Che i nostri bambini, nativi digitali e tecnologici, rischino molto di più di scivolare in un'esistenza fatta solo di computer, TV e smartphone rispetto alla nostra generazione è un dato di fatto. I bimbi, oggigiorno, passano moltissimo tempo tra le mura di casa (o di scuola, a differenza dei paesi nordici, come vi abbiamo già parlato). Ma il tempo passato all'aperto, in mezzo alla natura, non dovrebbe essere lasciato indietro. Ancor più i media veicolano il terrore dei microbi per cui un mondo sterile è ciò che molte mamme ricercano: bambini nel passeggino o per mano, liquido igienizzante in borsetta e via, pronti per lo shopping nel centro commerciale o le "vasche" in centro città a vedere le vetrine. 

Bè, lasciatevelo dire, non è proprio la cosa più furba e utile, non solo per vostro figlio ma anche per voi. Abbiamo già parlato del perchè l'utilizzo di spray e liquidi igienizzanti, oggi vi spieghiamo perchè scegliere di portare il bambino al parco o nei boschi invece che a fare le "vasche" davanti alle vetrine. 

Ecco 8 motivi per cui il contatto con la natura è fondamentale per i bimbi: perché è bene che i genitori d'oggi lascino scorrazzare i piccoli nel mondo esterno, senza timore!

1. Un ginocchio sbucciato, un taglietto procurato per una colluttazione con una corteccia cattiva, un sassolino che graffia il piedino mentre si corre sull'erba: è capitato a tutti e capiterà sempre. Sembra che oggi la sicurezza sia estremamente ricercata, forse in maniera troppo ossessiva. Lasciare che i bambini si facciano male non significa essere negligenti, menefreghisti o crudeli. La natura umana vuole che si sperimenti per imparare. Lasciare che i bimbi giochino all'aperto e incorrano in qualche spiacevole taglietto o botta significa solo lasciare che imparino i loro limiti e migliorino la loro coordinazione.

2. Lo stesso discorso vale per la resilienza (abbiamo parlato qui di come insegnare la resilienza ai bambini). Provare sulla propria pelle situazioni difficoltose o ambienti un pochino più ostili rispetto a quella casalingo aiuta i bambini a ridurre l'ansia e a gestire meglio le emozioni.

3. L'alimentazione sbagliata dei nostri tempi è spesso causa di obesità infantile, o comunque di disordini e sovrappesi. Beh, stare nella natura è uno stimolo concreto per fare attività fisica. Correre, scalare, camminare: non il solito sport al chiuso, nella palestrina o a casa. E in questo modo il tempo passato davanti a pc, tivù o playstation viene ridotto. Non solo: se messo a contatto con orti, verdure, frutta e prodotti naturali il bambino li apprezzerà molto di più e la sua dieta ne trarrà solo beneficio.

4. I benefici sono anche a livello scolastico: sfogarsi all'aperto, in un ambiente non chiuso e senza un limite di spazio, aiuta poi i bambini ad aumentare la concentrazione in classe. I bimbi affetti da deficit dell'attenzione in questo senso acquisiscono abilità naturali per arginare le loro emozioni e aumentare il tempo per la concentrazione.

5. La creatività aumenta: stare all'aria aperta, in mezzo alla natura, è un continuo stimolo cognitivo per il bambino, che nella sua testolina crea, racconta, studia e sperimenta.

6. Se il bambino ama la natura, ama il pianeta, sviluppa un senso di rispetto nei suoi confronti. Se fin da piccoli i bambini sono messi a contatto con la natura più selvaggia (andando in campeggio, camminando nei boschi, nuotando nei laghetti nascosti) da grandi è molto probabile che diventino persone attente all'ambiente e all'impatto delle loro scelte su di esso.

7. Il tempo passato nella natura diventa un tempo di studio concreto. Lasciare girare i bimbi in un prato o in un bosco, liberi di alzare le pietre per scovare vermi, di contare i petali di un fiore, di esplorare i buchi dei tronchi e di selezionare le foglie più belle, significa lasciare loro il tempo di studiare in maniera diretta, sperimentando con i propri occhi e le proprie mani, il loro olfatto e il loro gusto (sì, a volte mangiano l'erba, ma non preoccupatevi: non sono che anticorpi). Una volta a casa avranno sicuramente voglia di approfondire, e con un buon libro letto tutti insieme la passeggiata diventerà occasione di studio e confronto. Ecco 10 attività da fare all'aperto, anche in inverno

8. I bambini non sono esenti dalla depressione, purtroppo. Nel loro piccolo possono provare sentimenti brutti, che li scombussolano, che li rendono tristi. Stare a contatto con la natura, giocare in essa e con essa è davvero utile per diminuire il rischio di depressione nel bambino. La natura aiuta a connettersi meglio con se stessi, a vivere il momento presente, a pensare in maniera più profonda.

Dunque, visti i benefici, il contatto con la natura e il tempo speso all'aria aperta, anche e soprattutto in ambienti selvaggi (divertenti per i bambini, oltre che salutari) dovrebbe diventare una priorità per i genitori. Avete bisogno di altre spinte?

Giulia Mandrino e Sara Polotti

Essendo consapevole dell'importanza della cameretta per i bambini appena nati ("ventre materno" in scala maggiore), Maria Montessori ha pensato anche al loro benessere, e seguendo i suoi dettami è possibile ricreare un ambiente intimo e stimolante per far sì che sin dai primi giorni di vita il bambino scopra il mondo personalmente.

La cameretta del bambino tra 0 e 6 mesi secondo Montessori: il progetto pedagogico montessoriano applicato fin dai primi giorni di vita del bambino

Secondo Maria Montessori, l'ambiente ha un ruolo di prim'ordine quando si parla di sviluppo e apprendimento del bambino. Per crescere in maniera dolce ma profonda, il bambino ha bisogno di stimoli e materiali attorno a lui che gli permettano di sperimentare, e soprattutto capire, ciò che lo attornia.

I primi giorni, nella sua cameretta, è possibile ricreare un ambiente simile a quello dell'utero materno; ricordate che è stata la sua casa per i passati nove mesi, ed ora si ritrova in un mondo a lui totalmente sconosciuto. Calma, buio e suoni attutiti devono essere prioritari: in questo modo si renderà il passaggio (traumatico, per il bambino), un po' più dolce, per passare poi a iniziare a offrirgli i primi stimoli.
Innanzitutto, le giostrine sopra il lettino sono importantissime: nei primi mesi i bambini sono attratti dai colori e dai movimenti, e questo è un istinto fondamentale. Significa che il bimbo sta iniziando a scoprire il mondo. Offrirgli materiali per continuare a studiare questo grande sconosciuto che è il mondo è compito del genitore. Fissate sulla sua culla delle giostrine. Gli occhietti del bambino iniziano infatti fin dai primi giorni a percepire il movimento, e in questo modo iniziano ad allenarsi (così come inizia ad essere stimolato un primo approccio alla coordinazione occhio mano).

Un altro metodo è quello di lasciare le finestre bene aperte, per far sì che il bambino possa guardare fuori, all'esterno, magari verso gli alberi e le foglie mossi dal vento. Oppure lasciare che una tenda, d'estate, svolazzi al vento, creando sulle pareti della cameretta luci e ombre interessantissime ai loro occhi.
Per quanto riguarda il letto, i primi tempi il bambino li passerà a dormire nella sua culla (che potrebbe anche essere una semplice cesta di vimini, confortevole e intima); non appena cresciuto, tuttavia, è bene ricordare che secondo il metodo montessoriano il bambino deve avere possibilità di movimento per salire e scendere senza aiuto, e quindi il letto dovrà essere il più basso possibile (vedi il nostro articolo sul lettino montessori).

Già dai tre mesi, in ogni caso, è importante lasciare che il bambino sperimenti i movimenti a pancia in giù (e, con un lettino montessoriano, questo diventa molto meno pericoloso). Quando è sul suo lettino lasciatelo fare (sempre supervisionando), e quando cambiate stanza (mai lasciarlo solo mentre è sveglio!) portatevi un cuscino ampio o una stuoietta morbida, e lasciate che si muova in libertà accanto a voi. Farlo stare vicino a voi quando è sveglio significa anche iniziare a stimolare il suo udito e la sua percezione dell'ambiente circostante: vi ascolterà, sentirà tutti i rumori, e il suo cervello inizierà a lavorare freneticamente!

Foto 1: http://www.hellobee.com/2013/08/14/our-montessori-inspired-nursery-makeover/

Lasciate poi che il bambino sperimenti cose nuove: tutto ciò che gli passa per la testa è adatto al suo apprendimento! Supervisionate sempre, certo, ma non pensate che esistano attività adatte o meno ad una certa età. E non disturbatelo mentre è concentrato: il suo flusso di pensieri non deve subire strappi, ma è giusto che ragioni con impegno!
Nella cameretta, limitate però la quantità di giocattoli e materiali a disposizione del bimbo. Sceglietene di utili e di qualità: libri di stoffa e palline morbide per stimolare l'uso delle mani, sonaglini (adatti a molti sensi: tatto, gusto, udito, vista), giocattoli in materiali naturali come il legno, uno specchio per iniziare a coprire la sua identità.

Foto 2: http://www.hypeness.com.br/wp-content/uploads/2015/07/qto-4.jpg

Dai tre/quattro mesi fate attenzione e offrite al bambino materiali che lo aiutino con la coordinazione oculo-motoria (che si sviluppa proprio in quel momento): delle semplici bottigliette riempite di sabbia, riso, coriandoli, acqua colorata, eccetera, saranno perfette!

Foto 3 e 4: http://www.hypeness.com.br/wp-content/uploads/2015/07/qto-4a.jpg

E, soprattutto, ricordatevi e tenete sempre bene in mente che il bambino, nei primi mesi, è come una spugna: sia a livello di linguaggio, sia a livello comportamentale, non avrà bisogno di lezioni o insegnamenti espliciti, ma imparerà direttamente da chi gli sta attorno. Un ambiente gentile, armonioso e ricco di stimoli è ciò che fa al caso suo: mi raccomando, fate sì che non gli manchi nulla di tutto questo.

Sara Polotti

Mamme all'ascolto, non pensate di rinunciare al carnevale solo perché il vostro bimbo è troppo piccolo e l'idea di portarlo in giro nel passeggino vi sembra scomodissima! La soluzione c'è, ed è super super carina. Come spiega Licia Negri nel libro Lasciati abbracciare, il babywearing consente di vivere a 360° la vita con il proprio piccolo.

Vi proponiamo 10 idee di travestimenti con il proprio bimbo in fascia: costumi bellissimi e fai da te per festeggiare Carnevale in maschera con il proprio bebè!

1. Un cappellino per la mamma e un aeroplano ricavato da vecchie scatole in cartone per trasformarsi in due aviatori provetti!

(foto 1 http://paxbaby.com/event/paxparty-halloween-style/babywearing-costume-halloween-airplane-aviator/)

 

2. Quest'idea è golosissima: aggiungete qualche pallina di lana cotta al berretto di vostro figlio e coprite la fascia con una pezza di tessuto sulla quale avete disegnato il prezzo: ecco qua un distributore di caramelle.

(foto 2 https://it.pinterest.com/pin/60587557465295040/)

 

3. La classica maschera da ladruncolo vintage acquista di valore se a interpretare il sacco di dollari rubati è il vostro bimbo!

(foto 3 https://it.pinterest.com/pin/60587557465295040/)

 

4. Cappuccetto rosso e il lupo non sono mai stati così teneri!

(foto 4 http://totheseablog.com/2014/11/4452-babytoddlerlife-updates/)


5. Ma anche così non scherzano: nemmeno i papà devono rinunciare al Carnevale, e magari possono sostituirsi alla mamma e diventare loro stessi il lupo cattivo.

(foto 5 http://mamabee.com/35-ideas-to-turn-your-baby-carrier-into-a-great-halloween-costume/)


6. Restando in tema di cappucci rossi, basta una felpa di questo colore per trasformarsi in Elliot. Costruite poi un manubrio e un cestino attorno alla fascia porta bebè, e con un lenzuolo attorno il vostro bimbo diventerà un carinissimo ET!

(foto 6 http://coolmompicks.com/blog/2014/10/08/funny-creative-diy-halloween-costumes-for-baby/)


7. Siamo sicure che da qualche parte avete quella buffissima tutina con orecchie che tiene al caldo vostro figlio. Bene, mettetegliela, e piazzandovi un Empire State Building di cartone in testa farete una bellissima figura nei panni di King Kong e del grattacielo.

(foto 7 http://mamabee.com/35-ideas-to-turn-your-baby-carrier-into-a-great-halloween-costume/)


8. Anche qui basta poco: per i genitori degli abiti eleganti e dei grembiuli rossi per interpretare il ruolo di addetti ai popcorn nelle multisale; il bimbo sarà perfetto come contenitore di pop-corn!

(http://www.rookiemoms.com/slings-and-carriers-baby-halloween-costumes/) 


9. Le zampette che si attaccano al vostro corpo e la ragnatela appesa alle vostre braccia sembrano proprio fatte apposta per il babywearing!

(http://mamabee.com/35-ideas-to-turn-your-baby-carrier-into-a-great-halloween-costume/)


10. Topo e formaggio, con pochissimo: un cerchietto con le orecchie per lui e un copricapo buffissimo a forma di formaggio per te! Da provare in diverse versioni: cane e osso, gatto e gomitolo, foca e palla, e chi più ne ha più ne metta. Da sbizzarrirsi!

(foto 10 http://www.happybabywrap.com/babywearing-costume-idea-mouse-cheese/)

 

Vuoi sapere come portare il tuo piccolo in fascia? Trovi tutto quello che devi sapere nel libro Lasciati Abbracciare, edito da Mental Fitness Publishing

Filobio presenta la nuova collezione a Parigi

Venerdì, 22 Gennaio 2016 10:58

Al Playtime parigino di quest'anno (fiera internazionale dell'abbigliamento infantile e premaman, alla sua diciannovesima edizione) ci sarà un pezzettino di Italia: dal 24 al 26 gennaio, infatti, allo Stand P20 del Parc Floral de Paris, sarà presente Filobio, a presentare i suoi prodotti pensati per la salute (e per la moda!) del bambino.

Filobio presenta la nuova collezione a Parigi: la fiera Playtime ospiterà in anteprima i nuovi, bellissimi abiti per bebè!

Azienda cuneese, Filobio realizza abiti per bimbi da 0 a 4 anni ed è sempre attenta alla salubrità dei materiali, sempre a contatto con la pelle dei piccoli, e alla bellezza dei prodotti, comodi e pensati con in testa il gusto e il design italiano.
Cotone 100% biologico e filati super naturali (dalla canapa alla lana merino fino al cachemire): ecco la base di tutte le creazioni. L'utilizzo di queste materie prime permette a Filobio di fare attenzione sia all'ambiente (inquinato il meno possibile), sia alla salute dei bambini che indosseranno le sue realizzazioni, bellissime oltre che salutari.
Non solo: ogni piccola parte dei vestitini che Filobio propone è studiata attentamente per eliminare ogni traccia pericolosa. Bottoncini, ricami, etichette o targhe si distinguono per la loro natura detox, grazie alla realizzazione secondo tecniche che ne eliminano ogni traccia tossica per il corpo o inquinante per l'ambiente.

Non a caso, Filobio ha ottenuto la certificazione da parte dell'Associazione Tessile e Salute!

La qualità e il pregio dei materiali si riflettono poi sulla qualità estetica dei prodotti, e le linee che Filobio presenterà in anteprima al Playtime parigino rispecchiano la natura stessa del marchio.

A comparire nello stand del Parc Floral sarà la collezione autunno-inverno 2016/17 dedicata ai bebè: sul loro sito (www.filobio.com) potete già trovare la collezione primaverile ed estiva per la prossima stagione (guardate che fantastici pagliaccetti!), ma tra le file di Playground, come per ogni settimana della moda che si rispetti, è già tempo di guardare avanti.
Per l'occasione, Filobio ha pensato a quattro nuovi temi per i suoi vestitini.

"Watercolor" propone il colore all'acquerello, delicato e tenero, stampato su tessuti come jersey e ciniglia, perfetti per tenere al caldo la pelle dei più piccoli. Collaborazione interessantissima, quella con l'illustratrice Patrizia Comino, che per la collezione ha disegnato i FilobioFriends, gli amici di Anito (il papero mascotte e logo del marchio): il cane, il gatto e il topo compariranno di nuovo su tutine, ghettine e fodere!
La seconda linea vedrà comparire sugli abitini pois e righe a contrasto, nei colori del Warm Grey e del Blu. "Spot & Stripes", questo il nome del tema, colorerà i jersey doppiati e la felpa, tessuti base della linea.
Un tuffo nel bosco lo si farà con la terza linea proposta, "Magic Wood", che con i suoi colori verdi e terrosi incanterà come in una fiaba. Tessuti morbidi come la flanella saranno protagonisti, e faranno sentire il bambino come in un rifugio caldo e accogliente!

Filobio non dimentica neppure il periodo natalizio e quello delle feste di fine anno. Con "Neve e Natale" porterà sugli abitini e sulle bavagline in lana merino fiocchi di neve e serigrafie ad hoc.
Filobio, insomma, pensa fin da subito alla salute dei nostri bambini, permettendo di non rinunciare alla bellezza, alla comodità e al design. Sano è bello!

Sara Polotti

Come creare biglietti d'auguri con i bambini

Venerdì, 22 Gennaio 2016 10:26

Cosa c'è di più bello del ricevere posta, o, meglio ancora, dei biglietti di auguri? Non serve un'occasione speciale (anche se, avvicinandosi San Valentino, i bimbi con il cuore già occupato potrebbero pensare di mandarne uno alla propria dolce metà), aprire una busta e trovarci un pensiero diretto proprio a noi è meraviglioso, no? Tanto più se sono fatti a mano: un piccolo gesto che fa capire quanto il mittente tenga a noi, essendosi preso del tempo per creare un pensierino personalissimo scritto e decorato con le proprie mani.

Anche i bambini possono cimentarsi, essendo questa un'attività che piace moltissimo: quante volte tornano a casa dall'asilo con un piccolo cuore dedicato a voi? Ecco, provate a passare al livello successivo, creando una nuova tradizione: quella dei bigliettini fatti in casa.

Come creare biglietti d'auguri con i bambini: un pensiero fatto a mano che diverte nello svolgimento e riempie il cuore quando lo si riceve!

Divertentissime e versatili al 100% sono le card pop-up, quelle che aprendosi rivelano un soggetto in rilievo: sono semplicissime da fare (basta piegare un foglio a metà, fare due taglietti sul dorso e incollare sul quadratino ricavato il soggetto preferito!). I bambini possono sfruttarlo per ogni occasione: un compleanno (con torta), un augurio di guarigione, un pensierino d'affetto.

(foto 1 e 2 http://tinkerlab.com/simple-diy-pop-up-cards-for-creative-kids/)


Con gli acquerelli e dei cartoncini spessi, è possibile invece creare biglietti super eleganti, da vero artista: incollando parti di disegni astratti all'acquerello sulla copertina di un biglietto (semplicemente un foglio piegato a metà, meglio se ruvido) si otterrà una card ordinatissima (non si esce dai bordi, in questo modo!) ma originale e piena di creatività.

(foto 3 http://moomah.com/themagazine/watercolor-notecards)

Per stimolare ancor di più la creatività e allo stesso tempo la manualità fine (importantissima per la crescita, l'apprendimento e la scrittura), perché non iniziate a lavorare con ago e filo? Usando della carta ruvida e pesante e dei fili di lana coloratissimi (quindi più semplici da lavorare rispetto a quelli più sottili, e decisamente più d'effetto), da passare con l'aiuto di un ditale (sotto la vostra supervisione, ma è bene che imparino, come con le forbici!). Riempire le forme che preferite sarà divertente e il risultato super bello!

(foto 4 http://www.hellowonderful.co/post/MAKE-STRING-HEART-YARN-CARDS)


Quando il biglietto d'auguri è indirizzato a qualche caro non in forma smagliante, magari atteso a casa dopo un periodo all'ospedale o di malattia, una bella idea è incollare un cerotto sul biglietto, da trasformare con occhi, braccia e gambe stilizzate personalmente dai bimbi in un personaggio tenerissimo.

(foto 5 http://www.thingstoshareandremember.com/friends-feelings-a-caring-card-kids-can-make/)


I collage, poi, da sempre una delle tecniche più amate dai bambini, con il loro disordine innocente e la loro versatilità, si rivelano perfetti per creare cartoline d'auguri fatte a mano e con amore. Con ritagli di coppette per cupcake si può disegnare una tortina per il compleanno, con i bottoni incollati su un albero di Natale scarabocchiato si avrà il perfetto biglietto per le feste, con la pasta si possono creare infinite forme.
E non dimentichiamo tutte le altre tecniche: la pittura con le dita; i timbri con i tappi di sughero, le patate o le gomme delle matite; oppure lo stencil in negativo come nella fotografia (ottenuto tramite la rimozione della formina precedentemente appoggiata sul foglio, colorato con acquerelli o stampi).

(foto 6 http://www.sunhatsandwellieboots.com/2012/01/valentine-cards-made-with-dot-markers.html)

Insomma, prendersi qualche minuto per creare con le proprie mani e la propria fantasia un biglietto di auguri e congratulazioni ha solo effetti positivi: il divertimento nel farlo è già di per sé fantastico, ma imparagonabile se pensiamo allo sguardo contento di chi riceverà la cartolina!

Sara Polotti

E' la ricetta preferita di mio figlio e una di quelle per cui mio marito, prepotentemente carnivoro, apprezza della mia cucina. Non è proprio il piatto più veloce tra i miei, ma comunque diciamo che sono un pasto completo perchè contengono verdura, proteine di pesce e carboidrati dalle patate, per cui basta aggiungere un semplice contorno di carotine gratuggiate e abbiamo la cena pronta. 

Ecco la ricetta per creare le polpette di salmone e broccoli: come realizzare delle polpette di pesce sane e gustose

Prevenire le morti in utero evitabili

Giovedì, 21 Gennaio 2016 09:55

La ricerca e la medicina continuano a migliorare, e con esse, fortunatamente, la ricerca sulla morte endouterina. Purtroppo ogni anno nel mondo muoiono circa tre milioni di bimbi ancora nella pancia della loro mamma. In Italia, grazie all'impegno di Claudia Ravaldi e Alfredo Vannacci, è presente l'Associazione Ciao Lapo: dopo la perdita del loro secondo figlio alla trentottesima settimana di gravidanza, i due medici hanno deciso di riempire un vuoto personale e collettivo. In Italia infatti mancava un adeguato appoggio scientifico e sociale, oltre che emotivo, per tutti quei genitori colpiti da queste terribili perdite.

Così, nel 2006, nacque CiaoLapo Onlus, per aiutare i genitori in lutto con un supporto medico, psicologico e pratico.

Prevenire le morti in utero evitabili con CiaoLapo e The Lancet: l'associazione italiana e la rivista medica britannica in prima linea nella prevenzione delle morti in utero.

Nel 2011 la rivista medica britannica riferimento in tutto il mondo The Lancet dedicò un intero numero alla morte intrauterina, con una serie di sei articoli di studiosi da tutto il mondo (consultabili sul sito della rivista all'indirizzo http://www.thelancet.com/series/stillbirth, con un riassunto in italiano curato da CiaoLapo e scaricabile qui: http://www.thelancet.com/pb/assets/raw/Lancet/stories/series/stillbirths/stillbirths-italian.pdf). Soggetto dei saggi la prevenzione, le cause, le statistiche. CiaoLapo si è messo subito in prima fila come rappresentante italiano membro della Stillbirth Alliance mondiale, e si è fatto portavoce.

Ieri, 19 gennaio 2016, The Lancet ha presentato in tutto il mondo la nuova serie di articoli dedicati alla morte in utero. In Italia, di nuovo, CiaoLapo s'è fatto portavoce con una conferenza stampa a Firenze durante la quale sono intervenuti Carlo Dani (direttore del dipartimento Materno-Infantile), Federico Mecacci (di medicina prenatale) e Valdo Ricca (psichiatra).

La nuova Serie si intitola "Prevenire le morti in utero evitabili": si tratta di cinque articoli scritti da circa 250 autori di tutto il mondo che vogliono dare una risposta più concreta al problema.
Ciò che questi articoli hanno rivelato è sconcertante: nel mondo ogni anno ci sono ancora 2,6 milioni di casi di morti in utero, la maggioranza delle quali (il 98%) avviene nei paesi a basso e medio sviluppo. Il dato è allarmante, se pensiamo che con dei semplici controlli e con una buona cura della gravidanza la maggior parte di queste morti, che hanno un impatto emotivo devastante sulle famiglie, potrebbe essere evitata.

Ciò potrebbe essere migliorato garantendo una routine assistenziale su una scala più vasta, in tutti paesi (tanto in quelli del primo mondo quanto in quelli sotto o medio sviluppati) e a tutte le donne indifferentemente dalle condizioni socioeconomiche (dal momento che ad essere colpite sono le madri più svantaggiate). Soprattutto, sarebbe bene iniziare a pensare a queste tragedie come a morti neonatali o materne: le morti in utero, infatti, in molti paesi non vengono nemmeno registrate, e ciò significa che i governi di molti paesi non considerano (e non potrebbero considerare, non avendo i numeri sotto mano) la ricerca sulle morti intrauterine una priorità.

A livello psicologico le perdite in utero sono devastanti, anche perché considerate e viste come una tragedia nascosta: spesso le madri non ne parlano, gli operatori non gli danno il giusto peso, e la società non le considera "morti vere". Chi l'ha provato, però, sa che è un lutto terribile come ogni altro.

Confrontando i risultati della Serie del 2011 con quella odierna, sono emersi alcuni dati e alcune considerazioni. Innanzitutto, il numero di casi sta diminuendo (nel 2000 erano 24,7 su 1000 nascite, nel 2015 18,4), ma ciò significa solo che dobbiamo essere spronati a diminuirle ancora di più, con governi più coinvolti e più impegnati a raggiungere l'obiettivo (entro il 2030, l'OMS ha stabilito che tutti i paesi dovranno raggiungere un tasso di morti in utero uguale o inferiore a 12 su 1000 nascite).

Ciò si traduce anche in una leadership su più vasta scala, per far sì che la morte in utero sia definitivamente inclusa nelle agende programmatiche nazionali. E, non ultimo, nella registrazione di tutte le morti in utero, da considerare, come dicevamo, morti come tutte le altre.

E' necessario poi che venga data più voce alle donne, le protagoniste più colpite di queste tragedie, che vengano fatti investimenti in tal senso e che tutti i paesi colmino le loro lacune nell'assistenza prenatale e postnatale.
Non ultimo, è fondamentale offrire un supporto psicologico e sociale: i professionisti della salute sono tenuti a curare rispettosamente il lutto dei genitori, in modo da ridurre fin dai primi momenti i costi psicologici ed emotivi che hanno conseguenze devastanti sulle famiglie, a breve ma soprattutto a lungo termine.

Sara Polotti

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Abbiamo parlato poco fa dell'importanza dei travestimenti per i bambini. Quest'importanza è quotidiana (è fondamentale che possano esprimersi e studiare il mondo mettendosi abiti che li trasformano in qualcun altro), ma sta per arrivare il giorno perfetto per sbizzarrirsi: Carnevale!

Ecco qui le 10 idee di travestimenti più originali per Carnevale: idee per costumi che i vostri bambini adoreranno (e che li renderanno super carini!)

1. Gemellini o amici? Costume di coppia? Con pochi elementi (che trovate in casa o create da voi) i vostri bimbi potranno trasformarsi nei protagonisti del cartone Pixar "Up". Tenerissimi, no?

(foto 1 http://www.buzzfeed.com/genamourbarrett/pictures-that-prove-kids-are-the-absolute-best-at-hallowe?utm_term=.ft4llA6jMX&sub=4065283_7236759#.mogVV1rG5k)

 

2. Mamma amante dell'arte, se vuoi trasmettere ai tuoi figli questo amore perché non li travesti dai tuoi artisti preferiti? Frida è la prima idea: semplice e d'effetto, fa un po' ridere ma è davvero un costume pazzesco!

(foto 2 https://twitter.com/n4th2k4t/status/660182172641308673/photo/1)

 

3. Na na na na na na na na... BATMAN! Classico ma sempre tra i preferiti dei quattro-settenni. Qui trovate anche un tutorial, se volete cucirlo con le vostre mani:

(foto 3 http://www.peekaboopages.com/2014/10/fleece-batman-costume-tutorial.html)

 

4. La pollastrella più bella del vicinato: Martha Stewart ha anche scritto tutte le istruzioni per farlo a casa:

(foto 4 http://www.marthastewart.com/271882/animal-costumes-chicken-costume-lamb-cos)


5. Ok, è il periodo perfetto per questo costume, singolo o di gruppo: la Star Wars Mania è ai massimi storici, ed è l'occasione giusta per sfoggiare un look stellare!

(foto 5 http://mellysews.com/2013/10/easiest-boot-covers-star-wars-costume-tips.html)


6. Mica il solito Peter Pan. No, l'ombra di Peter Pan! Provate a prenderla e ricucirla se ci riuscite.

(foto 6 http://tikkido.com/node/888)


7. Ricordate "Dov'è Wally?". Beh, travestire i piccoli da Wally è facilissimo, divertentissimo e super grazioso! Qui trovate anche un tutorial per sferruzzare il tipico cappello bianco e rosso all'uncinetto. Basterà aggiungere un paio di occhiali tondi e una maglia a righe bianche e rosse!

(foto 7 https://twitter.com/modernfam/status/660214971939332097)


8. Se le vostre bimbe o i vostri bimbi amano gli unicorni (ok, CHI non li ama?) trasformateli nel loro animale preferito per un giorno! Al link dell'immagine trovate le indicazioni per farlo con le vostre mani con della lana e del feltro.

(foto 8 http://www.craftaholicsanonymous.net/diy-unicorn-costume-tutorial#_a5y_p=4418588)


9. Ingegnatevi e trasformate delle scatole di cartone in un aeroplano vecchio stile. Poi con un trench, degli occhiali da aviatore e un berretto (magari fatto all'uncinetto) al vostro bimbo basterà salire a bordo per essere il pilota più figo di tutti i tempi.

(foto 9 http://ohhappyday.com/2012/10/airplane-costume/)


10. L'abbiamo lasciato per ultimo, ma crediamo sia il più tenero e carino, oltre che il più semplice. Una bambina ananas non può che essere amata e coccolata no? Qui (http://www.deliacreates.com/no-sew-pineapple-halloween-costume/) trovate il tutorial per creare il costume senza macchina da cucire (ed è fantastico anche perché cambiando tessuto potete cambiare soggetto: con il mantellino e il cappellino rosso ecco spuntare Cappuccetto Rosso!)

(foto 10: http://www.deliacreates.com/no-sew-pineapple-halloween-costume/ )

Forse non lo sapete, o non ci avete mai pensato, ma i baby control che tutti i genitori tengono a portata di mano e accanto alla culla del bebè non sono così innocui come è normale pensare. Come ogni apparecchio elettronico e senza fili, questi monitor a distanza emettono infatti moltissime onde elettromagnetiche. Certo, siamo abituati a vivere immersi in queste onde, ma è bene sapere che i neonati assorbono fino al 60% in più di noi adulti queste emissioni!

Vi presentiamo allora il monitor di Babymoov, il baby control a ridotte emissioni elettromagnetiche: come controllare il proprio bebè nel sonno in sicurezza.

Come tutti i baby monitor, quello prodotto dall'azienda Babymoov (distribuita in Italia da Damblè - www.damble.com ) è essenziale per la vita dei genitori: sapere di poter lasciare a dormire tranquilli i piccoli mentre i più gradi cenano, guardano un film, lavorano, è importantissimo. Importantissimo perché in questo modo la coppia ha la possibilità di mantenere la propria intimità casalinga, e importantissimo perché i baby monitor sono creati apposta per segnalare ogni possibile movimento e suono del bambino con alta precisione.

Tuttavia è fondamentale, e sempre più tenuto in considerazione, assicurare ai bambini un ambiente sano, oltre che sicuro. Le onde elettromagnetiche a cui possono essere soggetti i bambini sono piuttosto pericolose, proprio per il fatto che ne assorbono molte più di una persona adulta, e i problemi che si possono presentare non sono immediati, ma compaiono il più delle volte a distanza di anni.

E' bene quindi pensare anche a questo, quando si decide di ricorrere al baby monitor come metodo di controllo, anche se i benefici non sono immediati.
I baby control diigitali Digital Green di Babymoov sono innanzitutto innovativi perché, per ridurre già al massimo le emissioni elettromagnetiche, si avviano solo nei momenti di bisogno, cioè quando rilevano la voce dei bimbi (grazie alla tecnologia della funzione VOX).

In questo modo le onde non vengono rilasciate in modo continuo, senza stop, ma si avviano solo in caso di bisogno. E, parlando di numeri, le emissioni si riducono di 33 volte rispetto ai monitor digitali normali!
E non bisogna preoccuparsi dell'efficacia della tecnologia vox, o pensare che, beh, basandosi solo sulla sensibilità di un sensore, a volte è possibile che il monitor non rilevi la vocina: la qualità di ascolto è mantenuta alta e il raggio d'azione va da 300 a 1400 metri.

Lavorano tutti su bassa frequenza e con una bassa potenza di trasmissione (che, lo assicuriamo, basta!), e questo, unito all'attivazione vocale, permette di mantenere le basse emissioni di cui parliamo.
Babymoov dà la possibilità ai genitori di scegliere tra quattro modelli.

Dal modello Simply Care, "base" (con portata di 300 metri), si passa all'Easy Care (che rispetto al Simply può essere alimentato sia a batteria che a corrente, e che arriva fino a 500 metri), all'Expert Care (fino a 100o metri e più compatto) e al Premium Care (fino a 1400 metri e con incluso uno schermo LCD touch screen che può indicare anche la temperatura ambientale).

I monitor Digital Green sono poi regolabili all'occorrenza: come tutti gli altri in commercio, è possibile mantenere il monitoraggio continuo (e cioè non attivato all'occorrenza con il rilevamento della voce), ma è raccomandato, giustamente, utilizzare la funzione VOX, per ricavarne i benefici di cui parlavamo.
Sono davvero belli, comodi, compatti, utili e, non ultimo, effettivamente salutari. La tecnologia dei Digital Green ci è piaciuta da subito, e, sempre attente alla salute dei nostri piccoli, siamo felici che finalmente sia realtà!

Sara Polotti

Perchè i bambini hanno bisogno di travestirsi

Mercoledì, 20 Gennaio 2016 07:14

L'avevamo detto: tra i "regali non giocattoli" a cui pensare in occasione di Natale o compleanni ai primi posti stanno sicuramente i vestiti. Ma non servono abiti costosi o da super eroe: bastano le scarpe della mamma e la cravatta di papà per divertirsi!

Perchè i bambini hanno bisogno di travestirsi: come gioco di ruolo e travestimenti influiscono positivamente sulla sua persona!

Il gioco non è marginale nella crescita del bambino, è fondamentale. E la tendenza dei bambini a volersi travestire trasformandosi in qualcuno (o qualcosa) d'altro è da leggere nella stessa prospettiva.
Giocare a interpretare situazioni quotidiane da adulti o storie inventate e surreali è il mezzo con il quale il bambino esplora la realtà (esorcizzando le situazioni che gli suscitano più paura - anche le più semplici: ricordiamo che un bambino è un bambino, e non ha confidenza con il mondo! - o interpretando fatti quotidiani per imparare cose nuove alla sua maniera) e la sua creatività.

photo-1585393287937-b728611fa0b9.webp

Lo stesso avviene con il travestimento. Quante volte capita di trovare i bimbi che girano per casa con le scarpe di mamma e papà, col cappello di nonno, su una scopa come a volare o con un lenzuolo addosso a imitare un fantasmino? Tantissime. Nelle loro mani il cappello da anziano si trasforma in copricapo da cowboy, il soprabito di mamma in un mantello da cavaliere, e bastano una cintura e un bastone per trasformarsi in cavalieri.

Attraverso la recita e il travestimento i bambini indagano il mondo secondo le loro tempistiche e secondo le loro regole. Indossare gli abiti di qualcun altro significa provare a mettersi nei suoi panni, studiare cosa significa andare al lavoro, fare la casalinga, essere un cavaliere, fare la spesa.

I benefici sono anche motori e sociali

Anche a livello fisico è importantissimo: provando a comportarsi come un pescatore (lanciando un immaginario ramo), come una ballerina o un ballerino sulle punte, come un meccanico o una meccanica sotto la macchina, come un giocatore o una giocatrice di calcio, i bambini, fin dai primi anni di età (e quindi, magari, quando ancora non si dedicano ad alcuno sport), possono provare e affinare movimenti che quotidianamente non farebbero, stimolando nuovi muscoli e provando nuove posizioni ed equilibri.
Anche i movimenti più fini sono sollecitati: vestirsi da soli, mettersi il rossetto, usare il mattarello come un cuoco, sono tutte situazioni che prevedono l'utilizzo delle mani in maniera nuova e delicata.

A livello sociale, poi, è importantissimo lasciare che i bambini si divertano con il gioco di ruolo e il travestimento: come dicevamo all'inizio, per loro significa indossare i panni di qualcun altro, e, a prescindere da quale personaggio stanno interpretando, questo stimola la loro empatia, una sensibilità fondamentale per le loro future relazioni interpersonali.

La comunicazione ne esce rafforzata

Giocare a interpretare un ruolo e una situazione stimola anche la loro comunicazione: raccontano a voce alta quello che stanno facendo, e se lo fanno insieme a qualcun altro provano cosa significa interagire, dare e seguire regole, dare e ricevere ordini, negoziare, scendere a compromessi, intrecciare le idee e cooperare per la riuscita di qualcosa.

E non dimentichiamoci che giocando "ad alta voce" il vocabolario migliora, il pensiero viene sempre stimolato (con benefici a livello cognitivo) e prende un posto di primo piano anche l'autonomia, attraverso lo stimolo a prendere continue decisioni. Inscenare situazioni verosimili è importantissimo per capire le stesse, e il bambino ne trarrà un beneficio unico che si rifletterà nella sua capacità di districarsi in tutti i contesti della vita.
Tutto questo significa, montessorianamente e reggianamente, che il bambino diventa protagonista del suo stesso apprendimento, un apprendimento assolutamente concreto e diretto che lo coinvolge in prima persona, sperimentando, ipotizzando, traendo risposte. E, non ultimo, gli permette di esprimere i propri punti di vista e le proprie emozioni.

Il consiglio è quindi quello di lasciare liberi di giocare di ruolo i vostri bambini. E, magari, prendete una vecchia valigia o una borsa capiente e riempitela di vecchi abiti, ritagli di tessuti o accessori strambi: farete felicissimo vostro figlio, che potrà trasformarsi in qualunque cosa vorrà ogni volta che vorrà. Senza preoccuparvi di procurargli vestiti assolutamente pertinenti o dedicati a qualche personaggio in particolare: starà a lui trovare gli elementi che lo trasformeranno in astronauta, impiegato, cuoco, principessa, ballerina o ladro, e la sua creatività ve ne sarà grata!

Sara Polotti

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg