Molti genitori ritengono che le vacanze estive del sistema scolastico italiano siano troppo lunghe a causa delle difficoltà nell'organizzazione della cura dei figli, della perdita di apprendimento, delle preoccupazioni riguardanti l'inattività durante le vacanze e dei problemi di discontinuità nell'apprendimento. Ecco perché il provvedimento di Valditara per finanziare l'apertura delle scuole in estate è una buona idea. Ma insufficiente.
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha recentemente annunciato un provvedimento che destina 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze durante il periodo estivo, quando solitamente le lezioni sono sospese.
Questo provvedimento, che riguarda gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, coinvolge sia le scuole primarie che quelle secondarie, sia statali che paritarie non commerciali. Le risorse aggiuntive, pari a 80 milioni di euro in più rispetto al biennio precedente, permetteranno di attivare percorsi che coinvolgeranno tra gli 800 mila e 1,3 milioni di studenti, con un totale di 1,714 milioni di ore di attività.
Questi fondi saranno impiegati per una vasta gamma di iniziative, che includono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali e ambientali, oltre al potenziamento delle materie disciplinari. L'obiettivo è favorire l'aggregazione, l'inclusione e la socialità tra gli studenti, offrendo loro opportunità di apprendimento e sviluppo anche durante la pausa estiva. I docenti che sceglieranno di partecipare a questi progetti lo faranno su base volontaria e potranno ricevere una remunerazione, pur nel rispetto delle risorse disponibili.
Tutto molto interessante. Ma per quanto l'iniziativa sia lodevole per il suo impegno nel fornire opportunità di apprendimento extrascolastico agli studenti durante l'estate, molti esperti e molti genitori (soprattutto!) ritengono che non sia sufficiente e non rappresenti una soluzione alle sfide più ampie del sistema scolastico italiano. Molte regioni già offrono laboratori estivi e campi, quindi l'estensione delle attività durante l'estate potrebbe non essere abbastanza per affrontare le carenze strutturali del sistema educativo.
Secondo molti genitori, le vacanze estive del sistema scolastico italiano sono considerate troppo lunghe per diversi motivi.
In primo luogo, le lunghe vacanze estive possono creare difficoltà nell'organizzazione della cura dei figli per i genitori che lavorano. Con i bambini a casa per un lungo periodo di tempo, i genitori possono trovarsi a dover affrontare sfide nell'organizzare la supervisione dei figli durante il giorno, specialmente se non hanno accesso a servizi di assistenza all'infanzia o se non hanno possibilità di prendersi ferie durante quel periodo.
Inoltre, le lunghe pause estive possono portare a una perdita di apprendimento, dato che molti studenti tendono a dimenticare parte di ciò che hanno imparato durante l'anno scolastico precedente, rendendo necessario un periodo di tempo alla ripresa delle lezioni per recuperare ciò che è stato perso. Questo fenomeno può essere particolarmente problematico per gli studenti che già lottano con il rendimento scolastico, creando disparità nel livello di apprendimento tra gli studenti.
La soluzione a questa situazione non può quindi essere un'apertura extra scolastica degli istituti nel periodo estivo. Per quello esistono già Grest e campi estivi, laboratori e proposte didattiche pubbliche o private.
Sempre più persone suggeriscono altro: sarebbe più efficace rivedere il calendario scolastico, adottando modelli internazionali che prevedono più vacanze distribuite durante l'anno, anziché una pausa estiva così lunga.
Questo approccio permetterebbe agli studenti di avere pause più frequenti, consentendo loro di assimilare meglio le nozioni e riducendo la perdita di apprendimento che spesso si verifica durante le lunghe pause estive. Inoltre, un calendario più flessibile potrebbe favorire una maggiore adattabilità nell'organizzazione di attività extrascolastiche durante tutto l'anno, anziché concentrarle solo nei mesi estivi.
La poesia è una disciplina affascinante che porta con sé numerosi risvolti benefici, anche per i bambini, dato che - tra le altre cose - rende più intelligenti.
Introdurre i bambini alla poesia fin da quando sono piccoli è quindi assolutamete consigliato. Se inizialmente si possono proporre filastrocche e poemetti in rima (da imparare a memoria o da scrivere inventandoli), via via che i bambini crescono ci si può avventurare in poesie e poemi più complicati, a seconda del grado di interesse.
E quando si arriva a parlare di Giacomo Leopardi, inevitabile è parlare del "Cinque Maggio", una delle sue poesie più note e studiate. È vero: non è semplice. Ma spiegare il "5 maggio" ai bambini è possibile e qui vi lasciamo una spiegazione e una parafrasi che rendono tutto più semplice.
Prima di addentrarsi nella poesia vera è propria, è utile parlare del poeta che l'ha composta.
Giacomo Leopardi era un famoso poeta italiano che ha vissuto nel diciannovesimo secolo. È conosciuto per le sue poesie che parlano di emozioni profonde e della natura.
Leopardi era anche uno studioso e un filosofo, e ha scritto saggi su vari argomenti. Ha avuto una vita difficile a causa della sua salute precaria e dei suoi sentimenti di tristezza e solitudine. Tuttavia, le sue opere sono ancora molto ammirate per la loro bellezza e profondità.
Leopardi è considerato uno dei più grandi poeti della letteratura italiana.
Il "Cinque Maggio" o "5 maggio" che dir si voglia è una poesia che celebra la figura di Napoleone Bonaparte e riflette sul destino umano e sulla fugacità della grandezza.
Leopardi ha scritto questa poesia per commemorare la morte di Napoleone, avvenuta il 5 maggio 1821, ed è un omaggio alla memoria dell'imperatore, dato che ricorda tra le cose anche le gesta compiute durante la sua vita.
Napoleone Bonaparte è stato un famoso generale e leader politico francese che ha vissuto nel XVIII e XIX secolo. È diventato famoso per le sue abilità militari e per aver conquistato molte terre in Europa.
Napoleone è salito al potere in Francia dopo la Rivoluzione Francese ed è diventato imperatore nel 1804. Durante il suo regno, ha introdotto molte riforme politiche e legali, come il Codice Napoleonico, che hanno avuto un impatto duraturo sulla Francia e su molte altre nazioni. Tuttavia, le sue ambizioni di dominio hanno portato a molte guerre e conflitti in Europa. Alla fine, è stato sconfitto e esiliato sull'isola di Sant'Elena, dove è morto nel 1821.
Napoleone è considerato uno dei più grandi leader militari della storia.
Prima di procedere con la spiegazione, ecco il componimento:
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all’ultima
ora dell’uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sonito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al subito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all’urna un cantico
che forse non morrà.
Dall’Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall’uno all’altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l’ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d’un gran disegno,
l’ansia d’un cor che indocile
serve pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch’era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull’altar.
Ei si nomò: due secoli,
l’un contro l’altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s’assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell’ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d’immensa invidia
e di pietà profonda,
d’inestinguibil odio
e d’indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l’onda s’avvolve e pesa,
l’onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell’alma il cumulo
delle memorie scese!
Oh quante volte ai posteri
narrar sé stesso imprese,
e sull’eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d’un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l’assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de’ manipoli,
e l’onda dei cavalli,
e il concitato imperio,
e il celere ubbidir.
Ahi! Forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l’avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov’è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Golgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
Napoleone è morto. Come se fosse una statua, senza più respiro, giace la sua spoglia senza vita, abbandonata dallo spirito che lo animava. La terra sembra sorpresa e silenziosa, pensando alla fine di questo uomo importante.
Napoleone, una volta potente e rispettato, ora è immobile e silenzioso. Durante la sua vita, ha conquistato molte terre e ha comandato molti soldati. Ma ora, la sua presenza è svanita e nessuna voce lo loda o lo critica.
Durante la sua vita, Napoleone ha vissuto momenti di gloria e di sconfitta. Ha conosciuto la gioia di vincere e il dolore della sconfitta. Ha governato con potere e ha conosciuto l'esilio. Ma alla fine, è morto, e il suo destino è nelle mani dei posteri.
Leopardi riflette sulle emozioni contrastanti che la vita di Napoleone ha suscitato. La sua grandezza ha ispirato ammirazione e invidia, ma anche pietà e tristezza. Ora che è morto, le sue gesta sono ricordate solo dalle pagine della storia.
Il poeta invoca la Fede, sperando che le parole negative riguardanti Napoleone siano dimenticate. Riposa in pace, Napoleone, perché anche se hai avuto momenti di gloria e di sconfitta, il tuo spirito è ora accanto a Dio.
La danza offre numerosi benefici per i bambini e le bambine, sia a livello fisico che mentale. Prima di tutto, aiuta a migliorare la coordinazione, l'equilibrio e la flessibilità. Attraverso movimenti precisi e controllati, i bambini imparano a comprendere meglio il loro corpo e a muoversi con agilità, e la pratica costante della danza contribuisce allo sviluppo e al potenziamento della muscolatura, aiutando i bambini a mantenere una buona salute fisica e a prevenire lesioni.
Non solo: la danza è un'arte che consente ai bambini di esprimere se stessi in modo creativo e emotivo, e lo si capisce già dal fatto che spessissimo il balletto piace ai più piccoli. Attraverso i movimenti e la musica, possono esprimere gioia, tristezza, rabbia o qualsiasi altra emozione, migliorando così la loro intelligenza emotiva; il successo nell'apprendimento di nuove mosse e coreografie può aumentare la fiducia in se stessi dei bambini; e infine, dato che la danza richiede concentrazione e memoria per imparare sequenze di movimenti e coreografie, questa disciplina stimola lo sviluppo cognitivo dei bambini, migliorando la loro capacità di apprendimento e memoria.
A questo punto la domanda è lecita: quando possono iniziare danza le bambine e i bambini?
I bambini e le bambine possono iniziare a praticare la danza fin dalla prima infanzia, anche se l'età ideale per iniziare può variare leggermente da persona a persona. Generalmente, molti programmi di danza offrono classi per bambini dai 3 anni in su, con corsi propedeutici alla danza che arrivano fino ai 7 o agli 8 anni, per passare solo successivamente alla disciplina vera e propria.
Tuttavia, alcuni bambini mostrano interesse per la danza già a una età più giovane e potrebbero beneficiare di attività di movimento e espressione corporea adatte alla loro fascia d'età, come lezioni di danza creativa o giochi di movimento.
Le lezioni per i bambini più piccoli sono solitamente strutturate in modo da essere divertenti e coinvolgenti, incoraggiando l'esplorazione del movimento attraverso giochi, storie e canzoni. Man mano che i bambini crescono e sviluppano maggiore capacità motorie e concentrazione, possono passare a lezioni più strutturate che insegnano tecniche di danza e coreografie più complesse.
I primi corsi di danza per bambini e bambine solitamente sono una forma ludica di approccio al movimento, più che lezioni di danza vere e proprie. A volte sono chiamati anche "giocodanza", "corso propedeutico" o simili.
Il "giocodanza" è quindi un approccio alla danza pensato per i bambini, che integra elementi di gioco, movimento e creatività. Di solito, il giocodanza è strutturato in modo da essere divertente e coinvolgente, incoraggiando i bambini a esplorare il movimento in modo libero e spontaneo. Ecco come di solito funziona:
Ambiente stimolante: Le lezioni di giocodanza si svolgono in ambienti sicuri e stimolanti, come sale da ballo o aule appositamente progettate per l'attività. Questi spazi sono spesso colorati e decorati in modo vivace per attrarre l'attenzione dei bambini e stimolare la loro creatività.
Musica e ritmo: La musica è un elemento fondamentale del giocodanza. Vengono selezionate canzoni e brani musicali allegri e coinvolgenti che incoraggiano i bambini a muoversi e ballare. Il ritmo della musica può variare da veloce a lento, offrendo diverse opportunità di esplorare il movimento e la dinamica.
Attività guidate e libere: Le lezioni di giocodanza possono includere una combinazione di attività guidate dall'insegnante e momenti di gioco libero. Durante le attività guidate, l'insegnante può proporre giochi di movimento strutturati, esercizi di coordinazione e semplici coreografie. Nei momenti di gioco libero, i bambini sono incoraggiati a esplorare il movimento in modo spontaneo, seguendo i propri interessi e la propria fantasia.
Stimoli sensoriali: Le lezioni di giocodanza possono includere stimoli sensoriali come tessuti colorati, palloncini, cerchi o altri oggetti che i bambini possono utilizzare durante l'esplorazione del movimento. Questi stimoli possono aiutare i bambini a sviluppare la consapevolezza del proprio corpo nello spazio e a esprimere la propria creatività attraverso il movimento.
Inclusione e divertimento: Il giocodanza è progettato per essere inclusivo e divertente per tutti i bambini, indipendentemente dalle loro capacità motorie o esperienze precedenti con la danza. Gli insegnanti di giocodanza incoraggiano la partecipazione attiva e creano un ambiente positivo e accogliente in cui i bambini possono sentirsi liberi di esprimersi attraverso il movimento.
È importante che i genitori tengano conto delle capacità e degli interessi del proprio bambino e consultino eventualmente una scuola di danza con personale professionist per determinare se il bambino è pronto per iniziare le lezioni.
E a proposito di scuole di danza: è sempre bene assicurarsi che le lezioni siano condotte in un ambiente sicuro con lezioni e giochi adatti all'età del bambino, con insegnanti qualificati che comprendono le esigenze dei bambini in fase di sviluppo.
La Design Week di Milano è anche per bambini e il Fuorisalone riserva anche per loro numerose iniziative davvero succose. Come questa, per esempio.
Il progetto annuale di Design Society, promosso da We Are You, Permessi Ok e Privitera, si appresta ad accogliere la sua settima edizione all'interno del suggestivo scenario di Parco Sempione.
Quest'anno, uno degli eventi più attesi è il Laboratorio Creativo di arte partecipata per bambini e bambine organizzato da Burro Studio in collaborazione con Silvia Molteni. Questo workshop, che si terrà il 17 aprile dalle 16:30 alle 18:00, offre un'opportunità unica per i più giovani (e non solo) di esplorare liberamente la propria creatività attraverso l'arte.
Ecco di cosa si tratta e come iscriversi gratuitamente.
Il Laboratorio Creativo di arte partecipata per bambini e bambine condotto da Burro Studio e Silvia Molteni promette un'esperienza coinvolgente e stimolante per i partecipanti di tutte le età. Questo laboratorio espressivo offre ai bambini la possibilità di esplorare il loro pensiero creativo in un ambiente libero e aperto, utilizzando il colore come mezzo di espressione.
Durante il laboratorio, i partecipanti avranno l'opportunità di collaborare e condividere le proprie idee mentre lavorano insieme alla creazione di un'opera d'arte collettiva. Attraverso questa esperienza condivisa, i bambini impareranno a comunicare, a lavorare in team e a valorizzare la diversità di prospettive, incoraggiando lo sviluppo di abilità sociali importanti.
L'arte partecipata o collettiva è infatti un'approccio alla creazione artistica che coinvolge attivamente il pubblico nel processo creativo, consentendo di contribuire direttamente all'opera d'arte o di partecipare all'esperienza artistica in qualche modo.
Il Laboratorio Creativo di arte partecipata per bambini è gratuito e aperto a tutti, con posti limitati disponibili.
Per partecipare, dunque, è necessario registrarsi in anticipo tramite il link bit.ly/3UblbkY (selezionando il workshop desiderato in alto a destra).
L'evento è inserito nel più ampio palinsesto pensato da Design Society, che ha deciso di creare nel cuore verde di milano una serra creativa e urbana. Frutto di una collaborazione con artisti, designer e innovatori, il programma è denso di eventi, conferenze e iniziative interattive mirate a coinvolgere la comunità e a ispirare una nuova generazione di pensatori creativi e consapevoli.
Questo ambiente, che si trova in Piazza del Cannone, si trasforma in un laboratorio di innovazione attivo dal mattino alla sera, esplorando soluzioni che fondono l'intelligenza artificiale, materiali ecocompatibili e tecnologie a basso impatto ambientale. Aziende come Privitera Eventi, Makers Hub e Garage Italia Customs emergono in questo contesto per il loro impegno nella creazione di proposte sostenibili e all'avanguardia tecnologica.
Durante l'evento, sono previste discussioni sulle nuove tendenze nel design globale, iniziative educative rivolte a studenti e giovani designer, nonché workshop dedicati ai materiali ecocompatibili e al design circolare, garantendo un'esperienza coinvolgente e completa per tutti i partecipanti. Ecco perché la partecipazione è interessante per tutta la famiglia, e non solo per i bambini!
Il battesimo di una bimba è un momento speciale per la famiglia e gli amici, un'occasione per celebrare la sua entrata nella comunità cristiana e in generale per festeggiare il suo arrivo.
Le bomboniere, piccoli doni offerti agli ospiti in segno di gratitudine per la loro presenza, sono un elemento tradizionale di questa celebrazione. Se stai cercando idee creative per le bomboniere del battesimo di tua figlia, sei nel posto giusto.
Ecco sette idee originali e significative per bomboniere che renderanno questo giorno ancora più memorabile per te e i tuoi ospiti.
Un'idea dolce e apprezzata è quella di regalare confezioni di biscotti decorati a tema battesimo. Puoi realizzare biscotti a forma di angioletti, croci o colombelle e decorarli con glassa bianca, simbolo della purezza e della dolcezza della bambina.
Imballa i biscotti in eleganti scatole di latta o sacchetti di organza e aggiungi un bigliettino personalizzato per un tocco speciale.
Per un regalo pratico e significativo, considera l'idea di realizzasre dei segnalibri personalizzati come bomboniere. Puoi optare per segnalibri con una croce incisa, il nome della tua bambina e la data del battesimo, oppure con una bella fotografia della piccola.
Questi segnalibri saranno un ricordo duraturo della giornata speciale e saranno apprezzati dagli invitati di tutte le età.
Se il ricamo è una tra le tue doti, puoi preparare per tempo dei quadretti personalizzati a punto croce o con la tecnica che preferisci. I soggetti possono essere i più disparati e anche un semplice orsetto, simbolo dell'infanzia, sarà perfetto.
Un'opzione deliziosa e genuina - oggi molto diffusa - è quella di preparare vasetti di confettura fatti in casa da regalare come bomboniere.
Personalizza le etichette con il nome della tua bambina e una frase significativa e confeziona i vasetti in modo elegante per un regalo che i tuoi ospiti non dimenticheranno.
Se desideri dare ai tuoi ospiti un regalo che crescerà con il tempo, considera l'idea di regalare piante in vasetto o semi da piantare. Puoi optare per piante come la lavanda, simbolo di pace e serenità, o piantare semi di fiori che sbocceranno durante la primavera, simboleggiando la rinascita e la crescita spirituale della tua bambina.
Anche le matite piantabili sono un'idea originale e bellissima: si tratta di matite normalissime che, una volta terminate, si possono piantare.
Le candele profumate sono un regalo elegante e versatile che sarà apprezzato da tutti. Puoi personalizzare le candele con il nome della tua bambina e la data del battesimo e scegliere una fragranza delicata e rilassante, come la lavanda o la vaniglia. Le candele profumate aggiungeranno un tocco di calore e comfort agli ambienti di chi, una volta a casa, le accenderà.
Un portachiavi inciso (magari rosa, se è il tuo colore preferito) è un regalo pratico e significativo che i tuoi ospiti potranno portare con sé ovunque vadano. Puoi scegliere un portachiavi con un charm a forma di croce o angioletto e personalizzarlo con il nome della tua bambina, ma anche un semplice portachiavi classico andrà benissimo. Questo piccolo gesto sarà un ricordo tangibile del giorno speciale e della sua importanza nella vita della tua famiglia.
Il cavolfiore, scientificamente noto come Brassica oleracea var. botrytis, è una verdura crocifera appartenente alla stessa famiglia di ortaggi come cavolo, broccoli e cavolini di Bruxelles. È composto da una testa compatte di fiori non aperti, chiamata infiorescenza, che è composta da piccoli boccioli fiorali. La parte edibile del cavolfiore è costituita da queste infiorescenze, mentre le foglie esterne e il gambo sono spesso scartati o utilizzati in altri scopi culinari.
Il cavolfiore è disponibile in diverse varietà, tra cui bianco, viola e verde. Il tipo più comune è il cavolfiore bianco, che è quello che di solito si trova nei supermercati. La varietà viola ha una colorazione viola o viola scuro, mentre la varietà verde (chiamata anche "broccofiore" o "verde") ha una colorazione verde più intensa.
Dal punto di vista nutrizionale, il cavolfiore è una buona fonte di vitamina C, vitamina K, acido folico, potassio e fibre alimentari.
È anche ricco di composti antiossidanti, come i glucosinolati e i flavonoidi, che possono offrire diversi benefici per la salute, tra cui la riduzione del rischio di malattie cardiache, il supporto al sistema immunitario e la protezione contro l'infiammazione. Ridurre l'infiammazione può contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche e migliorare la salute generale.
Oltre a questo, la fibra alimentare presente nel cavolfiore può sostenere la salute digestiva, promuovendo regolarità intestinale e prevenendo stitichezza. Inoltre, la fibra può aiutare a mantenere un peso corporeo sano e a ridurre il rischio di obesità.
Non va poi dimenticato che il cavolfiore è relativamente basso in calorie, ma ricco di nutrienti, il che lo rende un'ottima scelta per chi segue una dieta ipocalorica o desidera controllare il proprio peso. Può essere utilizzato come sostituto più leggero per alimenti ad alto contenuto calorico in molte ricette.
Il cavolfiore è una verdura estremamente versatile in cucina e può essere preparato in vari modi, come bollito, cotto al vapore, arrostito, grigliato o utilizzato crudo in insalate.
Questa versatilità consente di integrare facilmente il cavolfiore in una varietà di piatti gustosi e nutrienti.
La cottura del cavolfiore può influenzare il contenuto di alcuni nutrienti, ma non necessariamente li "distrugge" completamente. Il modo in cui il cavolfiore viene cotto e per quanto tempo può influenzare il grado di perdita di nutrienti. Tuttavia, alcuni nutrienti possono essere più stabili rispetto ad altri durante il processo di cottura.
Ecco cosa succede ai principali nutrienti durante la cottura del cavolfiore:
La musica classica è davvero benefica per tutti, ma soprattutto per i bambini. Giocare con la musica classica è quindi un'ottima idea, così come abituare i bimbi alla musica rilassante. Ma lo è anche introdurre i bambini e le bambine ai diversi compositori e compositrici presentandoli loro in maniera semplice e coinvolgente.
Chi voglia spiegare la Primavera di Vivaldi ai bambini, potrebbe usare queste parole, partendo dal racconto sulla vita del compositore e per arrivare alle magnifiche note di questo componimento di musica primaverile.
Antonio Vivaldi è stato un musicista molto famoso che ha vissuto molti anni fa. È nato in Italia nel 1678. Era incredibilmente bravo a suonare il violino e a scrivere musica.
Ha scritto quindi tante canzoni di musica classica, soprattutto per il violino e l'orchestra, in epoca barocca. Una dei suoi componimenti più famosi si intitola "Le quattro stagioni" e, attraverso la musica, descrive sonoramente e con eleganza tutte e quattro le stagioni dell'anno, e quindi estate, autunno, inverno e primavera.
Vivaldi ha vissuto a Venezia e ha insegnato il violino in un posto speciale per ragazze senza genitori. Ha scritto molte altre canzoni anche per cori e per altri strumenti.
Le "Quattro Stagioni" di Vivaldi sono come quattro grandi quadri musicali che raccontano le diverse stagioni dell'anno attraverso le melodie degli strumenti musicali dell'orchestra: primavera, estate, autunno e inverno. In ogni stagione, Vivaldi usa la musica per dipingere un'immagine vivida della natura e delle emozioni che proviamo durante quei periodi dell'anno. Basta chiudere gli occhi ascoltandole: le sensazioni che suscitano sono quelle che percepiamo durante le giornate calde, fresche, fredde o tiepide.
La Primavera suona come uccellini che cantano felici, fiori che sbocciano e il sole che fa capolino dopo l'inverno. È come se la natura si svegliasse da un lungo sonno.
L'Estate è calda e vivace, con il sole che brilla forte nel cielo e il suono delle cicale che riempie l'aria. È come un giorno d'estate trascorso all'aria aperta, con molte attività divertenti da fare.
L'Autunno è un po' più tranquillo, con foglie che cadono dagli alberi e un vento fresco nell'aria. È come passeggiare in un bosco colorato di rosso, arancione e giallo.
L'Inverno è freddo e magico, con la neve che cade silenziosa e il gelo che avvolge tutto. È come stare accoccolati vicino al camino con una tazza di cioccolata calda, mentre fuori il mondo si copre di bianco.
Entrando ancor più nel dettaglio, uno dei componimenti più amati dai bambini è proprio la "Primavera" di Vivaldi.
Questo brano musicale ricorda attraverso le note il risveglio gioioso della natura dopo il freddo inverno. La musica ti fa sentire come se stessi camminando in un prato verde, pieno di fiori che sbocciano e uccellini che cantano felici. La Primavera di Vivaldi è piena di energia e felicità, come se la natura stesse celebrando il suo nuovo inizio.
I violini suonano note allegre e vivaci, come se fossero i trilli degli uccelli che saltellano da un ramo all'altro. Poi, c'è un momento più dolce e tranquillo, che ti fa pensare al calore del sole che inizia a splendere dopo tanto tempo grigio e freddo.
Nella "Primavera" di Vivaldi, vengono utilizzati principalmente gli strumenti dell'orchestra barocca, tipici del periodo in cui è stata composta la musica, che era molto ricca, virtuosistica ed elegante. I principali strumenti che suonano sono:
Violino solista: È il protagonista principale, che guida l'orchestra con melodie vivaci e virtuosistiche, rappresentando il canto degli uccelli e altri suoni della natura.
Violini: Oltre al violino solista, ci sono altri violini che accompagnano e supportano il solista, contribuendo a creare la ricchezza e l'armonia del suono.
Archi: Vi sono anche altri strumenti ad arco come viole, violoncelli e contrabbassi, che forniscono la base musicale e contribuiscono alla piena sonorità dell'orchestra.
Clavicembalo: Questo strumento, simile a un pianoforte antico, suona gli accordi e fornisce un accompagnamento armonico costante durante l'intera composizione.
Un consiglio: per conoscere ancora più a fondo Vivaldi e la sua musica, c'è una bellissima serie di libri per bambini sulla musica classica che contiene "Il mio piccoli Vivaldi".
Lo yoga - pratica fisica, mentale e spirituale secolare che arriva dall'India - può essere praticato in gravidanza e può offrire numerosi benefici per il benessere fisico e mentale della futura mamma. Tuttavia, è importante praticare lo yoga in modo sicuro e adattato alle esigenze e alle condizioni specifiche della gravidanza. Si tratta infatti pur sempre di attività fisica: ecco perché il consiglio principale è quello di rivolgersi sempre alla ginecologa o al ginecologo che segue la gestazione.
Nel momento in cui si ha il via libera, poi, è bene affidarsi a insegnanti con qualifica. Iniziando a godere dei benefici dello yoga in gravidanza.
Lo yoga include una varietà di posizioni e movimenti che favoriscono il rilassamento e il rafforzamento dei muscoli, contribuendo a migliorare la flessibilità e la forza del corpo. Questo può essere particolarmente utile durante la gravidanza per preparare il corpo ai cambiamenti fisici e per alleviare eventuali tensioni muscolari o rigidità.
In particolare, "dal punto di vista del movimento le pratiche posturali dello yoga aiutano a rimuovere le tensioni muscolari e scheletriche a carico della della schiena, favoriscono la circolazione sanguigna e aiutano a prevenire i dolori lombosacrali che spesso si accompagnano alla gravidanza per via del peso aggiuntivo del pancione": a dirlo è la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center, intervistata dal sito di Humanitas.
Durante la gravidanza, inoltre, il cambiamento del centro di gravità e l'aumento del peso corporeo possono influenzare la postura e l'allineamento del corpo. Lo yoga può aiutare a migliorare la consapevolezza posturale, a rafforzare i muscoli del nucleo e a sostenere una postura più corretta e confortevole.
La pratica dello yoga può aiutare a ridurre lo stress, l'ansia e la tensione emotiva attraverso tecniche di respirazione profonda, rilassamento e meditazione. Questo può essere particolarmente benefico durante la gravidanza, quando le donne possono sperimentare ansia legata alla salute del bambino, al parto e alla genitorialità.
Esistono varianti specifiche dello yoga progettate appositamente per le donne in gravidanza, come lo yoga prenatale o lo yoga per mamme in attesa.
Questi programmi di yoga sono progettati per adattarsi alle esigenze e alle restrizioni del corpo durante la gravidanza e spesso includono modifiche alle posizioni tradizionali dello yoga per garantire la sicurezza e il comfort della futura mamma e del bambino.
Per esempio, lo yoga prenatale è progettato appositamente per le donne in gravidanza e si concentra su posizioni, movimenti e tecniche di respirazione sicure ed efficaci per supportare il corpo durante questa fase della vita. Questi corsi spesso includono le asana adattate alla gravidanza, ma anche esercizi di rilassamento e meditazione per favorire una gravidanza serena e tranquilla.
A proposito di posizioni e asana, nello yoga per la gravidanza ci sono alcune pose che più di altre possono aiutare e che più di altre sono consigliate. Tra queste:
Durante la pratica dello yoga in gravidanza, è importante ascoltare il corpo e rispettare i suoi segnali. Se una posizione o un movimento causa disagio o dolore, bisogna interrompere immediatamente e adattare la tua pratica alle esigenze del momento. Meglio scegliere sempre un approccio dolce e moderato ed evitare di spingere eccessivamente il corpo.
Utile è poi dare importanza alla respirazione consapevole, al rilassamento e alla meditazione per favorire il benessere emotivo e mentale. Queste tecniche possono aiutare a gestire lo stress, l'ansia e le tensioni legate alla gestazione e a preparare per il parto e la genitorialità.
"Famiglia tradizionale". Si sente molto, ma che significa?
Semplicemente, questi termini indicano quella che fino a poco tempo fa era considerata la tipologia di famiglia più diffusa, ovvero quella composta da mamma, papà e figli.
Oggi però un altro termine si sta diffondendo: si tratta di queer, che solitamente si associa alle preferenze sessuali di una persona, ma che negli ultimi tempi indica anche una famigila un po' diversa da quella solita a cui la società era abituata.
Ma cosa significa queer family, quindi?
La famiglia queer - di cui ha parlato molto anche Michela Murgia e che viene ben definita (anche se una definizione granitica è una contraddizione!) nel suo libro uscito postumo, "Dare la vita" - è una comunità o a una rete di persone che possono essere legate da legami di amicizia, amore, solidarietà, o che condividono esperienze simili di identità di genere o orientamento sessuale.
Questo concetto abbraccia l'idea che le persone queer possano costruire relazioni di sostegno e familiari al di fuori delle tradizionali strutture familiari, spesso in risposta a contesti in cui non si sentono pienamente accettate o comprese.
La "queer family" può includere amici stretti, partner romantici, colleghi, membri della comunità LGBTQ+ e altri individui che forniscono supporto emotivo e sociale reciproco.
Nella pratica, una queer family non ha una struttura sempre uguale. Ciò che conta sono i legami e gli impegni tra i membri, che si stimano, rispettano, sostengono e amano nelle maniere più diverse e personali.
Un gruppo di persone queer che si sostengono reciprocamente, legati da un forte legame di amicizia, può essere una famiglia, condividendo esperienze di vita simili.
Oppure, semplicemente, una famiglia omogenitoriale, formata da due mamme con figli, da due papà con figli, o anche solo da coppie omosessuali.
Queer lo può essere anche una comunità locale o online di individui che si riuniscono per condividere esperienze, risorse e supporto. Questa comunità può includere persone di diversi orientamenti sessuali, identità di genere e background culturali.
La famiglia queer però può essere anche una "famiglia per scelta", ovvero un gruppo di cui fanno parte partner romantici e familiari scelti, cioè persone non legate da vincoli biologici ma che scelgono di essere parte della vita l'una dell'altra e di formare una famiglia basata sull'amore e sul supporto reciproco.
Questi sono solo alcuni esempi di come le "queer family" possono formarsi e manifestarsi, offrendo un importante sostegno emotivo e sociale. Ma non c'è, appunto, una definizione esatta.
Le famiglie queer possono insegnare diversi valori e concetti importanti, simili a quelli presenti nelle famiglie tradizionali, ma con un'attenzione particolare alle esperienze e alle sfide specifiche delle persone queer.
Per esempio, l'importanza dell'accettazione di sé e degli altri, indipendentemente dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere o da altre differenze. Queste famiglie, più consapevoli dei propri membri, promuovono un ambiente in cui ogni individuo è libero di essere se stesso senza paura di giudizio o discriminazione.
Non solo: le famiglie queer possono offrire un modello di relazioni non tradizionali e flessibili, che spesso si adattano alle esigenze e ai desideri individuali dei suoi membri. Questo può includere la formazione di famiglie condivise, la co-genitorialità tra genitori queer o la coabitazione con amici o partner romantici.
In definitiva? Le famiglie queer possono offrire un prezioso sostegno emotivo e sociale, così come importanti insegnamenti su accettazione, resilienza, autenticità e advocacy per l'uguaglianza e la giustizia sociale.
Si chiama enuresi e si tratta di quel fenomeno molto diffuso tra i bambini e le bambine, che li porta a fare pipì a letto anche una volta spannolinati.
Non è solo fastidioso e faticoso, ma anche frustrante per lo stesso bambino. Ma proprio per questi motivi è un cane che si morde la coda: più ci si pensa, più ci si frustra, e meno è probabile che il problema si risolva, perché a causare la pipì a letto non sono solo cause fisiche e di sviluppo, ma anche situazioni emotive e psicologiche.
Ci sono però alcuni consigli che i genitori possono mettere in pratica per provare a risolvere il problema della pipì a letto: eccone alcuni.
Conoscere i motivi che portano alla pipì a letto è il primo passo per risolvere la situazione, poiché solo nel momento in cui si comprende quale sia il motivo scatenante si può agire in maniera precisa.
Le cause possono essere diverse e comprendono fattori fisici, psicologici o una combinazione di entrambi. Ecco alcune delle cause più comuni:
Maturazione del sistema urinario: Alcuni bambini impiegano più tempo del previsto per sviluppare pienamente il controllo della vescica durante il sonno. Il loro sistema urinario potrebbe non essere ancora completamente maturo, quindi il bambino non riesce a svegliarsi quando la vescica è piena.
Ereditarietà: Esiste una tendenza familiare all'enuresi notturna. Se uno o entrambi i genitori hanno sofferto di bagnare il letto durante l'infanzia, è più probabile che il bambino manifesti lo stesso problema.
Produzione di urina durante la notte: Alcuni bambini producono una maggiore quantità di urina durante la notte rispetto ad altri, il che può rendere più difficile per loro trattenere la pipì fino al mattino.
Problemi di sviluppo fisico: Alcuni bambini potrebbero avere problemi fisici, come un'infezione delle vie urinarie o anomalie anatomiche, che possono influenzare il controllo della vescica.
Stress o cambiamenti: Eventi stressanti come il divorzio dei genitori, il trasloco o l'inizio di una nuova scuola possono provocare enuresi notturna nei bambini che altrimenti non ne soffrirebbero.
Problemi emotivi: Alcuni bambini possono fare la pipì a letto a causa di problemi emotivi o psicologici, come ansia, paura o problemi di autostima.
Prima di tutto, per affrontare l'enuresi notturna è importante consultare un medico o una medica per escludere eventuali cause fisiche sottostanti e ottenere consigli su come gestire il problema. Il trattamento può includere terapie comportamentali, farmaci o una combinazione di entrambi, a seconda della causa sottostante e delle esigenze del bambino.
Detto questo, si possono comunque mettere in atto alcune strategie.
A seconda della causa scatenante, ecco come ci si può muovere.
Alcuni bambini fanno la pipì a letto perché "semplicemente" non riescono a trattenere l'urina per tutta la notte, ma non hanno ancora il pieno controllo per alzarsi ad andare a farla. In questo caso, è utile assicurarsi che il bambino vada in bagno prima di andare a letto e, se possibile, svegliarsi una volta durante la notte per farlo fare nuovamente. Questo può aiutare a svuotare la vescica e ridurre la probabilità di bagnare il letto.
Andrebbero poi ridotte le quantità di liquidi che il bambino beve nelle ore precedenti il sonno, specialmente bevande contenenti caffeina o zucchero, che possono aumentare la produzione di urina.
Se invece il problema ha una causa psicologica o emotiva, per esempio per un periodo stressante o per dei pensieri preoccupanti, allora è essenziale dialogare e cercare di fare aprire il bambino riguardo alle sue sensazioni, risolvendo la situazione dal punto di vista psicologico, prima che fisico.
Se il problema persiste nonostante i tentativi di gestione a casa, è essenziale consultare un medico per escludere eventuali cause sottostanti e ottenere consigli più specifici sul trattamento, evitando anche di punire o umiliare il bambino per l'enuresi notturna, poiché questo potrebbe peggiorare il problema.
Sempre meglio offrire sostegno e rassicurazione, facendo capire al bambino che l'enuresi è comune e che insieme si può risolvere il problema.
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