Arriva l'autunno e con esso incominciano a scorrere mari di muco e cori di tossi incalzanti.
Troppo spesso però, inconsapevolmente, non facilitiamo il processo di espulsione del muco ma anzi facciamo di tutto per incrementarlo.
Partiamo da una doverosa domanda base. Cos'è il muco e perchè si manifesta?
"E' una formazione che si verifica frequentemente nei bambini: può avere consistenza e colore differenti ed è localizzato spesso nel cavo oro-faringeo. La produzione di muco e' un fenomeno regolare che si può verificare anche nel bambino sano infatti la presenza di muco non è sinonimo di malattia: ci sono bambini che ne producono tanto e altri meno, in quanto ogni individuo è un individuo a sè."
Cosa dobbiamo sapere noi mamme in merito alla presenza di questo ospite indesiderato?
"La prima cosa da sapere è che non è un fenomeno da bloccare con un'azione di tipo "soppressivo" ma è necessario favorirne la
fuoriuscita insegnando precocemente a soffiare il naso ai nostri cuccioli oppure utilizzando alcuni rimedi omeopatici. Nella prospettiva omeopatica è importante capire qual'è il vero motivo della presenza di muco e procedere quindi con un percorso di terapia indirizzata alla radice "miasmatica" del problema. Numerosi studi hanno confermato la correlazione tra la produzione din muco e la presenza di intolleranze alimentari come quella scatenata dall'eccessiva introduzione di latte e derivati.
Possiamo quindi affermare che il latte vaccino e derivati possano favorire la produzione di muco. "
Quando si manifesta come bisogna procedere?
"I miei consigli sono:
- allattamento al seno esclusivo fino ai sei mesi
- eliminare o ridurre di molto latte e derivati
- diminuire ampiamente l'assunzione di proteine animali e di
- incrementare di molto quelle vegetali
- eliminare il più possibile i grassi animali come burro e strutto
- lavaggi nasali con la soluzione ipertonica: una soluzione salina ad alta concentrazione di sodio (fino al 3% invece che il tradizionale
0,9%)."
E' necessario utilizzare una terapia antibiotica se il muco è giallo?
"Assolutamente no. E' normale che il muco possa assumere un colore giallo. Il muco giallo denota la presenza, oltre che di cellule di muco, di altri batteri ma ciò non è sinonimo di infezione. L'antibiotico sarà utilizzato da chi seguirà un approccio di medicina
tradizionale solo ed esclusivamente dopo analisi cliniche che ne attestino l'effettiva necessità.
La terapia antibiotica non è certamente da utilizzare in prima battuta per chi utilizza un approccio basato su medicine non convenzionali. Attraverso l'utilizzo di rimedi omeopatici riusciamo ad ottenere ottimi risultati sia nelle fasi acute della malattia sia a livello di stato generale del paziente con una particolare attenzione alla prevenzione"
Possono essere utilizzati i fluidificanti?
"I fluidificanti sono poco utilizzati in quanto sconsigliati dal Ministero della Salute che ne vieta la somministrazione sotto i due anni di età: numerosi studi hanno dimostrato che l'utilizzo di fluidificanti sotto tale età è correlato alla comparsa di peggioramenti della difficoltà respiratoria.
In termini generali il nostro corpo è naturalmente predisposto all'eliminazione del muco attraverso le vie aree rinofaingee: infatti
sono presenti nelle vie nasali delle celulle respiratorie che hanno proprio la funzione di eliminare il muco, convogliandolo con un'azione centrifuga verso l'esterno. Il naso che cola quindi è un segnale sempre positivo, in quanto indica il corretto funzionamento di questi processi benefici per l'organismo."
Quali sono i tipi di tosse più preoccupanti che devono far accendere il campanello d'allarme a noi mamme?
"Prima di tutto bisogna distinguere due tipologie di tosse, quella grassa e quella secca. Nel primo caso la tosse si presenta con catarro, quindi è definibile come tosse produttiva. E' consigliabile recarsi dal pediatra se questo tipo di tosse è accompagnata da febbre alta per più di due-tre giorni.
La terapia omeopatica prevede non di reprimere il sintomo ma di sostenere il corpo nello sforzo fisiologico di cura: il medico
omeopata potrà optare tra rimedi come silicea, pulsatilla, hepar sulfur, calcarea carbonica nelle varie diluizioni per esempio.
Nel caso di tosse secca invece abbiamo due categorie la tosse: la tosse stizzosa e quella laringea: la tosse stizzosa è una tosse secca appunto, che tiene sveglio il bambino la notte, provocata da un solletico alla gola; questa tosse seppur fastidiosa non è spesso preoccupante. In questo caso un rimedio utile può essere Bryonia o Spongia Tosta come si può vedere dalla scheda dei rimedi dell'omeopatia Asdoh; il secondo tipo di tosse secca è quella laringea che si presenta con un suono simile a quello dell'abbaiare di un cane o al verso di una foca, il bambino fa fatica a respirare e denota un'infiammazione della laringe; in questo caso è necessaria una visita medica in modo da valutare i rimedi omeopatici adatti e seguire questa tosse più
complessa.
Nel caso in cui si presentasse un'attacco di tosse notturna di questo tipo è necessario rendere umide le vie respiratorie aprendo per
esempio il rubinetto dell'acqua calda oppure effettuare un areosol con soluzione fisiologica"
Quando recarsi al pronto soccorso?
"E' necessario recarsi in pronto soccorso non solo per il sintomo "tosse" isolato ma quando questo di associa a difficoltà respiratoria, che si manifesta con movimenti di espansione e rientramenti anomali del torace".
Giulia Mandrino
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Oggi voglio dedicare al mio bimbo un momento speciale, un piccolo seme di consapevolezza che lui sembra tanto apprezzare: "Oggi Tommy adottiamo una zolladi terra". I suoi occhioni azzurri si aprono e mi guarda con sospetto. "Mamma, ma come si fa? E sopratutto cos'è una zolla?". Domande più che legittime per i suoi 5 anni.
Adotta una zolla è un progetto del gruppo Ecor Naturasì che da la possibilità di scegliere scegliere un'azienda agricola e individuare la zolla di terra che si desidera adottare. Dal12 ottobre 2014 al 12 gennaio 2015 versando la quota di partecipazione di 50€ (il pagamento può avvenire con paypal e carta di credito), si effettua l'adozione e si riceve all'indirizzo e-mail indicato una lettera di ringraziamento del produttore e 5 buoni da 10€ ciascuno.
La bellezza del progetto sta nel ricondurci nella dimensione della terra, quindi della realtà: infatti è possibile seguire il processo agricolo vero e proprio in quanto nel Diario di Campagna tutti potranno seguire l'andamento della coltivazione: dalla giornata di lavoro, scandita dai ritmi della terra e della Natura, alle condizioni metereologiche, fino ai racconti dell'agricoltore, con informazioni e spiegazioni sul lavoro che svolge ogni giorno.
Chi ha adottato la zolla, inoltre, avrà a disposizione dei contenuti speciali dedicati al biologico e al biodinamico.
Proprio come l'agricoltore attende il tempo del raccolto, si possono utilizzare i buoni dopo 3 mesi a partire dal giorno 15 o 30 del mese in cui abbiamo effettuato l'adozione: quindi, se adottiamo il 16 ottobre possiamo spendere il buono dal 30 gennaio, se adottiamo il 3 novembre possiamo spendere il buono dal 15 febbraio. Possiamo scegliere se spendere i buoni in un'unica soluzione oppure per 5 spese diverse, nel negozio biologico in cui ci si decide di appoggiarsi (vedi sezione "Negozi aderenti").
Voglio permettere a mio figlio di avvicinarsi al mondo dell'agricoltura, quella vera, che ha ritmi e tempi da seguire e assecondare: credo che questi concetti siano grandi insegnamenti per lui. E' importante per me sapere che i miei figli non perdano di vista i veri ritmi della Terra e di conseguenza dell'uomo, voglio che conoscano l'autenticità per capire chi sono loro e come funziona il mondo. Sono queste le vere radici della vita sulle quali poter costruire un prosperoso albero.
Ho scelto di adottare la zolla dell'azienda agricola Simmarano a Montescaglioso (Matera), perchè ho avuto il piacere di incontrare il titolare (quello junior) presso gli stand Ecor a Sana 2014: si è presentato a me scusandosi per le mani ruvide che mi porgeva e raccontandomi che la camicia la indossava solo per occasioni speciali ma il suo posto è nei campi con il suo papà che da 20 anni si dedica con passione all'agricoltura biologica. Mi ha spiegato con un facile paragone la differenza tra l'agricoltura biologica e quella che non lo è: se in un campo si verifica un'infestazione del parassita x nell'agricoltura non biologica è necessario un investimento di un giorno e un solo lavoratore; mentre in quella biologica servono in media 10 giorni e tra le 8 e le 12 persone. Mi raccontava della simbiosi che vivono con la natura sia a livello di condizioni metereologiche sia dei microoorganismi che popolano la terra, della scelta degli ortaggi da seminare. Mi spiegava il valore del tempo, dell'attesa e delle emozioni che si accavallano in quei periodi in cui puoi solo mettere le mani dietro la schiena e aspettare di vedere il giorno successivo dei segnali positivi.
Ho piacere di rendere mio figlio parte di questo mondo di solide radici, autentico e di dare a lui il senso del tempo, perchè per ogni frutto della vita è necessario seminare e poi attendere che maturi.
Giulia Mandrino
Divorate libri in autobus, in treno, in ufficio durante la pausa pranzo o dove più vi piace?
book–à–porter Il portalibro da viaggio!
Un accessorio utile ed indispensabile per la cura del libro e non solo: quaderno degli appunti, agenda, diario, guida viaggi.
E per la nuova era "post-Gutemberg" ebook-à-porter: protegge l'eReader dai graffi senza rinunciare ad eleganza e stile.
Cosa sono i book-à-porter?
Sono una serie di custodie per proteggere la copertina e le pagine del libro quando trasportato in borsa.
Interamente ideati e realizzati a mano, i book-à-porter nascono da tessuti nuovi, recuperati da scampoli di lavorazione delle industrie dell'arredamento del territorio, altrimenti destinati a diventare rifiuti.
Decorati con gusto raffinato a seconda dei materiali di volta in volta reperibili, i book-à-porter si rinnovano in un collage di tessuti, mercerie, materiali grafici, colori ed elementi decorativi [alcuni provenienti dal mercato equosolidale es.cacca-elefante, fiori in corda di cocco, matite progetto prima ero].
I differenti formati sono studiati per essere la protezione ideale per libri, guide viaggi, cartine geografiche, e-reader e tablet.
I book-à-porter sono disponibili anche corredati di taschine dove collocare lapis per gli appunti e occhiali per la lettura.
Dimmi come leggi e ti dirò il tuo formato!
book-à-porter formato L per:
_Settimana Enigmistica
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book-à-porter formato S per:
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book-à-porter formato XS per:
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La rivista americana Journal of Agricultural and Food Chemistry sostiene che il succo di melograno si trova al primo posto tra tutti i succhi di frutta per contenuto di antiossidanti e porta i benefici massimi per il nostro organismo. Le ricerche hanno mostrato che il melograno in confronto con altra frutta e verdura contiene una quantità superiore di polifenoli: antiossidanti capaci di neutralizzare
l’influenza patogena dei radicali liberi che danneggiano le cellule sane dell’organismo dell’uomo trasformandole in cellule tumorali.
Un bicchiere di succo di melograno al giorno permette di rallentare la crescita dei tumori maligni in pazienti con il cancro alla prostata, racconta la rivista americana Clinical Cancer Recearch. Questa è la conclusione dei ricercatori dell’Università di California, sotto la direzione di Alan Pantuck. Il succo di melograno e di suoi semi è un prodotto alimentare prezioso che contiene tutti gli elementi
della frutta fresca, ha un gusto molto piacevole e le proprietà benefiche, viene facilmente assorbito dall’organismo.
L’uso quotidiano di un bicchiere del succo di melograno aiuta gli uomini a combattere impotenza. Tali conclusioni sono state fatte dagli scienziati della clinica urologica di Beverly Hills e dell’università di California (USA) nel corso della ricerca scientifica. Il potente effetto terapeutico del succo di melograno è dovuto alle sue proprietà antiossidanti.
Grazie a queste il succo di melograno aiuta l’organismo a combattere i radicali liberi: le molecole ad alta attività che attaccano continuamente le cellule e distruggono il loro DNA. I radicali liberi peggiorano anche la funzione del sistema cardiovascolare che negli uomini porta alla disfunzione erettile. Il succo di melograno è ricco di antiossidanti è il miglior modo di combattere questi attacchi.
Nell’articolo pubblicato nella rivista americana Journal of Impotence Research gli scienziati raccontano che il 47% degli uomini che soffrono dalla disfunzione erettile usando il succo di melograno hanno notato miglioramenti evidenti. Il succo di melograno e dei suoi semi è un elisir della giovinezza e della bellezza anche per la donna. Aumenta il tono della pelle e dei muscoli, dà una maggiore energia e resistenza. Il succo di melograno e dei suoi semi è chiamato “l’ormone naturale”, perché è efficace nei disturbi della menopausa, nei cicli mestruali irregolari, aiuta a prevenire la distruzione dell’osso e la comparsa di osteoporosi, migliora lo stato della memoria e della vista.
Il succo estratto dai semi dell’uva è l’antiossidante più potente (collettore di radicali liberi) di tutti i succhi conosciuti: esso è 20 volte più forte della vitamina C e 50 volte più forte della vitamina E!!! Si crede che l’estratto dai semi dell’uva migliori i processi mentali, perché è uno dei pochi, se non l’unico, antiossidante che è capace di attraversare la barriera tra il cervello e il sangue. É in grado anche di ripristinare l’attività dei capillari, di rafforzare le pareti dei capillari e ripristinare l’elasticità delle pareti arteriali. Fa parte dei molti farmaci
venotonici.
La buccia dell’uva contiene molti flavonoidi, proantocianidine che possiedono importanti proprietà biochimiche. Queste proprietà miracolose possono liberare il corpo dai radicali liberi migliorando la circolazione sanguigna, il funzionamento dei capillari, eliminando i dolori alla schiena, influenzando la crescita delle ossa e migliorando la pelle. L’uva contribuisce ad una maggiore attività cervicale,
permette di migliorare la memoria, può aiutare coloro che soffrono di disturbi mentali. Gli antiossidanti della buccia dell’uva è stata studiata intensamente in Europa e sono ampiamente utilizzati già da 20 anni.
Bevete e gustate con gioia il nettare della salute: cin cin…
Qualche tempo fa su Facebook lessi un post molto molto interessante, come ostetrica e come mamma e mi sembra giusto condividere questa eccezionale scoperta.
Attenzione perché quello che sto per rivelarvi è della valenza di scoperte eccezionali e che cambiano la vita... NON SERVE mettere in testa la famosissima cuffietta ai neonati alla nascita!
Non è raro vedere questa tendenza tipicamente anglosassone diffondersi nei nostri ospedali dove i cuccioli d'uomo subiscono due violenze, per cosi dire, di naso.
La prima non riguarda questo articolo ma è l'esecuzione del bagnetto con prodotti di dubbio INCI e contenenti varie profumazioni mentre la seconda è l'uso della cuffietta.
Entrambe mettono a rischio il riconoscimento istintivo materno dell'odore del cucciolo... se non capite il concetto figurate nella vostra mente una mamma leonessa a cui viene dato un cucciolo "lavato e profumato"... non farebbe una bella fine, disconosciuto e abbandonato.
Se invece la vostra perplessità riguarda la cuffietta pensate a quanto grossa è la testa nel neonato e a quanti odori potrebbe offrirvi e se non mi credete, quando nascerà il vostro bambino, annusatelo in cima alla testa, sopra la fronte...
Il motivo per cui viene messa è la dispersione di calore ma il vero e unico modo per mantenere un neonato al caldo è il contatto pelle a pelle con la madre... e addio cuffietta!
Ostetrica Veronica Pozza
Ricetta velocissima, super healthy e buonissima. Potete sbrizzarrirvi con la vostra fantasia unendo frutta, spezie, cereali e frutta secca a vostro piacimento. Ecco la nostra ricetta base!
Come spiega l'otetrica di grande esperienza Angela Dinoia nel suo libro Il neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing "nelle prime 24-48 ore dopo la nascita il neonato solitamente evacua diverse scariche di meconio, scorie equiparabili alle prime feci. Il meconio è contenuto nell'intestino ed è una sostanza piuttosto appiccicosa, di colore verde scuro. Terminata la fase di emissione del meconio, parallelamente all'arrivo della montata lattea, il neonato comincia ad assumere più latte, con la conseguenza che le feci si modificano e la quantità di pipì aumenta. Le feci da latte sono di consistenza piuttosto liquida, tendenzialmente di colore giallo. Dopo la 3a o 4a giornata di vita quali segnali di benessere può osservare la mamma?
- Il neonato poppa almeno 8-10 volte nelle 24 ore.
-Bagna almeno 6 pannolini e fa la cacca almeno 3-4 volte nelle 24 ore.
– Ha un buon ritmo sonno-veglia.
– È facilmente consolabile soprattutto dopo il pasto.
– Ha un aumento di peso di circa 20 grammi al giorno e 150 grammi a settimana.
– Il volume del seno materno si riduce dopo la poppata.
Quali segnali, invece, possono indicare alla mamma uno scarso apporto di latte?
– Il neonato bagna pochi pannolini, meno di 5 nelle 24 ore. Si ha scarsa emissione di feci e anche urine scarse, molto concentrate e con odore forte.
– Il neonato piange spesso, è poco soddisfatto dopo la poppata.
– Le poppate sono interminabili e molto frequenti.
– Scarso aumento di peso.
– Difficoltà al recupero del peso della nascita, anche dopo 15-20 giorni. "
Angela Dinoia, Il Neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Il 18 e 19 ottobre 2014 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano vi aspettano due giornate di cultura e divertimento per bambini e famiglie alla V edizione di Uovokids. Uovokids è un innovativo festival pluridisciplinare dedicato alla cultura e alla creatività contemporanea per bambini e adulti che si realizza grazie alla collaborazione tra Uovo e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.
Uovokids è unʼesperienza insolita e coinvolgente per i bambini e gli adulti con performance, concerti, dj set, workshop curati da artisti e creativi che abitualmente non lavorano con e per i bambini proprio a sottolineare lʼoriginalità del processo creativo. E' un progetto che mette lʼaccento sulla contemporaneità, sullʼindisciplinarietà dei linguaggi e delle discipline artistiche, sulla gioiosità e complessità della figura infantile. Per tutte le info uovokids.it
Per questa V edizione due artisti del festival, Painé Cuadrelli e Milimbo, condurranno in collaborazione con l'Osservatorio Chicco, il centro ricerche Chicco, due differenti workshop dedicati, per la prima volta a Uovokids, ai bimbi più piccoli (dai 9m+) e incentrati, rispettivamente, sulla musica e sul design. Una preziosa quanto importante opportunità, sia per l'Osservatorio Chicco che per gli artisti, di cogliere suggerimenti e spunti importanti per lo sviluppo di prodotti stimolanti, divertenti e modulati sulle effettive capacità dei bambini.
SoundBox è il laboratorio condotto da Painè Cuadrelli - produttore musicale, sound designer e dj - dove, in un gioco di composizione sonora, i bambini dai 9 mesi ai 4 anni possono sperimentare diversi oggetti, materiali e forme per dare vita a nuovi suoni. Un sistema modulare di strumenti percussivi e sonori combinabili tra loro: bambini e genitori saranno liberi di immaginare e creare nuovi strumenti per comporre le proprie melodie.
Folding Savannah è un incontro creativo condotto da Milimbo - studio grafico e casa editrice con sede a Valencia che ama lavorare con il cartone e i suoi derivati - per bimbi da 18 mesi a 5 anni, dove gli animali della savanah si muovono all'interno di diversi scenari, in cui prendono vita storie tutte da inventare e immaginare. Il tutto realizzato in cartone che non vede l'ora di prendere vita...
Ma la collaborazione di Chicco con Uovokids non si ferma qui: nel Padiglione Olona verrà allestita una 'Playroom' per bambini da 0 a 4 anni con tanti giochi, sia per i più piccini (con tappeti sonori, forme magiche e animali parlanti) che per i più grandi (cavalcabili, automobili radiocomandati, ecc..)
e, per permettere a tutte le famiglie, anche quelle con bimbi molto piccoli, di godersi in serenità il festival, Chicco allestirà la nuova area Nursing del Museo (padiglione M -1 adiacente area Pic Nic) con fasciatoi, mangiapannolini e tutto il necessario per il cambio e l'allattamento!
Giulia Mandrino
Mi cazziano perchè scrivo poco su questo blog, ma per me questo spazio è un luogo dove portare le mie riflessioni, forse più i miei deliri che le mie riflessioni gioiose. Eh si, perchè la gioia di essere mamme la sappiamo, sentiamo i nostri occhi bagnarsi di lascrime davanti alle nostre creature. Sappiamo poi, perchè non siamo cretine, che spesso tutto ci sembra difficile perchè siamo donne complesse, nel bene e nel male, con una personalità sfaccettata, vogliamo molto dalla vita e siamo disposte a farci in 4 per raggiungere i nosri obiettivi. Donerem ouna grande apertura mentale ai nostri bimbi, e forse anche un po' di caos. Eh si, perchè tutti parlano del fatto che fortunatamente non siamo perfette, che è bello essere mamme imperfette, che è normale sbroccare, ma comunque siamo sommersi nel web da frasi "i bambini imparano da ciò che vedono non da ciò che gli racconti", "aiutiamo i bambini a fare da soli le cose della quotidianità", "mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo" etc..
La classica cosa è quella delle chiavi di casa: la teoria ci dice che il bambino deve aprire lui la porta, perchè è il gioco più importante per loro, fare da soli le "cose di casa" è il vero gioco per loro, non il bambolotto che riproduce i suoni del cartone tv. E lo so che tutte voi malaedicete queste teorie in cui vi siete impallinate quando tornate alle 7 di sera da lavoro con due figli che litigano per aprire la porta di casa e voi avete 5 borse della spesa più borsetta più valicetta e 4 anni di mancanza di sonno ed esaurimento nervoso. ehehhe.... cari pedagogisti, non propinateci solo dictat del tipo "se non fai così sei un genitore di m. e traumatizzerai tuo figlio e se dici cosà avrà uno sdoppiamento della personalità e se non gli insegni a riconoscere bene le emozioni o le sopprimi avrà attacchi di panico". ehchecazzo. ragazzi. non solo stai per svenire e non sai come arrivare a sera, non solo avresti voglia di ammazzarli e ammazzarti, ti senti pure in colpa perchè dopo aver provato a dire ragazzi per favore via dalla porta che la mamma nun ce la fa più e loro non si girano neanche e continuano a urlare sul pianerottolo con la tua vicina di 60 anni acida come non mai che ha avuto 2 figli 40 anni fa, mai lavorato e casa sempre splendente che ti spia dallo spinoncino sussurrando a suo marito che sei una mamma fuori controllo (poi chissene di lei ma intanto le balle ti ruotano ancora di più).
E sulla questione di "ogni giochino ha il suo posticino?": ora o li minacci, o hai un'ora di tempo per "sostenerli" nel processo di mettere ste cacchio di cosina a ogni posticino, o altrimenti un po' urli e un po' butti nell'armadio perchè sono già le 8 di sera e non ne puoi davvero più.
E la mattina? Bello quando devi preparne due e uscire di casa per portarli a scuola/asilo nido. Il lunedì. Bello perchè il lunedì hai 2 sacchetti, due cartellette, qualche avviso che ti sei dimenticata di far firmare anche a tuo marito e per evitare la faccia disgustata della segretaria falsifichi firme come non mai, i giochi che vogliono portarsi dietro e alla fine sono "il giusto ponte tra casa e famiglia" per cui vuoi negarglieli?. E poi la tua bimba di 4 anni non fa i capricci ma semplicemente vuole affermare la sua identità di donna quando urla perchè vuole la gonna e non si lascia vestire. E poi è giusto di nuovo che litighino per chi apre la porta. E poi devi andare a lavorare. E poi ti guardi allo specchio e dici che magari era meglio se non ti guardavi e speri in futuro migliore. E poi piove e arrancando arrivi in macchina con grande ritardo. Fai scendere la grande e le dai il suo ombrellino e fai scendere il piccolo che tieni in braccio sotto il tuo ombrello con tutto l'ambaradan di sacchettini, cartellini e cacchi e mazzi vari. E poi la grande gioca ad aprire e chiudere la portiera dal lato della strada ma è normale perchè è una normale imitazione della sua mamma che per lei è un modello: in quel momento bisognerebbe contenere quel suo desiderio e convogliarla verso altre cose. Ma vaffffffffff Ho una riunione tra 20 minuti a una distanza senza traffico di 30 minuti per cui ce ne mettero se va bene 40, loro sono bagnatie il piccolo ha appena finito una tonsillite. Tu sei incazzata come una iena e ti senti in colpa perchè gli fai iniziare la giornata con una mamma che gli sclera addosso per problemi suoi perchè quello che loro fanno è legittimo e giusto, normale per la loro tappa evolutiva.
Quindi si, potrei organizzarmi meglio, potrei andare a dormire prima la sera così sarei meno stanca. Potrei insultare mio marito tuttii giorni obbligandolo a fare di più ma attenzione, mai davanti ai bimbi e senza impattare l'armonia famigliare. Potrei fare 4 anni di psicoterapia per liberarmi dei traumi e della rabbia, così come dei copioni dell'educazione ricevuta da mia madre dittatrice su di me. Forse anche un po' di psicoterapia di coppia. E perchè no, un corso di pedagogia montessoriana il week end o almeno la sera leggere dei libri inerenti al tema.
E. CHE. CACCHIO. Sono certa che chi riesce a seguire in toto queste teorie ha come base una tata 24 h su 24 e 3 trattamenti in docce emozionali alla settimana. E poi uno psicoterapeuta che la sostiene. No, io mamma normale lavoratrice senza aiuti in casa miro ad arrivare a fine giornata.
Forse meglio mia mamma che portava a scuola 3 figli e manco ci veniva in mente di poter aprire la porta. E a pensarci bene poi così devastati mentalmente non siamo nessuno dei 3.
Papavero 3
In Italia si stima che vengano perse 170 ore all'anno di istruzione scolastica a causa dell'arrivo a scuola la mattina di bambini a scuola che hanno saltato la colazione o che hanno avuto un apporto nutritivo troppo scarso.
Gli insegnanti italiani lanciano l'allarme e svelano conseguenze preoccupanti sull'arrivo a scuola di bambini affamati: i bambini arrivano a scuola affamati e perdono ogni settimana oltre 5 ore di istruzione scolastica ovvero circa 7 settimane all'anno.
Lo rivela la recente ricerca "L'istruzione perduta" commissionata da Kellogg a Opinion Matters ed effettuata su un campione di 503 insegnanti di scuole primarie e secondarie in Italia.
Il 39% degli insegnanti intervistati dichiara di vedere arrivare in classe ogni giorno bambini affamati che non hanno fatto colazione. Più di un terzo degli intervistati (34%) riferisce di assistere ad un preoccupante incremento nel numero di bambini che arrivano quotidianamente affamati a scuola.
Gli effetti dell'arrivare a scuola affamati sono preoccupanti: il 76% degli insegnanti dichiara che i bambini affamati sono meno performanti in classe, il 54% osserva che fanno più fatica a concentrarsi ed il 38% sostiene che non riescono a contribuire attivamente al lavoro di classe.
E ancora, circa tre insegnanti su quattro (73%) osservano che i bambini che arrivano a scuola affamati sono più soggetti a problemi comportamentali, mentre un insegnante su due (49%) ha riscontrato maggiori difficoltà relazionali.
Il 92% degli insegnanti è convinto che avere in classe bambini affamati impatti sull'apprendimento del resto della classe e il 77% dichiara di impiegare maggior tempo per preparare i bambini affamati alle verifiche scolastiche.
La letteratura scientifica conferma che fare abitualmente colazione comporta migliori performance accademiche - ha dichiarato Anna Ogliari, medico, specialista in psicologia clinica presso l'Ospedale San Raffaele Turro di Milano e ricercatore universitario presso l'Università Vita-Salute San Raffaele.
Recenti studi evidenziano come i bambini che fanno la prima colazione ottengono punteggi significativamente superiori – rispetto ai bambini che arrivano digiuni - su diverse prove neurocognitive volte a valutare l'attenzione, la memoria, la velocità di elaborazione e il riconoscimento percettivo.
Da ulteriori indagini scientifiche – conclude la dottoressa Ogliari - è emerso inoltre che sarebbero i bambini provenienti da famiglie con basso status socio economico a trarre i maggiori benefici dal consumo quotidiano della prima colazione. L'assunzione della prima colazione, a fronte della presenza di una carenza di macronutrienti, comporterebbe un importante miglioramento dell'iperattività e delle performance cognitive.
E' importante quindi svegliare anche 15 minuti prima i bambini per fare una corretta alimentazione. Ottimo è riuscire a unire una fonte vegetale e una proteica, come per esempio una spremuta o un centrifugato/estratto e dopo almeno 10 minuti un latte vegetale (ottimo quello di avena e quello di mandorle magari mischiati insieme) o yogurt di soya o riso e dei cereali SENZA ZUCCHERO (possiamo anche aggiungere del cioccolato amaro e un cucchiaio di sciroppo d'acero o di agave er dolcificare), una fetta di pane integrale e della marmellata SENZA ZUCCHERO o del malto o della crema al cioccolato vegetale. per concludere qualche frutta secca da sgranocchiare o dell'uvetta e raggiungeremmo il top!
Ma spesso la causa di tale fenomeno non è solo riconducibile al tempo: gli insegnanti italiani (64%) sono d'accordo nel ritenere che molti bambini che saltano la colazione provengano da famiglie con difficoltà economiche che non possano garantire una colazione ai propri figli.
Un valido aiuto è fornito dalle Organizzazioni Banco Alimentare che svolgono un'attività assistenziale per le famiglie bisognose: per un insegnante su due (56%) il ruolo di banco alimentare all'interno delle comunità locali è di fondamentale importanza. Ed è per questo che occorre una maggiore consapevolezza sulle attività fatte da queste organizzazioni.
Kellogg attraverso il programma di Responsabilità Sociale "Breakfasts for Better Days" – progetto globale che ha l'obiettivo di contribuire a fornire il pasto più importante della giornata ai bambini e alla famiglie in difficoltà - annuncia oggi la collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Onlus per donare circa 6 milioni di colazioni ai bambini e alle famiglie bisognose.
Da ottobre a dicembre di quest'anno tutti coloro che acquisteranno una confezione di cereali Kellogg's aderenti all'iniziativa "Acquista una confezione, dona una colazione", contribuiranno ad offrire una tazza di cereali (30g di prodotto) ai bambini e alle famiglie meno fortunate tramite la Rete Banco Alimentare in tutta Italia.
La consegna dei prodotti ai magazzini della Rete Banco Alimentare in tutta Italia sarà supportata da DHL Supply Chain Italia, partner logistico di Kellogg.
La prima colazione è il pasto più importante della giornata perché fornisce l'energia necessaria per affrontarla al meglio. In Italia purtroppo non tutti possono farla: ci sono, infatti, 2 milioni 28 mila famiglie che vivono in stato di povertà assoluta.
La condizione di povertà delle famiglie italiane è sempre più allarmante come ogni anno ci conferma la fotografia fatta dall'Istat – ha dichiarato Andrea Giussani, Presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus.
Giulia Mandrino
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