E' la minestrina preferita di mia figlia e delle sue amiche: è quella della fata Viola, una fatina un po' dispettosa che abita nel bosco. E' solita infatti fare sempre dispetti a tutti i suoi amici folletti, ma anche le fate sue amiche non ne sono risparmiate. L'unico modo per rendere più gentile la fatina Viola è farle mangiare la minestrina di colore viola: ma la magia non funziona solo sulle fate, ma anche sui bambini e sui grandi! Così quando la sera si è un po' stanchi e dispettosi basta preparare un po' di brodo viola, aggiungere della pastina e tutti saremo più gentili e ben disposti verso gli altri.
Noi di mammapretaporter siamo grandi supporter della lettura. Sì, lo siamo perché siamo consapevoli della fondamentale importanza di questa attività per i bambini, per il loro sviluppo e per il loro apprendimento, e perché speriamo che i bambini di oggi siano adulti lettori. "Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere": una frase di Daniel Pennac che centra in pieno il nostro pensiero.
Non disperate se vostro figlio odia leggere e fa i capricci ogni volta che si vede davanti un libro: niente paura, bastano qualche trucco, un po' di accorgimenti e una buona dose di empatia per rendergli meno repellente l'idea che leggere un buon libro possa essere divertente quanto e più del guardare la tv!
Ecco come far appassionare alla lettura anche i bambini che odiano leggere: piccoli accorgimenti e consigli per rendere piacevole questa attività importante, stimolate e accrescitiva
- Innanzitutto, è bene sapere che molti studi (come l'ultimo pubblicato dall'Istat) rivelano che avere genitori lettori è già uno stimolo per i bambini: "La scuola non basta. L’ambiente familiare è un fattore determinante: si stima che legga libri il 66,8% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori e solo il 30,9% di quelli con genitori che non leggono libri". Lo si legge sul sito illibraio.it, che ha raccolto i dati dell'Istat per capire chi sono i lettori italiani.
Crescere quindi abituandosi a vedere persone con i libri in mano (per il piacere di farlo, non per obbligo scolastico) è già un primo passo. Iniziare fin da subito, quindi, a leggere storie prima di dormire, e, soprattutto, a dotare la cameretta di libri e racconti, fumetti e libri illustrati va sicuramente a beneficio del bambino, che inizia naturalmente a curiosare e interessarsi, e quindi a capire che leggere è realmente un piacere. Avere una piccola libreria in camera, privata e tutta per sé, gli farà certamente piacere.
(foto 1 http://www.handmadecharlotte.com/8-clever-book-storage-display-ideas/)
- Ma se proprio non ne vuole sapere di leggere i libri che ci sono in casa e che avete con amore provveduto a mettergli a disposizione, l'ideale è portarlo in biblioteca o in libreria, lasciandolo libero di scegliere ciò che vuole. Fategli anche fare una tessera a proprio nome: si sentirà importante e adulto!
Non dovete quindi imporre letture o consigliare, ma lasciare che il bambino si incuriosisca da solo ed esprima la sua preferenza. Mi raccomando, non giudicate! Ogni libro va benissimo! Quindi, anche in casa fate sì che ci siano in libreria tipologie diverse di lettura, così che il bambino abbia l'imbarazzo della scelta.
- Pian piano lo si porterà quindi a scegliere libri sempre più "complessi" e adatti alla sua età; ma, se appassionato, questo passo si svolgerà automaticamente e naturalmente.
- Con delicatezza, se il bimbo è troppo abituato a tv e tecnologia, provate a diminuire il tempo dedicato a queste attività, sostituendolo con i libri. Senza forzature o fretta: è bene che il bambino non viva questo distacco come una punizione o un trauma, altrimenti assocerebbe i libri a sentimenti negativi e noiosi. Ma se fatto dolcemente il passaggio al libro sarà vissuto come naturale, non come sostituzione verso qualcosa di più noioso ma per qualcosa di altrettanto stimolante.
- Alle feste di compleanno o durante le ricorrenze che portano regali, optate fin da subito per i libri: state attenti agli interessi del momento e fategli trovare ben impacchettato un bel libro sui diplodochi se in quel momento si appassiona di dinosauri, dei libri sulla vita degli artisti se è in vena creativa (come quelli su Jackson Pollock o Yves Klein illustrati da Fausto Gilberti per Corraini, casa editrice che amiamo moltissimo! - http://www.corraini.com/it/catalogo/scheda_libro/1148/Jackson-Pollock), dei romanzi di paura se si sente temerario.
- Lasciate che vi chieda spiegazioni quando non capisce qualcosa, un concetto o un termine mai sentito prima: incoraggiate le domande e fategli capire che è meglio avere la totale comprensione del libro per apprezzarlo fino in fondo, e che un libro è un ottimo strumento per imparare divertendosi.
- Strappate le regole in nome della lettura! Stare in piedi fino a tardi è sempre motivo di eccitazione per i bambini, ma lasciateglielo fare solo se impegnati nella lettura: possono stare in piedi fin quando vogliono e tenere l'abatjour accesa finché leggono. Ma solo se leggono, mi raccomando! Vi assicuriamo che si assopiranno lo stesso in tempi decenti, ma almeno prenderanno la buonissima e piacevolissima abitudine che li accompagnerà per sempre: l'addormentarsi con un libro in mano. Un ricatto psicologico? Una corruzione bell'e buona? Forse, ma a fin di bene.
Sara Polotti
La cosa che voglio di più per mia figlia quando sarà adulta, oltre chiaramente la sua salute, è una e semplice: che non sposi un uomo egoista. Sembra facile ma non credo lo sia, o almeno per me non lo è stato.
Credo esistano due categorie di donne: quelle con al proprio fianco un uomo, e quelle con un adolescente. Mio marito alla veneranda età di 40 anni non ha ancora capito le cose basilari della convivenza in famiglia. Lui è uno di quegli uomini che magari, un paio di volte al mese ti aiutano a sparecchiare ma appunto, ti aiutano.
Io a 19 anni vivevo a Milano con due amiche e inovina indovinello, nessuna mi "aiutava" a lavare il cesso, ma tutte a turno lo facevamo; coinvinta che anche per lui il meccanismo fosse lo stesso ci siamo sposati ma "suprise", per lui è compito della donna occuparsi della casa, non importa se lavori 8 ore al giorno, non sono cazzi suoi. Ma sopratutto "lui è stanco", per cui il divano è il suo trono, il suo luogo in cui ha il diritto a non essere disturbato.
La psicologia spiccia dice che scegli il tuo compagno basandoti sul paragone con tuo padre: o scegli un partner uguale a lui, o l'opposto.
Spero figlia mia che tu sarai in grado trovare un uomo migliore per te, spero davvero che tu riesca ad avere la capacità di amare uomini che non ti trattino come la donna delle pulizie (che per altro beata lei viene pagata), ma che vedano la casa come la vostra casa, la cena come qualcosa da preparare insieme; spero che tu possa trovare un uomo che sia in grado di non perdersi nei meandri dei suoi bisogni, ma che riesca a vedere anche i tuoi.
Lo spero tanto amore mio, perchè si soffre tanto di fianco a persone così, e fidati, ce ne sono tante: ma ciò che mi sconvolge di più è la quantità di donne che vedano come "normali" questi comportamenti, perchè "eh, si sa, sono uomini, la maggior parte sono così". Ma come si fa? Io divento una iena, allora per qualche giorno lo vedi intento a fare la sua parte e a uscire dal ruolo di ospite reale, per poi ricadere al primo piccolo intoppo o semplicemente a una giornata un po' più pesante del solito, sul suo divano reale.
Io credo fermamente che ci siano uomini diversi, e per questo spero con tutta me stessa che tu possa trovare e scegliere proprio questi: la cosa più difficile per me sarebbe vederti commettere lo stesso errore che ho commesso io.
Perchè percepire la casa come qualcosa da coltivare insieme e di cui prendersi cura in sinergia per me è la base della complicità, del rispetto e della buona educazione.
Papavero 3
http://www.mericherry.com/2013/08/14/rainbow-spaghetti-strikes-again/
Tra i sei e i dodici mesi di vita i bimbi iniziano ad esplorare il mondo con le mani, i piedi e anche con il palato. Svezzati, ora non ingeriscono solo latte, e le consistenze e i sapori iniziano a incuriosirli.
Ma non è solo una questione di gusto: in questi momenti, infatti, i bimbi esplorano il mondo nella sua totalità cercando di farlo passare attraverso tutti i sensi, e quindi infilandosi in bocca gli oggetti ne stanno comunque studiando forma, contenuto, tatto, non solo il gusto.
I giochi sensoriali sono quindi consigliatissimi. Non solo attività specifiche, ma anche semplicemente il gioco con oggetti e materiali trovati in casa, tra i più disparati. Scatole di cartone, bacchette di legno, palline in tessuto, sonaglini, libri, stoffe. Tutto è interessante per il bambino e i suoi sensi, e tutto deve passare tra le sue manine! In questo modo il suo cervello e le sue conoscenze iniziano a svilupparsi al meglio.
Ecco, in questa direzione, i materiali "di recupero" trovati per casa (sotto la sorveglianza adulta!) sono ottimi, perfetti per diventare stimolo sensoriale. E perché no, anche il cibo può diventare attività specifica che coinvolge non solo il gusto, ma tutti i sensi!
Prendete gli spaghetti ancora in bianco che avete fatto ieri a cena e che sono avanzati. Semplicemente, metteteli in una ciotola o in un piatto abbastanza largo, aggiungete una goccia di olio d'oliva per renderli più scivolosi e conditeli con dei frutti rossi o degli agrumi spezzettati e spremuti, in modo da dare un sapore contrastante e un colore invitante.
E ora arriva il bello: metteteli davanti al vostro bimbo, lasciandogli la libertà di sperimentarli in ogni modo. Potete farlo sul seggiolone, ma ancor meglio seduti in terra, in modo da potersi muovere senza limiti. Questo significa non preoccuparsi del disordine, del casino e dello sporco: sì, si riempirà di spaghetti fino ai gomiti e fino alle unghie dei piedi probabilmente, ma più giocherà e più l'attività colpirà nel segno.
Con le manine ne studierà la consistenza, la lunghezza, la scivolosità, la quantità di pezzetti, mentre i suoi occhietti vagheranno per la ciotola e interagiranno con le mani. Con la bocca lo studio continuerà naturalmente, e con essa capirà meglio la consistenza, la forma, l'utilizzo. Il gusto, non fa mai male, lo incuriosirà, e grazie ai frutti rossi scoprirà sensazioni tra il dolce e l'acidulo.
Lasciatelo fare finché è interessato: è bene non interrompere mai l'esplorazione dei bambini, in modo che possano apprendere tutto ciò che possono recepire senza strappi e senza disturbi. Stoppare un'attività e ricominciarla in un secondo momento, magari a distanza di giorni, significa sempre dover ricominciare un po' da capo, indipendentemente dall'attività.
http://www.icanteachmychild.com/cloudy-with-a-chance-of-meatballs-sensory-play/
Ecco, lo stimolo sensoriale può dunque arrivare dai giochi più inaspettati.
Questo, semplice, economico e divertente, è possibile replicarlo anche con cibi diversi, mescolando di volta in volta gusti distanti tra loro, per stimolare le papille gustative mentre si stimolano tutti i sensi e la coordinazione inizia a prendere forma.
E' possibile anche proporre lo stesso cibo, come ad esempio questi spaghetti, con temperature differenti, da freddo a caldo (ma non troppo! Controllate sempre, prima di servire), in modo che il bambino inizi a prendere confidenza anche con questa caratteristica sensoriale. E, non ultimo, potete combinare il gioco con la merenda: è un ottimo ed energetico spuntino, non credete?
Sara Polotti
Se state pensando di organizzare la cameretta del vostro bambino in stile montessoriano (e vi abbiamo già dato moltissime idee), potete iniziare a farlo davvero presto. Non nei primi mesi, quello non è necessario. Ma quando il vostro bimbo inizia a gattonare e a muoversi relativamente da solo nei suoi spazi è ottimale pensare subito a dargli gli strumenti necessari per farlo in sicurezza e libertà.
I fondamenti della pedagogia montessoriana prevedono infatti che la cameretta del bambino sia a sua misura, e cioè tutto per lui dovrebbe essere facilmente raggiungibile e afferrabile.
In questo senso la prima cosa da fare, dopo aver scelto un lettino basso e sicuro che gli permetta di salire e scendere a piacimento, è organizzare i suoi primi giocattoli in modo che possa utilizzarli ogni volta che ne sente lo stimolo.
Innanzitutto, le mensole devono essere, appunto, basse. L'ideale è quindi optare per dei cubotti piantati a terra in maniera stabile, posti in maniera che ci siano almeno due piani.
(foto 1 https://www.flickr.com/photos/andparsecstogo/8091154371/)
(foto 2 http://mariamontessori.com/mm/?p=1217)
Assicuratevi quindi che siano ben solide e ben piantate a terra: evitate che siano troppo sottili, in modo da essere sicuri che anche arrampicandosi il bambino non le ribalterà.
Il secondo dettame di Maria Montessori riguarda la quantità e la tipologia di giocattoli. Non troppi, quindi: meglio ruotare i giocattoli nella cameretta, anche in base all'interesse del momento. Il bambino per sua natura si interessa per compartimenti stagni, e capiterà il periodo in cui sarà interessato alle palline e quello in cui avrà occhi solo per i peluches. Questo perché sta studiando il mondo, e si prende giustamente tutto il tempo necessario per ogni "materia".
Secondo la pedagogista, poi, i giocattoli è meglio siano fatti in materiali naturali (sonaglini morbidi, palline in fibre biologiche, giochi in legno colorato - che sono anche i più belli, no?). E, soprattutto, è bene che siano sistemati ordinatamente, in maniera organizzata e quindi appetibile.
Nei fatti, sulle mensole dovete sistemare alcune ceste (meglio delle scatole chiuse che non permettono di vedere il contenuto), in vimini, legno, bambù o altri materiali naturali; all'interno di queste ceste i giocattoli andranno divisi in base alla categoria, senza confusione. E, importante, le ceste andranno ben distanziate l'una dall'altra, per non creare confusione visiva.
Anche i vassoi, fondamentali per le attività montessoriane, andranno benissimo per appoggiare alcuni giocattoli sulle mensole.
Dopo aver impostato la mensola, è ora quindi di scegliere quali giocattoli sistemare, secondo queste regole. I giocattoli devono stimolare e assecondare gli interessi di un dato momento, quindi se ora il vostro bimbo è tutto preso dalle scatole di cartone, fate una cesta dedicata; idem per le palline, per i libri, per i sonaglini o gli strumenti musicali di legno. Non serve un'eccessiva stimolazione del cervello: potrebbe essere controproducente. Meglio concentrarsi ogni volta su uno stimolo differente!
Senza spendere capitali in mobili montessoriani (quelli in commercio effettivamente sono spesso cari), potete affidarvi all'Ikea (che in catalogo ha moltissime tipologie di mensole, larghe e solide come piacciono a noi), oppure provare con il DIY, il Do It Yourself: qui (http://boxycolonial.com/montessori-inspired-diy-toy-shelf-abe/) trovate un tutorial per costruire una bellissima mensola in tutto e per tutto montessoriana.
Guardate il risultato:
(foto 3 http://boxycolonial.com/montessori-inspired-diy-toy-shelf-abe/)
Bella, eterea, solitaria, magica: la Luna piace moltissimo ai bambini, e li affascina, sin dal momento in cui la notano lassù nel cielo buio, quando li segue dovunque vadano spostandosi con loro, a piedi o in automobile. Una magia, vero?
L'occasione per studiarla meglio, snocciolando qualche nozione per i bambini, sono i lavoretti dedicati proprio a lei, la Luna.
- La cosa più importante da sapere sulla luna sono le sue fasi, no? Dalla luna piena a quella crescente fino a quella calante. L'occasione per studiarle si può rivelare un ottimo pretesto per creare un bellissimo elemento decorativo ispirato proprio alle fasi lunari!
Bastano dell'argilla o della pasta di sale, una formina tonda per biscotti, un ago e della corda. Poi, per colorare, della tempera andrà benissimo.
Con l'argilla create le varie forme della luna nelle sue fasi, da crescente (uno spicchio sottilissimo, da tagliare con la stessa formina tonda) a calante. Quando le forme sono ancora bagnate, fate dei buchini nel centro, dove passerà lo spago, con un ago bello spesso. Una volta asciutte, coloratele come più vi piacciono, infilate lo spago e appendete. Bellissimo!
(foto 1 http://heymorningstar.com/free-people-inspired-moon-phases-mobile/)
- Per i più piccoli, bastano un piattino di carta, della tempera e dei cartoncini.
Dipingete metà piattino di giallo, a simboleggiare il sole, e l'altra metà in grigio, come la luna. Ritagliate poi delle stelline di cartone un po' più spesso e stavolta dipingetele di bianco. Incollatele poi sulla riga che separa sole e luna.
Con un buchino e del filo sottile il lavoretto sarà bellissimo e pronto per essere appeso!
(foto 2 http://ithappensinablink.com/creation-day-4/#_a5y_p=3980436)
- Per un effetto ancora più magico, andate dalla nonna e tirate fuori dall'armadio quella scatola di bottoni che sta sicuramente nascosta tra le lenzuola e i gomitoli di lana!
Ritagliate un cartoncino nero, abbastanza spesso, con la forma della luna, e incollatelo su un altro cartoncino, stavolta bianco (così sarà più visibile la forma lunare). Riempite poi la silhouette della luna con mille bottoni di tutte le forme e colori (e più ne userete di scintillanti, più l'effetto sarà da fiaba). Basta incollarli con della colla a caldo.
Incorniciate per ottenere una vera opera d'arte da appendere in cameretta!
(foto 3 https://www.etsy.com/it/listing/116438256/button-art-crescent-moon-and-stars-home)
- E perché non mettersi in cucina? I biscotti a forma di luna saranno buonissimi! Ecco la ricetta della nostra frolla leggera e sana, senza burro nè uova.
(foto 4 http://www.pillsbury.com/recipes/moon-cookies/302dae35-0461-47f1-9c4c-fda90b26728b)
Oggi vi faccio conoscere una mamma e un’artista davvero eccezionale, che con i suoi dipinti sta conquistando tantissime famiglie: lei è Alena Kalchanka, mamma di origini biellorusse che crea dipinti coloratissimi e meravigliosi, generalmente realizzati per celebrare l’amore della famiglia.
Ciao Alena, hai voglia di raccontarci la tua storia e come hai inizato a dipingere mamme con i loro bambini?
“Da piccola ero una bambina con una fantasia molto sviluppata: già alla scuola materna amavo lavorare con la pasta sintetica e i colori ed ero sempre l'ultima ad alzarmi quando ci coinvolgevano in queste attività. A scuola i miei disegni attiravano non solo i bambini ma anche le maestre, che erano colpite dal mio modo di rappresentare la realtà. Così un giorno l’insegnante ha chiamato mia mamma per confrontarsi con lei su questa mia grande passione e inclinazione naturale e le ha consigliato di farmi fare dei corsi specifici per migliorare e apprendere diverse tecniche.
Abbiamo trovato una struttura molto distante da casa mia e non era per nulla semplice da raggiungere ma volevo assolutamente frequentare quel corso: la prima sera di lezione ho presentato i miei lavori e dal giorno successivo mi hanno spostato di classe. Non ero più con i miei coetanei ma con adulti: così mi sono trovata con persone grandi e nessun amico. Da una parte ne ero felice, dall’altra molto intimorita. La lezione cominciava alle 21.00 di sera e finiva alle 23.00, appena in tempo per prendere l’ultimo autobus: avevo 11 anni e tornare così tardi a casa, prendere i mezzi pubblici in una città molto grande, spaventava terribilmente la mia famiglia, e anche me; per questo motivo dopo 3 settimane, a malincuore, ho abbandonato la scuola d’arte.
Ho attraversato un periodo difficile e fino a 18 anni non ho dipinto: arrivata in Italia ho conosciuto un artista molto noto di nome Minolfi che dopo aver visto alcuni miei scarabocchi sui tovagliolo mi ha domandato perché non dipingessi, spronandomi a ricominciare con la mia arte.
Mi ha prestato i colori a olio per dipingere e ho fatto il mio primo vero quadro che, lo ricordo ancora, era un paesaggio marino. Minolfi ha apprezzato molto la mia opera e mi ha davvero invitata a continuare, dandomi fiducia e autostima. Dopo un anno di tentennamenti a 20 anni ho iniziato a lavorare la con la pietra, realizzavo capitelli sotto i balconi , decoravo le facciate dei camini e realizzavo delle sculture: ho avuto molto successo in termini lavorativi, ma a forza di lavorare con il flessibile, martello pneumatico e scalpello avevo forti dolori e le mani davvero distrutte così ho deciso di abbandonare. Mi sono poi sposata e sono diventata la mamma di Sasha e Bianca due meravigliose gemelline: subito dopo la loro nascita mi sono riavvicinata alla fede Cristiana e ho sentito un forte bisogno di dipingere. Inizialmente creavo donne, donne molto belle ma non ero contenta al 100%, non mi sentivo completamente soddisfatta perché mi sembrava che non fossero in grado di trasmettere emozioni vere e autentiche.
Poi un giorno è arrivata la svolta: ho deciso di creare un quadro dedicato alle mie bimbe. Non sapevo bene però come farlo, anche perché la voglia ci realizzare qualcosa di stupendo era tanta; ho iniziato a vagare sul web per cercare ispirazioni e ho scoperto Katie Berggren http://www.kmberggren.com/: fu lei la spinta che mi serviva! La sensibilità che trasmetteva nei suoi quadri era ciò che volevo creare anche io. Così finalmente, anche le mie donne non erano più povere di sentimento, ma erano un tripudio di amore. Perché quando un quadro è bello non riesci a staccargli gli occhi di dosso.
Ho trovato il mio stile e il genere che amo e mi rappresenta molto: attraverso i miei disegni emerge l’amore e la fede che provo verso la Vita e la maternità. Spesso mi chiedono che tecnica uso... Davvero non ne ho idea! Come vi ho raccontato non ho studiato disegno e pittura!
Ora ho una pagina Facebook che cresce velocemente e mi sento apprezzata e realizzata come artista. Sono grata a tutte le mamme che mi danno fiducia e mi chiedono di realizzare per loro e per la propria famiglia dei quadri, ne sono davvero onorata!”
Per scoprire i lavori di Alina e contattarla potete visitare la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/AlenaKalchankaArt/
Giulia Mandrino
Bere è importante. MOLTO importante. E non le bibite gassate, chiaro. L'acqua è un elemento fondamentale per la nostra salute, per la digestione, per l'eliminazione delle tossine, per il nostro organismo tout court.
Certo, i bambini e i ragazzi spesso non bevono. Se non stanno morendo di sete con la lingua asciutta la maggior parte di loro dimentica di bere, quasi prendesse tempo ad azioni più importanti (tipo: giocare, sporcarsi, fare a palle di neve). E' normale, ma non salutare.
1: Fin dallo svezzamento a bere acqua, non le bevande gassate: sembra banale, ma è importante, soprattutto in una società come la nostra. Abituarli ad avere a disposizione in casa solo acqua minerale è anche pretesto per far capire loro l'importanza di essa. E abituarli a una casa bibite-free è il modo migliore per evitare fin da subito i capricci da mancanza di zucchero, abitudine che con coca e aranciata in casa prendono inevitabilmente.
2. Perché non rendere divertente il controllo di quanto bevono? Parlate loro di quanto è importante bere magari misurando e segnando con con dei ballini colorati la quantità di pipì che fanno. Oppure si possono associare degli animali: 30 ml la pipì della formica, 50 ml del riccio, 130 ml la super pipì del dinosauro!
3. E di quanto sia indicativo il colore della loro pipì. Scura? Bisogna bere molto di più! Chiara? Ottimo, siamo sulla strada giusta! Sembra una stupidaggine, ma ai bambini fa ridere, e non guasta.
4. Magica cannuccia: per i più piccoli, un altro trucco divertente è la cannuccia. Sì, li invoglia di più. Ma evitiamo come sempre lo spreco e i materiali non ecosostenibili! In commercio ne esistono di biodegradabili, di commestibili o di riutilizzabili. Queste ultime hanno il vantaggio di fare "affezionare" i bambini allo strumento che usano per bere, rendendoli anche più responsabili: ogni volta che la si usa, è bene lavarla e riporla!
5: Ma man mano che crescono è importante passare al bicchiere, e averne uno tutto loro, magari grande, colorato, che si sono scelti personalmente è un metodo per spronarli a bere. Fate in modo che sia raggiungibile sempre, anche quando non ci sono adulti che possono raggiungere la mensola delle stoviglie. Mettetelo alla sua altezza, così ogni volta che avrà sete berrà, senza trattenere fino a disidratarsi!
7. Fortunate sono le mamme che hanno il dispenser di acqua e ghiaccio sul frigorifero modello americano: piace davvero moltissimo ai bambini. Ma anche con le bottigliette va sempre bene, oppure direttamente dal rubinetto: non appena possibile, insegnategli l'uso, rendendoli autonomi e indipendenti a compiere un gesto salutare e basilare. Se continuano a non bere abbastanza acqua, aumentate le dimensioni! Se il loro bicchiere è bello grande, riempiendolo fino all'orlo berranno molta più acqua rispetto ad un bicchiere di dimensione "normale" o medio-piccola.
8: Acque aromatizzate: e se ancora fanno i capricci perché l'acqua è noiosa rispetto alle bibite che si trovano ormai ovunque, provate a rendere l'acqua più gustosa, creando insieme a loro (se si cimenteranno loro con la ricetta gli verrà più voglia di assaggiare!) l'acqua aromatizzata. Menta (estratto o foglie) e the sono i gusti più tradizionali, ma provate a immergere della frutta (fette di limone, di arancia, fragole e more pressate e ogni frutto che più vi aggrada) e lasciarla macerare per qualche ora. Il risultato sarà un magico e delizioso liquido che sicuramente faranno fatica a non apprezzare!
9. Acque colorate: e potete creare anche deliziose acque colorate unendo qualche cucchiaino di estratto di barbabietola per ottenere il rosa, mora per il viola, carota per l'arancio, verde con gli spinacini. Nei prossimi giorni troverete su mammapretaporter.it un articolo interamente dedicato alle acque colorate per bambini!
10. Ultimo ma non ultimo per importanza giocare con l'acqua: eh si, ormai sappiamo che "non giocare con l'acqua" è un tabù da superare assolutamente. Così, ovviamente non mentre mangiamo a tavola ma in momenti ben prestabiliti della giornata e differenti dal pasto possiamo sputare (eh si!!!), fare i gargarismi, fare le bolle con la cannuccia!
Giulia Mandrino
A volte basta una tinteggiata di un bel giallo senape, o verde salvia, o blu notte, e la cameretta dei bimbi cambia volto, diventando super originale e creativa. Ma monocolore o multicolor basta aggiungere i dettagli che più ci piacciono per renderla in ogni caso davvero accogliente e stimolante!
1. Volete rimanere in un'atmosfera delicata? Accostate un colore pastello come questo celeste ad un grigio chiaro: l'effetto è davvero rilassante, eppure coloratissimo!
(foto 1 http://projectnursery.com/projects/aqua-and-gray-chevron-nursery/)
2. Anche dipingendo le pareti di un semplice bianco è possibile ottenere l'effetto "trionfo del colore" puntando su oggetti di colori diversi, sparsi dappertutto, dal tappeto al lettino. Il bianco delle pareti permette di non focalizzarsi su un colore, ma di sbizzarrirsi senza ottenere un effetto kitch o pesante.
(foto 2 http://frame.bloglovin.com/?post=4365998158&blog=1635223)
3. Per la vostra bambina state pensando al classico rosa? Il nostro consiglio è di optare per una tonalità chiara, pastello, antica. Il rosa acceso stufa, e l'effetto può risultare pesante! Ma puntando sul chiaro il risultato è davvero zuccheroso eppure non eccessivamente smielato.
(foto 3 http://laybabylay.com/pink-shared-girls-room)
4. E guardate il salvia: non è bellissimo?
(foto 4 http://frame.bloglovin.com/?post=4723809820&blog=1635223)
5. Ma anche il senape non scherza. Ed è un'ottima alternativa al giallo, evergreen della stanza neutra!
(foto 5 http://www.ensuus.nl/2015/11/okergoud-in-de-kinderkamer-diy-hangkast.html)
6. Sapete, anche il nero non è male. Basta scegliere una parete sola da dipingere di nero (altrimenti l'effetto sarà lugubre) e magari aggiungerci qualche elemento, come i piccoli triangolini verdi o un effetto lavagna da scarabocchiare, per rendere tutto più divertente ma elegante.
(foto 6 http://frame.bloglovin.com/?post=4365998158&blog=1635223)
7. Le mappe si rivelano un ottimo strumento di decoro, oltre che di apprendimento! Ce ne sono di diverse tipologie, ma nessuno dice che non possiate addirittura dipingerla voi!
(foto 7 http://www.muralswallpaper.co.uk/explorer-kids-world-map-mural#.VqdAsDbSnIU)
8. E sapete qual è un altro strumento ideale per creare bellissime opere d'arte sulle pareti? Il nastro adesivo. Guardate qua. Insieme ai giocattoli il risultato è coloratissimo.
9. Per i bambini amanti dei Lego, poi, perché non optare per i blocchi di colore dei tipici mattoncini? Colori primari, dunque, e linee ben definite.
10. E se invece amano la montagna, con pennello e tinta è semplicissimo e bellissimo ricreare le cime, con colori come il verde e il grigio che trasportano subito nel mood alpino!
(foto 10 http://www.brit.co/kid-room-diys/)
Non solo in autunno e inverno, quando le difese calano: cercare di rafforzare il sistema immunitario dei nostri bambini è sempre consigliabile, ed è possibile farlo attraverso il cibo, perchè davvero siamo cosa mangiamo.
Inserendo alcuni cibi nella dieta dei nostri figli, con ricette deliziose e golose (mica i soliti minestroni o cibi da adulti che suscitano la noia delle papille gustative più piccole!) potremo migliorare il loro stato di benessere rafforzando il loro sistema immunitario.
Ecco i cibi che rafforzano il sistema immunitario dei bambini: quali alimenti inserire nella dieta dei nostri bimbi per aiutarli a combattere le malattie di stagione e alcune ricette per renderli golosi
- La frutta secca è ottima per rafforzare le difese dei bambini. In particolare, le mandorle, con il loro contenuto di vitamina E e di manganese, aiutano le cellule ad eliminare ciò che è dannoso per l'organismo. Il latte di mandorla (come il nostro fatto in casa - http://www.mammapretaporter.it/food/bevande-e-centrifugati/come-fare-in-casa-il-latte-di-mandorla) è versatile, dolce e piace i bambini: inseritelo sempre più spesso nella dieta!
- Semi e oli: anche i semi di girasole o di zucca, con vitamina E, zinco e grassi acidi Omega 3, sono gustosissimi e ottimi! Qui trovate tutte le informazioni di cui avete bisogno in merito all'utilizzo di semi e oli. In questo articolo invece parliamo dell'olio di semi di canapa e delle sue preziosissime proprietà.
- Le verdure arancioni o rosse, come le carote, la zucca o le barbabietole, sono ricche di betacarotene: tenetelo in considerazione, perché questo elemento (oltre ad essere l'alleato dell'abbronzatura estiva) aiuta a combattere i radicali liberi, ma soprattutto aumenta il numero di cellule che combattono le infezioni nell'organismo. Perché non utilizzare questi alimenti in buonissime vellutate (come quella arancione allo zenzero) o in tortine gustose da mangiare per merenda - è buonissima ed è possibile farla anche in forma di muffin, sostituendo i pirottini alla tortiera)?
- I probiotici sono la prima cosa che viene in mente quando si parla di sistema immunitario. Lo yogurt in questo senso è ottimo: mangiando o usando nelle nostre ricette lo yogurt a ridotto contenuto di zucchero (che altrimenti annullerebbe l'effetto!) si fa sì che i probiotici contenuti naturalmente agiscano sul sistema, rafforzandolo. Ottimo quello di capra e di soya!
Utilizzatelo come condimento nelle insalate o sulle vellutate (insieme a qualche seme - di zucca, di girasole - al posto dei crostini): buonissimo!
- Sostituite poi lo zucchero nel latte vegetale e nel tè della mattina con il miele: è un antibiotico naturale, con il suo alto potere battericida! Non solo: è ottimo come disinfettante per le vie respiratorie (non solo quando mal di gola e piccole bronchiti sono in corso, ma anche preventivamente!).
- Gli antiossidanti sono importantissimi: aiutano il corpo a combattere lo stress causato dai radicali liberi e in questo modo mantengono attivo il sistema immunitario. Ne sono ricchi i frutti di bosco, ed è una notizia bellissima, se pensiamo che solitamente i bambini ne vanno ghiotti!
Le puree di frutta in sostituzione ai fruttini in commercio per la merenda piaceranno tantissimo ai bimbi. Con un estrattore o un frullatore, mixate una banana, 1/2 vaschetta di mirtilli, 10 fragole e 1/2 vaschetta di lamponi: una delizia!
- Anche gli spinaci sono perfetti per l'obiettivo rinforza-sistema immunitario. Contengono vitamine A, E, C, K. manganese, selenio e (sì, aveva ragione Popeye) ferro. Anche in questo caso si può provare con il frullatore, ma stavolta per creare uno smoothie: nel frullatore inserisci un quarto di bicchiere di latte di mandorla, poi aggiungi 1 tazza di spinaci, 1 tazza di uva senza semi e 1/2 tazza di ghiaccio, e trita fino ad ottenere una consistenza morbida. Poi dì al tuo bambino che è frullato di dinosauro!
- Infine, anche se hanno un sapore pungente che spesso ai bimbi non piace del tutto, aglio e cipolla sono fondamentali per combattere i raffreddori e le influenze: lo zolfo contenuto nell'aglio è antibatterico e pulisce l'intestino, l'allicina invece è antibiotica e stimola la crescita delle cellule che combattono le infezioni.
Ricordatevi di non iserire proteine animali in più di un pasto al giorno e di eliminarle quando il bimbo è ammalato: e sopratutto togliete latte e derivati in presenza di muco!
Trovate tantissime ricette sane e gustose nel nostro libro The Family Food, ricette naturali per famiglie incasinate, edito da Mental Fitness Publishing
La redazione di mammapretaporter.it
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