Quando vorresti che il tempo si fermasse

Domenica, 15 Maggio 2016 06:51

Passano pomeriggi, giorni, mesi e anni in cui vivi nella gioia ma anche nella fatica più impensabile, quella che ti fa toccare con mano il tuo limite di sopportazione, anzi quella linea l'hai superata ormai da tempo immemore: così dopo l'arrivo del mio secondo figlio il mio corpo e la mia mente (e chi di voi è mamma bis con figli vicini di età lo sa) hanno sopportato periodi in cui sinceramente, se guardo indietro, non so come ho fatto a superare più o meno indenne. Non so davvero spiegarmi come ho fatto a superare giornate di totale solitudine, stanchezza e di esaurimento nervoso galoppante: la sensazione di non finire mai era imperante e spesso il buio occupava la mia mente, così come il senso di inadeguatezza e di "tutto fuori controllo". 

Ora sono passati 2-3 anni dai giorni bui e i miei figli hanno 4 e 6 anni e vedo quei giorni con la patina ovattata che il tempo dona: tra vuoti di memoria e flash improvvisi, ricordi di grande tenerezza e profondo amore ed ematia, visini addormentati e cremine profumose, quei momenti sono lontani. Ora perdo sempre pezzi qua e là, ma mi sento generalmente più in grado di sostenere la situazione ma sopratutto una cosa è cambiata: con loro, con i miei pupetti, sto proprio bene. Insieme coloriamo in ogni modo, facciamo la lotta, sperimentiamo l'arte in tante forme, ci riposiamo, ci immergiamo nella natura. Scegliamo insieme i giochi da fare ma condividiamo anche le incombenze quotidiane, dalle lavatrici alla spesa in un gioco tendenzialmente armonico. 

Venerdì sera, dato che papà tornava dal suo viaggio di lavoro la mattina successiva, siamo andati a mangiare insieme una pizza ed è stato bello, semplicemente bello. E ho pensato: "Wow, vorrei che questo periodo durasse per sempre". E devo dire che non mi era mai capitato di voler farmare il tempo, di sentire il desiderio di rimanere in un periodo preciso della mia vita perchè per natura sono sempre proiettata nel futuro. Ma posso dire che è bello, che significa provare una sensazione di appagamento, pace e serenità notevole, mai percepita prima. Cercherò di organizzarmi al meglio per vivere al 100% questo dono, queste due meraviglie che la natura mi ha donato.

Questa era l'idea di maternità che io immaginavo, queste erano le mie aspettative, di certo non anni senza sonno, esaurimenti nervosi, pianti, crisi di fame nervosa e grande solitudine. Certamente ci sono stati momenti molto, molto belli ma, almeno nel mio caso, la stanchezza era a volte così forte che mi ha impedito di apprezzarli come meritavano. 

Ma credo che senza quelli non sarei in grado ora di vedere una pizza insieme ai miei pupi il momento più bello della mia vita. Perchè davvero, tutto serve, anche quando pensiamo di non essere troppo stanche, troppo sole, troppo sovraccaricate di ogni peso. 

Giulia Mandrino

Dopo un week-end di feste oppure semplicemente dopo una cena un po' troppo impegnativa, possiamo ricorrere ad alcune bevande che ci aiutano a smaltire le tossine accumulate. In primis il decotto di rosmarino, perfetto per sostenere i processi depurativi del fegato. Ma anche l'acqua aromatica al cetriolo, menta e limone è un valido alleato grazie alle proprietà depurative di cetriolo e limone ma anche a quelle tonificanti della menta. 

Vediamo insieme come preparare un'acqua detox cetriolo, limone e menta: la ricetta dell'acqua che stimola il metabolismo e i processi depurativi

“Fate la nanna”, credo uno dei libri più venduti in tutto il mondo. L’ormai celebre Estivill propone un metodo per far addormentare i bambini assolutamente criticato dalla stragrande maggioranza di psicologi, pedagogisti e neuropsichiatri infantili: nonostante molti studi scientifici siano fortemente contrari a questo approccio, il libro continua a essere venduto nelle librerie riscuotendo un grande successo.

Ecco 11 motivi per cui il metodo del libro "fate la nanna" è pericoloso per i bambini: perché il Metodo Estivill è rischioso secondo la dott.ssa Alessandra Bortolotti

1. “È quantomeno curioso che in fondo al libro non ci sia neanche un rigo di bibliografia e che, e dalla sua uscita a oggi, gli autori non abbiano pubblicato un solo studio scientifico che dimostri la validità del “loro” metodo.

2. Autorevoli associazioni mondiali hanno prodotto documenti ufficiali che mettono in guardia dai possibili rischi a esso collegati. Eppure il libro vende tantissimo, viene consigliato da molti corsi di accompagnamento alla nascita e regalato come strumento indispensabile per i genitori. “Il suo metodo, fra l’altro, è criticato da diversi studi solidamente documentati, e di recente, dopo una segnalazione dell’Associazione culturale pediatri in merito a una trasmissione televisiva che proponeva immagini molto forti di un bambino sul quale veniva applicato, si è espresso a sfavore di questo metodo anche il Garante per l’infanzia italiano.”

3. Da un punto di vista psicologico, ignorare il pianto significa privare di efficacia il segnale che i bambini utilizzano da sempre per comunicare con i genitori o con chi si prende cura di loro. Questo può alimentare un senso di inadeguatezza circa la loro capacità di esprimere paure e disagi e di ricevere in cambio regolazione emotiva dall’adulto, nel senso di rassicurazione e conforto.

4. La psicoanalista inglese Sue Gerhardt ha dimostrato l’effetto che il pianto prolungato dei bambini ha sul loro sistema endocrino: «L’essere costantemente ignorati quando si piange è particolarmente pericoloso perché alti livelli di cortisolo nei primi mesi possono anche incidere sullo sviluppo di altri sistemi di neurotrasmettitori i cui percorsi devono ancora essere stabiliti. Essi sono ancora immaturi e non pienamente sviluppati persino dopo lo svezzamento. Infatti il ritmo normale di produzione di cortisolo ha un picco la mattina al risveglio e ci vuole quasi tutta la prima infanzia (fino ai 4 anni circa) per stabilire un andamento adulto della quantità di cortisolo, alta la mattina e bassa la sera».

5. Al contrario, aggiunge, «si è scoperto che coloro che hanno avuto un costante contatto fisico, sono stati spesso tenuti in braccio e hanno ricevuto molta attenzione durante la prima infanzia, da adulti hanno un’abbondanza di recettori del cortisolo. Ciò significa che possono facilmente gestire lo stress».

Può inoltre incidere sui suoi ritmi fisiologici:

6. Alterando i cicli del sonno e le fasi Rem e non Rem.

7. Alterando la maturazione dei neuroni.

8. Inducendo una produzione di cortisolo in eccesso e protratta (stress).

Non solo, ma può generare anche disagi psicologici:

9. Il pianto smette di essere un segnale accolto dall’adulto.

10. Il bambino non ha più fiducia nella sua capacità di farsi capire, ascoltare e aiutare. Col tempo non chiama più anche se si sveglia, perché probabilmente si rassegna al fatto che nessuno risponderà al suo richiamo.

11. Un altro aspetto molto discutibile del libro è che contiene frasi appositamente inserite per persuadere il lettore ad aderire al metodo. Parallelamente alle sue regole da seguire, l’autore elabora infatti un vero e proprio programma di persuasione di cui il genitore-lettore, in quanto potenziale acquirente, è l’inconsapevole destinatario. Estivill punta a convincere perché sa che per natura, per istinto e per amore il genitore potrebbe sviluppare dubbi, difficoltà e reticenzeb a eseguire le sue istruzioni. Che cosa fa allora il nostro autore? Usa sapientemente le parole per indurlo a delegare a lui la questione, producendo disempowerment, rendendolo dipendente dal metodo stesso – che andrà ripetuto ove necessario – e facendolo sentire come uno dei pochi eletti che riescono ad applicarlo.”

Come fare allora per riuscire a dormire la notte senza essere svegliati dai propri figli?

Nel libro  “I cuccioli non dormono da soli” di Alessandra Bortolotti, ed. Mondadori, l'autrice ci spiega come funziona il sonno dei bambini e ci illustra possibili soluzioni: a noi spetta scegliere quella migliore per la nostra famiglia.

Giulia Mandrino e Alessandra Bortolotti

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

I germogli delle piante sono davvero benefici: essi contengono, in maniera più concentrata, le vitamine (sono ricchissimi di vitamina A e B12!), i sali minerali, gli enzimi, gli amminoacidi essenziali, gli oligoelementi, i carboidrati, le proteine, gli zuccheri semplici e le sostanze di riserva che servono per la crescita della pianta. Sono praticamente gli embrioni delle varie specie.

Se consumati, questi germogli (che crescono a partire dai piccoli semi) si rivelano davvero utili al nostro organismo, oltre che buonissimi! Tra le specie più apprezzate e utilizzate in cucina (in maniera davvero versatile per insaporire ogni piatto) troviamo i germogli di soia, dei fagioli, delle lenticchie, della rucola, dei broccoli, del trifoglio, della senape, del lino, del fieno greco, del crescione e di mille altre piante. E tutti hanno un sapore molto deciso!

Potete trovarli in commercio già pronti, ma c'è un uso ancora migliore: la germogliazione in casa! 

Vi presentiamo gli usi benefici dei germogli e del germogliatore: come coltivare in casa i germogli delle nostre verdure preferite a partire dai loro semi

Solitamente i germogliatori casalinghi si presentano in plastica o terracotta. Si tratta di contenitori più o meno grandi che permettono la crescita dei germogli di più specie di semi contemporaneamente, grazie ai cestelli sovrapposti o messi uno accanto all'altro.

I semi delle varie specie di piante si trovano in commercio, singoli o in mix già pronti, a basso costo (rispetto ai germogli già pronti, che invece hanno un prezzo piuttosto elevato). Una volta comperati, i semi vanno messi in ammollo (solitamente per una notte), scolati e successivamente vengono posti sui ripiani del germogliatore, da posizionare in un luogo della casa soleggiato ma non esposto ai raggi diretti del sole (che altrimenti brucerebbero i semi). Qui trovi i nostri consigli e i vari tipi di semi da far germogliare.

Non serve innaffiarli troppo: di solito basta una spruzzatina d'acqua ogni tanto, in modo da evitare eccessi di liquido che altrimenti formerebbero muffe e farebbero proliferare i batteri. L'acqua in eccesso, comunque, viene raccolta nella vaschetta alla base del germogliatore. Basterà vuotarla (ma senza buttarla: è ottima per innaffiare le altre piante!) e continuare la nostra coltivazione.

Giorno dopo giorno, i semini iniziano a schiudersi e a germogliare, formando un'erbetta davvero carina. Bastano pochi giorni: il trifoglio, ad esempio, è pronto già dopo cinque giornate! E in ogni caso i tempi di germogliazione sono davvero brevi.

Una volta pronti (raggiungono solitamente l'altezza di una decina di centimetri) sono subito consumabili. Anzi, prima li si mangia meglio è, anche se, una volta colti, possono tranquillamente durare in frigorifero (all'interno di una vaschetta di vetro con coperchio ermetico) per quattro o cinque giorni senza appassire. Meglio non lasciarli nel germogliatore: continuando a crescere perderebbero molte delle loro proprietà nutrizionali, diventerebbero collosi e acquosi e sarebbero quindi un pochino più indigesti.

E come si mangiano? Sempre meglio crudi: in questo modo manterranno tutte le proprietà della pianta. Li si può sfruttare per insaporire insalate e insalatone, sulle bruschette, nelle salse, insieme ai cereali come riso e farro, nelle zuppe e nelle minestre, nello yogurt o all'interno di polpette e ripieni.

Noi abbiamo scelto Germoglio, di Siqur Salute. Germoglio infatti è automatico, il che lo distingue nettamente dai germogliatori “normali”. Nella parte iniziale di questo libretto è spiegato abbastanza bene come funziona e trovate anche info utili sui germogli: https://issuu.com/siqursalute/docs/germoglio/1?e=24502617%2F30000297

Ecco le caratteristiche principali di Germoglio:

- è automatico, con un bassissimo consumo di energia annaffia tramite uno spruzzino i germogli ogni mezz’ora

- l’acqua raccolta nella vaschetta in basso viene rimessa in circolo per le annaffiature, cosa che evita da una parte il ristagno e la formazione di muffe, dall’altra fornisce ai semi la giusta ossigenazione

- non è necessario terreno né luce solare, grazie al colore della vaschetta che scherma la luce esterna creando l’”habitat” ideale

- le plastiche sono BPA free

- può essere educativo per i bambini osservare la crescita dei germogli!!! 

- il tempo per la “raccolta” oscilla di norma tra i 3 e i 6 giorni, a seconda dei semi

- la quantità di germogli ottenuta con Germoglio è notevole! una famiglia può mangiarne tranquillamente per una settimana

La redazione di mammapretaporter.it

 

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Cos'è il digiuno breve e come funziona

Sabato, 14 Maggio 2016 07:00

Il nostro corpo è una macchina efficientissima: esso sa regolarsi in base alle nostre esigenze, ma anche noi possiamo essere in grado di modificare le sue reazioni per avere benefici a lungo termine. Lo sapevate?

Pensate solo alle persone diabetiche, che facendo attenzione a fare una corretta colazione possono regolare la loro insulina fino a cena! Ecco, allo stesso modo certi comportamenti alimentari possono stimolare alcuni aspetti del metabolismo per avere effetti positivi che durano nel tempo.

Il digiuno breve può essere considerato una pratica di questo tipo: non una limitazione prolungata all'assunzione di cibo, ma solo qualche mese al giorno. In questo modo i benefici sarebbero davvero ottimi, lontani dai danni causati dai digiuni di lunga durata.

Ecco cos'è il digiuno breve e come funziona: come l'assunzione limitata di cibo per qualche giorno al mese può dare una spinta reale al metabolismo

Il digiuno è da sempre una pratica conosciuta e diffusa. Molte religioni (come l'Islam con il Ramadan e il cattolicesimo con il venerdì di magro senza carne e alcolici, o i diversi giorni di astensione dal cibo previsti dall'ebraismo) lo prevedono, e non solo per le proprietà metaforicamente depurative: la depurazione è reale, e i suoi benefici sono provati. Così come il fatto che la restrizione calorica, ovvero un'attenzione più focalizzata sul non assumere troppe calorie, è causa di longevità rispetto a chi sceglie diete ipercaloriche.

Il digiuno breve si inserisce così in questa prospettiva, né più né meno, e vuole essere una pratica per migliorare l'organismo senza ricorrere alle solite diete iperproteiche che di fatto affamano in maniera pericolosa l'organismo.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista di settore "Cell Metabolism" ed è stata condotta dal dott. Valter Longo dell'University of Southern California di Los Angeles. In poche parole, il dott. Longo spiega come brevi periodi di digiuno possano avere effetti positivi sull'uomo.

I benefici si ottengono, praticamente, perché attraverso questi brevi digiuni distribuiti durante il mese viene stimolata la produzione di una particolare proteina, la FSP27, che favorisce lo scioglimento del grasso, modulando così le funzioni metaboliche. 

Si crea nel corpo una sorta di memoria metabolica, che con il digiuno agisce più velocemente rispetto a quando si mangia troppo, e che quindi dura di più (per questo bastano pochi giorni al mese!).

Il digiuno breve vuole puntare alla riduzione delle malattie legate alla sovralimentazione (come i tumori e i problemi cardiovascolari) e all'allungamento della vita.

Lo studio ha quindi preso in considerazione (dopo i test sugli animali, che hanno provato un miglioramento e un allungamento della vita: i topi che seguivano questa particolare dieta vivevano in media tre mesi in più rispetto ai compagni - e tre mesi, nella vita di un topo, sono parecchi) diciannove volontari che hanno provato per cinque giorni al mese a limitarsi all'assunzione di circa 700 calorie, mantenendo la dieta "normale" per tutti gli altri giorni.

In soli tre mesi i miglioramenti sono stati incredibili: il glucosio nel sangue è sceso (come la resistenza insulinica, che è diminuita), il grasso addominale si è ridotto, così come sono scesi i livelli di proteine responsabili delle malattie cardiovascolari e si sono ridotte le transaminasi. 

Il peso gradualmente scende, quindi, e insieme al dimagrimento il corpo ne guadagna in vera salute.

Non tutti possono effettuare il digiuno breve, è quindi fondamentale chiedere prima di tutto consiglio al proprio medico di fiducia. 

Ma come funziona il digiuno breve? Può essere effettuato secondo due modalità:

1. La prima prevede l'astensione dal cibo per un periodo di 16-17 ore eliminando il pasto serale: di giorno è assolutamente sconsigliato perchè il processo di eliminazione di tossine avviene la notte e l'accelerazione metabolica non si verifica se si salta la colazione o il pranzo. Durante queste 17 ore è concessa anzi obbligatoria l'assunzione di acqua e volendo anche tisane e un estratto di sola verdura e zenzero (ad eccezione di carote, zucca, zucchine e pomodori). 

2. La seconda modalità, illustrata in precedenza, è l'assunzione ridotta di cibo durante la giornata per un totale di circa 700 calorie. 

La frequenza con cui si è effettua questo digiuno non deve essere in nessun modo continuativa: gli esperti consigliano 2 giorni, 3 a settimana al massimo. Il resto del tempo è necessario seguire un'alimentazione sana a base di verdura, un po' di frutta, cereali integrali in quantità moderate, pesce e poca carne, uova e formaggio. Chiaramente evitare zucchero bianco, grassi ideogenati e bibite gasate. 

La redazione di mammapretaporter.it

 

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Cos'è il Chi, o Energia Vitale

Sabato, 14 Maggio 2016 06:52

C'è un termine, nella medicina tradizionale cinese, che in italiano viene tradotto con Energia Vitale. Si tratta del "chi", o "qi", ed è fondamentale per l'uomo.

Ma di cosa si tratta? Vediamolo insieme.

Ecco cos'è il Chi, o Energia Vitale: la forza che secondo la medicina tradizionale cinese sta alla base dell'universo

Esso è la forza primordiale di tutta la vita, dell'universo, dell'uomo. Costituisce tutto e da esso derivano trasformazioni e movimenti.

In sostanza, l'energia vitale nasce nel momento esatto della nascita dell'uomo, quando egli è ancora embrione e feto (essa si forma infatti dall'incontro tra seme maschile e ovulo femminile); cresce con lui e, alla morte, si disperde nel mondo.

Il chi è in questo senso il flusso continuo che lega i tessuti umani, gli organi, ma anche la persona all'ambiente che la circonda.

Tutto parte dall'ombelico: il bambino, ancora nella pancia della mamma, riceve proprio da lì i nutrienti e l'aria di cui ha bisogno, ed è per questo che per la medicina cinese esso è il punto di partenza dal quale si origina il flusso vitale. Questo flusso vitale, l'energia vitale o chi, è appunto l'insieme di tutte le energie e di tutte le sostanze indispensabili all'organismo per vivere in salute.

Questa energia vitale (che spesso si identifica nello ying e yang, energia mista calda e fredda, liquida e densa, o flusso di energia tra l'interno e l'esterno, tra il corpo e l'ambiente) si costituisce in due modi: prima della nascita, attraverso quella ricevuta dai genitori, e dopo la nascita, con quella costituita attraverso gli scambi con l'ambiente in cui si vive (che modifica la quantità e la qualità di energia iniziale a seconda dell'alimentazione e delle abitudini).

Alla nascita l'equilibrio era perfetto e nutriente: pian piano l'adulto perde questo equilibrio, ed è attraverso la meditazione taoista (o grazie ad altre pratiche dedicate proprio a questo scopo) che si può tentare di tornare all'equilibrio iniziale. 

Si ritiene che i canali che trasportano l'energia vitale agli organi e ai tessuti con il passare del tempo si ostruiscano, causando la stanchezza e la cattiva salute; in altre parole, lo stress della vita rende "cattivo" il flusso di energia vitale così perfetto nell'infanzia.

Se l'energia scorre libera senza ostruzioni, quindi, il corpo è in salute e l'ambiente in armonia; quando però il flusso si blocca l'organismo è soggetto a dolori e malattie, mentre all'esterno il tutto si traduce in tempeste e cataclismi.

Per ristabilire la buona salute è quindi necessario risanare i rapporti tra le forze ying e yang, che, fredde e calde, se unite di ritrovano tiepide. Il taoismo cerca quindi, in altre parole, di tentare di far tornare allo stato iniziale in cui si trovava durante la nostra infanzia il flusso energetico vitale che scorre nel nostro organismo, attraverso la meditazione o la respirazione.

Anche l'agopuntura si occupa di ripristinare il corretto ed equilibrato flusso di energia vitale, così come lo shiatsu, il reiki o lo yoga. E anche il feng shui si basa sullo stesso principio: garantire la migliore qualità energetica attorno a noi, nell'ambiente in cui viviamo, per far sì che ciò fluisca poi nel nostro corpo.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Se avete un germogliatore a portata di mano approfittatene (e se non ne avete uno correte ai ripari: non potete più farne a meno!): coltivare i propri germogli in maniera casalinga permette di avere sempre a disposizione un ingrediente insostituibile, leggero, saporito e super salutare.

Ve l'abbiamo detto: i germogli, che sono i primi filamenti nati dai semi delle verdure, come fossero embrioni della pianta che da essi nascerà, hanno moltissimi benefici (contengono in concentrazione maggiore tutte i nutrienti della pianta!), oltre che essere deliziosi. Provate a coltivarli a casa, e potrete arricchire in sapore e in salute tutti i vostri piatti, avendo cura di consumarli sempre a crudo per mantenerne tutte le proprietà nutrizionali.

Ecco 10 germogli da coltivare facilmente a casa: dai più classici di soia fino a quelli dei piselli e del ravanello rosa, i semi più deliziosi da sfruttare integrandoli nella nostra dieta

- La soia è deliziosa, e i suoi semi ancora di più. Ma sono anche ricchi di benefici: abbassano il colesterolo e prevengono l'ipertensione, oltre che essere perfetti per le diete veg (dal momento che sono ricchissimi di proteine vegetali)!

Comprate quindi un sacchettino di semi di soia gialla e con il germogliatore in tre giorni avrete i vostri buonissimi germogli. Hanno bisogno di bere parecchio, quindi innaffiateli per bene circa due o tre volte al giorno, stando comunque attenti ad evitare i ristagni che causano le muffe: basterà cambiare un paio di volte al giorno l'acqua che si raccoglie nella vaschetta in basso! E mi raccomando: tenete il germogliatore lontano dalla luce diretta del sole.

- Un altro seme che necessita molta acqua (e che è bene tenere in ammollo, prima di coltivarlo, per qualche ora) è quello del trifoglio, un classicone dei germogli, conosciuto per le sue proprietà depurative del sangue e per l'alto contenuto di minerali come ferro, calcio e zinco. E gli enzimi che si formano durante il processo di germogliazione sono ottimi per la digestione!

Nei primi tre giorni inizieranno a spuntare i gambi e le foglioline, ma solo il quinto giorno potrete tagliarli e papparveli!
- Se vi piacciono i piselli, vi piaceranno anche i germogli che nascono dai loro semi! Comprate un sacchetto di semi secchi apposta per la germogliazione (ricchi di proteine, fibre, carboidrati e minerali come il potassio, il magnesio e il calcio), lasciateli in ammollo dieci ore e procedete a sistemarli nel germogliatore.

Hanno bisogno di essere annaffiati circa due o tre volte al giorno (un po' come il trifoglio), e, posti alla luce indiretta del sole (meglio ancora se al chiuso di una dispensa!), dopo cinque giorni la germogliazione sarà completa. I ciuffetti, bianchi e sottili, possono essere tagliati e mangiati quando raggiungono l'altezza preferita, e si conservano chiusi in un sacchetto per qualche giorno in frigorifero.

- Tra i fagioli, i più saporiti sono quelli della tipologia Azuki, perfetti per la germogliazione. I semi da comprare per la coltivazione hanno una forma all'apparenza molto simile al fagiolo stesso, ma in dimensione parecchio ridotta. Il primo giorno basterà lasciarli in ammollo, per vedere già spaccarsi la pelle da cui poi uscirà il fusto, dopodiché nel germogliatore sarà necessario innaffiarli (cambiando l'acqua di ristagno) due o tre volte al giorno. Al raggiungimento di tre centimetri d'altezza coglieteli e utilizzateli nei vostri piatti: buonissimi!

- Più difficili da coltivare (perché si rischia di utilizzare troppa acqua!) ma buonissimi e dal sapore deciso come la pianta da cui derivano sono i germogli di rucola. Per coltivarli bisognerà tenerli a bagno per cinque o dieci minuti (osserverete che si forma una specie di strato gelatinoso attorno a loro, che li renderà simili ad una massa mucillanosa! E' normale, ed è giusto che si formi) per poi disporli sul germogliatore in modo uniforme.

L'innaffiatura è prevista in questo caso solo per una volta al giorno fino allo spuntare delle foglioline (momento a partire dal quale si aumenterà invece la frequenza). Raggiunta l'altezza desiderata gustateli crudi sulle pietanze che preferite, e godetevi il sapore deciso di questa pianta dalle proprietà antiossidanti, amica anche del sistema immunitario.

- Nella medicina tradizionale è considerato rinvigorente e ricostituente dell'organismo: parliamo del fieno greco, i cui semi danno una spinta al metabolismo dei grassi e riducono l''assorbimento del colesterolo cattivo (venendo in aiuto anche dei soggetti diabetici: rallentano infatti il metabolismo degli zuccheri ed evitano i picchi glicemici!).

L'ammollo è di cinque o dieci ore, mentre la germogliazione completa avviene in cinque giorni. Croccante e leggermente amaro, è buonissimo a fine cottura su pasta e riso, oppure a crudo nelle insalate miste.
- Per integrare i grassi buoni Omega 3, fare una scorpacciata di vitamine C ed E, proteggere l'organismo con un'azione antinfiammatoria ed antiossidante e disintossicare fegato e reni i semi di ravanello rosa sono perfetti. Come i ravanelli "normali", i germogli di questi semi hanno un sapore leggermente piccante che si sposa benissimo con le insalate, le vellutate, i contorni o i primi piatti a base di pasta e riso (aggiunti, come sempre, a crudo a fine cottura).

I semi di ravanello rosa per germogliare hanno bisogno di un ammollo di circa dieci ore, dopodiché, scolati dall'acqua in eccesso e posti nel germogliatore, saranno pronti in tre o quattro giorni con innaffiature periodiche.

- Per i ghiotti di porro, i germogli di questa pianta rimineralizzante sono una fonte unica di acido folico (importantissimo in gravidanza, ma benefico in ogni fase della vita), svolgono un'azione antiossidante e grazie alle sostanze solforate proteggono il sistema cardiovascolare. E il loro gusto deciso, simile a quello dell'erba cipollina, li rende ottimi per insaporire riccamente qualsiasi piatto desideriate, caldo o freddo, principale o di contorno. Buonissimi anche in accompagnamento di formaggi e creme!

Dopo un ammollo di dieci ore circa, poneteli nel germogliatore dopo averli scolati e annaffiateli quindi periodicamente. Rispetto agli altri semi e germogli, il tempo di coltivazione è più lungo (ma l'attesa verrà ripagata dall'ottimo sapore): li potrete utilizzare dopo sette/dieci giorni, avendo cura di annaffiarli una volta al giorno, preferibilmente la sera, ma solo se l'acqua è già asciugata (meglio evitare, con i semi di porro, l'eccesso di umidità!).

- Anch'essi dal sapore deciso e leggermente piccante (ideali quindi per insalate e contorni di verdure, come per i formaggi o per salse vinaigrette fatte in casa), i germogli di senape nascono da semi di colore giallognolo sottoforma di piccolissime palline, ma sviluppano radici e sottili fusti di un bellissimo colore viola. Contengono proteine, carboidrati e oli dall'azione antibatterica e antisettica. Sono ricchissimi anche di minerali: zolfo, ferro, potassio e calcio possono essere integrati nella dieta assumendo questi germogli, che donano all'organismo anche benefiche quantità di vitamine A, B e C.

Necessitano di un ammollo un pochino più breve rispetto ad altri tipi di semi (circa quattro ore) e germinano in cinque o sei giorni. Come sempre, innaffiate quando ne hanno bisogno, facendo attenzione di non trovarvi con troppa acqua in eccesso nella vaschetta di scolo (che causerebbe pericolose e danneggianti muffe).

 

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I rimedi naturali contro le punture delle api sono sostanze che aiutano a decongestionare i tessuti interessati dal veleno iniettato dal pungiglione di queste.

La prima cosa da fare è eliminare il pungiglione con una pinzetta se ancora presente, lavare la parte interessata sotto acqua fredda, disinfettare con acqua ossigenata. Applicare poi il ghiaccio così che il veleno non si espanda ulteriormente e il dolore si percepisca meno.

Di fondamentale importanza, non schiacciare la parte interessata per far uscire il veleno: la pressione incrementerebbe l’entrata in circolo di questo.

E’ necessario recarsi in pronto soccorso nel caso in cui il bambino o l’adulto sia stato punto in bocca e manifesti stati di malessere generali come nausea e vomito e sopratutto nel caso siano presenti difficoltà respiratorie.

Ecco 4 rimedi naturali contro le punture di ape: cosa fare in caso di punture di ape in adulti e bambini

1. Apis 6 ch: il primo rimedio consigliato è un rimedio omeopatico, indicato proprio contro il veleno d’ape. La posologia suggerita è 2 granuli in bocca ogni 10 minuti per la prima ora dopo la puntura, poi rallentare la somministrazione gradatamente, quindi due granuli ogni mezz’ora, poi ogni ora infine 3-4 volte al giorno per 2 giorni.

2. Urtica gel Weleda: rimedio perfetto per le punture di insetto da avere sempre nella borsetta nel kit del pronto soccorso naturale!

3. Argilla: è il rimedio della nonna ma è sicuramente super efficace per togliere velocemente il dolore. Basta mescolare della saliva (si esatto avete capito bene della saliva) e un cucchiaino di argilla: applichiamo sulla superficie interessata dalla puntura d'ape.

4. Olio essenziale di lavanda: olio perfetto per diminuire lo stato infiammatorio della zona. Inserire 6 gocce di olio essenziale di lavanda in un bicchiere d’acqua poi immergere la zona interessata o se non è possibile tamponare questa con garza sterile bagnata con 10 gocce di olio essenziale di lavanda (nel caso in cui il piccolo abbia più di 1 anno. In alternativa inseriamo 5 gocce di olio essenziale di lavanda in un cucchiaio d'acqua, poi immergiamo la garza.

Giulia Mandrino

 

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Il dessert che ci sta facendo davvero impazzire! Serve mezzo minuto e molto spesso lo preparano direttamente i bimbi da soli perchè è di una facilità incredibile, non richiede cottura e servono solo 3 ingredienti. 

Ecco la ricetta del dessert cremoso da un minuto: come preparare un dolce naturale e sano in 0 tempo

14 e 15 maggio: segnatelo subito in agenda, domani e dopodomani saranno bellissime giornate! A Roma torna infatti l'iniziativa pensata da Maria Teresa Esposito, mamma di tre creaturine e super creativa con la passione per i fornelli.

A Roma tornano I diti in pasta: i laboratori di cucina per bambini a cui le mamme non possono rinunciare!

Testaccio, Città dell'altra Economia, 14 e 15 maggio: gli spazi della Factory si riempiranno di urla di bambini e di dita infarinate. Anzi, di Diti! Detta un po' in maniera infantile, l'iniziativa Diti in Pasta (sottotitolo: Alimentiamo buone abitudini) è bellissima: Maria Teresa Esposito ha chiamato, le scuole di cucina della capitale hanno risposto e i bambini potranno godere di due giornate interamente dedicate a loro e alla loro voglia di cucinare.

Coquis, Les Chefs Blancs e Tu Chef, tra le migliori scuole culinarie di Roma, hanno infatti pensato per i bimbi dai tre anni in su ai più disparati laboratori culinari, per coinvolgerli in pasticci e ricette a base di uova, acqua, farina e chi più ne ha più ne metta.

Ma non solo cucina: Idee con Gusto ha pensato a laboratori ricreativi, Kids&Us ad uno di bricolage e Lenuovemamme coinvolgeranno i piccoli in un bellissimo scambio di libri. E Aboca proporrà attività didattiche e sensoriali tutte particolari.

Oltre al divertimento l'intento dei Diti in Pasta è profondo: i genitori saranno coinvolti, perché l'obiettivo è quello di sensibilizzare i bambini attraverso attività ludiche e culinarie, per aiutarli a prendere confidenza con il cibo e l'alimentazione. 

Insomma, l'educazione alimentare per tutta la famiglia passa anche dal divertimento, proprio come l'insegnamento pratico ed astratto di tutti gli aspetti della vita può essere diffuso attraverso il gioco, il “lavoro” dei nostri figli.

Se i bambini imparano a trattare nella giusta maniera il cibo fin dai primi anni, se iniziano a conoscerlo e a instaurare un buon rapporto con esso, ecco che allora crescendo la loro educazione alimentare avrà già delle buone e solidissime basi dalle quali partire.

Promuovere e diffondere l'abitudine alimentare sana e consapevole è infatti uno dei principali obiettivi della due giorni, che vede anche relatori (per gli adulti!) d'eccezione: il sabato pomeriggio saranno la dottoressa Federica Majore (psicologa del comportamento alimentare), il dottor Saccares dell'IZSLT e il dottor Ghiselli del Crea a intrattenere gli adulti con un panel interessantissimo.

Quindi, mamme romane all'ascolto: dalle 10 alle 19 di domani e dopodomani (14 e 15 maggio 2016) recatevi presso la Factory (Spazio Giovani di Roma Capitale, piazza Orazio Giustiniani 4) e, previo pagamento di una piccola somma associativa, fiondatevi con i vostri figli tra i banchi e i laboratori pieni di farina e cibi freschissimi, per imparare insieme a loro cosa significa la buona cucina. Quella DAVVERO buona!

Sara Polotti

Sara

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Cecilia

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