Derivato dalla soia, il tofu è un alimento ricchissimo di proteine ed è perfetto per sostituire in maniera sana la carne, oppure semplicemente per cucinare nuove ricette dai sapori diversi. Se non sapete mai come cucinarlo per renderlo gustoso e versatile, ecco le ricette perfette da provare: siamo sicure che questo alimento diventerà un must nella vostra cucina!

Ecco 8 ricette con il tofu: come cucinare questo alimento derivato dalla soia per piatti dolci e salati assolutamente deliziosi

Pasta pomodorini confit e crema di tofu

 per preparare i pomodorini confit, basta disporli su un teglia coperta con carta da forno tagliati a metà, spolverarli con sale, pepe e aromi e versare un filo di olio sopra essi. Mettete in forno e cuocete per un’ora e mezza a 150 gradi, fino a quando non doreranno un pochino. Teneteli da parte e nel frattempo cuocete la vostra pasta integrale o di cereali preferita. Intanto, frullate 150 grammi di tofu al naturale con 10 grammi di yogurt di soia, un cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Se volete, tostate anche qualche pinolo. Una volta cotta la pasta, conditela con la crema di tofu, i pomodorini e i pinoli.

(http://www.vegolosi.it/ricette/fusilli-con-crema-tofu/)

Riso saltato con verdure e tofu

etti a bollire il tuo riso (il basmati è perfetto, ma anche il tris di riso, farro e orzo). Intanto, metti a soffriggere una cipolla in un filo d’olio e unisci una zucchina e una carota a dadini, lasciando cuocere fino a che non dorano un po’. In un’altra padella cuoci invece con un filo d’olio 100 grammi di tofu a dadi e verso fine cottura alza la fiamma e aggiungi un filo di salsa di soia. Quando il riso è pronto condisci tutto insieme e fai saltare ancora un attimo in padella.

http://www.salepepe.it/ricette/primi/riso/riso-saltato-verdure-tofu/)

Tofu alla menta

Se adorate la cucina indiana ma siete vegetariani, potete provare il nostro tofu alla menta alla indiana: http://www.mammapretaporter.it/food/secondi-fo/tofu-alla-menta-all-indiana?highlight=WyJ0b2Z1Il0=. E’ davvero delizioso e rimanda a sapori orientali che piacciono ai grandi e anche ai piccoli.

Palline di polenta, couscous e tofu

Se ieri sera vi è rimasta della polenta, tenetela da parte! Cuocete del tofu a tocchetti in padella con dell’olio e nel frattempo preparate il così cous e in una ciotola preparate la pastella che vi servirà per le palline (mescolando 300 ml di acqua a 200 grammi di farina e un pizzico di sale). Create con dei colapasta dei medaglioni di polenta, e fate al centro un piccolo buco, nel quale infilerete il tofu. Predente poi i medaglioni e passateli in pastella, quindi, dopo averli passati nel couscous, tuffateli in olio di semi di arachide bollente per friggerli. Scolateli bene una volta dorati e servite non troppo bollenti.

(http://www.vegolosi.it/ricette/medaglioni-di-polenta-con-cuore-di-tofu-e-cous-cous/)

Tartine tofu e salmone

Semplicissime, basta spalmare la crema di tofu (da realizzare frullando del tofu con dell’erba cipollina, dell’olio di sesamo e un pizzico di sale) su del pane integrale tostato e adagiarvi sopra delle fettine di salmone affumicato. Perfette per le feste o per l’antipasto veloce!

(http://www.petitchef.it/ricette/antipasto/tartine-di-tofu-e-salmone-affumicato-fid-367739)

Altre ricette

  • Insalata con tofu: Questa che vi avevamo proposto è decisamente estiva, con l’anguria e la menta, ma sappiate che il tofu si presta benissimo come condimento per insalate più sfiziose e saporite. Potete provare, ad esempio, con misticanza ed olive, oppure con insalatina, avocado e limone.
  • Mousse cioccolato, tofu e lamponi: sì, esatto, una ricetta dolce, perché il tofu si presta anche a questo. Grattugiate la buccia di una arancia, spremine il succo e metti in una casseruola con 250 grammi di tofu. Cuoci per cinque minuti e lascia poi raffreddare. Trita poi 200 grammi di cioccolato fondente e scioglilo a bagnomaria, quindi versalo in una ciotola con il tofu e aggiungi la scorza tritata, un pizzico di sale e quattro cucchiai di miele. Mescola bene e versa in sei ciotole, guarnendo con dei lamponi freschi lavati.

(http://www.salepepe.it/ricette/dolci-dessert/dolci-al-cucchiaio/mousse/mousse-tofu-cioccolato-lamponi/)

Carciofi, le proprietà e le ricette

Lunedì, 28 Novembre 2016 10:02

Da novembre ad aprile: eccolo il periodo dei carciofi, che arrivano sulle nostre tavole proprio nei mesi più freddi, riempiendo le nostre pance di gusto e benefici. In Italia è molto coltivato, soprattutto al Sud, ed è conosciuto sin dai tempi più antichi. Già i greci e i romani, infatti, lo coltivavano, e l'Italia con il passare dei secoli ne è diventata uno dei maggiori produttori. Approfittiamone, no?

Tutto ciò che dovete sapere sui carciofi, le proprietà e le ricette: tutti i benefici che i carciofi apportano all'organismo e i differenti modi di mangiarli

Cinarina, coleretina e inulina: sono queste le tre sostanze che rendono il carciofo particolarmente benefico. La loro funzione è estremamente diuretica e soprattutto sanno aumentare il flusso biliare (soprattutto la cinarina, che fa sì che il carciofo, consumato soprattutto crudo, sia molto indicato nei casi in cui ci siano problemi del fegato). In particolare, la cinarina è davvero importantissima anche poiché aiuta ad abbassare notevolmente i livelli del colesterolo cattivo

Ciò di cui è ricco il carciofo sono ferro, magnesio, potassio, zinco e rame, e per quanto riguarda le vitamine questo ortaggio aiuta a soddisfare il bisogno di vitamina A, B, C, E, K (importante per il cervello e per contrastare le malattie neuro degenerative), e J: è quindi davvero molto completo!

Beta carotene, luteina e zeaxanthina lo rendono inoltre uno dei migliori antiossidanti, insieme alla ricca presenza di polifenoli (quecetina e rutina) e di acido clorogenico, dalle proprietà antiossidanti ma soprattutto protettive del sistema cardiovascolare. Questo suo essere antiossidante lo rende non solo alleato dell'organismo in generale, ma anche antitumorale, poiché aiuta a prevenire il deperimento cellulare che può causare diversi tipi di cancro.

A noi piace moltissimo consumarlo nella maniera più semplice, e cioè bollito e gustato staccandone le foglie, da spolpare con i denti magari accompagnandole con un pinzimonio di olio e sale aromatizzato alle erbe. Tuttavia sono moltissime le ricette invernali che prevedono il carciofo. Eccone alcune (che prevedono i carciofi freschi; ma se non avete tempo di pulirli andranno bene anche i curi di carciofo surgelati).

La prima ricetta perfetta per l'inverno è la vellutata di carciofi. Mettete a soffriggere con un filo d'olio una cipolla rossa, quindi una volta rosolata aggiungete una patata piccola a tocchetti e 7 cuori di carciofo. Coprite con del brodo vegetale (circa 800 ml) e lasciate cuocere per mezz'ora. Dopodiché frullate tutto con il frullatore a immersione e servite con qualche crostino fatto in casa.

(foto 1 http://ricette.giallozafferano.it/Vellutata-di-carciofi-e-porri.html)

Con i carciofi romaneschi freschi, invece, è indicata questa ricetta al forno. Pulitene dodici e fateli rosolare un attimo in padella con dell'olio e dell'aglio. Trasferiteli poi in una pirofila e irrorateli con olio evo e acqua fino a coprirli. Metteteli in forno a 170 gradi coprendoli con un coperchio e cuocete per un'oretta.

(foto 2 http://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/carciofi-al-forno-alla-romana/)

Infine, buonissimo è il risotto ai carciofi. Rosolate in padella una cipolla tagliata fine, quindi aggiungete 12 cuori di carciofo a listarelle. Aggiungete il riso a tostare e coprite con il brodo vegetale, lasciandolo assorbire. Mantecate con una grattugiata di parmigiano et voilà!

(foto 3 http://www.holyfood.it/wordpress/risotto-con-carciofi-e-curcuma/)

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Filastrocche a tavola

Lunedì, 28 Novembre 2016 09:50

 

Ciao a tutti! Eccoci con una nuova recensione. Questo bellissimo libro di cui vi parlerò oggi è stato scritto da Enza Minniti e edito da La Rondine. Inizialmente l’ho sfogliato molto frettolosamente, pensando erroneamente che fosse un “semplice” libro di ricettine per bimbi (senza nulla togliere ai libri in tal senso) e mi ero ripromessa di lasciarlo in cucina per farmi venire qualche idea per i pasti dei miei bimbi. Poi però mia figlia lo ha preso per guardarlo, ed è stata lei ad accorgersi che no…non erano semplici ricette.

Il libro è una raccolta di foodtales e nella presentazione iniziale curata dalla psicoterapeuta familiare Carla Cosco possiamo capire meglio di che si tratta. Non solo filastrocche che accompagnano un piatto curato nei minimi dettagli, gioia per il palato ma anche per la vista e per le nostre emozioni, ma foodtale come un momento in cui il cibo diventa il motore della fantasia. Un momento in cui tra genitori e figli si instaura un rapporto che va oltre il concetto di nutrimento del corpo, ma diventa nutrimento della creatività. Enza Minniti, dopo la diagnosi di celiachia della figlia, trasforma il pasto in un momento per comunicare in una nuova maniera. E i personaggi dei suoi foodtales  si animano per ricordarci tanti valori importanti.

Porta in tavola gli alimenti dando loro una nuova dimensione, una nuova vita, stimolando l’immaginazione dei bambini. Che magari assaggeranno e mangeranno più volentieri o magari no…ma a prescindere dal risultato finale (mangerà o non mangerà) ciò che conta è che il cibo sarà arrivato in tavola con una nuova e meravigliosa valenza. Ecco allora che La famiglia Piantagrassa (fatta con polettine di ricotta e spinaci, pane e carote) ci ricorderà l’importanza dell’avere una famiglia su cui poter contare nei momenti bui e Gelsomino il ragnetto (fatto con hamburger di carne e decorato con patatine salatini e formaggio) saprà farsi amare dalla sua mamma anche se è dispettoso e capriccioso. I bimbi mangiando si rivedranno nei personaggi che hanno sul piatto, o vi rivedranno l’amichetto di scuola…si potranno immedesimare, emozionare, sviluppando maggiormente la loro empatia.

Il cibo diventerà un compagno di giochi, che strapperà un sorriso a tutta la famiglia. E dalla sua preparazione (che potrebbe e dovrebbe coinvolgere anche i bimbi) alla sua consumazione, sarà un momento fondamentale di comunicazione amore e condivisione. È un libro che a mio avviso va bene per tutte le età. Mio figlio non ha ancora tre anni e adora farselo leggere. Le filastrocche sono brevi e scorrevoli e affiancate ovviamente d bellissime foto! E le ricette davvero semplici, ma deliziose! Provare per credere! 

“Mamma mi piace questa –magia magia lenticchia vai via!- secondo me funziona davvero la formula magica, ma solo se facciamo la civetta perfetta! Deve essere uguale mamma e giuro che me la divoro in un attimo!”

Il risotto è un piatto completo, grazie all'apporto di fibre e di proteine del cereale alla base del piatto e grazie alle proprietà nutritive che gli si aggiungono a seconda degli ingredienti scelti. Soprattutto, è un piatto molto sano quando lo si sceglie alle verdure, ed essendo cremoso e versatile il bello è che piace molto anche ai bambini.

Pensate quindi alle vostre verdure preferite, e sappiate che è possibile cucinare un buon risotto praticamente con tutti gli ingredienti immaginabili. Il procedimento sarà sempre lo stesso: un buon soffritto con cipolla, la tostatura del riso in padella e l'aggiunta a poco a poco del brodo vegetale fino a farlo assorbire, aggiungendo gli ingredienti scelti e, alla fine, una spolverata di parmigiano (o di lievito alimentare in polvere per le ricette vegan) in modo da mantecare e rendere morbido.

Ecco 10 risotti alle verdure perfetti anche per i bambini: dalle erbette ai broccoli fino alla barbabietola, i risotti buoni e perfetti per i bambini e tutta la famiglia

- Il primo risotto che vi proponiamo è quello verde alle erbette, il nostro preferito poiché contiene moltissimi sapori e poiché le proprietà sono tante, grazie alla quantità di erbe contenute. Noi abbiamo scelto bietole, spinacini, malva, borraggine e basilico, ma potete scegliere quelle che più vi aggradano.

- Soffritto con del porro, riso integrale, broccoli già bolliti e curcuma: ecco il buonissimo risotto broccoli e curcuma, delizioso e super benefico. Basterà, rispetto alla ricetta del risotto base, aggiungere due cucchiai di curcuma nel brodo e completare con i broccoli solo dopo la mantecatura finale.

(foto 2 http://la.repubblica.it/cucina/ricetta/risotto-integrale-con-broccoli-e-curcuma/32371/?refresh_ce)

- Ricchissimi di minerali e quindi davvero sani e benefici sono gli spinaci, verdissimi e davvero buoni. Ecco allora che vi suggeriamo il nostro sugo nel quale protagonisti sono proprio gli spinaci, da utilizzare sulla pasta o sul risotto (mescolandolo alla fine in padella con il risotto giù pronto).

- Frullate due barbabietole bollite: saranno perfette per rendere il riso coloratissimo e, non ultimo, davvero gustoso! Aggiungete il frullato durante la mantecatura e lasciate saltare in padella per un minuto buono.

(foto 4 http://www.ecodibergamo.it/stories/RicetteQuasiPerfette/risotto-alla-barbabietola-rossauna-ricetta-veloce-e-colorata_1150157_11/)

- Coloratissimo è anche il risotto al cavolo viola (che oltretutto in questo momento è di stagione). Basterà tagliare a listarelle un cavolo viola di circa 300 grammi e metterlo a soffriggere insieme alla cipolla, aggiungendo poi il riso e il brodo.

(foto 5 http://blog.cookaround.com/ledeliziedierika/risotto-con-cavolo-viola/)

- Amarognolo ma delizioso è il risotto al radicchio rosso. La ricetta prevede l'aggiunta del radicchio rosso tagliato grossolanamente nella padella del riso a circa cinque minuti dal termine della cottura, in modo da non rovinare il sapore e il colore del radicchio (a cui basta una cottura veloce).

(foto 6 http://www.lospicchiodaglio.it/ricetta/risotto-radicchio-rosso)

- Autunnale e colorato è invece il nordico risotto alla zucca. Tagliatene 500 grammi a cubetti e mettetela a rosolare insieme alla cipolla a inizio cottura, prima del riso e del brodo. Si stuferà insieme agli altri ingredienti, quindi non c'è bisogno di cuocerla prima!

(foto 7 http://www.misya.info/ricetta/risotto-alla-zucca.htm)

- Ai bambini piacciono moltissimo i fagiolini, vero? Approfittatene e preparate un risotto ricco di verdure. Nel soffritto aggiungete oltre alla cipolla della carota e del sedano, e prima di aggiungere il brodo mettete in padella anche 300 grammi di fagiolini puliti.

(foto 8 http://www.amando.it/ricette/risotti/risotto-fagiolini.html)

- Più "adulto" ma buonissimo è il risotto limone e avocado. Dopo aver fatto soffriggere la cipolla in padella, aggiungete il riso e il brodo e a metà cottura grattugiatevi dentro la scorza di un limone. Intanto, preparate una crema di avocado frullandone uno insieme a un filo d'olio e al succo di un limone. Utilizzate poi questa crema a fine cottura per mantecare il risotto.

(foto 9 http://blog.giallozafferano.it/ricettesfiziosedirosaria/risotto-limone-e-avocado/)

- E infine un'altra ricetta con uno degli alimenti più amati dai bambini: i piselli. Tradizionalmente il risotto ai piselli si chiama risi e bisi, e lo si prepara semplicemente lasciando cuocere i piselli da subito insieme alla cipolla, aggiungendo poi il riso e il brodo.

(foto 10 http://mangiarebuono.it/sui-colli-berici-per-risi-e-bisi-baccala-e-scorzone/)

Siamo già a fine novembre. C’è chi si stupisce delle città già addobbate a festa, ma manca esattamente un mese a Natale! E moltissimi villaggi di Natale sparsi in tutta Italia hanno aperto i battenti, in attesa di riempirsi di bambini e famiglie desiderosi di immergersi completamente nell’atmosfera natalizia.

Non parliamo dei mercatini (anche se ci piacciono moltissimo anche quelli e a breve arriveranno i consigli sui migliori!), ma dei veri e propri villaggi che riproducono le casette nordiche, le abitazioni di Babbo Natale e le fabbriche di giocattoli, in un ambiente magico e sognante che farà impazzire grandi e piccoli.

Ecco i migliori Villaggi di Natale in Italia, le mete perfette per le famiglie: dal Nord al Sud, i più bei villaggi tematici per un weekend all’insegna del Natale

Come ogni anno torna il Villaggio di Natale di Montepulciano, che ha aperto i battenti lo scorso 19 novembre e che rimarrà aperto fino all’8 gennaio. Montepulciano, cittadina senese già suggestiva di per sé, si tinge così dei colori del Natale, portando in città un grande mercatino caratteristico, una pista di pattinaggio su ghiaccio e una mostra tutta dedicata ai giocattoli, ma soprattutto il Castello di Babbo Natale, ospitato nell’antica fortezza medievale addobbata con luci, colori, alberi e decorazioni a tema. Qui i bambini potranno conoscere Babbo Natale e partecipare a tantissimi laboratori e attività organizzati lungo tutto il periodo di apertura. Qui trovate tutto il programma: http://www.nataleamontepulciano.it/il-programma-e-gli-eventi-di-natale-a-montepulciano.html

(foto 1 http://www.tuscany-travel-way.com/pacchetto-offerta-last-minute/castello-di-babbo-natale-a-montepulciano-2016/offerta-villaggio-del-natale-e-castello-di-babbo-natale-a-montepulciano-10150.php)

Per le famiglie torinesi il meglio del meglio è certamente Christmas Dream, il villaggio di Babbo Natale e dei suoi Elfi che dal 26 novembre 2016 fino all’8 gennaio 2017 (aperto lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle 9.30 alle 22.30 e venerdì e sabato dalle 9.30 a mezzanotte e mezza) sarà ospitato in Piazza d’Armi all’interno di una suggestiva struttura completamente in legno. Un villaggio con tutti i crismi nel quale l’atmosfera fatata si respira in ogni angolo, dalla stanza del riposo di Babbo Natale a quella dove gli Elfi costruiscono i regali, dal Circo all’Ufficio Postale che accoglie le letterine dei bambini di tutto il mondo.

(foto 2 http://www.quotidianopiemontese.it/2016/11/03/il-sogno-del-natale-17mila-metri-quadrati-in-piazza-darmi-a-torino/)

Sempre in Piemonte è il Villaggio di Natale di Monticello d’Alba (villaggiobabbonatale.com). “Nel cuore del Roero c’è un luogo speciale che da fine Ottobre fino alle festività natalizie s’illumina di una luce unica, quella del Natale. Tra pini, luminarie, addobbi, presepi, scenografie spettacolari, mercatini ed eventi, gli ultimi due mesi dell’anno sono l’occasione per una visita tra atmosfere magiche e gioiose. Chi pensa che Babbo Natale abiti in Lapponia dovrà ricredersi!”: recita così il sito internet della manifestazione, e siamo sicuri che i visitatori non verranno delusi! Fino al prossimo 6 gennaio sarà quindi possibile immergersi nel paese di Babbo Natale anche nel cuneese, a due passi da casa.

(foto 3 http://www.villaggiobabbonatale.com/it/villaggio-natale.php)

A Bussolengo si trova invece il villaggio di Natale per le famiglie veronesi e venete (ma non solo). Fino all’8 gennaio 2017 sarà possibile quindi visitare questo villaggio che dal 1996 tinge di colori natalizi la cittadina, grazie al piccolo borgo medievale ricostruito: dalle mura fortificate al bosco incantato (nel quale abitano i Nove Gnomi di cui faranno la conoscenza tutti i bambini!), il Villaggio di Natale Flover è davvero completo e lascia immergere grandi e piccini in un ambiente assolutamente magico e irripetibile, che ogni anno si rinnova.

(foto 4 http://www.viaggi-lowcost.info/eventi/il-villaggio-di-natale-flover-a-bussolengo-verona/)

Bellissima è poi la Grotta di Babbo Natale sul Lago Maggiore: una vera grotta sotterranea con una galleria che nel periodo natalizio si anima con musiche, luci e incontri con Babbo Natale e i suoi elfi, che donano ai bambini un piccolo presente in ricordo della giornata. Una visita di venti minuti che potrà essere corredata anche dalla giornata nell’adiacente parco con presepi, mercatini e spettacoli. In questo caso la prenotazione è vivamente consigliata (su http://www.grottadibabbonatale.it/prenota), poiché le visite sono davvero tantissime! 

(foto 5 http://www.grottadibabbonatale.it/it/grotta)

Scendendo più a sud molto suggestivo è il Paese di Babbo Natale di Chianciano, ospitato nel Parco Acquasanta delle Terme, così come quello “più a Sud d’Italia”, il Salento Santa Claus Village: aperto dal 27 novembre a Santo Stefano, ospita la cucina e il laboratorio di Babbo Natale, ma anche il suo ufficio, l’ufficio postale, la banca, la sua camera e lo studio fotografico degli Elfi. Una vera città completa di tutto, nordica e festiva!

(foto 6 http://www.salentosantaclaus.com/il-villaggio/)

Sara Polotti

L’indivia belga, proprietà e ricette

Venerdì, 25 Novembre 2016 11:12

L’indivia è una di quelle verdure che se non la conosci è un peccato, perché basta assaggiarla una volta per farla entrare nell’olimpo degli alimenti preferiti! Un po’ come il radicchio, amarognolo ma gustosissimo. Ed effettivamente fanno parte della stessa famiglia: quella delle cicorie, insieme anche alla scarola.

L’indivia belga, proprietà e ricette: quali sono i benefici di questa pianta appartenente alla famiglia delle cicorie e come cucinarla al meglio

La Cicoria Witloof, o cicoria dalla foglia bianca, è nota con il nome di Indivia Belga. Non a caso, poiché effettivamente è originaria proprio del Nord Europa e del Belgio, anche se è diffusa un po’ in tutte le regioni centro meridionali. 

Molto poco calorica, l’indivia è depurativa e diuretica e aiuta moltissimo la pulizia di milza e reni, che dal suo consumo ne escono decisamente depurati. Per lo stesso motivo, e cioè la presenza di molte fibre idrosolubili, è un delicato lassativo, che aiuta l’intestino nei casi più forti di stitichezza e stipsi.

Questa verdura è poi molto importante per il nostro organismo poiché ricca di vitamine (in particolare la A, la C e varie del gruppo B, ma soprattutto la vitamina K, che aiuta l’organismo a produrre protrombina per la coagulazione normale del sangue, prevenendo le emorragie, e a proteggere le ossa dalle fratture) e di sali minerali (su tutti il calcio e il potassio). Non manca nemmeno l’acido folico, sempre importante ma fondamentale durante la gravidanza per evitare problemi del tubo neurale (soprattutto nelle prime settimane di gestazione).

Anche gli individui affetti da diabete o a rischio di malattie cardiache beneficeranno del consumo di indivia belga: recenti studi hanno infatti dimostrato che il suo alto contenuto di inulina la rende consigliabile in questi casi, poiché abbassa naturalmente i livelli di glucosio nel sangue esattamente come combatte il colesterolo LDL, e cioè quello cattivo.

Tutte queste proprietà, come sempre, si conservano al meglio se l’indivia viene consumata a crudo, in modo da non alterare i suoi elementi nutritivi. Tuttavia il suo sapore amarognolo, apprezzato magari consumando l’indivia con un pinzimonio saporito, la rende più appetibile cotta. Non c’è problema, basta mettere in conto che sarà leggermente meno benefica.

Per consumarla cruda, quindi, si consiglia di abbinarla ad altri alimenti magari più dolci o acidi, in modo da smorzarne il gusto amaro. Perfetta è nelle insalate, mescolata ad altri tipi di verdura e accompagnata con ortaggi o frutta (buonissima è l’indivia con il melograno o con i frutti rossi).

Ottime poi sono le foglie di indivia cruda utilizzate come barchette e farcite con creme e formaggi spalmabili, meglio se vegetali e frutta secca: sono un antipasto leggero ma completo, che grazie alla combinazione infinita di sapori piacerà a tutti.

(foto 1 http://ricette.giallozafferano.it/Barchette-di-indivia-ai-formaggi.html)

Se ai vostri figli piace molto la pizza, provate a proporre loro delle verdure alla pizzaiola. L’indivia, in questo modo, è davvero squisita: basta sbollentare un attimo i cespi tagliati a metà e poi cuocerli in padella con pomodoro e olive nere.

(foto 2 http://ricette.donnamoderna.com/belga-alla-pizzaiola?aggregatore=270351)

Con la vostra besciamella naturale è possibile poi cucinare della deliziosa indivia gratinata al forno. Fate rosolare i cespi tagliati in quattro (a cui avete tolto i torsoli) in un filo d’olio e un goccio d’acqua, quindi trasferiteli in una pirofila e copriteli con la besciamella. Aggiungete mandorle e pinoli, salate e pepate, spolverate con un po’ di parmigiano e cuocete nel forno per una ventina di minuti a 250 gradi, mettendo in funzione il grill durante gli ultimi cinque minuti.

(foto 3 http://www.mytaste.it/r/indivia-belga-gratinata-65377673.html)

- E chiaramente nulla di più semplice ma buonissimo delle chips di indivia belga con il nostro essicatore Essico: spennellate le foglie di indivia con dell'olio e del sale (oppure del dado vegetale granulare), poi fate essicare 10 ore a 50 gradi. 

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Costruire, disfare, distruggere, sparpagliare, ricreare, progettare: con le costruzioni i bimbi si sbizzarriscono e, soprattutto, mettono in moto un sacco di  funzioni a loro utili tanto a livello cognitivo quanto sul piano fisico. Già, perché per ogni età c'è la costruzione giusta, e non è mai troppo presto né troppo tardi per impilare i bellissimi mattoncini di tutti i colori e materiali!

Questo Natale, quindi, optate per questo regalo: è sicuro, stimolante e bellissimo, e ogni bambino dovrebbe avere il suo reparto costruzioni in cameretta! Abbiamo selezionato per voi le migliori proposte sul mercato, in modo da orientarvi meglio nel fantastico mondo dei mattoni giocattolo.

Regali di Natale, le costruzioni più belle e stimolanti: consigli per l'acquisto di mattoncini classici, magnetici o in legno per fare felici i bambini a Natale

- Le Lego sono certamente le costruzioni più conosciute, un po' perché sono le prime nate al mondo (esistono dagli anni Cinquanta!) e un po' perché esistono praticamente infiniti mondi da poter costruire. Il nostro consiglio è quello, comunque, di prendere dei mattoncini base, non tematici, in modo che i bambini possano sperimentare con la loro fantasia e non seguendo le istruzioni. Anche se, naturalmente, esistono bambini un po' architetti che amano seguire le regole, quindi non preoccupatevi se vi chiederanno costruzioni specifiche! Partite con i più piccoli dai Lego Duplo, perfetti per le manine più piccine, per poi passare alle Lego vere e proprie e, con i più grandi, alle Technic o a quelle dedicate al mondo dell'architettura mondiale.

- Su Imaginarium, negozio di articoli e giocattoli per bambini, ci sono diverse opzioni se cercate delle costruzioni. La prima che vi consigliamo è in realtà una bellissima pista per grosse biglie che i bambini possono costruire da soli e che si sviluppa anche in altezza in maniera davvero divertente e colorata! Va benissimo anche per i bimbi più piccoli poiché i pezzi sono abbastanza grandi da facilitare la presa.

(foto 1 http://www.imaginarium.it/circuito-colortao-di-palline--activity-bolacircuit-88037.htm)

- Sempre su Imaginarium potete trovare le carinissime costruzioni con ventosa, un modo nuovo di costruire! I bambini già più grandicelli (dai 3 anni) potranno quindi realizzare strutture astratte e creative, divertendosi anche con il rumore "pop-pop" delle piccole ventose che uniscono i pezzi tra loro.

(foto 2 http://www.imaginarium.it/costruzioni-con-pezzi-colorati-uniti-con-ventose-pop-pad-constructions-87454.htm)

- Tornando ai mattoncini base, quelli di Clemmy sono perfetti per i bambini dall'anno e mezzo, poiché si sviluppano in maniera ergonomica e comoda, hanno gli angoli arrotondati, sono morbidi e impilabili (e anche lavabili). La scatola base contiene 80 pezzi di differenti colori: una buona partenza per creare il "parco mattoncini" in camera!

(foto 3 http://www.borgione.it/clemmy-80-mattoncini.html)

- Sempre per i bimbi più piccoli sono i mattoni Qubò, composto da 19 pezzi di grandi dimensioni pensati per l'incastro e per lo stimolo della coordinazione occhio-mano. Vanno benissimo a partire dall'anno di età!

(foto 4 http://www.eurekakids.it/giocattolo/quercetti/qubo-costruzioni-incastrabili)

- L'incastro può essere anche differente e più ingegnoso: ecco allora su bindigiochi.it il secchiello con 68 blocchi incastrabili, che si impilano grazie alle molteplici linguette semi-rigide sulla superficie. In questo modo le realizzazioni saranno ancora più creative e challenging, per i nostri bimbi! Si potranno così costruire strutture insolite e stravaganti, divertendosi con i colori e le forme e sperimentando anche un tatto diverso dal solito.

(foto 5 http://www.bindigiochi.it/costruzioni-a-incastro)

- E conoscete i Superacrobat? Li trovate su La Città del Sole, la catena di negozi di giocattoli (ma non solo!) particolari, sostenibili ed educativi. Anche in questo caso sono costruzioni ma davvero, davvero insolite. Si tratta di piccole e stilizzate figure umanoidi che si tengono per mano incastrandosi, abbracciandosi, legandosi e sovrapponendosi, permettendo la costruzione di strutture sottili e poliedriche. In due o tre dimensioni, le figure che sin possono creare sono praticamente infinite!

(foto 6 http://www.cittadelsole.it/it/prodotto/MO35071)

- C'è chi poi preferisce i materiali naturali come il legno o la terracotta. Anche in questo caso le costruzioni non mancano, e sempre su bindgiochi.it bellissimo è il set per costruire un piccolo castello: i bimbi possono partire dalla progettazione dell'edificio e poi costruire con la piccola cazzuola e i veri mattoni in miniatura (sono in terracotta!) il loro castello, iniziando a prendere confidenza con i lavori di muratore e architetto. I mattoni (bellissimo!) si uniscono tra loro non per incastro, ma incollandosi per davvero con una malta composta da sabbia fine e mais. Una volta costruito il castello (possono scegliere tra tre progetti) basterà poi immergerlo in acqua per staccare i mattoni tra loro e ricominciare da capo!

(foto 7 http://www.bindigiochi.it/castello-in-mattoni-gioco-per-bambini)

- Il castello può essere però costruito anche in legno: è il caso di questo bellissimo progetto di Walachia, composto da ben 607 pezzi che costituiranno un bellissimo castello in miniatura. Anche in questo caso è presente un progetto, ed è quindi più adaatto per bambini più grandi che hanno già confidenza con le costruzioni: il progetto è uno strumento davvero buono, poiché aiuta i bambini a iniziare con la lettura dei disegni e delle istruzioni, unendo anche la manualità più fine e precisa necessaria per la realizzazione del castello.

(foto 8 http://www.ilmondoantico.it/span-style-font-size-12pt-giochi-per-imparare-span/costruzioni-in-legno-naturale-per-bambini-kit-castello-da-607-pezzi-walachia-offerta)

- In legno di faggio, su Città del Sole trovate Buildo, la scatola con cinquanta elementi sovrapponibili per costruire in altezza tutte le forme che vengono in mente. Non sono impilabili, quindi c'è anche l'elemento-equilibrio, oltre a quello di coordinazione occhio-mano e a quello creativo.

(foto 9 http://www.cittadelsole.it/it/prodotto/NV33204)

- Fatto con materiali sostenibili è invece il gioco Playcorn, la serie di costruzioni realizzate in amido di mais colorato naturalmente, assolutamente atossico e biodegradabile. Non sono classiche costruzioni: in questo caso nella scatola troverete dei piccoli cilindretti colorati da tagliare e bagnare, in modo da costruire ciò che volete sfruttando le caratteristiche del materiale (che per incollarsi non ha bisogno di colla ma semplicemente dell'acqua!).

(foto 10 http://www.giocoeducativo.com/it/playcorn-500-p193.html)

- Infine potete regalare ai vostri bimbi le costruzioni magnetiche, sempre apprezzate (a partire dai 3 anni) perché quasi "tecnologiche". Le più conosciute sono le Geomag, costituite da piccoli bastoncini magnetici e da palline in metallo, in modo da potersi unire tra loro in costruzioni tridimensionali che sfidano la gravità.

(foto 11 http://www.giocoeducativo.com/it/playcorn-500-p193.html)

- Magnetiche sono anche le costruzioni Soft Magnet Blocks, più solide e molto più grandi delle Geomag e quindi completamente differenti: le Soft Magnet si presentano come costruzioni più tradizionali che però non si incastrano tra loro, ma si incollano magicamente grazie all'attrazione magnetica. Sono morbide, e dunque stimolano anche il tatto in una maniera tutta nuova!

(foto 12 http://www.imaginarium.it/pezzi-costruzioni-magnetiche-soft-magnet-blocks-30pcs-50065.htm)

Sara Polotti

Le opere d'arte di Henri Matisse, esponente dei Fauves e tra gli artisti espressionisti più influenti e importanti, non sono apprezzate solo dai "grandi". Anche i bambini, in quelle campiture di colore spaziose, pastello e curvilinee, ci vedono l'emozione, ma soprattutto sono attratti da una forma d'arte che è davvero vicinissima anche a loro.

Premesso questo, sarebbe bello studiare più a fondo Matisse, ma non sui libri rischiando di stufare i bambini, e soprattutto rischiando di non fare arrivare loro l'insegnamento del grande maestro. No: intendiamo direttamente sul campo, con un lavoro creativo che permetterà loro di realizzare un'opera d'arte ispirata in tutto e per tutto a quelle di Matisse.

Studiare Matisse attraverso la creatività: i collage per bambini per farli sentire dei piccoli espressionisti

Tra le tecniche amate ed utilizzate da Henri Matisse vi è il collage, che, no, non è una tecnica "da bambini", ma una modalità di fare arte sperimentata da moltissimo tempo dai più grandi artisti. I collage di Matisse si caratterizzano per la bidimensionalità e per la sovrapposizione di forme geometriche più o meno curvilinee l'una sull'altra.

(foto 1 http://www.anothermag.com/art-photography/3562/matisse-and-his-collages)

La tecnica era però particolare e definita: egli dipingeva dei grandi fogli con della tempera diluita, quindi li ritagliava e li incollava creando le sue composizioni. Il nome delle opere è "gouaches découpès".

(foto 2 http://www.anothermag.com/art-photography/gallery/3562/matisse-and-his-collages/2)

Partendo quindi da questa tecnica i bambini potranno davvero fare esperienza della stessa arte praticata da Matisse. I materiali necessari saranno dei fogli di carta ruvida, dei fogli di carta colorata, dei cartoncini A3, delle forbici, della colla e degli acquerelli (o della tempera molto diluita).

Per prima cosa, sui fogli di carta ruvida disegnate dei quadrati e dei rettangoli abbastanza ampi, e fateli colorare ai bambini con i loro acquerelli, ognuno di diverso colore (in modo da avere successivamente più possibilità).

Iniziate quindi a ritagliare questi rettangoli, lasciandoli della misura che preferite. Questi verranno poi incollati direttamente sul cartoncino A3 (che sarà la nostra tela), in maniera ordinata ma astratta. 

(foto 3 http://www.artbarblog.com/create/painting-scissors-kids-study-matisse/?m)

Prendete poi la carta colorata (quella già colorata, non quella dipinta dai bambini; servirà per le campiture più piene e regolari) e ritagliate alcune forme ondulate ispirate proprio ai disegni e ai tratti di Henri Matisse. Sembreranno delle alghe, o delle nuvole, e andranno poi incollate disordinatamente al di spora dei rettangoli precedentemente appiccicati sul cartoncino.

Et voilà! Ecco il bellissimo collage ispirato all'espressionismo e ai gauches décooupès di Henri Matisse. 

(foto 4 http://www.artbarblog.com/create/painting-scissors-kids-study-matisse/?m)

Quello che vi abbiamo proposto è un lavoro base, adatto ai bambini sin dalla più tenera età e perfetto perché permette di sperimentare la manualità e di migliorare la coordinazione occhio-mano. A mano a mano che i bambini crescono, tuttavia, potete provare ad ispirarvi a opere sempre più complicate, più precise e minuziose, inserendo anche le figure antropomorfe e zoomorfe (come le colombe) che da un certo momento fanno la loro comparsa nelle opere matissiane.

(foto 5 http://arteascuola.com/it/2014/04/come-i-gouaches-decoupes-di-matisse/)

Sara Polotti

Fare i conti con la suddivisione dei compiti, dei giorni insieme, dei turni... La separazione e il divorzio non sono mai divertenti, soprattutto se di mezzo ci sono anche i bimbi, che per quanto possano prendere bene la situazione un pochino ne risentiranno sempre.

Quando arrivano le feste, poi, c'è sempre il pensiero che va lì, alla situazione sospesa: con chi passano il Natale quest'anno? Cosa regalerà papà? Cosa preparerà loro mamma? E i nonni? E Capodanno? E' vero, i pensieri sono moltissimi. Ma come in tutti i casi anche in questo è bene fare della serenità la regola, sforzandosi (anche quando i rapporti sono tesi) di rendere piacevole le feste a tutti. Alla fine, mettendo i propri sentimenti un attimo in un angolo, il risultato gioverà a tutti, non solo ai bimbi.

Un Natale sereno per famiglie separate, istruzioni per l'uso: come fare fronte al periodo delle feste cercando di renderlo quanto più tranquillo e gioioso 

Il consiglio che possiamo darvi è quello prima di tutto di lasciare un secondo da parte gli accordi legali: meglio venirsi incontro e, almeno per una volta, provare a trovare una soluzione informale, che, soprattutto, deve arrivare quanto prima. Non esitate, quindi, e provate a parlare con il vostro ex partner fin da subito, in modo da non arrivare a ridosso dei giorni di festa ancora con sentimenti e questioni in sospeso.

Il tutto naturalmente deve essere incentrato sulla felicità dei bambini, che però deve includere anche quella di entrambi i genitori, che devono quindi riuscire a trovare spazi per tutti e due. Ad esempio, nel giorno di Natale il genitore che ha con sé a casa i bimbi potrebbe lasciare una mezz'oretta di tempo all'altro, in modo che possa passare a dare i regali, in un'atmosfera comunque tranquilla e pacata.

Se però preferite non invadere gli spazi (o non farvi invadere i vostri - non c'è problema, ogni coppia ha il rapporto che ha), la soluzione forse più battuta è quella di "un Natale io, un Natale tu".

Ma per far sì che nessuno dei due genitori si perda un anno sì e uno no il Natale con i figli, allora potreste pensare di celebrare così, ma in maniera doppia: insomma, quando il genitore non ha i figli con sé proprio il 25, può organizzare un finto Natale prima o dopo il giorno esatto, nel quale tutto è stato organizzato proprio come nel giorno vero. I bimbi così avranno due Natali, e nessun genitore rimarrà escluso.

Lo stesso, se vorranno, varrà per i nonni: anche per loro è una situazione delicata, anche a loro mancano i nipoti quando passano il Natale lontano. Quindi anche per loro potrebbe valere la regola del Natale doppio: invitateli, oppure lasciate che organizzino un pomeriggio con tutti i crismi natalizi per scambiare i regali con i bimbi. Insomma: è vero, è una giornata per voi genitori con i vostri bambini, ma anche i nonni hanno bisogno di un piccolo pensiero!

L'altro punto pruriginoso, dopo il "turno" natalizio dei genitori, è sicuramente quello legato ai regali. Mamme, papà: cercate di non rendere una competizione la scelta dei regali. Non fa bene a voi, che vi sentite sotto pressione, e non fa bene ai bambini, che percepiscono questo tentare di fare la migliore figura.

Se, tuttavia, il vostro ex partner pare tenere moltissimo a "battervi" con i regali, e se voi non ce la fate (economicamente o emozionalmente) o preferite evitare queste modalità, siate onesti con i bambini: capiranno che papà/mamma vuole loro moltissimo bene e vuole coccolarli con un regalo enorme e bellissimo, ma che altrettanto voi li amate, anche se lo dimostrate, oltre che con regali più piccoli, con i gesti quotidiani.

E in tutto questo ricordate sempre di mantenere con i bambini un atteggiamento positivo e non giudicante, anche quando magari il genitore lontano non vuole proprio passare le feste con loro (esistono anche queste situazioni, è chiaro) o quando il risentimento non manca. Spiegate le cose con tranquillità e con garbo, sottolineando sempre il bene che comunque volete loro anche se dimostrandolo in maniere differenti.

La redazione di mammapretaporter 

Il kiwi, proprietà e ricette

Mercoledì, 23 Novembre 2016 14:24

Gnam, è arrivato i periodo dei kiwi! Frutto originario della Cina ma ormai fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana, il kiwi matura proprio tra ottobre e novembre (ma lo si trova fino a primavera inoltrata!) e il fatto che arrivi sulle nostre tavole nel periodo autunnale e invernale è una buona notizia, poiché è ricchissimo di vitamina C e quindi perfetto per contrastare i malanni di stagione.

Il kiwi, proprietà e ricette: salutare, buono e sfizioso, il kiwi non dovrebbe mai mancare nelle nostre fruttiere

La prima sua caratteristica è proprio la ricchezza di vitamina C, poiché 100 grammi di questo frutto ne contengono 85 grammi: moltissima, in relazione al suo peso, ma soprattutto rispetto a quella che è considerata la regina della vitamina C, e cioè l’arancia (che ne contiene “solo” 50 grammi ogni 100). Il bello è che il kiwi è un frutto che si consuma prevalentemente crudo, e quindi questa sua qualità rimane inalterata, esattamente come tutti gli altri valori nutrizionali.

Oltre alla vitamina C, comunque, il kiwi contiene altri elementi fondamentali per la buona salute, come il magnesio, il fosforo, il potassio, il calcio, il ferro (e allo stesso tempo è povero di sodio, quindi è perfetto per reintegrare i livelli di minerali), la vitamina E, la provitamina A e la pectina (che aiuta il senso di sazietà e al contempo abbassa il colesterolo).

Questi suoi nutrienti rendono il kiwi un frutto altamente antiossidante che riduce lo stress ossidativi dell’organismo e aiuta a rafforzare in maniera decisiva le difese dell’organismo e il sistema immunitario. Non solo: è anche diuretico e lassativo (e depurativo, essendo ricco di fibre e aiutando così l’intestino e la sua regolarità) e, come dicevamo grazie alla pectina, aiuta a contrastare i problemi cardiocircolatori, abbassando i livelli di colesterolo nel sangue.

Ma come si mangia il kiwi? Semplicemente, è buonissimo da solo (tagliato a metà e scavato con il cucchiaino oppure tagliato a fettine e condito con zucchero di canna integrale e limone). Ma se preferite avere idee differenti per non stufarvi durante tutto l’inverno, ecco qualche idea per essere sicuri che non vi stanchiate mai!

Innanzitutto, buonissimi sono i succhi, i centrifugati e gli estratti di kiwi, che può essere frullato da solo oppure con altra frutta. Ad esempio, potete preparare un succo perfetto per recuperare le forze e le difese immunitarie durante il raffreddore estraendo il succo da curcuma, zenzero, arancia e kiwi (ha un sapore freschissimo che energizza immediatamente!). Oppure abbinarlo semplicemente ai vostri frutti preferiti.

Per renderlo più morbido e simile ad uno smoothie potete provare a estrarre, centrifugare o frullare il kiwi con una banana e del latte di mandorla, addolcendo con un cucchiaino di miele. Oppure potete addirittura preparare per colazione una nutriente smoothie bowl con frutta frullata e frutta a pezzi.

Se avete delle mele, potete gustarvi poi un ottimo frullato kiwi e mela: frullate 4 kiwi con una mela granny senza semi, il succo di mezzo lime, 150 ml di latte di soia, alcuni cubetti di ghiaccio e un cucchiaio di miele.

(foto 1 http://www.zespri.eu/it/ricette-kiwi/smoothie-succhi-kiwi/smoothie-fresco-al-kiwi-e-alla-mela)

Se amate anche in inverno il gelato, farne uno al kiwi è semplicissimo: frullate 6 kiwi maturi con 400 grammi di panna vegetale e 250 grammi di zucchero di canna integrale. Montate a neve due albumi e poi incorporate il frullato di kiwi. Versate il composto in un contenitore e mettetelo a congelare nel freezer,  avendo cura di mescolarlo ogni 15 minuti nella prima ora e lasciandolo poi gelare per un paio d’ore a riposo.

(foto 2 http://www.buttalapasta.it/articolo/ricetta-gelato-di-kiwi/19941/)

E per i più golosi? Sciogliete a bagnomaria del cioccolato fondentee immergeteci, quando ancora caldo, le fettine di kiwi infilzate su uno stuzzicadenti: un abbinamento pazzesco e salutare!

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Sara

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Cecilia

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