Il tiramisù è stata la prima cosa che ho cucinato: non ho infatti avuto la fortuna che hanno i miei figli di poter essere coinvolta in cucina da piccola. Così aiutavo mia nonna a fare il tiramisù, il dolce che portavo alle feste della mia adolescenza. 

Oggi vi propongo un tiramisù senza mascarpone e senza uova, perfetto anche come primo dessert per i nostri piccoli per festeggiare il loro primo compleanno.

Possiamo anche farlo in versione veg: basterà sostituire la ricotta con del tofu precedentemente sbollentato, un cucchiaino in più di zucchero e al posto dello yogurt greco 3 cucchiai di yogurt di soya.

Ecco la ricetta del tiramisù bianco alla ricotta: come realizzare un tiramisù senza mascarpone e caffè

Giocare con i cibi che ricrescono

Lunedì, 22 Febbraio 2016 10:45

Il cibo, lo diciamo sempre, non deve essere qualcosa che si mangia solo seduti a tavola composti: con il cibo si gioca imitanto la mamma e il papà, lo si cucina con loro, se ne parla insieme per comprendere benefici ed effetti negativi. Insomma, è fondamentale creare una cultura, una connessione con il cibo fin da piccoli.

Risparmiare qualche soldino poi, evitare inutili sprechi, vedere con i nostri occhi la natura che si rigenera: alcune verdure ricrescono naturalmente tra le mura di casa. Ci proviamo?

 

Ecco allora un gioco da fare insieme anche in inverno per insegnare il valore del reciclo del cibo e la potenza della natura: cocare con i cibi che ricrescono 


- Le carote non mancano mai nel frigorifero, ottime crude, cotte o come contorno. Ma sapete che anche le foglie sono buonissime? Le barbe (le foglie ma nel giusto gergo) sono ottime per preparare zuppe o pesti! E se le carote crescono solo sotto terra, le foglie possono ricrescere semplicemente in un bicchiere d'acqua.
Non buttatele, quindi, la prossima volta che pulite le carote; usatele, ma soprattutto tenetene da parte un mazzetto e immergete la base in una ciotola d'acqua. Ricresceranno continuamente e potrete utilizzarle ogni volta che vorrete senza correre al mercato.

 

- Il sedano è buonissimo e bellissimo da veder ricrescere, anche perché molto veloce e predisposto alla ricrescita di cui parliamo. Tagliate la base, lavatela bene e immergetela in un bicchiere d'acqua. Già in 3 o 4 giorni i nuovi gambi inizieranno a ricrescere, e pian piano diventeranno sempre più alti. Detto e fatto, pronti per il pinzimonio!

foto 1 http://dontwastethecrumbs.com/2015/05/10-foods-regrow-water-alone/

 

- Lo stesso procedimento potete utilizzarlo per i gustosissimi porri, la cui base immersa in acqua permetterà la ricrescita di tutto il gambo.

 

- Idem per i cipollotti: tagliate la base e immergetela in un bicchiere d'acqua, anche a gruppetti. Presto ricrescerà la parte verde, insieme alle sottili e carinissime radici.

foto 2 http://www.thekitchn.com/re-growing-green-onions-grow-your-scallions-back-on-your-windowsill-165274

 

- E le cipolle? Ingrediente immancabile in tutte le case, no? Provate a farle crescere e come in un circolo virtuoso non dovrete più comprarne, bianche, gialle o rosse che siano. Conservate il cuore centrale e adagiatelo in un piattino d'acqua. Quando inizieranno a crescere le parti verdi piantate le cipolle nella terra et voilà.

foto 3 http://www.anktangle.com/2011/03/growing-sprouted-onions.html


- Anche la lattuga ha il potere di rigenerarsi in acqua: non buttate il torsolo base che di solito finisce dritto nei rifiuti organici, ma mettetelo in una ciotola riempiendo d'acqua fino a coprire circa un centimetro della lattuga. Mettetelo alla luce e in qualche giorno vedrete ricrescere le prime foglioline. In due settimane quelle centrali saranno già belle alte!

foto 4 http://lifehacker.com/5992390/regrow-fresh-heads-of-romaine-lettuce-from-chopped-down-lettuce-hearts

 

- Amanti dell'avocado? Se avete un giardino e pazienza, conservate il grosso nocciolo: già nei primi giorni, immerso in acqua per metà (appoggiatelo su un bicchiere pieno infilzandolo a x per tenerlo appoggiato, con la parte piatta immersa) in casa, vedrete spuntare le prime radici. Quando la pellicina marrone si staccherà inizierà a crescere un fusto (cambiate l'acqua ogni settimana!) e dopo 8 settimane arriveranno le foglioline. Spuntatelo per stimolare la crescita, e quando torna nuovamente a 15/20 cm piantatelo in un vaso abbastanza capiente. Coltivatelo bene, annaffiandolo e assicurandogli un buon hummus, e pian piano avrete la vostra personale pianta di avocado!

foto5 www.tuttogreen.it

 

- Per chi ha meno pazienza, il cavolo cinese darà grandi soddisfazioni: la parte inferiore del gambo immersa in acqua inizierà a ricrescere nel giro di due giorni e già dopo un paio di settimane avrete una bella ricrescita!

 

- Provate anche con il delizioso finocchio: lasciate la base in acqua (tenendo le radici intatte) e ricrescerà naturalmente.

 

- Non in acqua ma in un vasetto con della terra: lo zenzero, con i suoi germogli che spuntano super velocemente, è ideale da far ricrescere. Tenetene una parte ricca di germogli e piantatela in un vaso con i germogli verso l'alto. Innaffiando spesso si otterrà velocemente una piantina di zenzero coltivata in casa!

foto 6 http://www.therainforestgarden.com/2013/07/growing-ginger-roots-from-grocery-store.html

 

- Il lemongrass, ottimo nelle ricette orientali ma anche per rivisitare quelle tradizionali, dà soddisfazioni come il basilico, che, tagliando le foglioline, ne fa ricrescere di nuove. Della citronella si usano le cime, quindi una volta tagliate non buttate la base ma immergetela in acqua in un barattolo al sole. Dopo una ventina di giorni rinvasate e i gambi ricresceranno in fretta. Da tagliare e usare nei piatti ogni volta che si vuole, proprio come il basilico: tanto poi ricrescono!

foto 7 http://www.finedininglovers.it/blog/food-drinks/orto-sul-balcone-fai-da-te-avanzi-cucina/

I broccoli son ortaggi facenti parte della famiglia delle crocifere: la stagione in cui li troviamo è l'inverno e l'inizio della primavera. Sono ricchi di sali minerali come ferro, fosforo, potassio e calcio, ma anche vitamina C e vitamine del gruppo B. All'interno di questa preziosa verdura troviamo anche il sulforafano, una sostanza anti cancro preziosissima contro le neoplasie dell'intestino, seno e polmoni. 

A molti bambini i broccoli non piacciono: come sempre il mio consiglio è di abituarli fin da piccoli a mangiare verdura non solo frullata ma anche intera cotta a vapore. 

Per i piccoli che comunque non vogliono avvicinarsi ai broccoli possiamo cuocerli e poi schiacciarli bene (meglio schiacciati che frullati perchè in quest'ultimo modo perderebbero molte delle loro proprietà) così da mascherarli ai loro occhi. 

Ecco allora la ricetta della pasta con i broccoli per bambini: come aiutare i nostri piccoli a mangiare una verdura estremamente sana

La pianta dell'eucalipto è sempreverde, ha foglie opache di un bel verde e un profumo inconfondibile. Vediamo le proprietà dell'olio ricavato da questa pianta e come utilizzarle per contrastare raffreddore e cistite.

Un olio essenziale per respirare meglio e stimolare la circolazione: i preziosi benefici dell'olio essenziale di eucalipto

Spesso il suo profumo lo si avverte nelle giornate invernali, quando in certe case i termosifoni ne sprigionano gli aromi (oppure attraverso diffusori a ultrasuoni umidificatori o pezze sparse per casa). E' giustissimo utilizzarlo in questo modo: infatti l'olio di eucalipto è un potente purificante dell'aria, e contrasta le influenze (oltre a velocizzare la guarigione quando sopravvengono).

Questa sua proprietà, associata a quella decongestionante, lo rende perfetto per contrastare il raffreddore e la tosse: fare suffimigi utilizzando le gocce del suo olio, così come assumere direttamente delle pastiglie a base di esso, aiuta a liberare le vie respiratorie con la sua azione espettorante.

Provate a mischiare al classico cucchiaio di miele contro la tosse una goccia di olio di eucalipto (da assumere però a stomaco pieno): l'azione del miele aumenterà! Questo rimedio non può essere utilizzato da bambini ma solo da adulti. 

Potete anche provare a creare il vostro balsamo fatto in casa: mischiate qualche goccia di olio essenziale a un bicchierino di olio di mandorla tiepido e massaggiatelo sul torace. Le vie respiratorie si apriranno e la respirazione sarà agevolata. Qui trovate invece la ricetta completa per creare un unguento contro catarro e raffreddore

Lo stesso vale per la sua azione antibatterica: utilizzarlo nei momenti di debilitazione e malattia aiuta a velocizzare il processo di guarigione, e se associato a infezioni specifiche come quelle dell'apparato urinario diviene un efficace rimedio.
E' per questa sua proprietà che viene utilizzato negli ambienti durante l'inverno: molti batteri sono abbattuti da questa pianta, che ne avita la propagazione.

Per chi soffre di problemi di circolazione, l'olio di eucalipto può correre in aiuto: essendo balsamico, il suo utilizzo cutaneo stimola la circolazione (con le gocce massaggiate direttamente sulla pelle oppure mischiate a dell'olio di mandorle, per addolcire), e le gambe stanche ne trarranno immediato sollievo, così come i piedi gonfi e le mani fredde.

Anche mal di testa e sinusite possono essere alleviati grazie all'eucalipto: massaggiate una goccia dello stesso direttamente sulla fronte facendo attenzione a non avvicinarsi agli occhi. 

Insomma: balsamico, espettorante, mucolitico, decongestionante, analgesico, antivirale, antinfiammatorio, tonico, calmante, antisettico, purificante. E pure stimolante!

Quando la difficoltà di concentrazione diventa un problema, infatti, l'olio di eucalipto può svolgere un'azione psichica notevole, agendo come contrasto per l'inerzia, la svogliatezza e la stanchezza intellettuale. Da provare sia attraverso l'aromaterapia sia attraverso l'assunzione dell'olio (magari con del miele).

Trovate tutte le indicazioni su come usare gli oli essenziali per i bambini in questo articolo.

Oltre all'olio essenziale possiamo utilizzare direttamente le bacche della pianta dell'eucalipto che cadono dalle cime nei mesi estivi nelle località di mare (non possiamo non raccoglierle!)

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Abbiamo visitato le bellissime camerette ispirate alla fate, ricordate? Ma per i bimbi meno romantici ci sono anche altre creature magiche amiche della natura che possono diventare il punto di riferimento per camere e letti assolutamente favolosi: parliamo degli elfi e degli gnomi!

Ecco le camerette ispirate al mondo degli elfi e degli gnomi: dagli esserini magici della letteratura dieci stanze da cui prendere spunto per ricreare ambienti meravigliosi per i nostri bimbi

- Gi elfi più famosi? Naturalmente sono gli Elfi Domestici di Harry Potter, con le loro testone e la loro indole gentile. Mettete in camera un cartello con "Free Dobby"! Tutti sanno che per liberare questi elfi basta donargli un indumento, e questa tavola di legno con mollette annesse è ottima per trovare una sistemazione ai calzini spaiati.

foto 1 http://www.buzzfeed.com/jessicaprobus/33-harry-potter-decorations-only-true-fans-will-recognize#.cuvggYW02d

- Gnomi e elfi amano la natura: perché non portarne un po' anche in cameretta, per dormire nella foresta e trovare nei tronchi piccoli abitanti magici?

foto 2 https://magicalchildhood.wordpress.com/2013/09/16/10-ways-to-make-your-home-magical/

- Lo sanno tutti: le casette per eccellenza degli gnomi sono i grandi funghi sparsi per il bosco! Mettetene qualcuno nella stanza dei piccoli e vedrete che botta di colore e magia!

foto 3 http://azurebphotography.blogspot.it/2012/12/playroom.html

- Ricreare la magia di una foresta incantata non è difficile: con della cartapesta potete realizzare un tronco di un albero super divertente, che donerà alla camera un'atmosfera unica.

foto 4 http://redtri.com/kyahs-magical-fairy-forest-bedroom/

- Non solo funghi: un'idea carinissima è portare in casa i tradizionali gnomi da giardino (qui quello disegnato da Philippe Starck per Kartell, ma di qualsiasi fattura va bene!). Saranno contentissimi di passare il tempo al calduccio con i bambini, riparati dalla pioggia e dalle intemperie alle quali sono soliti incorrere abbandonati nel prato davanti a casa.

foto 5 http://meinedinge.blogspot.it/

- Con gli stessi potete costruire una libreria perfetta per la cameretta, sulla quale appoggiare libri, giocattoli e soprammobili.

foto 6 http://www.solovelydecoration.com/search/label/DIY?updated-max=2011-08-10T15:23:00-07:00&max-results=20

- Gli stickers in vinile con le silhouette degli abitanti del bosco e delle piante sono un'idea semplice ma dall'effetto bellissimo. Basta poco!

foto 7 https://www.etsy.com/listing/81456172/gnome-and-mushrooms-vinyl-decal?ref=sc_3

- Bastano un tappeto a lana lunga (come quello verde di Ikea nell'immagine) e dei funghetti peluches per portare in cameretta un vero praticello abitato dagli gnomi!

foto 8 http://www.ikeahackers.net/2011/05/woodland-inspired-rug.html

- Piccoli rifugi intimi, accoglienti e di legno: immaginiamo così le case degli elfi,no? Anche i bambini possono abitare in luoghi del genere! Basta costruire il loro piccolo rifugio nel quale si sentiranno protetti dal mondo e immersi in una favola.

foto 9 https://it.pinterest.com/pin/430656783098106937/

- Oppure vorrebbero dormire in un tronco, proprio come gli gnomi della foresta: guardate questo letto e provate a non immaginarci già i vostri bambini accoccolati sopra. Adorabile!

foto 10 https://www.huggies.com.au/baby-care/room-designs/bedroom/kids/girl/earthy/1034-fairytale-forest

Possiamo seguire una dieta biologica e salutare, fare attività fisica, fare attenzione a come trattiamo il nostro corpo. Ma inevitabilmente il mondo in cui viviamo ci mette a contatto con situazioni spiacevoli, inquinanti e intossicanti.

Prendiamo i metalli. Chi lo direbbe che il nostro corpo è costretto a ingerirne e a pagarne le conseguenze? Già. Moltissimi cibi che mangiamo, l'aria che respiriamo, l'acqua che ci disseta: i metalli pesanti come nichel, piombo, mercurio, cromo o alluminio invadono il nostro organismo senza che ce ne rendiamo conto.

Ma una soluzione c'è, e possiamo trovarla proprio negli alimenti.ù

Vediamo come eliminare gli effetti dei metalli pesanti:  i consigli per utilizzare l'aglio per depurarci e disintossicarci!

La chelazione, o azione chelante, consiste nella capacità di una sostanza, composta da acido dimercaptosuccinico oppure etilendiaminotetraacidico, di afferrare come una coppia di chele i metalli dannosi al nostro organismo aiutando la naturale espulsione degli stessi.

La terapia chelante è ormai diffusa in molti paesi, ma si tratta di una procedura medica somministrata sotto la supervisione di esperti. Tuttavia, alcuni alimenti possono aiutare nella vita di tutti i giorni, delicatamente ma con lo stesso principio.

L'aglio, conosciuto per il suo potente effetto antibiotico naturale, ha anche questa preziosa capacità. E, non essendo una sostanza chimica o artificiale, è da preferirsi alle terapie più pesanti, essendo molto più tollerabile da parte dell'organismo. L'unica differenza è che intraprendere una terapia naturale del genere, associata alla dieta, significa protrarla più lungamente nel tempo (assumendone una piccola quantità al giorno, senza esagerare!). Ma vediamo nello specifico come agisce questo ingrediente.

L'aglio è ricchissimo di zolfo, e lo zolfo ha potere ossidante su vari metalli come mercurio, cadmio e piombo; questo suo potere aiuta i metalli a divenire più solubili in acqua e quindi a venire espulsi più facilmente dall'organismo.

Contiene inoltre il selenio bioattivo: questa sostanza è importantissima, anzi, fondamentale per proteggere dalla tossicità del mercurio.
L'azione chelante dell'aglio è potenziata se assunto da crudo. Certo, il suo sapore pungente non piace a tutti, ma se apprezzate questo ingrediente potete utilizzarlo da crudo sulle bruschette (a pezzetti o strofinato sul pane), nei pesti, nelle salse come l'hummus di ceci o carote oppure nella guacamole con avocado e limone, oppure come condimento per carne e verdure grigliate, lasciandolo in infusione con olio e prezzemolo (ma anche mantenendolo a pezzettini).

Se proprio non vi piace il suo sapore, e se temete che il vostro alito possa risentirle (anche se in realtà esistono vari rimedi, come mangiare una mela, oppure mescolarlo a del miele; e, per tornare alle ricette di cui parlavamo, ceci, carote e avocado ne smorzano moltissimo il sapore e l'odore!), il modo migliore per assumerne è ricorrere all'estratto di aglio secco invecchiato, che potete trovare in erboristeria.

Per potenziare ancor di più l'effetto chelante della vostra dieta potete poi associare l'aglio con altri alimenti dal potere chelante: la curcuma, il coriandolo, l'alga clorella. Oppure con integratori a base di zeolite (minerale vulcanico spesso utilizzato nei depuratori casalinghi dell'acqua; lo si trova anche sottoforma di integratore alimentare), bentonite, psillio o Omega-3.

E, come per molti altri problemi, un bicchiere d'acqua calda e limone alla mattina svolge un'azione depurativa notevole che agisce anche sui metalli presenti nel corpo!

Fonte: http://www.estraggo.it/blog/aglio-chelante-metalli-pesanti/

La redazione di mammapretaporter.it

 

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Allergie, istruzioni di prevenzione

Venerdì, 19 Febbraio 2016 16:51

La medicina tradizionale agisce in maniera massiva sulle allergie solo quando queste compaiono, solitamente nei mesi primaverili. Attraverso cortisoni e antistaminici, blocca gli attacchi allergici nel momento in cui si scatenano, inondando il corpo di sostanze non proprio leggere.
La medicina naturale, al contrario, cerca di prevenire questi attacchi allergici. Come? Assumendo sostanze prese direttamente la natura che aiutano l'organismo a prepararsi all'attacco degli agenti che lo stuzzicheranno.

Il momento giusto per prevenire le allergie è ora: con i rimedi naturali prepararsi alla primavera è un gioco da ragazzi, e senza effetti collaterali!

Affidarsi a cure che utilizzano elementi naturali è quindi il modo più indicato per prevenire in maniera dolce e senza effetti collaterali gli antipatici attacchi allergici ai quali moltissimi adulti e bambini sono sempre più soggetti.

Questi attacchi allergici solitamente si manifestano sottoforma di sintomi nasali (naso chiuso, prurito, starnuti), prurito agli occhi ed eccessiva lacrimazione, tosse e respiro affannoso, mancanza d'aria, problemi cutanei e stanchezza.

I farmaci tradizionali agiscono nel momento dell'attacco andando a colpire direttamente l'istamina rilasciata dall'organismo, che, non riconoscendo la sostanza con la quale si trova a contatto, eccede nella difesa.

Tuttavia l'uso massiccio di questi farmaci ha effetti collaterali noti e meno noti, come la sonnolenza, l'astenia e la nausea, oltre ad essere sconsigliabile come tutte le terapie farmacologiche troppo pesanti e ricche di cortisone.

Attraverso i rimedi naturali è tuttavia possibile prevenire le allergie. Fin dai due mesi che precedono l'ipotizzato momento in cui si scateneranno gli attacchi (presumibilmente in primavera) assumere sostanze in grado di riattivare gli organi responsabili della pulizia da tossine e scorie (quindi fegato e reni) aiuta notevolmente nel momento in cui l'organismo entrerà poi in effettivo contatto con le sostanze che non riconosce, quindi gli allergeni (solitamente i pollini che da fine gennaio circa fino a quasi la fine di settembre vagano nell'aria).

Ripulire nei mesi precedenti l'organismo dalle tossine e dalle scorie significa prepararlo per una migliore risposta all'aggressione che subirà.
Uno stile di vita regolare e una dieta sana sono il primo passo per la prevenzione. Un aiuto viene inoltre dall'assunzione di cibi o integratori contenenti le vitamine C, B e K, ma soprattutto dal ribes nigrum, o ribes nero, un cortisone naturale conosciutissimo e utilizzatissimo nella fitoterapia. Oltre al cortisone il ribes nero contiene moltissime sostanze in grado di riattivare il sistema immunitario che in questo modo saprà rispondere meglio e dosare in maniera più corretta l'istamina rilasciata dall'organismo.

E' bene inoltre evitare i cibi ricchi di istamina o responsabili del suo rilascio, come il pesce troppo grasso, i formaggi fermentati, i salumi e gli insaccati, i molluschi e i crostacei, la carne di maiale, la frutta a guscio, gli agrumi, patate, pomodori, peperoni, melanzane, fragole e cioccolato.

Se siete a conoscenza di un'intolleranza alimentare, non trascuratela: assumere sostanze che il proprio corpo fatica a tollerare significa tenerlo in costante allerta, in perpetua infiammazione, e ciò è deleterio nei soggetti allergici!

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

CiaoLapo da sempre sostiene, aiuta e diffonde le terribili situazioni legate alla mostre in utero. Un tabù ancora troppo tenuto in ombra, un problema poco trattato che tuttavia ha conseguenze psicologiche devastanti sulle famiglie.

Spesso parlarne è difficile. Esternare è dura. Ecco perché al posto delle parole stavolta hanno scelto di utilizzare le immagini, per dare un aiuto concreto alle madri che hanno vissuto questo dramma, così stimolate a esternare il dolore, e una dolce diffusione al tema.

Lutto perinatale e il progetto fotografico "Madri Sospese": nelle fotografie di Alessandra Fuccillo i volti delle mamme che hanno subito il lutto in utero per sensibilizzare su questo tema poco conosciuto

L'idea è quella di portare il progetto in giro per l'Italia attraverso mostre ed eventi (così come era stato fatto per il primo lavoro, "Piccoli Principi di Giovanni Presutti"). E già il 27 febbraio si partirà da Mestre, presso la Torre Civica, con un'esposizione visibile fino al 6 marzo (organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Anadiomene).

Delicati ritratti di madri che hanno subito sulla propria pelle il dolore della perdita del loro bambino mai nato: Alessandra Fuccillo ha raccolto le loro volontarie testimonianze visive, mettendole di fronte all'obiettivo e scattando con dolcezza, senza invadenza, solo con rispetto.

Un lutto che è devastante: come ogni perdita, le famiglie vivono il dolore per la morte di un caro, ma a differenza delle normali situazioni si trovano ad affrontarlo nel silenzio, sentendosi poco comprese, isolate da un mondo e da persone che non hanno provato quella stessa sensazione che loro si potreranno dietro per tutta la vita.

Mettere in fila sulle pareti di una torre, di una galleria, di una sala queste immagini di madri sospese in posa, in studio, nella natura o tra le pareti di casa, significa voler dare la possibilità a tutti di conoscere e dare un'occhiata a queste situazioni, strappando così le famiglie colpite dal silenzio pesantissimo che le avvolge, facendole sentire meno sole, meno incomprese, meno nascoste.

Ma la straordinarietà dell'evento non sta nella pietà; quella non è il soggetto, così come non lo è la compassione. La straordinarietà sta nella bellezza delle immagini, che vogliono in ogni caso trasmettere l'amore che vive in seno a queste madri e a queste famiglie.

L'amore che scaturisce dalle immagini è palpabile, complice l'esperienza della stessa fotografa Alessandra Fuccillo, madre sospesa come le madri sospese che sistema davanti alla sua macchina fotografica. E il titolo, "madri sospese", lo ha preso direttamente dalla sua esperienza: già dal test di gravidanza una donna si sente mamma; non quando il bambino nasce, non quando apre gli occhi. No. Già dal test.

Perdere il bambino prima del parto non significa non essere mamma. Lo si è, ma senza il proprio bimbo tra le braccia. E la sensazione di sospensione è esattamente quella che ha provato lei, madre senza il suo bambino, incompresa dalla gente che pensa ingenuamente che provare a farne un altro sia il modo per non soffrire.

Così, ora, ascolta le altre madri, ne conosce la storia, lascia loro la libertà di esprimere con il loro volto il sentimento che preferiscono, sia esso la rinascita dopo le riflessioni, il vuoto lasciato da quel bambino mai nato, il dolore, la gioia che la famiglia comunque riesce a infondere; insomma, le sensazioni di madri normali eppure in bilico. E il sottotitolo le riassume tutte: "Percorsi di lutto perinatale e recupero del femminile".

Il 27 febbraio alle 15.30, quindi, Ciao Lapo e Alessandra aspetteranno il pubblico che voglia dare uno sguardo a questo profondo progetto presso la Torre Civica di Mestre.

La redazione di mammapretaporter.it

Conoscete la pula di farro? Si tratta della membrana che ricopre i chicchi di questo frumento primoridiale, proteggendoli. La si ottiene decorticando i chicchi per utilizzarla in imbottiture ottimali sia per i bambini che per gli adulti.

Il farro è il primo frumento coltivato nella storia dell'uomo. Fin dai tempi antichi era conosciuto, utilizzato e mangiato, sino a che lentamente è stato sostituito dal grano, più comodo da coltivare. Tuttavia negli ultimi tempi la sta coltivazione è stata di nuovo implementata, soprattutto grazie alla reintroduzione dei chicchi nelle diete più equilibrate.

Ma il farro non ha solo proprietà nutrizionali! Anche in prodotti di uso quotidiano ha funzioni benefiche.

Ecco la pula di farro, i prodotti per i bimbi e i benefici: dai cuscini reggicollo ai materassi imbottiti, il benessere con la pula di farro.

I benefici della pula di farro derivano dalla sua composizione. Essa infatti è fatta per il 90% da acido silicico, conosciuto per i benefici sulla pelle e sull'apparato osteo-articolarei. Utilizzarla quindi in massaggi o terapie significa rinvigorire i tessuti connettivi e disinfiammare l'organismo. Mentre scegliere cuscini di pula apporta benefici contro emicranie, contrazioni muscolari, difficoltà legate al sonno e mal di schiena.

Ha proprietà termoregolatrici: questo significa che assicura naturalmente il fresco d'estate e il caldo d'inverno, oltre ad essere super confortevole in quanto accompagna ogni movimento adattandosi alle forme.

Ecco perché scegliere prodotti creati con la pula di farro è da preferire ai soliti cuscini e materassi! Ed oltre al confort è perfetta per bimbi un po' più allergici degli altri, in quanto non attira gli acari ed è molto più traspirante.
La collezione Nati Naturali di Quaranta Settimane presenta moltissimi prodotti realizzati con la membrana di questo frumento (e arricchiti con fiori di camomilla), adatti fin dai primi giorni per tutti i bambini, tutti realizzati con cotoni e tessuti biologici e naturali.
Già dai primi giorni di vita il bimbo può appoggiarsi tranquillamente al cuscino Dormisicuro

 

(http://www.quarantasettimane.com/it/cuscino-per-neonato-dormisicuro-in-pula-di-farro-collezione-nati-naturali/). E' pensato per lasciare che il bambino riposi in maniera serena, tranquilla e in posizione corretta, senza pericoli di caduta. La forma sagomata è studiata apposta per far sentire il bambino avvolto e protetto!

Fino ai 4 mesi, poi, le mamme possono ricorrere al Cuscino Testa Tonda

(http://www.quarantasettimane.com/it/cuscino-testa-tonda/); pensato per lo sviluppo armonico della testa dei bebè, sostiene dolcemente la testa del piccolo, modellandosi attorno ad essa e favorendo la giusta posizione di appoggio, distribuendo il peso e le pressioni in maniera omogenea.


Il cuscino reggicollo imbottito in pula di farro

 

(http://www.quarantasettimane.com/it/reggicollo-per-neonato-imbottito-in-pula-di-farro-collezione-nati-naturali/), sagomato in due misure per bimbi di 12-36 mesi e per più di 36 mesi, è il sostegno ideale per la testa dei piccoli che stanno crescendo: rilassa, traspira, si adatta alle posizioni e previene le irritazioni del collo che spesso compaiono in questi casi.

Ma tra i cuscini di Quaranta Settimane ci sono anche quelli per le mamme, la gravidanza e l'allattamento, sempre in pula di farro

(http://www.quarantasettimane.com/it/cuscino-allattamento-in-pula-di-farro-anche-per-gravidanza-nati-naturali/): durante la gravidanza è ottimo per riposare e rilassarsi, e quando il piccolo nasce è ideale per farlo accoccolare durante l'allattamento o anche da solo sul letto, come in una ciambella che lo avvolge.

Il materassino per l'eco-culla (ma anche per culle standard) in pula di farro

(http://www.quarantasettimane.com/it/materassino-per-eco-culla-in-pula-di-farro-nati-naturali/) è realizzato con materiali naturali, biologici e quindi atossici e anallergici, è morbido, comodo, traspirante e antiacaro. Si adatta alla posizione del bimbo e favorisce un sonno ristoratore.
Lo stesso vale per i materassini (http://www.quarantasettimane.com/it/materassino-in-pula-di-farro-collezione-nati-naturali/), da utilizzare in seggiolini, ovetti, passeggini o culle. Si adatta alla posizione dei piccoli e mantiene la freschezza sulla schiena, evitando il sudore ed evitando che il bambino si appoggi direttamente sui tessuti sintetici dei passeggini o dei seggiolini.

La redazione di mammapretaporter.it

Tutti sogniamo figli che ascoltano ogni parola che esce dalle nostre labbra. Tutti sogniamo figli che non facciano capricci. Che non si ribellino. Che non sfidino beffardi. Ok, sembra dittatoriale, ma il senso vuole essere questo: spesso i bimbi non ascoltano assolutamente e a volte certe giornate sono proprio snervanti, ma spesso basta cambiare il modo in cui comunichiamo con loro per trarne grandi benefici. 

Ecco le 5 frasi da evitare per farsi ascoltare dai bambini: pochi accorgimenti per far sì che le richieste quotidiane non incontrino il "no" dei bambini!

- Ricordate quando da bambini si giocava a fare tutto il contrario di ciò che veniva detto, un po' per scherzo un po' per irritare i grandi? Ecco, spesso le parole dette in maniera autoritaria hanno questo effetto. Non dire quindi "Ascolta!". Basta dirlo per far sì che il bambino, beh, non ascolti proprio un bel niente!
La soluzione è porsi in maniera diversa, evitando la parola magica. Quando stai per dire al bambino di fare qualcosa, o di comportarsi in una determinata maniera, mettiti al suo livello, guardalo negli occhi e spiegagli il problema. Non serve dirgli di ascoltare, perché lo starà già facendo senza quella fastidiosa imposizione.

- Altra parolina da togliere dal nostro vocabolario: "Smettila". Perché dovrebbe smettere di fare ciò che sta facendo solo perché lo diciamo noi? In questo modo si sente solo fuoriposto e attaccato, e a lungo andare impara qualcosa di più simile al non-ascolto piuttosto che all'ascolto.
Sostituite il perentorio "smettila" con la spiegazione del perché è sbagliato ciò che sta facendo, o perché non è il momento opportuno, lasciando che lui esprima anche il suo punto di vista (perché non vuole smettere, o perché ritiene che debba finire prima di fare quell'altra cosa che tu, mamma, vuoi invece che faccia).

- I "capricci" sono seguiti dai pianti, è quasi un binomio inevitabile. E quante volte viene la tentazione di stroncare i lacrimoni sul nascere con un buon vecchio "basta piangere, non serve a niente!"? Spessissimo, vero? Niente di più negativo. Primo: il magone crescerà e si trasformerà in un pianto ancora più torrenziale. Secondo: il bambino capirà che quello che prova è un sentimento che invece dovrebbe sotterrare, quindi che piangere ed esprimere la propria rabbia non va bene, non è lecito.
Piuttosto di cercare di stoppare il pianto con un fermo "no, stop, non ce n'è bisogno", chiedete al bambino cosa lo rende così arrabbiato, o triste, o qualunque sentimento senta. Capirà che ascoltare e farsi ascoltare è fondamentale nei rapporti! Non solo: parlarne non farà che togliere un peso dal suo petto, e ciò ha un effetto calmante pazzesco.

- L'altra tentazione? Cedere. "Fai pure ciò che vuoi, mi sono rotta di sentirti piangere". Quindi, a rigor di logica, fare i capricci è il metodo vincente per ottenere tutto? Nella testa del bambino sì. Addio ascolto, addio confronto, addio serenità!
Di nuovo, prima di cedere prova a parlare con tranquillità, a lasciargli esprimere il suo malumore.

- Arrabbiati o di malumore, i bambini certe frasi non le sentono proprio se sono accompagnate da parole incriminate. Una di queste? "Devi capire". E ciao, la serranda si chiude, e loro non ascoltano più nulla. Per loro sembra di sentire già la predica che seguirà. Il fatto di essere arrabbiati e in vena di capricci non aiuta.
Evitate quindi le lunghe spiegazioni sui comportamenti sbagliati (sono insegnamenti da impartire sempre, ma meglio non in questi momenti) e cercate il confronto. Voi promettete di ascoltare loro e le loro lamentele, e loro promettono di ascoltare voi. E' diverso sentire solo parlare o parlare a propria volta! E l'insegnamento verrà percepito in maniera molto più diretta.

La redazione di mammapretaporter.it

Sara

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Cecilia

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