Trapani. Il perché non è facile da raccontare: non è facile guardare in faccia il Mostro che le ha rubato l'infanzia e la famiglia. Ma poi, un giorno, l'incontro con il giudice Paolo Borsellino le cambia la vita: Rita si sente al sicuro e a lui decide di raccontare tutto quello che sa. Quell'uomo con i baffi, in giacca e cravatta, diventa da subito uno zio, "lo zio Paolo", un cantastorie di verità. E nonostante la verità sia dolorosa da accettare, Rita non smette mai di circondarsi di musica e colori, di amore e sogni, come faceva da bambina. La storia di Rita Atria si lega tragicamente alle stragi di mafia del 1992 in cui morirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".

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Cosa Nostra spiegata ai ragazzi

Paolo Borsellino ha pronunciato questo discorso direttamente ai ragazzi (quelli di un liceo del Nord Italia, nel 1989), per spiegare loro gli omicidi, le tragedie e le atrocità legate alla mafia. Perché bisogna parlarne: l'omertà e il silenzio sono pane per i denti di Cosa Nostra e conoscere fin da giovani questa piaga è fondamentale per combatterla.

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Tuo figlio sta crescendo e non sai quale letto scegliere per lui? Segui questa breve guida per schiarirti le idee e capire qual è il letto per bambini più adatto alle tue necessità

Nella mente di ogni genitore, ad un certo punto, sopraggiunge un pensiero. ll piccolo sta crescendo e ci si accorge di dover comprare un letto più grande perché il vecchio non basta più, oppure ci si trova davanti ad una scelta ancora più complicata: acquistare il primo lettino.

Scegliere su quale letto per bambini investire il proprio denaro non è facile. Esistono in commercio, infatti, tante tipologie diverse di letti, così come sono vari i materiali tra cui decidere.

Se non hai ancora preso una decisione, i consigli contenuti nelle righe successive ti aiuteranno a fare ordine nella testa. Quindi cosa stiamo aspettando? Scopriamo insieme le varie tipologie e a cosa bisogna stare attenti quando si sceglie il letto per un bambino che sta crescendo.

Il classico letto ad una piazza: quando conviene?

Cominciamo dalla tipologia di letto per bambini più semplice: il letto ad una piazza. Quando conviene acquistare questo tipo di lettino?

Quando si ha a propria disposizione una stanza di medie o di grandi dimensioni per un figlio unico e non c’è bisogno di compromessi o di guadagnare spazio.

In commercio, ovviamente, esistono tantissimi modelli differenti di letto singolo, perciò durante l’acquisto concentrati sulla qualità dei materiali, sull’affidabilità e sulla bellezza estetica.

In ultimo, se pensi che questo sia l’ultimo letto che vuoi acquistare per tuo figlio, valuta l’acquisto (se lo spazio te lo permette) di un letto un po’ più lungo, che sarà comodo per il tuo bambino anche quando sarà ormai diventato un ragazzo in età di scuole medie e superiori.

Hai bisogno di più spazio in una stanza condivisa? Scegli il letto a castello

Il discorso cambia quando ci troviamo a dover inserire due letti in una stanza condivisa da due bambini. Cosa fare se lo spazio a disposizione è poco e non si vuole occupare la camera con i soli giacigli per dormire?

In questo caso la soluzione migliore è data dal letto a castello, che permette di ottimizzare gli spazi e, al tempo stesso, di regalare ai propri piccoli uno spazio per divertirsi e immaginare storie fantastiche!

Se sei un genitore apprensivo e hai paura che i tuoi figli si facciano male scivolando dalla scaletta o cadendo dal piano superiore, opta per i letti a castello dotati di scale e ringhiere molto solide.

Conosci il metodo Montessori? Il letto per il bambino indipendente

Tuo figlio ha meno di 3 anni e il pensiero di acquistare un classico letto per bambini non ti esalta? Allora dovresti dare un’occhiata ai lettini montessoriani.

Questa tipologia di letti per bambini è pensata per crescere il proprio bambino con il metodo Montessori, che promuove e incoraggia lo sviluppo indipendente del bambino. 

I lettini montessoriani, infatti, prevedono materassi poggiati a circa 20/25 cm da terra, che offrono ai piccoli la possibilità di scendere e salire dal letto in maniera autonoma.

Ricordati di posizionare un tappeto morbido e dei cuscini sul lato aperto da cui il bambino scende, in modo da offrirgli un atterraggio sicuro!

Le alternative: letti a soppalco o con cassettone

Se hai bisogno di posizionare un letto singolo in una stanza piccola, valuta queste due alternative:

  • il letto a soppalco, che ti offre la possibilità di posizionare al piano inferiore una scrivania, una cassettiera bassa o un’area relax con tappeto e cuscini;
  • il letto con cassettone, che rappresenta un’ottima soluzione per guadagnare spazio di archiviazione in un ambiente ristretto.

La maternità è un momento di grande gioia, ma anche di grande sensibilità. Piangere per un film come mai era accaduto prima, commuoversi guardando il sorriso del proprio bambino o ancora avere la “lacrima facile”!

Questa maggiore emotività, quasi a fior di pelle, porta a leggere la realtà in un modo nuovo e a soffermarsi su aspetti che prima non si coglievano o si sottovalutavano.

Mamme sensibili sì, ma non fragili. Perché è risaputo da tutti: la forza di una mamma è qualcosa di inspiegabile!

Perché una mamma ha la forza di affrontare una lunga giornata anche dopo una notte insonne e piena di preoccupazioni. Ha la forza di alzarsi dal letto ad orari improponibili, prendere il proprio piccolo in braccio e cullarlo per un tempo infinito.

È una forza che una donna non crede di avere se prima non la prova sulla propria pelle.

Perché tutte noi mamme sappiamo essere forti e delicate insieme, a partire anche da quello che scegliamo per il benessere e la cura della nostra pelle.

Soprattutto dopo la maternità la beauty routine non dev’essere un peso, un obbligo o qualcosa “che bisogna fare”. Deve essere una coccola, una cura, un gesto d’amore nei nostri confronti.

Certo: le rughe arriveranno, e noi le accoglieremo e accetteremo. Il giusto atteggiamento è importantissimo! Così come è altrettanto importante scegliere la crema giusta in base alla propria pelle. Se la pelle è sensibile (e quindi si arrossa, sviluppa foruncoli o piccole bolle, si desquama e si irrita facilmente provocando anche prurito) la scelta deve ricadere su prodotti specifici, e non su creme leggere o generiche.

Ma come fare quando si tratta di trovare una crema antirughe per pelli sensibili? La buona notizia è che scegliere una crema per pelli sensibili non vuol dire rinunciare ad un’azione efficace contro le rughe, lo sapevi? Spesso questi due aspetti vengono visti come opposti, come se si annullassero l’un l’altro. Eppure non è così! Abbiamo visto come delicatezza e forza possono convivere in sinergia nella vita di una mamma e da oggi anche in una crema antirughe.

Un esempio è Antirughe Sensitive con Collagene Vegetale di Acqua alle Rose. Forse non ha nemmeno bisogno di presentazioni: Acqua alle Rose è un brand storico, tradizionale e affidabile che dal 1867, anno di nascita dell’acqua distillata alle rose Roberts, si prende cura della bellezza di migliaia di persone.

Insomma: in questo caso la nuova Crema Antirughe Sensitive è il connubio perfetto di efficacia e delicatezza, studiata appositamente per le pelli sensibili. La sua formula innovativa che unisce l’azione del Collagene Vegetale al tocco delicato dell’Estratto di Rosa è perfetta per rimpolpare la pelle e distendere le rughe mantenendo il corretto equilibrio cutaneo. 

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Aumenta l’elasticità della pelle, rispetta l’equilibrio cutaneo, aiuta a rinforzare la flora batterica naturalmente presente sulla pelle (funzione fondamentale quando si tratta di pelle sensibile!) e idrata intensamente: una serie di benefici davvero impagabili. Soprattutto, in un solo gesto: in questo modo anche le mamme più impegnate riusciranno a ritagliarsi qualche secondo per un massaggio viso coccolante e rilassante, lasciandosi allo stesso tempo inebriare dal delicato profumo di rosa.

Quando cominciare? Anche ora. Alla coccola quotidiana non si può rinunciare!

Al mercato li troviamo freschi in primavera e a inizio estate: i ravanelli (detti anche rapanelli) sono una verdura alleata dell'organismo perché ricchissimi di proprietà (tra le quali quella diuretica e disintossicante). Sono anche poveri di calorie e ricchi di sapore e sono quindi ideali per arricchire i piatti in questa stagione!

Ecco dunque tutto ciò che dovete sapere sui ravanelli, perché dovreste inserirli nella vostra dieta e come consumarli al meglio.

Cosa sono i ravanelli

In inglese si chiamano "radishes" e sono quindi un false friend: non significa, infatti, "radicchio", ma proprio ravanello, quella piccola pallina rossa con polpa bianca che piace ai bambini perché simpatica e agli adulti perché piccantella.

I ravanelli arrivano dall'Asia, sono una pianta brassicacea facente parte della famiglia delle crocifere (verdure SUPER benefiche) e il loro nome scientifico è "raphanus sativus". "Rafano", insomma, e infatti come il rafano sono leggermente piccanti. Piccoli e tondi, sono rossi esternamente e bianchi internamente e presentano sulla testa un ciuffo di foglie e alla base una piccola codina.

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Questo ortaggio è molto amato non solo per il sapore, ma anche per il fatto che ha poche calorie: ne contiene solo 11 circa ogni 100 gramim di prodotto.

Le proprietà dei ravanelli

Numerosi sono i sali minerali contenuti nei ravanelli: troviamo calcio, fosforo, ferro, ma anche vitamine come quelle del gruppo B e la C, oltre all'acido folico (fondamentale durante la gravidanza ma importante anche durante i periodi "normali" della vita).

Tra le sue proprietà i ravanelli annoverano quelle diuretiche (fanno, insomma, fare tanta pipì) e depurative, proprio perché attraverso l'urina il corpo si detossina. 

Altri benefici? I ravanelli conciliano il sonno e sono quindi consigliati a chi fa fatica ad addormentarsi, poiché aiutano il rilassamento dei muscoli e quello del sistema nervoso.

Come mangiare i ravanelli

Non tutti lo sanno, ma dei ravanelli si possono mangiare anche le foglie, sottoforma di insalata cruda.

Detto questo, solitamente i ravanelli si mangiano crudi in pinzimonio: dopo averli lavati, quindi, è possibile sgranocchiarli con dell'hummus di ceci o con semplice olio e sale.

Anche il sandwich con i ravanelli è molto buono e grazie all'abbinamento degli ingredienti il suo sapore risulterà meno piccante e più mitigato (risultando piacevole anche ai bambini, quindi).

Infine, sono da provare abbinati alla verdura, per un'insalatona estiva davvero saporita oppure per un'insalata di pesce saporita ed equilibrata.

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Quando si cerca un figlio e non arriva (ma anche in generale quando si parla di fertilità o di concepimento e quando si comincia a parlare di volere un figlio), spesso il pensiero va subito alla futura mamma. È una deformazione mentale che arriva da secoli di stereotipi e disuguaglianze. Se ci pensiamo, uomini e donne hanno le stesse responsabilità quando si tratta di concepimento, eppure si pensa sempre all'infertilità della madre. Tuttavia, anche i medici ormai preferiscono pensare prima agli uomini quando una coppia eterosessuale ha problemi di fertilità: è più semplice e meno invasivo controllare lo stato di salute sessuale del futuro papà, a ben vedere (si tratta di un semplice spermiogramma, spesso, mentre nel caso della donna è necessario eseguire esami, isterosalpingografie e laparoscopie investigative decisamente più dolorose).

Bene, superare lo scoglio mentale è il primo passo. Dopodiché, anche i futuri papà che stiano cercando un figlio naturalmente o attraverso la fecondazione artificiale (PMA, procreazione medicalmente assistita) possono concentrarsi sulla propria salute generativa e sessuale, cercando di impegnarsi per rendere i propri spermatozoi più numerosi e vitali. Come? Attraverso lo stile di vita.

Ecco qualche consiglio per futuri papà che vogliono migliorare il proprio sperma e aumentare così le possibilità di concepimento.

Il cibo

L'alimentazione, come sempre quando si tratta di salute, è la prima medicina che il nostro corpo ha a disposizione. Non solo mangiando sano (con frutta e verdura fresche e tante fibre), ma anche puntando su cibi specifici che possano fare bene alla propria situazione. Nel caso della ricerca di un bambino, gli uomini possono scegliere certi alimenti considerati benefici per la conta degli spermatozoi.

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Prima di tutto, il cioccolato amaro. Un paio di quadratini al giorno fanno molto bene grazie all'arginina contenuta, conosciuta per dare vitalità agli spermatozoi.

Altro alimento che migliora la conta e la motilità degli spermatozoi è il pesce, in particolare quello ricco di acidi grassi omega3, come il salmone e le sardine.

Via libera poi a spinaci, cavolo nero e cavoletti di Bruxelles, ovvero tutta quella verdura a foglia verde e succosa ricca di folati e vitamine B.

L'abbigliamento intimo per la fertilità

Mutande troppo strette provocano un surriscaldamento dei testicoli, e questo è davvero deleterio per lo sperma. Meglio optare per indumenti intimi di cotone e non troppo stretti, come i boxer (preferibili agli slip).

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Bere molto

Oltre all'alimentazione, un futuro papà in cerca di un figlio deve fare attenzione all'idratazione: bere molto e regolarmente aiuta a mantenere uno sperma in salute e idratato, ossigenato e forte. Come sempre, si consigliano almeno due litri di acqua al giorno.

L'attività fisica

Infine, bene puntare sull'attività fisica: uno stile di vita sano (e quindi no fumo e no alcool, che ha effetti sul nascituro anche quando a bere è il padre!) è di gran lunga preferibile ad una vita sedentaria. Quando l'organismo è in buona salute e sta bene, ne risente positivamente anche lo spermiogramma.

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Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale. 

Vi sarà capitato di vedere, sui social ma non solo, dei nuovi, piccoli e graziosi aggeggi per la skincare: si tratta di un piccolo rullo per il viso e di una pietra piatta a forma di cuore da premere sul viso per stimolare la microcircolazione, rassodando la pelle e ridefinendo i contorni. Come si chiamano? Il primo è il rullo di giada, il secondo si chiama gua-sha. Insieme, fanno parte dei facial rocks, le pietre per il viso di cui le star (e non solo) non possono fare a meno.

Un botox naturale, dicono. Ma come usare questi strumenti? Ecco tutto ciò che c'è da sapere su gua sha e rullo di jada (o jade roll).

Il rullo di giada

Il rullo di giada è, proprio come dice il nome, un piccolo roller realizzato in giada, pietra dalle diverse proprietà (anche se i benefici non cambiano da pietra a pietra, quindi è possibile scegliere il rullo di giada preferito a prescindere dal minerale) che, utilizzato giornalmente, permette di stimolare la pelle favorendo la microcircolazione del sangue e contrastando così i segni del tempo.

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Il gua-sha

Il gua-sha, invece, deriva dalla medicina tradizionale cinese, è realizzato solitamente in quarzo rosa e ha una forma piatta dalle sembianze di un cuore. Liscio al tatto, il gua-sha va passato con una leggera pressione sul viso, "tirando" la pelle e massaggiandola. "Gua" significa "strofinare" e "Sha" vuol dire "calore": utilizzando il gua sha, quindi, è possibile scaldare la pelle strofinandola delicatamente, rendendola levigata, rimpolpata e luminosa e rimuovendo i ristagni di liquidi. Ma non è solo uno "scaldare": il gua-sha, di fatto, secondo la medicina cinese rimuove il calore in eccesso, contrastando quindi le infiammazioni deleterie per la pelle e l'organismo.

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Come utilizzarli

Entrambi gli attrezzi vanno utilizzati sulla pelle idratata.

Il rullo di giada può essere passato, lasciandolo scorrere delicatamente, dal basso all'alto, sia sul collo che sul viso, andando verso l'esterno nel caso delle guance, per circa cinque minuti.

Il gua sha va usato così (sempre per cinque minuti circa): appoggia la pietra alla base del collo e passala su collo e viso, fino ai capelli, dal basso all'alto, premendo delicatamente e alternando movimenti circolari e verticali. Passa poi accanto al naso, lungo l'arcata sopraccigliare, sulla fronte e su tutta la zona T. L'importante è usare sempre delicatezza e leggerezza.

Perché funzionano

I benefici del rullo di giada e del gua sha sono simili: in sostanza, stimolano la microcircolazione della pelle del viso illuminandola e togliendo stanchezza, drenano i liquidi in eccesso e distendono i muscoli. Sono quindi davvero un toccasana ed è consigilabile utilizzarli ogni giorno.

In ogni caso, utilizzare rullo di giada e gua sha è estremamente rilassante: se non altro, può essere un rituale della cura di sé davvero piacevole, da eseguire quotidianamente concedendosi dieci minuti per sé.

I tempi sono cambiati. Controllare i nostri figli non è più "fisico", ma soprattutto virtuale. Perché gli adolescenti (e i preadolescenti) spendono moltissimo tempo online, e non solo sui social come Instagram o TikTok, ma anche sulle app di messaggistica come WhatsApp. Se noi adolescenti degli anni Novanta, insomma, potevamo scambiarci solo pochi messaggi (risicando sll lettere xké il crdt poteva terminare), oggi il flusso delle conversazioni è lungo, potenzialmente infinito e pericolosissimo. Perché non solo c'è poco controllo, ma anche perché tutto resta indelebile. Se prima, quindi, le parole restavano solo ascoltate nel gruppetto alla panchina, ora rimangono appiccicate.

Controllare il cellulare dei figli può essere la soluzione? Non c'è una risposta univoca e le implicazioni educative sono diverse. Vediamole in questo articolo.

Il dialogo, prima forma di protezione

Il primo passo verso la protezione online dei nostri figli deve essere sempre il dialogo. E non solo riguardo alla loro vita e alle loro emozioni, ma anche sulla tecnologia di per sé. Non cominciamo a parlare dei device, delle app e dei social in adolescenza, ma iniziamo a farlo prima (ricordando sempre che prima dei 3 anni è meglio non dare smartphone e tablet ai bambini!), facendo sì che i nostri figli abbiano una confidenza sana con la tecnologia e internet. Parliamo dei pericoli, portiamo esempi (anche personali: siamo stati adolescenti, c'era - che so - Messenger, e possiamo avere avuto esperienze che possono guidare i nostri bambini), spieghiamo come stare sicuri online e soprattutto stressiamo bene le implicazioni dei messaggi che oggigiorno restano sempre indelebili e leggibili potenzialmente da tutti (e per sempre: anche quando diventeranno adulti).

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La fiducia

Dopo il dialogo, la fiducia è imprescindibile in famiglia. Dobbiamo essere guide, e non ditattori. Cerchiamo quindi di fare capire ai ragazzi che abbiamo fiducia in loro, che preferiamo che ci parlino dei problemi e delle situazioni borderline (senza che li giudichiamo) piuttosto che scoprirlo da altri, che la porta è sempre aperta.

Detto questo, quando c'è il sentore che qualcosa non vada (e i pericoli di internet sono davvero moltissimi: adescatori, baby gang che si riuniscono online, cyber bullismo, video non adatti alla loro età, dipendenza da tecnologia...) è giusto indagare a fondo. Anche perché le situazioni possono essere due: nostro figlio può essere vittima, ma anche carnefice. Sono entrati in giri strani? Contribuiscono a deridere qualche compagno o a isolarlo? Oppure sono loro stessi il bersaglio di commenti fuoriluogo? Stanno partecipando a qualche challenge strana? Insomma, i pericoli sono davvero moltissimi.

Legalmente, possiamo controllare il cellulare?

Controllare il cellulare è la nuova versione del controllare il diario segreto. Ma lo si può fare o è un'invasione della privacy? Se parliamo legalmente, i figli minori di 14 anni non rispondono dei loro reati in quanto minorenni, e non ne rispondono nemmeno i genitori o i tutori legali, ma questi sono comunque responsabili del comportamento dei figli e garanti nei confronti degli altri. I minori di 18 anni, invece, e quindi dai 14 ai 18 anni, rispondono delle proprie azioni subendone anche le conseguenze (anche penali e legali).

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Secondo la legge italiana, i genitori sono quindi tenuti al controllo per evitare azioni illecite e reati, anche sfruttando le app e i servizi di parental control. Tutto questo lo fa sapere il sito La Legge Per Tutti, che sottolinea come a ben vedere controllare il cellulare dei figli sia un dovere educativo.

In effetti, poi, se ci pensiamo il cellulare è legalmente della mamma o del papà. Non può essere intestato ai bambini e di conseguenza tutto il contenuto è di "proprietà" dei genitori. Chiarendolo, i ragazzi capiranno che è loro responsabilità non combinare nulla di illegale o pericoloso (almeno sulla carta).

In generale, quindi, sì alla fiducia, ma sì anche al controllo quando annusiamo che qualcosa non va bene. Un buon metodo è siglare un "contratto" con i ragazzi: le regole saranno ben definite e ogni sgarro significherà perdere i diritti tecnologici. 

Sara

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Cecilia

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