Parla di amicizia, coraggio, ispirazione e bullismo il primo libro per bambini di Isabel Allende: la celebre scrittrice ha messo le basi per una incredibile trilogia e il primo titolo, "Perla", è in libreria.
Isabel Allende, celebre scrittrice nata a Lima nel 1942, nota per il suo contributo significativo alla letteratura contemporanea in lingua spagnola, si avventura per la prima volta nella letteratura per l'infanzia. Dopo aver vissuto in Cile fino al 1973 e successivamente essersi stabilita in Venezuela e negli Stati Uniti, Allende ha guadagnato fama mondiale con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti, pubblicato nel 1982. Nel 2014, il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, l'ha onorata con la Medaglia presidenziale della libertà. Ora, con la sua nuova trilogia dedicata ai bambini e alle bambine, Allende si ispira alla sua cagnolina per creare una serie di storie che toccano il cuore dei più piccoli.
Il primo libro della trilogia racconta la storia di Perla, una cagnolina adottata dalla famiglia Rico. Perla diventa subito l'amica inseparabile di Nico, il più piccolo della famiglia. La loro relazione è un'esplosione di affetto e complicità: dormono insieme, giocano a palla, e si divertono al parco. Per Nico, Perla è molto più di un animale domestico: è una confidente a cui può esprimere i suoi sentimenti più profondi, inclusa la tristezza che prova quando viene bullizzato a scuola. La presenza di Perla diventa un rifugio sicuro per Nico, aiutandolo a esternare emozioni che non riesce a condividere con gli adulti.
La svolta nella storia arriva quando, durante una passeggiata al parco, un enorme cane attacca Perla. Invece di fuggire, Perla reagisce con coraggio, sfoderando un ruggito da leone che allontana il pericolo. Questo episodio ispira Nico a seguire l'esempio della sua cagnolina coraggiosa. Decide di imparare da Perla il "superpotere" di affrontare le sue paure e i suoi bulli. Questa svolta rappresenta un potente messaggio di empowerment per i giovani lettori, incoraggiandoli a trovare forza e coraggio in sé stessi.
L'illustratrice del libro, Sandy Rodriguez, è un'artista e ricercatrice nata nel 1975 a National City, in California. Cresciuta al confine tra Stati Uniti e Messico, la sua arte ha trovato spazio in musei e gallerie d'arte di prestigio in tutto il territorio americano. Le illustrazioni di Rodriguez aggiungono una dimensione visiva vibrante e coinvolgente alla narrazione di Allende, rendendo la storia di Nico e Perla ancora più accattivante per i giovani lettori.
La trilogia di Isabel Allende non è solo un racconto di amicizia tra un bambino e la sua cagnolina, ma anche un viaggio emotivo che esplora temi come il bullismo, il coraggio e la capacità di trovare forza nelle relazioni. Allende, attraverso la sua scrittura che qui si dona ai lettori e alle lettrici più piccoli, riesce a toccare temi complessi in modo accessibile e significativo per i bambini. La sua capacità di raccontare storie che parlano al cuore delle persone di tutte le età si riflette anche in questa nuova avventura letteraria.
È raro, rarissimo, ma non tutte le notizie sulle gravidanze criptiche sono leggende metropolitane. Spesso si tratta di fake news, perché effettivamente la rarità dei casi non va dimenticata, ma "non sapevo di essere incinta" può capitare.
La gravidanza criptica, anche conosciuta come "gravidanza occulta" o "gravidanza negata", è infatti una condizione in cui una persona non è consapevole di essere incinta, fino a un momento avanzato della gestazione o addirittura fino al momento del parto. Questo fenomeno è appunto molto raro, ma può avere conseguenze significative sia per la madre che per il bambino.
Le persone con gravidanza criptica non mostrano i classici sintomi della gravidanza come nausea, aumento di peso significativo o movimento fetale evidente, ed è per questo che non si accorgono, di fatto, di essere incinte.
I sintomi possono essere presenti ma molto lievi, facilmente scambiati per altre condizioni.
Le cause? Sono diverse e soprattutto giustitificano in qualche modo l'ignoranza di essere in stato di gestazione.
Le donne con una gravidanza criptica possono avere alcuni sintomi di gravidanza, ma non li riconoscono o li attribuiscono ad altre cause. I sintomi possono includere:
La diagnosi di una gravidanza criptica può avvenire tardivamente, spesso durante una visita medica per altri motivi o attraverso esami di emergenza. In alcuni casi, la gravidanza viene scoperta solo al momento del travaglio.
La gravidanza criptica può comportare diversi rischi. Prima di tutto, senza la consapevolezza della gravidanza, la madre non riceve le cure prenatali necessarie, aumentando il rischio di complicazioni per il feto.
La mancanza di monitoraggio medico può poi esporre la madre a complicazioni come preeclampsia o diabete gestazionale non diagnosticati.
Infine, la scoperta tardiva della gravidanza può causare shock, stress e difficoltà di adattamento sia per la madre che per la famiglia.
Una volta diagnosticata, quindi, la gestione della gravidanza criptica dovrebbe seguire (quando non troppo tardi) le linee guida standard per le gravidanze a termine. È cruciale fornire supporto psicologico alla madre per affrontare lo shock e le implicazioni della scoperta tardiva.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Dopo i nomi ispirati ai fiori arrivano i nomi che prendono ispirazione dai colori dell'arcobaleno e del mondo. Sono tutti dolci, belli e classici, a volte insoliti ma certamente pieni di bellezza.
Ecco dunque una bella selezione di nomi ispirati ai colori per bambini e bambine: sono freschi, evocativi, particolari e decisamente unici.
La parmigiana di melanzane è un piatto tradizionale della cucina italiana, ampiamente diffuso e apprezzato per il suo sapore ricco e la sua preparazione. Anche ai bambini piace molto, anche per l'accostamento pomodoro+formaggio.
Originario del sud Italia, in particolare della Campania e della Sicilia, questo piatto è composto da strati di melanzane fritte, salsa di pomodoro, formaggio (principalmente mozzarella e Parmigiano Reggiano) e basilico. Si può però preparare anche in una versione più leggera, ovvero con le melanzane cotte al forno, anziché fritte.
L'importante è preparare un attimo prima le melanzane: devono essere tagliate a fette, salate e lasciate riposare in uno scolapasta per eliminare l'acqua in eccesso e l'amaro.
Quando si parla di contatto pelle a pelle, si pensa subito a un bebè e alla madre. È naturale, soprattutto nel caso di genitorialità biologica, dato che il neonato dopo un parto fisiologico viene appoggiato sul petto della partoriente, stabilendo subito un contatto epidermico.
Il contatto skin-to-skin è però essenziale anche con il papà (o in generale con entrambi i genitori, nel caso di omogenitorialità o di genitorialità adottiva, per esempio).
Il legame pelle a pelle che si crea tra neonato e genitori è infatti un momento fondamentale, che promuove una connessione emotiva profonda e ha benefici significativi sia per il bambino che per i genitori, contribuendo notevolmente allo sviluppo emotivo e fisico del bambino, oltre a rafforzare il legame familiare. Anche con il papà, quindi.
Il contatto pelle a pelle nei primi mesi di vita del neonato è essenziale per diversi motivi. Questo tipo di contatto aiuta a regolare la temperatura corporea del bambino, stabilizza il battito cardiaco e i livelli di zucchero nel sangue, e promuove un sonno più regolare. I neonati che sperimentano il contatto pelle a pelle tendono a piangere meno e a mostrare segni di stress ridotti. Inoltre, questo contatto stimola il rilascio di ossitocina, l'ormone dell'amore, che favorisce il legame affettivo e la sensazione di sicurezza e benessere nel bambino.
Il contatto pelle a pelle è anche importante per lo sviluppo neurologico del neonato. Studi hanno dimostrato che i bambini che ricevono più contatto fisico sviluppano meglio le loro capacità cognitive e motorie. Inoltre, il contatto pelle a pelle facilita l'allattamento al seno, poiché aiuta a stimolare i riflessi naturali del neonato e la produzione di latte materno. Infine, questa pratica crea un ambiente di intimità e vicinanza che rafforza il legame tra genitori e figli, gettando le basi per relazioni affettive sane e durature.
Il ruolo del papà nel bonding pelle a pelle è fondamentale quanto quello della mamma. Quando i papà - o i partner e le partner non partorienti - praticano il contatto pelle a pelle, contribuiscono in modo significativo alla creazione di un legame affettivo solido con il loro bambino. Questo contatto diretto permette al papà di conoscere meglio il neonato, rispondere ai suoi bisogni e creare un senso di sicurezza e protezione. Inoltre, il contatto pelle a pelle può aiutare i papà a sentirsi più coinvolti e competenti nel loro ruolo di genitori, riducendo il rischio di depressione post-partum anche per loro.
Il contatto pelle a pelle con il papà offre al bambino l'opportunità di sentire il calore e il battito cardiaco di un'altra figura genitoriale, rafforzando il loro senso di attaccamento e sicurezza. Questo è particolarmente importante nei primi giorni e settimane di vita, quando il bambino sta ancora adattandosi al mondo esterno. I neonati possono trarre conforto e sicurezza dal contatto diretto con il papà, che può a sua volta influire positivamente sul loro sviluppo emotivo e sociale.
Per favorire il bonding pelle a pelle tra papà e neonato, è importante creare un ambiente rilassato e privo di distrazioni. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
Non tutti i neonati amano il contatto pelle a pelle immediatamente. Alcuni potrebbero sentirsi a disagio o sovrastimolati. Ecco come gestire la situazione:
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
I fiori da sempre rappresentano una forte ispirazione per i nomi di bambini e bambine e anche per questo motivo restano classici e intramontabile. Scegliere un nome da maschio o un nome da femmina che prendono spunto dal mondo botanico, dunque, è una scelta azzeccata, che non deluderà mai.
Non esistono solo i nomi di fiori più comuni: i nomi per bebè dedicati al mondo floreale sono moltissimi e possono essere classici, rari, diffusi, insoliti...
Quando nasce un bebè, viene spontaneo fare un bel regalo. Ma anche il biglietto ha la sua importanza. Che accompagni un dono o che sia semplicemente una cartolina d'auguri per dire "ti penso", scrivere qualcosa di profondo ed eterno è essenziale. Perché questo biglietto lo leggeranno le mamme e i papà, ma anche perché in futuro potrà leggerlo quel bebè diventato grande.
Ecco dunque una selezione di frasi d'auguri per la nascita per accompagnare un biglietto pieno d'affetto.
Non è panna cotta e non è budino alla vaniglia, per quanto l'aspetto suggerisca ciò. Il biancomangiare è qualcosa di diverso, ma altrettanto godurioso.
Si tratta di una sorta di budino di latte molto denso e cremoso, che però al suo interno non prevede né gelatina né colla di pesce. E in questo caso nemmeno latte vaccino: per una versione più leggera e salutare (oltre che etica), possiamo preparare il biancomangiare veg utilizzando del latte di mandorla, altro sapore tipicamente siciliano che non stravolge così la tradizione.
Ecco dunque la semplice ricetta del biancomangiare con latte di mandorla, per portare in tavola tanti piccoli budini tradizionali che piaceranno un po' a tutti.
La ninna nanna ha un potere enorme: offre un'esperienza sensoriale completa che può calmare, rilassare e preparare i bambini per il sonno.
È come se le dolci melodie e le parole tranquillizzanti creassero un'atmosfera di calma e sicurezza, avvolgendo il bambino in un abbraccio di conforto prima che gli occhi si chiudano. La melodia regolare e rassicurante, combinata con il ritmo dolce e ripetitivo, sembra quasi ipnotizzare il bambino, portandolo verso il sonno in un tranquillo viaggio musicale. Inoltre, il legame emotivo che si crea tra genitore e bambino durante il momento della ninna nanna aggiunge un ulteriore livello di comfort e sicurezza, contribuendo a stabilire una routine rassicurante che segna il passaggio dallo stato di veglia al riposo. In questo modo, le ninne nanne diventano non solo una parte importante della routine del sonno del bambino, ma anche un momento prezioso di connessione e amore tra genitore e figlio.
Ecco perché scegliere quella giusta è essenziale. Abbiamo raccolto le ninna nanne più belle.
Una delle ninne nanne più famose è "Ninna nanna mamma", che in realtà si intitola "Ninna nanna del chicco di caffè" e che è cantata dai bambini e dalle bambine del Piccolo Coro dell'Antoniano (quello dello Zecchino d'Oro").
Ninna nanna mamma tienimi con te
nel tuo letto grande solo per un po'
una ninna nanna io ti canterò
e se ti addormenti, mi addormenterò
Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è;
sette le scodelle sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è
solo un chicco di caffè
Se parliamo di ninna nanne famose, certamente la più nota (anche perché non ha una musica sempre uguale) è la classica "Ninna nanna ninna oh". Il testo? Eccolo:
Ninna nanna, ninna ohQuesto bimbo a chi lo do?Ninna nanna, ninna ohQuesto bimbo a chi lo do?Se lo do alla BefanaMe lo tiene una settimanaSe lo do al al Bove NeroMe lo tiene un anno interoSe lo do al Lupo BiancoMe lo tiene tanto, tantoNinna nanna, nanna fateIl mio bimbo addormentate
Anche "Stella Stellina" è una canzone classica e intramontabile, e questo è il suo dolcissimo testo:
Stella stellinaLa notte s'avvicinaLa fiamma traballaLa mucca è nella stalla
La mucca e il vitelloLa pecora e l'agnelloLa chioccia e il pulcinoOgnuno ha il suo bambinoOgnuno ha la sua mammaE tutti fan la nanna
Di nuovo una canzoncina dello Zecchino D'Oro (del 2017), che stavolta parla di come tutti gli animali contribuiscano a cullare il bebè.
La maternità è un tema indagato da moltissimi artisti e artiste nel corso della storia dell'umanità. Per diverse ragioni, ma in particolare per due: perché si tratta di un'esperienza universale che riguarda tutti, essendo tutti figli (oltre che madri, in alcuni casi). E perché una tra le religioni monoteiste più diffuse al mondo, il cristianesimo, ha messo al centro del discorso proprio una madre, dedicandole tantissime opere d'arte che nei secoli sono servite anche e soprattutto a raccontarne la storia al popolo di fedeli.
Questo dipinto rinascimentale di Raffaello rappresenta la Madonna con il Bambino Gesù e il giovane San Giovanni Battista. È un'icona della maternità che trasmette un senso di dolcezza e protezione.
Si trova agli Uffizi di Firenze.
La Madonna del Latte è un soggetto ricorrente della storia dell'arte: la si trova quando Maria è ritratta nell'intento di allattare il Bambin Gesù, spesso con il seno di fuori. È il caso della Madonna del Latte del Pinturicchio, un capolavoro meno noto del 1492.
Fa sorridere il titolo di questo dipinto di Gerard ter borch, ma è conosciuta con questo nome l'opera d'arte "Madre che pettina i capelli della figlia". È del 1652 ed è davvero dolce e quotidiano.
Berhe Morisot nel 1872 dipinse "La culla", in francese Le Berceau: si trova al Museo d'Orsay. La pittrice è riuscita, nel suo stile impressionista, a trasmettere eleganza e intimità familiare, complicità e cura.
Spesso si parla della "Maternità" di Gustav Klimt, ma in realtà ci si riferisce a "Le tre età della donna", un'opera d'arte allegorica e simbolista davvero potente che tratta anche la maternità, qui ritratta dolcemente come la donna adulta che culla la donna bambina. Le due sono osservate alle spalle dalla donna anziana, simbolo dell'età che inesorabilmente avanza.
"Le tre età della donna" riflette sul ciclo della vita umana e sull'inevitabilità del passare del tempo. Utilizzando il suo stile ornamentale distintivo, Klimt crea un'atmosfera di intimità e universalità, mentre esplora temi profondi legati all'amore, alla famiglia e alla mortalità.
Anche Pablo Picasso ha dedicato uno dei suoi quadri più noti alla maternità. L'opera, che si intitola esattamente come il soggetto, è del 1905: il dipinto cubista mostra una madre che tiene suo figlio, con linee e forme astratte che rappresentano la loro relazione emotiva.
Questo ritratto di persona senile potrebbe risultare semplice e delicato, ma ha anche un significato in più, dato che Umberto Boccioni ritrasse qui la madre, sua modella in svariate opere con tecnica divisionista.
"La Famiglia" è un dipinto dell'artista austriaco Egon Schiele, realizzato nel 1918. Quest'opera mostra una famiglia composta da tre figure: un uomo, una donna e un bambino. La composizione è caratterizzata da linee contorte e distorte, tipiche dello stile espressionista di Schiele.
Nel dipinto, le figure sono ritratte in modo simbolico ed emotivo, con espressioni intense e posture che trasmettono un senso di intimità e connessione familiare. Schiele utilizza colori terrosi e sfumature scure per creare un'atmosfera malinconica e intensa.