Come preparare le acque curative

Martedì, 25 Ottobre 2016 04:27

Che l’acqua faccia bene è fuori discussione. Che se ne debba bere il più possibile, anche. Ma sapete che basta aggiungere pochi ingredienti per assicurarsi ancora più salute? Insomma, basta combinare all’acqua i benefici di altri elementi naturali per rinascere, depurarsi e stare sempre meglio ogni giorno che passa. Il tutto con molto, molto gusto!

Come preparare le acque curative: gli ingredienti e le ricette per creare le acque di salute 

  • Acqua e zenzero: fate bollire un pentolino di acqua con qualche pezzetto di radice di zenzero. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere ancora per quindici minuti, quindi fate raffreddare. L’acqua allo zenzero, che pizzicherà al palato e avrà il tipico sapore orientale del ginger, sarà un rimedio in caso di infiammazioni, dolori muscolari, dolori del ciclo, mal di testa, influenza e raffreddore, grazie alle sue potenti proprietà antinfiammatorie.
  • Acqua, limone e menta: Aggiungete ad una brocca d’acqua un limone tagliato a fette e dieci foglie di menta lavate; mescolate bene, quindi mettete in frigorifero e lasciate per un paio di giorni mescolando di tanto in tanto. Quando ne berrete il vostro fisico ne trarrà grossi benefici: si depurerà eliminando le tossine, la digestione migliorerà e la pelle si riequilibrerà, combattendo anche l’acne.
  • Acqua al finocchio: Mettete sul fuoco un litro di acqua e quando inizia a bollite versate una manciata di semi di finocchio. Spegnete subito il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate raffreddate. Una volta fredda e filtrata quest’acqua al finocchio sarà perfetta per contrastare i problemi di digestione, per combattere la costipazione, per alleviare i dolori mestruali e per controllare il peso e la salute della pelle.
  • Acqua e miele: in una tazza di acqua calda fate sciogliere due cucchiaini del miele che preferite (ne conoscete i benefici?). Aiuterete i vostri polmoni a ripulirsi dopo un malanno, la gola a guarire, ma soprattutto sarà utile per riequilibrare la pelle, per ripulirsi dalle tossine e per controllare l’appetito.
  • Acqua al cetriolo: per i muscoli, per i tessuti connettivi, per la pelle, per l’idratazione e contro le borse sotto gli occhi esiste l’acqua al cetriolo, che ne sfrutta tutte le proprietà antiossidanti. Tagliate il cetriolo a striscione usando un pelapatate (devono essere molto sottili, le strisce), quindi mettetele in una brocca d’acqua e lasciate macerare per almeno un’ora. Servite fresco!

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Il 60% della popolazione femminile ne soffre almeno una volta nel corso della vita: la vaginite non è una malattia rara, non è nulla di cui vergognarsi, eppure per molte è ancora un argomento tabù. Il non parlarne con il medico, tuttavia, è deleterio, soprattutto nel caso di questa malattia che tende a tornare con recidività costante.

Tutto ciò che c’è da sapere sulla vaginite: i sintomi, le cause e i rimedi naturali contro questo disturbo che colpisce davvero moltissime donne

Come capire se soffriamo di vaginite? Spesso basta ascoltare il proprio corpo: la sensazione è quella di costante stimolo a urinare, di bruciore, di dolore sordo nella parte bassa dell’addome. E, nei casi più gravi, si potrebbe trovare anche del sangue nella pipì.

Purtroppo la vaginite è spesso confusa con la cistite, che ha effettivamente gli stessi sintomi. Ma se la vaginite è un’infiammazione che coinvolge la vagina, la cistite è circoscritta alle vie urinarie.  Tuttavia per capire davvero se quella di cui stiamo soffrendo è vaginite basta eseguire un semplice test.

Immergete i genitali nell’acqua del bidet e provate ad urinare; se la minzione è dolorosa, allora l’infiammazione è nelle vie urinarie, e quindi probabilmente si tratta di cistite. La vaginite, invece, potrà essere confermata attraverso un esame colturale eseguito con un tampone vaginale.

La maggior parte delle volte in cui si presenta una vaginite le cause sono da ricercare nelle infezioni (come la trichomonas vaginalis e la candida albicanis), nelle carenze alimentari o nella scarsa o eccessiva igiene intima. 

Tuttavia la stitichezza, i rapporti sessuali e la menopausa sono altri fattori di cui tenere conto, poiché in quei casi aumenta il rischio di vaginite, in quanto i microrganismi patogeni hanno più facilità ad insediarsi. Nel caso specifico della menopausa, la causa è da attribuire anche al calo degli estrogeni, che rendono la mucosa vaginale più secca e sottile causando la vaginite atrofica.

Come prevenire allora la vaginite? Innanzitutto, una buona igiene intima è il primo passo, ma, come sempre, non bisogna esagerare abusando dei detergenti intimi: quando troppo aggressivi, questi ultimi possono infatti alterare il pH naturale delle mucose e abbassare la flora batterica e le difese dell’organismo. E per evitare l’annegamento dei batteri, è sempre bene evitare di indossare jeans o pantaloni troppo stretti.

Una volta che l’infiammazione è in corso, però, bisogna ricorre ad altri metodi per ripristinare l'equilibrio. Innanzitutto, è bene partire con l’alimentazione, che come dicevamo è una delle cause che possono portare alla vaginite. In generale, ma soprattutto quando la vaginite è in corso, bisogna evitare completamente gli zuccheri raffinati, che favoriscono la proliferazione dei batteri; dopodiché è bene cercare di ripristinare un buon equilibrio intestinale, favorendo la flora batterica buona. Per farlo, buttate le bibite zuccherate, i succhi di frutta in bric, il caffè, l’alcool, gli insaccati e i formaggi, ma anche il peperoncino e gli alimenti piccanti.

Al loro posto preferite fibre, cereali integrali, frutta fresca, verdura di stagione… Ottimi sono gli alimenti diuretici, come le verdure a foglia verde, i finocchi, i cetrioli, l’ananas… Ma soprattutto il mirtillo, che, come nel caso della cistite, è un ottimo aiuto in quanto possiede proprietà diuretiche e depurative eccellenti, impedendo che i batteri si annidino sulle pareti della vescica. 

Non ultimo, chiedete al vostro farmacista o erborista dei probiotici specifici per la flora batterica dell'apparato uro-genitale, in modo da ripristinare del tutto l'equilibrio.

E, oltre all’alimentazione, provate con i rimedi naturali: in questo caso basta eseguire due volte al giorno un bidet con 8 gocce di olio essenziale di lavanda (antibatterico) e 7 di tea tree (disinfettante naturale).

Se i sintomi persistono consultate il vostro medico per indagini più approfondite. 

 

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6 saponi homemade naturali e delicati

Giovedì, 20 Ottobre 2016 09:50

Se amate il DIY e il “homemade”, allora non potrete fare a meno dei saponi fatti in casa. O meglio: delle ricette per detergenti per il viso create a partire dagli ingredienti più naturali, per assicurarsi sin dal risveglio uno stile di vita sano e piacevole.

Ce ne sono di tutti i tipi, e gli ingredienti base, solitamente, sono il sapone di Castiglia (molto oleoso), gli oli essenziali e altri elementi naturali da individuare in base al tipo di pelle.

Ecco 6 saponi homemade naturali e delicati: i detergenti da preparare in casa per una pelle perfetta in maniera naturale

  • Il primo sapone è adatto a tutti i tipi di pelle. Mescolate in una bacinella mezzo cucchiaio di olio di cocco, un terzo di tazza di sapone di Castiglia e 2/3 di tazza di acqua distillata. Mischiate molto bene, quindi travasate in un dispenser per il bagno.

(foto 1 http://theindianspot.com/5-diy-healthy-face-wash-recipes/)

  • Anche questo detergente è perfetto per tutti i tipi di cute, ed è pensato soprattutto per struccarsi velocemente la sera. Gli ingredienti sono il miele grezzo (naturale antibatterico molto gentile sulla pelle - quindi ideale anche per quella sensibile - ma efficace contro lo sporco), il sapone di Castiglia e un olio nutriente per la pelle (va benissimo quello di jojoba o di oliva - l’importante è che ci sia un ingrediente oleoso, dato che l’olio dissolve l’olio, e quindi il grasso della pelle). Versate quindi 3 cucchiai di acqua distillata in un dispenser, quindi aggiungete 1/3 di tazza di sapone di Castiglia, 1/3 di tazza di miele e infine 2 cucchiai di olio. Agitate il barattolo (e ripetete questa operazione ogni paio di giorni) e il vostro sapone è pronto!

(foto 2 http://livesimply.me/2015/01/31/diy-homemade-honey-face-wash/)

  • Quando la pelle è infiammata o sensibile, potete sfruttare di nuovo il miele e creare un sapone al miele e tè verde (potente antinfiammatorio). Di nuovo, mischiate insieme 3 cucchiai di acqua distillata con 1/3 di sapone di Castiglia, quindi aggiungete 3 cucchiai di miele, 2 di estratto di saponaria, un cucchiaio di polvere di tè matcha e 5 gocce del vostro olio essenziale preferito.

(foto 3 http://pinsandprocrastination.com/homemade-anti-inflammatory-green-tea-honey-face-wash/#_a5y_p=5777422)

  • Acne e brufoli? No problem. In questo caso l’aceto di mele sarà perfetto. Mischiate mezza tazza di miele grezzo con 1/4 di tazza di aceto di mele e 5/10 gocce di olio essenziale di tea tree. Tenete in un barattolino, quindi utilizzatene una piccola quantità al bisogno, massaggiandola sul viso evitando il contorno occhi e risciacquando con acqua tiepida dopo averne tolta la maggior parte con un batuffolo di cotone.

(foto 4 http://theindianspot.com/5-diy-healthy-face-wash-recipes/2/)

  • Per le pelli mature non basta solo la crema idratante: anche il detergente può aiutare a combattere l’invecchiamento, quindi ecco qui il sapone perfetto antiage. Mischiate una tazza di acqua distillata con mezza di sapone di Castiglia e aggiungete due cucchiai di olio di semi di rosa canina, 10 gocce di olio essenziale di lavanda, 5 gocce di incenso, 5 di sandalo, 5 di elicriso e 5 di mirra. Sarà profumatissimo, oltre che efficace.

(foto 5 https://florapothecarie.com/blogs/news/diy-all-natural-face-wash)

  • Un cucchiaio di olio di mandorla e 20 gocce di olio essenziale di lavanda: questi gli ingredienti da aggiungere al sapone di Castiglia (1/3 di tazza) e all’acqua distillata (di nuovo 1/3 di tazza)  per il perfetto sapone per chi soffre di pelle secca, da nutrire in profondità.

(foto 6 http://blairblogs.com/2013/01/i-wash-my-face-with-oil-explaining-the-oil-cleansing-method/)

Coccolebooks: bellanotte

Mercoledì, 19 Ottobre 2016 08:33

Qualche giorno fa sono arrivati a casa nostra un pò di libri editi da Coccolebooks, devo dire uno più bello dell’altro! Il primo che abbiamo letto subito, appena uscito dal pacchetto del corriere, è stato “Bellanotte”, scritto da Giusi Quarenghi e illustrato in modo incantevole da Nicoletta Bertelle. I testi sono interamente scritti in rima, e sia la mia bimba di sette anni che il mio ometto di quasi tre si sono incantati nell’ascoltarlo.

Racconta di un piccolo paese, dove ogni sabato si va al mercato per fare compere e i banchi sono pieni di ogni oggetto e ogni delizia: frutta succosa, torte, focacce, scarpe e vestiti. Caterina, una bella signora, ha il suo banchetto vicino alla fontana. Ha tanti golfini un po’ strani sul suo banco, ma li vende tutti.

Tutti tranne uno…un golfino piccolo e nero, cucito con un filo potremmo dire magico…è un golfino che può allargarsi e restringersi a seconda di chi lo indossa! Davvero bello, ma anche costoso! E forse proprio per questo nessuno lo compra…Ma un giorno si presenta al banco di Caterina una misteriosa signora buia, che non aveva con se nemmeno un soldo…e nonostante tutto vuole proprio quel golfino. Caterina tentenna, non è sicura di volerlo vendere, ma alla Signora buia il golfino serve davvero…proprio perché può allargarsi e restringersi all’occorrenza!

Sta a voi scoprire come va a finire. Una storia da leggere la sera, a bassa voce e sotto le coperte, prima di fare la nanna. Poche pagine che incantano i bimbi piccini e lasciano sorpresi quelli più grandicelli quando scoprono perché la buia Signora aveva proprio bisogno di un golfino che si allungava e si accorciava! Le illustrazioni hanno dei colori tenui e sfumati, e i personaggi dei visi rotondi, dolci e sempre sorridenti. Un libro che infonde davvero serenità, che fa venir voglia di inverno, camini accesi e coccole sotto le coperte. Ma che fa pensare anche alle sere d’estate più fresche, quando sotto le stelle mettiamo sulle spalle un giacchetto annusando l’aria che inizia a cambiare.

“…mi è piaciuto un sacco mamma! Adoro le rime! Voglio tutti i libri in rima! E poi…non ci posso credere! Ecco perché voleva quel maglione! Ha ragione! Ne ha davvero bisogno! ...”

Cinzia Derosas

www.pazzamentemamma.com

 

UOVOKIDS, il festival culturale per famiglie

Mercoledì, 19 Ottobre 2016 07:38

Mancano pochissimi giorni, quindi segnatelo subito in agenda: il 22 e il 23 ottobre 2016 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano diverrà teatro della VII edizione di Uovokids, la fiera dedicata a performance, musica ed esperienze creative per bambini e adulti.

A Milano torna UOVOKIDS, il festival culturale per famiglie: al Museo della Scienza l’appuntamento dedicato alla creatività contemporanea

Via San Vittore 21, Milano: sabato 22 e domenica 23 ottobre recatevi lì, e per due giorni immergetevi nella creatività contemporanea passando il tempo libero con i vostri bimbi! Uovokids torna in terra meneghina, e le famiglie potranno così partecipare all’evento multidisciplinare dedicato all’arte, alla performance e alla musica.

Alina Marazzi, Antonio Scurati, Silvia Costa, Lullatone, Canicola, Milimbo, Soup Opera, Dossofiorito e le riviste Internazionale, 11 Undici e Studio saranno i protagonisti di questa settima edizione (ma saranno coinvolti anche Giulio d’Anna, Luca Roncella, Paneartemarmellata, Enrico Malatesta, Diorama, Scena Madre, Sara Ricciardi, Santeria e La Città del Sole - quest’ultima con una playroom per i visitatori più piccoli, con tappeti sonori, forme magiche e animali parlanti): come sempre, le due aziende organizzatrici hanno deciso di coinvolgere artisti e designer solitamente lontani dal mondo dell’infanzia, per sfidarli a mettersi in gioco coinvolgendosi nell’arte per bambini dagli zero agli undici anni.

Ma chi sono queste due aziende organizzatrici? La prima è Uovo, organizzazione indipendente nata nel 2003 a Milano con “antenne” a Berlino, Londra e New York che si occupa di ideazione, progettazione e produzione di eventi artistici e culturali che superano la tradizionale divisione di generi  e luoghi di rappresentazione. La seconda, naturalmente, il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, sempre in prima linea quando si tratta di attività ludiche, didattiche ed educative per bambini, famiglie e adulti,

Durante i due giorni dedicati a Uovokids, il Museo della Scienza e della Tecnologia (che sarà aperto sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18) proporrà alle famiglie e ai bambini oltre 120 laboratori ed eventi trasformando il Museo in un festival laboratorio nel quale i bambini potranno, come sempre quando si tratta del Museo della Scienza, approcciarsi all’arte e alla creatività attraverso l’esplorazione diretta e attiva. E i bambini potranno interagire così, concretamente, con il design, l’animazione digitale, le nuove tecnologie, il cibo, la musica e le arti performative.

Tra i laboratori, solo per citarne alcuni, “Colori da mangiare”, “Il bosco percettivo”, “Flipper fai da te”, “Il cinema prima del cinema”, “Forme sonore - leggere con tutti i sensi”… Ognuno troverà sicuramente il laboratorio o l’attività che più gli interessa (il programma lo potete scaricare su http://www.uovokids.it/events), oppure, semplicemente, potete scegliere di passeggiare per il museo scoprendo di volta in volta gli eventi del momento.

L’ingresso alle attività aperte di Uovokids è compreso nel biglietto del Museo, mentre tutti gli altri laboratori sono a numero chiuso (Colori da mangiare, Zenzero e Cannella, Handmade Music, 

Il cinema prima del cinema, Il Bosco Percettivo, Kids Synth Lab, Niente paura, Maker Rush!, Rel/azioni, Walden, Incognito, MOP!, Tane, Le Spaziali, Flipper fai da te, Il sottomarino 506) e vanno prenotati a partire dalle 10 del mattino presso l’Infopoint Uovokids all’interno del Museo (quelli della mattinata), oppure dalle 14 (quelli previsti per il pomeriggio).

Sara Polotti

Come dare le medicine ai bambini senza stress

Martedì, 18 Ottobre 2016 04:31

“Con un poco di zucchero la pillola va giù”! Ma è davvero così? Spesso dare la medicina ai nostri bambini può diventare un dramma. Ma non colpevolizziamoli troppo: pensate solo a quando è disgustoso ingerire una medicina che non ci piace. Anche noi adulti facciamo facce strane e cerchiamo di mandare giù al volo e di sciacquarci quanto prima la bocca. Be’, pensate allora a quanto sentono questo disgusto i bambini, che per loro natura amano un pochino di più i sapori dolci e zuccherini.

Come dare le medicine ai bambini senza stress: ecco i nostri consigli per aiutare i bambini a prendere le medicine con il sorriso

 

  • Il primo metodo sembrerà forse stupido o da bambini troppo piccoli (se non da “animali domestici”): parliamo della siringa, che tuttavia ha un suo perché e, se è d’aiuto, non vediamo perché non possa essere utilizzata. Naturalmente togliete l’ago, quindi versate la quantità esatta nel tubo e portatela alla bocca dei bambini. Puntate il buchino verso le guance e giù per la gola, e premete lo stantuffo delicatamente, in modo che non si strozzino. Sì, ok, è un metodo infantile, ma effettivamente in questo modo il sapore non lo si sente (bypassate il palato e la lingua!). E in bambini spesso si divertono. LAsciate giocare prima e dopo la somministrazione i bambini: adoreranno bere l'acqua del bicchiere con siringa (chiaramente senza ago) e familiarizzeranno con questo strumento che percepiranno come divertente e non pericoloso.
  • Lo stesso principio vale per il contagocce: utilizzatene uno abbastanza capiente e sgocciolate lo sciroppo direttamente in gola in modo che i bambini non sentano il sapore che non gradiscono. Come per la siringa lasciamoli giocare prima e dopo con questo.
  • Molte volte dare una scelta ai bambini significa farli sentire più “adulti”, e quindi meno inclini al capriccio o alla scenata. Anche quando si tratta dello sciroppo: innanzitutto già dal farmacista chiedete loro che gusto vogliono (e chiedete per favore al farmacista un’opzione dolce e da bambino). Ricordiamoci sempre che almeno fino ai 10 anni i bambini sono in grado di scegliere solo tra due opzioni: quindi ti piace più il rosso o il verde? Cerchiamo poi di non farlo troppo spesso, di non fare domande aperte (cosa vuoi per cena) e di non farlo troppo spesso perchè mette tantissima ansia ai piccoli e i capricci sono assicurati! Tornando alla somministrazione della medicina quando arriva il momento di ingurgitare la “disgustosa pozione” date loro l’opzione: siringa o cucchiaio? Contagocce o bicchiere? Sarà loro un senso di responsabilità, di importanza, e molto probabilmente una volta scelto non faranno scenate.
  • Allo stesso modo, molto spesso la verità può aiutare, facendo sentire i bambini più consapevoli, più considerati e più “grandi”. Dai 5 anni in su la loro conoscenza inizia a costruirsi, quindi è inutile che diciate che la medicina è buona quando in realtà è disgustosa. Meglio sempre dire “non sarà buona, ma vi farà guarire e vi sentirete meglio”. Spesso basta questo: i bambini capiscono e faranno quel che serve per sentirsi meglio di come la malattia li fa sentire.
  • Se ci pensate il freddo anestetizza. Ecco perché potete provare a dare qualche cubetto di ghiaccio (ai più grandi: è pericoloso nel caso di bimbi piccoli) o qualche scaglia di ghiaccio tritato da succhiare. In questo modo lingua e palato diventeranno un pochino meno sensibili, la medicina scenderà più facilmente e, effettivamente, il sapore lo si sentirà di meno.
  • Con i più piccoli anche il gioco ha un effetto positivo. In questo caso, proprio il gioco del dottore. Fateli giocare al medico con i pupazzi di stoffa, e fate dare loro delle finte medicine. Prenderanno confidenza con il gesto e con il mondo medico e si sentiranno molto probabilmente più a loro agio e più coraggiosi.
  • Se tutto questo non funziona proponete il gioco del coraggio: giù tutto d’un fiato lo sciroppo, quindi un bel cucchiaio di miele (o una fetta di frutta) per ridestare le papille gustative con un sapore che piace.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Non deve per forza essere rosa: anzi, piuttosto, basta che rifletta le sue passioni, i suoi gusti e le sue inclinazioni per essere la sua stanza perfetta. Ma come renderla ancora più accogliente? Le bambine, alle elementari, iniziando ad essere delle vere signorinelle, con le idee chiare e i gusti ancor più definiti. Provate a proporre loro qualche decorazione per dare ancora più personalità alla stanza: il risultato sarà ancora più bello.

10 idee per decorare la camera di una bambina alle elementari: che sia una ballerina o che ami la natura, le soluzioni creative per personalizzare la cameretta

  • Partiamo dal classico: la camera della ballerina. Sembra infatti che la danza sia lo sport più gettonato tra le femminucce negli ultimi anni, no? Ecco, se volete assecondarle fino in fondo, le farete iper felici semplicemente appendendo in camera uno specchio con una sbarra.

(foto 1 https://it.pinterest.com/pin/152559506100757451/)

  • E per completare la stanza basterà creare insieme dei quadretti personalizzati, con matite colorate, degli acquerelli e un ritagli di tulle.

(foto 2 https://www.etsy.com/it/listing/182347133/ballerina-arte-room-decor-di-girl?ref=shop_home_active_5)

  • Se invece ama alla follia il canto, perché non creare un angolino nel quale potrà provare i suoi acuti e mettere in scena le sue performance per amici e famiglia?

(foto 3 http://mylifeandkids.com/playroom-ideas-inner-child-will-love/)

  • La stessa idea (quella di un angolino tutto per sé) sarà apprezzata dalle bambine che amano la lettura, e che potranno realizzare un piccolo spazio pieno di cuscini e comodità nel quale isolarsi alla fine della giornata.

(foto 4 http://www.mommodesign.com/secret-nooks-play-read-or-dream.html)

  • Bimbe (giustamente) vanitose? Decorate lo specchio con delle piccole ghirlande fatte (insieme!) a mano in un pomeriggio di pioggia.

(foto 5 https://www.society19.com/ultimate-dorm-decor-necessities/)

  • Oppure appendete al soffitto una decorazione realizzata con del tulle bianco, delle farfalline di carta ritagliata e del filo di nylon.

(foto 6 https://it.pinterest.com/pin/85357355410541356/)

  • Per bimbe bohemien la decorazione potrà prevedere piume e perline: intrecciatele e appendetele ad un cerchio di legno, appendendolo poi al soffitto o ad una mensola, per dare colore alla stanza e per rendere ancora più personale la cameretta.

(foto 7 https://www.etsy.com/it/listing/243845430/)

  • Gli alberi sagomati sopra il letto sono perfetti per bambine che amano la natura, e che non rinunciano al proprio lato frivolo mantenendo i colori attorno “femminili” e delicati, in questo caso il lilla e il grigio.

(foto 8 http://deavita.fr/design-interieur/chambre-enfant/idee-deco-chambre-fille-romantique-chic/)

  • Se vostra figlia è delicata come voi, e se amate gli slogan utili, chic e decorativi, con del fil di ferro potete realizzare il vostro personale motto madre-figlia, da affiggere sopra alla scrivania in modo che sia sempre presente. Questo dice: “Sii luminosa, sii felice, sii te stessa”. Il vostro cosa reciterebbe?

(foto 9 http://julieblanner.com/girls-room/kids-room-ideas/)

  • Infine, bastano un letto a soppalco e un tavolino con un paio di sedie per creare il perfetto angolo dell’amicizia. Pensate che bello quando la vostra bimba inviterà per il tè le sue compagne!

(foto 10 https://it.pinterest.com/pin/522136150532415545/)

Quella di Leo Lionni è una storia davvero particolare e bella: quella di un artista, grafico, pubblicitario, designer e scultore che ad un certo punto della sua vita (non più giovanissimo) diviene illustratore di libri per bambini, pubblicandone tra i più importanti, riconosciuti e amati al mondo.

Scopriamo insieme Leo Lionni, magico illustratore olandese di libri per bambini: da “Piccolo Blu e Piccolo Giallo” a “Federico”, le bellissime storie per i più piccoli 

 

Dal nome non si direbbe, ma Leo Lionni in realtà nacque un secolo fa (nel 1910) ad Amsterdam, da famiglia olandese. Si trasferì però ben presto in Italia, aderì al futurismo, sposò una ragazza italiana, e questo lo rende un pochino italiano come noi. Anche se, in seguito, anche a causa delle leggi razziali dovette trasferirsi in America, dove passò gran parte della sua vita adulta. Si spense tuttavia nel Chianti, all’età di 89 anni.

La sua storia è strana, poiché all’illustrazione per ragazzi ci arrivò solo a cinquant’anni suonati, solo dopo aver vissuto una vita di arte “per adulti”, fatta di illustrazioni, sculture, testi e influenze del suo tempo. Eppure la sua produzione è parecchio vasta: da quel momento infatti pubblicò un sacco di libri (almeno trenta), la maggior parte dei quali sono ancora in produzione e sono ancora annoverati tra i migliori per i bambini, data l’attualità tanto dell’illustrazione quanto dei temi trattati dal nostro Leo.

Ricordate, ad esempio, Piccolo Blu e Piccolo Giallo? Non è passato molto tempo da quando è tornato sulle pagine di cronaca: qualche tempo fa, infatti, questo capolavoro di Lionni si trovava niente meno che nella lista di “libri neri” considerati “pericolosi” dai sostenitori dell’anti-gender (teoria alquanto bislacca). 

Nessuna polemica o politica: solo un esempio di quanto l’illustratore sia riuscito in tempi non sospetti a parlare di diversità con una delicatezza e una dolcezza assolutamente uniche. Utilizzando, oltretutto, un tipo di illustrazione peculiare e tipica della sua matita, che prende molto da molti stili: la grafica giapponese, i mobiles di Calder, l’astrattismo di Kandinsky, i colori di Klee.. E in questo modo è riuscito a creare il primo “libro astratto” per bambini.

“Piccolo Blu e Piccolo Giallo”, come tutte le sue storie, è semplice e diretta: parla di queste due macchie di colore, amiche tra loro, che un giorno si perdono. Quando si ritrovano, scoppiano in un abbraccio così sincero che si fondono creando così un nuovo colore, il verde, che confonde i genitori, convinti di aver perso i figlioletti (fino a che anche loro non si rendono conto della bellezza dell’abbraccio, che è in grado di creare un colore ancora più bello). 

In poche parole e in disegni semplicissimi sta la forza del racconto dell’incontro tra diversi, che è sempre bellissimo, stupefacente e positivo (sapendosi fondere ma anche separare, in modo da non annullare se stessi).

Ma il “diverso” Leo Lionni l’ha raccontato anche in molte altre storie. Vengono in mente Federico, la storia (del 1967) di un topolino che non aiuta i suoi amici a fare provviste per l’inverno. Ma, si scoprirà, solo perché Federico sta in realtà facendo provvista di cose colorate, e non di cibo, perché qualcuno deve pure portare la felicità ai suoi amici e compagni, attraverso i colori e l’arte.

(foto: http://www.libricino.it/2016/05/05/leo-lionni-un-sognatore-di-libri-per-bambini/)

Oppure, ancora, Pezzettino”, il libro perfetto per parlare dell’unicità delle persone ai bambini, per instillare loro la sicurezza in se stessi e l’amore verso la propria personalità e forma fisica: attraverso disegni che ricordano davvero moltissimo Paul Klee e i colori dell’astrattismo, Leo Lionni parla di un esserino così piccolo, senza grandi caratteristiche, che crede di essere per forza la parte mancante di qualcun altro, un “pezzetto” di qualcosa, di un altro animale già grande e più forte, più capace. Finché non si rende conto di essere solo se stesso, acquisendo una consapevolezza unica e una forza di pensiero invidiabile.

(foto: http://www.mammemarchigiane.it/wordpress/wp-content/uploads/2015/10/12188468_10208363666713384_153861651_n.jpg)

E se volete indagare la vita di Leo Lionni senza annoiarvi con pesanti tomi, sappiate che ha praticamente disseminato il suo lascito autobiografico proprio in un altro dei suoi libri per bambini: parliamo di Il sogno di Matteo”, la storia di un topolino sognatore che non condivide con i suoi genitori la loro scelta di fargli intraprendere la carriera medica.

Matteo il topolino, però, non sa cosa vuole fare da grande. Finché non visita con la scuola un museo, e vede che nell’arte è presente tutto il mondo. Inizia a sognare colori e mondi fantastici, si impegna a fondo e riesce a rendere il suo sogno realtà.

Un libro con mille sfaccettature, da leggere più volte nel corso dell’infanzia per far capire ai bambini che noi, come genitori, siamo loro vicino, sosteniamo le loro attitudini, ma che per realizzare ciò che si vuole nella vita servono impegno, resilienza e un po’ di fantasia.

(foto: http://ilgrandegigantesoffiasogni.blogspot.it/2015/12/il-sogno-di-matteo.html)

Il bello è che ogni libro di Leo Lionni porta in sé tantissimi insegnamenti, oltre che essere intrigantissimo a livello visuale. Ecco perché non dovreste lasciarvi sfuggire nemmeno Guizzino(fate riconoscere ai bambini la scena poi ripresa dalla Pixar in “Alla ricerca di Nemo”!), È mio!, La casa più grande del mondo, Alessandro e il topo meccanico… Sono stati tutti pubblicati dalla casa editrice Emme Edizioni, e recentemente ripubblicati da Baba Libri e facilmente acquiatabili su Amazon, qui.

Mancano ancora due mesi, ma diciamocelo: non è mai troppo presto per pensare ai regali di Natale, soprattutto perché poi si rischia sempre di arrivare a ridosso della data con nulla in mano e tantissimi dubbi in testa.

La nostra idea per voi, quindi, è di iniziare a preparare la vostra Love Box per chi amate, il regalo di Natale bello e utile poiché contiene tanti piccoli pensieri che faranno felicissimo chi lo riceverà.

Ecco la Love Box, il regalo che insegna a volersi bene: la scatola dell’amore contenente tutti gli strumenti per prendersi cura di sè

Innanzitutto, scegliete una bella scatola nella quale inserire poi i regali coccolosi. Potete sceglierete:

  • una normale, decorata in maniera semplice;

(foto 1 https://www.amazon.it/antipolvere-immagazzinaggio-contenitore-Cosmetics-Organization)

  • una particolare e dal sapore vintage;

(foto 2 https://www.amazon.it/Pastello-Colorato-Valigia-Scatole-Immagazzinaggio)

  • oppure, ancora, una più di design.

(foto 3 https://www.amazon.it/Lego-Scatola-colore-Verde-scuro).

Cosa fa più “cozy” di un buon tè caldo? Bene. Nella scatola regalo per Natale potete quindi inserire i tè che più vi piacciono, quelli da condividere con la persona che amate per scaldare le sere invernali. (Metti tu qualche tè allora?)

 

E per bere questi tè e tisane, il terzo oggetto non può che essere una tazza. Sceglietene una differente da ognuna delle altre che avete già in casa, in modo che una volta aperta possa diventare la tazza “personale” della persona che la riceverà:

  • Una tazza in terracotta grezza;

(foto 4 https://www.amazon.it/Quid-2058078-porcellana-Paysanne-colore/);

  • Una mug dal sapore vintage e vecchio stile come quelle tradizionali di Le Creuset;

(foto 5 https://www.amazon.it/Le-Creuset-Tazza-colore-Terracotta)

  • una più orientale e giapponese;

(foto 6 https://www.amazon.it/Teiera-Servizio-ceramica-terracotta-BRILLIBRUM/)

  • oppure una che è esplicitamente una dichiarazione d’amore per il vostro innamorato.

(foto 7 https://www.amazon.it/Keith-Brymer-Jones-scritta-colore/)

Infine? Manca solo il plaid accogliente, caldo e romantico, nel quale avvolgere tutti gli oggetti regalati prima di avvolgere noi stessi nelle sere d’inverno con la nostra tazza di tè in mano.

La soluzione qui è economica e di qualità. Basta andare all’Ikea e scegliere uno dei loro plaid più caldi e carini, come ad esempio quello con motivo a treccia, che ricorda tantissimo in weekend in montagna (da scegliere nella versione beige oppure rossa, ancora più natalizia).

(foto 8 http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/80200694/)

Oppure andare sulla collezione Stockholm, di cui fa parte questa coperta morbidissima e assolutamente coccolosa.

(foto 9 http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/10103314/)

Esiste coccola maggiore di un burro corpo? Splendidi quelli di Lush, la catena inglese di cosmesi homemade dai profumi e dalle materie prime inconfondibili. Se avete tempo e voglia provate a realizzare voi stesse (ci vuole davvero pochissimo), un burro corpo spettacolare oppure un burrino compatto. 

Immancabili nelle fredde serate invernali sono le calze, sicuramente antisesso, si, ma calde e coccolosissime!

 

(foto 10 http://it.tezenis.com/product/stivaletto-coniglietto/167223.uts)

 

(foto 11 http://it.calzedonia.com/thumbnail/donna/calzini/scaldamuscoli-e-antiscivolo/pc/50118/c/50188/50191.uts)

 

E per concludere non può mancare il re indiscusso delle serate di noi donne: il cioccolato! Inseriamo allora nella nostra love box una scatola di cioccolatini, magari a forma di cuore

 

 

 

Le 10 tisane e tè d’autunno

Domenica, 16 Ottobre 2016 06:29

Come l’aromaterapia può sfruttare i profumi di stagione per diventare di mese in mese più personale e accoccolante, anche le tisane e gli infusi che scegliamo per le nostre giornate possono seguire la stagionalità e i sapori più tipici. Sempre con un occhio rivolto ai benefici e alle qualità che ogni ingrediente porta in un bicchiere fumante di tisana!

Ecco le 10 tisane e tè d’autunno: il karkadè, la bardana, il tiglio e il finocchio tra gli ingredienti principiali delle bevande calde autunnali

1. Una semplice tisana di karkadè conterrà in sé tantissime qualità, poiché questo ingrediente è ricchissimo di vitamina C (e quindi essenziale per le difese immunitarie), ma è utilissimo anche in caso di infezioni (anche alle vie urinarie) poiché potente antisettico. Il colore è rosso intenso e il sapore piacevolmente aspro e gustoso. Utilizzate un cucchiaino di foglie essiccate di Karcadè per una tazza d’acqua.

2. L’autunno è la stagione perfetta per disintossicarsi, per prendersi del tempo per sé e per eliminare le tossine dal nostro organismo.  L’infuso perfetto per questo detox autunnale è un mix di cardo mariano (che depura il fegato), tarassaco (che stimola l’eliminazione delle tossine), achillea (che favorisce la funzionalità intestinale ed epatica), finocchio (digestivo) e salvia (balsamica).

3. Ortica e betulla mixate insieme sono perfette per ottenere una tisana drenante che contrasti i liquidi in eccesso e la pelle a buccia d’arancia. Sminuzzatene le foglie dell’ortica (diuretica, depurativa e ricca si sali minerali) e della betulla (potente diuretico) quindi mescolatele (per dare sapore) a frutti di bosco disidratati e gramigna sminuzzata. Utilizzatela poi come un normale infuso, in una tazza o in un litro d’acqua da bere durante tutta la giornata.

4. Altrettanto drenante è la tisana ottenuta combinando l’azione di ortica, finocchio, salvia, liquirizia ed erba medica. La liquirizia è antiossidante, mentre l’erba medica (detta anche alfa alfa) è un ottimo ricostituente. Attenzione, la liquirizia non è adatta in caso di ipertensione!

5. Se soffrite di foruncolosi, acne, eczemi, dermatosi, gotta, reumatismi o diabete troverete il sollievo e il rimedio grazie ad un infuso di bardana. La sua radice, infatti, è ricchissima di inulina (una fibra prebiotica naturale) e mucilaggini, e risulta depurativa, antisettica e benefica per varie infezioni, soprattutto della pelle.

6. Emolliente, antispasmodico, calmante, vasodilatatore, anticatarrale e sudorifero: tutto questo è l’infuso di tiglio, ricco di flavonoidi, perfetto per curare il raffreddore, la tosse e i problemi alle vie respiratore, essendo calmante naturale, oltre che rimedio perfetto per la febbre, le infiammazioni e l’ipertensione. Prendetene un sacchetto sfuso, quindi preparate il vostro infuso utilizzandone un cucchiaio per ogni tazza di acqua calda e lasciando in infusione per almeno cinque, dieci minuti.

7. Se avete voglia di anticipare un po’ l’atmosfera natalizia, con i suoi tipici sapori e profumi, preparatevi una tisana con del rooibos, della cannella in bastoncini, qualche chiodo di garofano e della scorza di limone grattugiata.

8. Bomba di vitamina C: è mia buonissima ricetta ricchissima di vitamina C che trovate nel mio libro The Family Food a pagina 44. 

9. La sera, sul divano o nel letto con un buon libro, concedetevi la tisana rilassante per eccellenza: quella composta da tiglio (calmante naturale, come dicevamo), passiflora (sedativa, ansiolitici e perfetta in caso di stress, in quanto calma e assicura un sonno senza risvegli notturni senza intorpidimento mattutino) e altea (emolliente e antinfiammatoria). Utilizzatene un cucchiaio (con le tre piante già mischiate) per ogni tazza di tisana.

10. L’autunno è il periodo in cui compaiono infiammazioni, dolori articolari e stanchezza. Tiratevi su con un infuso di gramigna (antinfiammatoria e diuretica), artiglio del diavolo (antinfiammatorio e antidolorifico) e ortica (ricca di minerali come il ferro, vitamine come l’acido folico e con un’azione depurativa).

 

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Sara

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Cecilia

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