Che l’acqua faccia bene è fuori discussione. Che se ne debba bere il più possibile, anche. Ma sapete che basta aggiungere pochi ingredienti per assicurarsi ancora più salute? Insomma, basta combinare all’acqua i benefici di altri elementi naturali per rinascere, depurarsi e stare sempre meglio ogni giorno che passa. Il tutto con molto, molto gusto!
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Il 60% della popolazione femminile ne soffre almeno una volta nel corso della vita: la vaginite non è una malattia rara, non è nulla di cui vergognarsi, eppure per molte è ancora un argomento tabù. Il non parlarne con il medico, tuttavia, è deleterio, soprattutto nel caso di questa malattia che tende a tornare con recidività costante.
Come capire se soffriamo di vaginite? Spesso basta ascoltare il proprio corpo: la sensazione è quella di costante stimolo a urinare, di bruciore, di dolore sordo nella parte bassa dell’addome. E, nei casi più gravi, si potrebbe trovare anche del sangue nella pipì.
Purtroppo la vaginite è spesso confusa con la cistite, che ha effettivamente gli stessi sintomi. Ma se la vaginite è un’infiammazione che coinvolge la vagina, la cistite è circoscritta alle vie urinarie. Tuttavia per capire davvero se quella di cui stiamo soffrendo è vaginite basta eseguire un semplice test.
Immergete i genitali nell’acqua del bidet e provate ad urinare; se la minzione è dolorosa, allora l’infiammazione è nelle vie urinarie, e quindi probabilmente si tratta di cistite. La vaginite, invece, potrà essere confermata attraverso un esame colturale eseguito con un tampone vaginale.
La maggior parte delle volte in cui si presenta una vaginite le cause sono da ricercare nelle infezioni (come la trichomonas vaginalis e la candida albicanis), nelle carenze alimentari o nella scarsa o eccessiva igiene intima.
Tuttavia la stitichezza, i rapporti sessuali e la menopausa sono altri fattori di cui tenere conto, poiché in quei casi aumenta il rischio di vaginite, in quanto i microrganismi patogeni hanno più facilità ad insediarsi. Nel caso specifico della menopausa, la causa è da attribuire anche al calo degli estrogeni, che rendono la mucosa vaginale più secca e sottile causando la vaginite atrofica.
Come prevenire allora la vaginite? Innanzitutto, una buona igiene intima è il primo passo, ma, come sempre, non bisogna esagerare abusando dei detergenti intimi: quando troppo aggressivi, questi ultimi possono infatti alterare il pH naturale delle mucose e abbassare la flora batterica e le difese dell’organismo. E per evitare l’annegamento dei batteri, è sempre bene evitare di indossare jeans o pantaloni troppo stretti.
Una volta che l’infiammazione è in corso, però, bisogna ricorre ad altri metodi per ripristinare l'equilibrio. Innanzitutto, è bene partire con l’alimentazione, che come dicevamo è una delle cause che possono portare alla vaginite. In generale, ma soprattutto quando la vaginite è in corso, bisogna evitare completamente gli zuccheri raffinati, che favoriscono la proliferazione dei batteri; dopodiché è bene cercare di ripristinare un buon equilibrio intestinale, favorendo la flora batterica buona. Per farlo, buttate le bibite zuccherate, i succhi di frutta in bric, il caffè, l’alcool, gli insaccati e i formaggi, ma anche il peperoncino e gli alimenti piccanti.
Al loro posto preferite fibre, cereali integrali, frutta fresca, verdura di stagione… Ottimi sono gli alimenti diuretici, come le verdure a foglia verde, i finocchi, i cetrioli, l’ananas… Ma soprattutto il mirtillo, che, come nel caso della cistite, è un ottimo aiuto in quanto possiede proprietà diuretiche e depurative eccellenti, impedendo che i batteri si annidino sulle pareti della vescica.
Non ultimo, chiedete al vostro farmacista o erborista dei probiotici specifici per la flora batterica dell'apparato uro-genitale, in modo da ripristinare del tutto l'equilibrio.
E, oltre all’alimentazione, provate con i rimedi naturali: in questo caso basta eseguire due volte al giorno un bidet con 8 gocce di olio essenziale di lavanda (antibatterico) e 7 di tea tree (disinfettante naturale).
Se i sintomi persistono consultate il vostro medico per indagini più approfondite.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Se amate il DIY e il “homemade”, allora non potrete fare a meno dei saponi fatti in casa. O meglio: delle ricette per detergenti per il viso create a partire dagli ingredienti più naturali, per assicurarsi sin dal risveglio uno stile di vita sano e piacevole.
Ce ne sono di tutti i tipi, e gli ingredienti base, solitamente, sono il sapone di Castiglia (molto oleoso), gli oli essenziali e altri elementi naturali da individuare in base al tipo di pelle.
(foto 1 http://theindianspot.com/5-diy-healthy-face-wash-recipes/)
(foto 2 http://livesimply.me/2015/01/31/diy-homemade-honey-face-wash/)
(foto 4 http://theindianspot.com/5-diy-healthy-face-wash-recipes/2/)
(foto 5 https://florapothecarie.com/blogs/news/diy-all-natural-face-wash)
(foto 6 http://blairblogs.com/2013/01/i-wash-my-face-with-oil-explaining-the-oil-cleansing-method/)
Qualche giorno fa sono arrivati a casa nostra un pò di libri editi da Coccolebooks, devo dire uno più bello dell’altro! Il primo che abbiamo letto subito, appena uscito dal pacchetto del corriere, è stato “Bellanotte”, scritto da Giusi Quarenghi e illustrato in modo incantevole da Nicoletta Bertelle. I testi sono interamente scritti in rima, e sia la mia bimba di sette anni che il mio ometto di quasi tre si sono incantati nell’ascoltarlo.
Racconta di un piccolo paese, dove ogni sabato si va al mercato per fare compere e i banchi sono pieni di ogni oggetto e ogni delizia: frutta succosa, torte, focacce, scarpe e vestiti. Caterina, una bella signora, ha il suo banchetto vicino alla fontana. Ha tanti golfini un po’ strani sul suo banco, ma li vende tutti.
Tutti tranne uno…un golfino piccolo e nero, cucito con un filo potremmo dire magico…è un golfino che può allargarsi e restringersi a seconda di chi lo indossa! Davvero bello, ma anche costoso! E forse proprio per questo nessuno lo compra…Ma un giorno si presenta al banco di Caterina una misteriosa signora buia, che non aveva con se nemmeno un soldo…e nonostante tutto vuole proprio quel golfino. Caterina tentenna, non è sicura di volerlo vendere, ma alla Signora buia il golfino serve davvero…proprio perché può allargarsi e restringersi all’occorrenza!
Sta a voi scoprire come va a finire. Una storia da leggere la sera, a bassa voce e sotto le coperte, prima di fare la nanna. Poche pagine che incantano i bimbi piccini e lasciano sorpresi quelli più grandicelli quando scoprono perché la buia Signora aveva proprio bisogno di un golfino che si allungava e si accorciava! Le illustrazioni hanno dei colori tenui e sfumati, e i personaggi dei visi rotondi, dolci e sempre sorridenti. Un libro che infonde davvero serenità, che fa venir voglia di inverno, camini accesi e coccole sotto le coperte. Ma che fa pensare anche alle sere d’estate più fresche, quando sotto le stelle mettiamo sulle spalle un giacchetto annusando l’aria che inizia a cambiare.
“…mi è piaciuto un sacco mamma! Adoro le rime! Voglio tutti i libri in rima! E poi…non ci posso credere! Ecco perché voleva quel maglione! Ha ragione! Ne ha davvero bisogno! ...”
Cinzia Derosas
Mancano pochissimi giorni, quindi segnatelo subito in agenda: il 22 e il 23 ottobre 2016 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano diverrà teatro della VII edizione di Uovokids, la fiera dedicata a performance, musica ed esperienze creative per bambini e adulti.
Via San Vittore 21, Milano: sabato 22 e domenica 23 ottobre recatevi lì, e per due giorni immergetevi nella creatività contemporanea passando il tempo libero con i vostri bimbi! Uovokids torna in terra meneghina, e le famiglie potranno così partecipare all’evento multidisciplinare dedicato all’arte, alla performance e alla musica.
Alina Marazzi, Antonio Scurati, Silvia Costa, Lullatone, Canicola, Milimbo, Soup Opera, Dossofiorito e le riviste Internazionale, 11 Undici e Studio saranno i protagonisti di questa settima edizione (ma saranno coinvolti anche Giulio d’Anna, Luca Roncella, Paneartemarmellata, Enrico Malatesta, Diorama, Scena Madre, Sara Ricciardi, Santeria e La Città del Sole - quest’ultima con una playroom per i visitatori più piccoli, con tappeti sonori, forme magiche e animali parlanti): come sempre, le due aziende organizzatrici hanno deciso di coinvolgere artisti e designer solitamente lontani dal mondo dell’infanzia, per sfidarli a mettersi in gioco coinvolgendosi nell’arte per bambini dagli zero agli undici anni.
Ma chi sono queste due aziende organizzatrici? La prima è Uovo, organizzazione indipendente nata nel 2003 a Milano con “antenne” a Berlino, Londra e New York che si occupa di ideazione, progettazione e produzione di eventi artistici e culturali che superano la tradizionale divisione di generi e luoghi di rappresentazione. La seconda, naturalmente, il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, sempre in prima linea quando si tratta di attività ludiche, didattiche ed educative per bambini, famiglie e adulti,
Durante i due giorni dedicati a Uovokids, il Museo della Scienza e della Tecnologia (che sarà aperto sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18) proporrà alle famiglie e ai bambini oltre 120 laboratori ed eventi trasformando il Museo in un festival laboratorio nel quale i bambini potranno, come sempre quando si tratta del Museo della Scienza, approcciarsi all’arte e alla creatività attraverso l’esplorazione diretta e attiva. E i bambini potranno interagire così, concretamente, con il design, l’animazione digitale, le nuove tecnologie, il cibo, la musica e le arti performative.
Tra i laboratori, solo per citarne alcuni, “Colori da mangiare”, “Il bosco percettivo”, “Flipper fai da te”, “Il cinema prima del cinema”, “Forme sonore - leggere con tutti i sensi”… Ognuno troverà sicuramente il laboratorio o l’attività che più gli interessa (il programma lo potete scaricare su http://www.uovokids.it/events), oppure, semplicemente, potete scegliere di passeggiare per il museo scoprendo di volta in volta gli eventi del momento.
L’ingresso alle attività aperte di Uovokids è compreso nel biglietto del Museo, mentre tutti gli altri laboratori sono a numero chiuso (Colori da mangiare, Zenzero e Cannella, Handmade Music,
Il cinema prima del cinema, Il Bosco Percettivo, Kids Synth Lab, Niente paura, Maker Rush!, Rel/azioni, Walden, Incognito, MOP!, Tane, Le Spaziali, Flipper fai da te, Il sottomarino 506) e vanno prenotati a partire dalle 10 del mattino presso l’Infopoint Uovokids all’interno del Museo (quelli della mattinata), oppure dalle 14 (quelli previsti per il pomeriggio).
Sara Polotti
“Con un poco di zucchero la pillola va giù”! Ma è davvero così? Spesso dare la medicina ai nostri bambini può diventare un dramma. Ma non colpevolizziamoli troppo: pensate solo a quando è disgustoso ingerire una medicina che non ci piace. Anche noi adulti facciamo facce strane e cerchiamo di mandare giù al volo e di sciacquarci quanto prima la bocca. Be’, pensate allora a quanto sentono questo disgusto i bambini, che per loro natura amano un pochino di più i sapori dolci e zuccherini.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Non deve per forza essere rosa: anzi, piuttosto, basta che rifletta le sue passioni, i suoi gusti e le sue inclinazioni per essere la sua stanza perfetta. Ma come renderla ancora più accogliente? Le bambine, alle elementari, iniziando ad essere delle vere signorinelle, con le idee chiare e i gusti ancor più definiti. Provate a proporre loro qualche decorazione per dare ancora più personalità alla stanza: il risultato sarà ancora più bello.
(foto 1 https://it.pinterest.com/pin/152559506100757451/)
(foto 2 https://www.etsy.com/it/listing/182347133/ballerina-arte-room-decor-di-girl?ref=shop_home_active_5)
(foto 3 http://mylifeandkids.com/playroom-ideas-inner-child-will-love/)
(foto 4 http://www.mommodesign.com/secret-nooks-play-read-or-dream.html)
(foto 5 https://www.society19.com/ultimate-dorm-decor-necessities/)
(foto 6 https://it.pinterest.com/pin/85357355410541356/)
(foto 7 https://www.etsy.com/it/listing/243845430/)
(foto 8 http://deavita.fr/design-interieur/chambre-enfant/idee-deco-chambre-fille-romantique-chic/)
(foto 9 http://julieblanner.com/girls-room/kids-room-ideas/)
Quella di Leo Lionni è una storia davvero particolare e bella: quella di un artista, grafico, pubblicitario, designer e scultore che ad un certo punto della sua vita (non più giovanissimo) diviene illustratore di libri per bambini, pubblicandone tra i più importanti, riconosciuti e amati al mondo.
Dal nome non si direbbe, ma Leo Lionni in realtà nacque un secolo fa (nel 1910) ad Amsterdam, da famiglia olandese. Si trasferì però ben presto in Italia, aderì al futurismo, sposò una ragazza italiana, e questo lo rende un pochino italiano come noi. Anche se, in seguito, anche a causa delle leggi razziali dovette trasferirsi in America, dove passò gran parte della sua vita adulta. Si spense tuttavia nel Chianti, all’età di 89 anni.
La sua storia è strana, poiché all’illustrazione per ragazzi ci arrivò solo a cinquant’anni suonati, solo dopo aver vissuto una vita di arte “per adulti”, fatta di illustrazioni, sculture, testi e influenze del suo tempo. Eppure la sua produzione è parecchio vasta: da quel momento infatti pubblicò un sacco di libri (almeno trenta), la maggior parte dei quali sono ancora in produzione e sono ancora annoverati tra i migliori per i bambini, data l’attualità tanto dell’illustrazione quanto dei temi trattati dal nostro Leo.
Ricordate, ad esempio, “Piccolo Blu e Piccolo Giallo”? Non è passato molto tempo da quando è tornato sulle pagine di cronaca: qualche tempo fa, infatti, questo capolavoro di Lionni si trovava niente meno che nella lista di “libri neri” considerati “pericolosi” dai sostenitori dell’anti-gender (teoria alquanto bislacca).
Nessuna polemica o politica: solo un esempio di quanto l’illustratore sia riuscito in tempi non sospetti a parlare di diversità con una delicatezza e una dolcezza assolutamente uniche. Utilizzando, oltretutto, un tipo di illustrazione peculiare e tipica della sua matita, che prende molto da molti stili: la grafica giapponese, i mobiles di Calder, l’astrattismo di Kandinsky, i colori di Klee.. E in questo modo è riuscito a creare il primo “libro astratto” per bambini.
“Piccolo Blu e Piccolo Giallo”, come tutte le sue storie, è semplice e diretta: parla di queste due macchie di colore, amiche tra loro, che un giorno si perdono. Quando si ritrovano, scoppiano in un abbraccio così sincero che si fondono creando così un nuovo colore, il verde, che confonde i genitori, convinti di aver perso i figlioletti (fino a che anche loro non si rendono conto della bellezza dell’abbraccio, che è in grado di creare un colore ancora più bello).
In poche parole e in disegni semplicissimi sta la forza del racconto dell’incontro tra diversi, che è sempre bellissimo, stupefacente e positivo (sapendosi fondere ma anche separare, in modo da non annullare se stessi).
Ma il “diverso” Leo Lionni l’ha raccontato anche in molte altre storie. Vengono in mente “Federico”, la storia (del 1967) di un topolino che non aiuta i suoi amici a fare provviste per l’inverno. Ma, si scoprirà, solo perché Federico sta in realtà facendo provvista di cose colorate, e non di cibo, perché qualcuno deve pure portare la felicità ai suoi amici e compagni, attraverso i colori e l’arte.
(foto: http://www.libricino.it/2016/05/05/leo-lionni-un-sognatore-di-libri-per-bambini/)
Oppure, ancora, “Pezzettino”, il libro perfetto per parlare dell’unicità delle persone ai bambini, per instillare loro la sicurezza in se stessi e l’amore verso la propria personalità e forma fisica: attraverso disegni che ricordano davvero moltissimo Paul Klee e i colori dell’astrattismo, Leo Lionni parla di un esserino così piccolo, senza grandi caratteristiche, che crede di essere per forza la parte mancante di qualcun altro, un “pezzetto” di qualcosa, di un altro animale già grande e più forte, più capace. Finché non si rende conto di essere solo se stesso, acquisendo una consapevolezza unica e una forza di pensiero invidiabile.
E se volete indagare la vita di Leo Lionni senza annoiarvi con pesanti tomi, sappiate che ha praticamente disseminato il suo lascito autobiografico proprio in un altro dei suoi libri per bambini: parliamo di “Il sogno di Matteo”, la storia di un topolino sognatore che non condivide con i suoi genitori la loro scelta di fargli intraprendere la carriera medica.
Matteo il topolino, però, non sa cosa vuole fare da grande. Finché non visita con la scuola un museo, e vede che nell’arte è presente tutto il mondo. Inizia a sognare colori e mondi fantastici, si impegna a fondo e riesce a rendere il suo sogno realtà.
Un libro con mille sfaccettature, da leggere più volte nel corso dell’infanzia per far capire ai bambini che noi, come genitori, siamo loro vicino, sosteniamo le loro attitudini, ma che per realizzare ciò che si vuole nella vita servono impegno, resilienza e un po’ di fantasia.
(foto: http://ilgrandegigantesoffiasogni.blogspot.it/2015/12/il-sogno-di-matteo.html)
Il bello è che ogni libro di Leo Lionni porta in sé tantissimi insegnamenti, oltre che essere intrigantissimo a livello visuale. Ecco perché non dovreste lasciarvi sfuggire nemmeno “Guizzino” (fate riconoscere ai bambini la scena poi ripresa dalla Pixar in “Alla ricerca di Nemo”!), “È mio!”, “La casa più grande del mondo”, “Alessandro e il topo meccanico”… Sono stati tutti pubblicati dalla casa editrice Emme Edizioni, e recentemente ripubblicati da Baba Libri e facilmente acquiatabili su Amazon, qui.
Mancano ancora due mesi, ma diciamocelo: non è mai troppo presto per pensare ai regali di Natale, soprattutto perché poi si rischia sempre di arrivare a ridosso della data con nulla in mano e tantissimi dubbi in testa.
La nostra idea per voi, quindi, è di iniziare a preparare la vostra Love Box per chi amate, il regalo di Natale bello e utile poiché contiene tanti piccoli pensieri che faranno felicissimo chi lo riceverà.
Innanzitutto, scegliete una bella scatola nella quale inserire poi i regali coccolosi. Potete sceglierete:
(foto 1 https://www.amazon.it/antipolvere-immagazzinaggio-contenitore-Cosmetics-Organization)
(foto 2 https://www.amazon.it/Pastello-Colorato-Valigia-Scatole-Immagazzinaggio)
(foto 3 https://www.amazon.it/Lego-Scatola-colore-Verde-scuro).
Cosa fa più “cozy” di un buon tè caldo? Bene. Nella scatola regalo per Natale potete quindi inserire i tè che più vi piacciono, quelli da condividere con la persona che amate per scaldare le sere invernali. (Metti tu qualche tè allora?)
E per bere questi tè e tisane, il terzo oggetto non può che essere una tazza. Sceglietene una differente da ognuna delle altre che avete già in casa, in modo che una volta aperta possa diventare la tazza “personale” della persona che la riceverà:
(foto 4 https://www.amazon.it/Quid-2058078-porcellana-Paysanne-colore/);
(foto 5 https://www.amazon.it/Le-Creuset-Tazza-colore-Terracotta)
(foto 6 https://www.amazon.it/Teiera-Servizio-ceramica-terracotta-BRILLIBRUM/)
(foto 7 https://www.amazon.it/Keith-Brymer-Jones-scritta-colore/)
Infine? Manca solo il plaid accogliente, caldo e romantico, nel quale avvolgere tutti gli oggetti regalati prima di avvolgere noi stessi nelle sere d’inverno con la nostra tazza di tè in mano.
La soluzione qui è economica e di qualità. Basta andare all’Ikea e scegliere uno dei loro plaid più caldi e carini, come ad esempio quello con motivo a treccia, che ricorda tantissimo in weekend in montagna (da scegliere nella versione beige oppure rossa, ancora più natalizia).
(foto 8 http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/80200694/)
Oppure andare sulla collezione Stockholm, di cui fa parte questa coperta morbidissima e assolutamente coccolosa.
(foto 9 http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/10103314/)
Esiste coccola maggiore di un burro corpo? Splendidi quelli di Lush, la catena inglese di cosmesi homemade dai profumi e dalle materie prime inconfondibili. Se avete tempo e voglia provate a realizzare voi stesse (ci vuole davvero pochissimo), un burro corpo spettacolare oppure un burrino compatto.
Immancabili nelle fredde serate invernali sono le calze, sicuramente antisesso, si, ma calde e coccolosissime!
(foto 10 http://it.tezenis.com/product/stivaletto-coniglietto/167223.uts)
(foto 11 http://it.calzedonia.com/thumbnail/donna/calzini/scaldamuscoli-e-antiscivolo/pc/50118/c/50188/50191.uts)
E per concludere non può mancare il re indiscusso delle serate di noi donne: il cioccolato! Inseriamo allora nella nostra love box una scatola di cioccolatini, magari a forma di cuore
Come l’aromaterapia può sfruttare i profumi di stagione per diventare di mese in mese più personale e accoccolante, anche le tisane e gli infusi che scegliamo per le nostre giornate possono seguire la stagionalità e i sapori più tipici. Sempre con un occhio rivolto ai benefici e alle qualità che ogni ingrediente porta in un bicchiere fumante di tisana!
1. Una semplice tisana di karkadè conterrà in sé tantissime qualità, poiché questo ingrediente è ricchissimo di vitamina C (e quindi essenziale per le difese immunitarie), ma è utilissimo anche in caso di infezioni (anche alle vie urinarie) poiché potente antisettico. Il colore è rosso intenso e il sapore piacevolmente aspro e gustoso. Utilizzate un cucchiaino di foglie essiccate di Karcadè per una tazza d’acqua.
2. L’autunno è la stagione perfetta per disintossicarsi, per prendersi del tempo per sé e per eliminare le tossine dal nostro organismo. L’infuso perfetto per questo detox autunnale è un mix di cardo mariano (che depura il fegato), tarassaco (che stimola l’eliminazione delle tossine), achillea (che favorisce la funzionalità intestinale ed epatica), finocchio (digestivo) e salvia (balsamica).
3. Ortica e betulla mixate insieme sono perfette per ottenere una tisana drenante che contrasti i liquidi in eccesso e la pelle a buccia d’arancia. Sminuzzatene le foglie dell’ortica (diuretica, depurativa e ricca si sali minerali) e della betulla (potente diuretico) quindi mescolatele (per dare sapore) a frutti di bosco disidratati e gramigna sminuzzata. Utilizzatela poi come un normale infuso, in una tazza o in un litro d’acqua da bere durante tutta la giornata.
4. Altrettanto drenante è la tisana ottenuta combinando l’azione di ortica, finocchio, salvia, liquirizia ed erba medica. La liquirizia è antiossidante, mentre l’erba medica (detta anche alfa alfa) è un ottimo ricostituente. Attenzione, la liquirizia non è adatta in caso di ipertensione!
5. Se soffrite di foruncolosi, acne, eczemi, dermatosi, gotta, reumatismi o diabete troverete il sollievo e il rimedio grazie ad un infuso di bardana. La sua radice, infatti, è ricchissima di inulina (una fibra prebiotica naturale) e mucilaggini, e risulta depurativa, antisettica e benefica per varie infezioni, soprattutto della pelle.
6. Emolliente, antispasmodico, calmante, vasodilatatore, anticatarrale e sudorifero: tutto questo è l’infuso di tiglio, ricco di flavonoidi, perfetto per curare il raffreddore, la tosse e i problemi alle vie respiratore, essendo calmante naturale, oltre che rimedio perfetto per la febbre, le infiammazioni e l’ipertensione. Prendetene un sacchetto sfuso, quindi preparate il vostro infuso utilizzandone un cucchiaio per ogni tazza di acqua calda e lasciando in infusione per almeno cinque, dieci minuti.
7. Se avete voglia di anticipare un po’ l’atmosfera natalizia, con i suoi tipici sapori e profumi, preparatevi una tisana con del rooibos, della cannella in bastoncini, qualche chiodo di garofano e della scorza di limone grattugiata.
8. Bomba di vitamina C: è mia buonissima ricetta ricchissima di vitamina C che trovate nel mio libro The Family Food a pagina 44.
9. La sera, sul divano o nel letto con un buon libro, concedetevi la tisana rilassante per eccellenza: quella composta da tiglio (calmante naturale, come dicevamo), passiflora (sedativa, ansiolitici e perfetta in caso di stress, in quanto calma e assicura un sonno senza risvegli notturni senza intorpidimento mattutino) e altea (emolliente e antinfiammatoria). Utilizzatene un cucchiaio (con le tre piante già mischiate) per ogni tazza di tisana.
10. L’autunno è il periodo in cui compaiono infiammazioni, dolori articolari e stanchezza. Tiratevi su con un infuso di gramigna (antinfiammatoria e diuretica), artiglio del diavolo (antinfiammatorio e antidolorifico) e ortica (ricca di minerali come il ferro, vitamine come l’acido folico e con un’azione depurativa).
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.