Il succo di oggi ha come centro la verza, pianta davvero potente per le sue proprietà di detox e antiossidanti: è considerato un alimento antitumorale, benefico per l'ulcera peptica, antinfiammatorio, utile nella prevenzione dell'Alzheimer e della Cataratta. Siamo abituati a mangiarla cotta ma ogni tanto qualche foglia cruda ci farebbe proprio bene. Non so voi ma il solo pensiero di mangiarla cruda non è che mi allieti molto, per cui ho deciso di abbinare della frutta molto zuccherina e il sapore forte dello zenzero fresco.
Ecco la ricetta:
Il bambino nei primi anni di vita è tutto sensi, pura sensorialità: ama e deve sperimentare sensazioni visive, uditive, olfattive, tattili e di gusto.
Questo è un gioco davvero semplice che possiamo proporre ai nostri bimbi, finalizzato appunto ad affinare la pecezione tattile e la coordinazione piede-occhio. Raccogliamo in casa degli oggetti come teglie di alluminio usa e getta, spugne, mestoli, palline di tipo differente (ne trovate molte nei negozi Tiger a 1 euro o poco più), una mela, un'arancia. Corichiamo il nostro piccolo a pancia in su e sediamoci davanti a lui; appoggiamo poi sulla pianta dei suoi piedi un oggetto (un oggetto per volta su un solo piedino) e osserviamo la reazione. Poi allontaniamo l'oggetto di qualche cm e pian paino comprenderà la necessità di allungare la gambina per toccarlo; se non lo fa le prime volte guidiamolo a cercare l'oggetto.
Giulia Mandrino
Chi mi segue sa che amo Virya, azienda famigliare bolognese che prepara fitoterapici ayurvedici con materie prime italiane di altissima qualità. Io stessa utilizzo quotidianamente i suoi prodotti. Ecco quindi la mia selezione per pancine:
Per il supporto ed equilibrio nutrizionale:
Chayavanaprasa: Confettura aromatizzata di Amalaki
Antica preparazione della tradizione ayurvedica preparata con frutti freschi di Amalaki raccolti in Nepal, è nota come "nettare degli Dei". Gli effetti positivi si manifestano a tutti i livelli della fisiologia. Nutre armonicamente la mamma e il feto. Ottimo anche durante l'allattamento.
Virechan: decotto
Coadiuvante in caso di difficoltà nell'evacuazione quotidiana e nelle coliche gassose. Stimola e normalizza il movimento intestinale. Non provoca crampi addominali, è utile in caso di vomito ed è indicato anche in gravidanza, allattamento e particolarmente per i bambini. Non contiene conservanti, alcol e zucchero.
Rikhiya: compresse
Grazie alla sua azione antiossidante aiuta a ripristinare il metabolismo ottimale. Ha un'azione nutriente sui tessuti, aiutando a preservare la tonicità e l'elasticità corporea. Elimina le scorie metaboliche interne e l'eccessivo calore intestinale.
Per il supporto e l' equilibrio emotivo:
Tulsi: compresse
Il preparato è indicato per ottimizzare tutte le funzioni dell'organismo. Migliora la microcircolazione favorendo l'attività cerebrale (memoria, concentrazione) e le funzioni mentali (rilassamento, calma). Supporta la reazione allo stress, anche quello post-partum. Favorisce la normale funzione immunitaria, respiratoria e la qualità ed i ritmi del sonno.
Shanti: tisana rasserenante.
Assunta la sera, la tisana concilia il sonno fisiologico; bevuta durante il giorno contribuisce a calmare l'ansia, l'agitazione psicofisica e la tensione mentale della vita quotidiana. Allenta le tensioni viscerali indotte dallo stress quotidiano senza alterare i riflessi.
Per maggiori info e per l'e-commerce potete visitare il sito www.virya.com
Giulia Mandrino
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Ci sono state e ci sono le volte in cui non ci penso, così un po' distratta, un po' superficiale ed approssimativa, un po' speranzosa "tanto per un momento" e poi invece Attila è passato e ha lasciato il segno, basta un attimo e dove passa non cresce più l'erba e sarebbe già poco, basta un secondo di distrazione ed il danno può essere irreparabile.
Io – Allora oggi ho beccato Cucciola dentro nel bidet, impariamo a tenere chiusa la tavoletta del wc, non possiamo permetterci che anneghi capovolta nel cesso...
Lui – Oggi ho beccato Cucciola nella doccia, impariamo a tenerla chiusa, si è mangiata tutto il silicone!
Io – Oggi stavo sistemando delle cose nell'armadio in camera, quando ho finito ho chiuso le ante e ho sentito un rumorino di "grattuggia" era Cucciola che si era infilata nell'armadio, stiamo attenti a quando chiudiamo le ante.
Lui – Ho sentito un leggero tonfo e uno zampettare strano, era Cucciola che era saltata nella vasca da bagno, non lasciare niente in ammollo altrimenti sarebbe come un salto in piscina per lei e non mettere niente nella vasca che sia commestibile... anzi non mettere niente nella vasca se non fatto di ferro!
Io – Stavo svuotando la lavatrice e se non la allontano veloce Cucciola mi salta nella lavatrice!
Lui – Stavo mangiando un biscotto ... Io – Ma non hai detto che eri a dieta come me? ... Lui – Stavo cercando di mangiare un biscotto ... Io – Grazie, bell'aiuto! ... Lui – Stavo cercando di rubare meschinamente e senza essere visto un biscotto, missione fallita, guarda dov'è..., non c'è privacy!
Sono sempre stata una bambina difficile nel mangiare, se una cosa non mi ispirava alla vista e/o all'olfatto
non c'era verso di farmela assaggiare. Ho sempre avuto un'alimentazione un po' limitata: niente formaggi
se non la mozzarella o la ricotta, niente carne se non polpette o polpettone, poche verdure, niente di
strano nel piatto, niente affettati se non il prosciutto cotto. Complici tempi e mentalità antiche e luoghi
comuni, senza voler colpevolizzare nessuno, mia mamma era una di quelle che aveva i suoi "cibi che ti
facevano bene per diventare grande" per poi dopo anni di mie e sue sofferenze capire che se il latte mi
metteva una giornata di diarrea a spruzzo forse se non lo bevevo la mattina era meglio. Odiavo quando
faceva certi cibi e la casa si riempiva di una puzza per me insopportabile; quando faceva il bollito che
detestavo poi mi propinava il risotto giallo fatto con il brodo di carne e io le dicevo "uffa no, ora devo
scartare tutti i pezzetti marroni nel riso" o il fegato, mi devastava... la cosa peggiore però era la lingua,
tornavo da catechismo e sentivo dalla strada quell'olezzo infernale, allora correvo in camera mia e piangevo
"no ti prego non la voglio", l'ora di cena arrivava come un supplizio, erano lacrime incessanti "dai che ti fa
bene, ti do la punta che è la parte più buona" "mi fa schifo" "non si dice schifo del cibo, si dice non mi
piace" "si ma a me fa proprio schifo, ti prego" e mi buttavo per terra a piangere. Per i miei genitori erano
solo capricci da bambina allora mi rimettevano a tavola, mio padre mi teneva la testa e mia mamma mi
ingollava il boccone e mi obbligavano a masticare, io lo buttavo giù intero con un bicchiere pieno di acqua...
"ti fa tanto bene" "ma come fa a farmi bene se poi ho mal di pancia?!", sì perché bastavano due bocconi,
forse tre e poi mi trasformavo in un idrante di vomito ininterrotto per almeno due ore. Alla fine hanno
capito che se la reazione era quella forse tanto tanto bene non mi faceva...!!!
Quindi arrivati all'asilo per me la cosa peggiore era la mensa. Ai miei tempi poi la scelta era limitata
davvero, giravano sempre quei tre cibi in croce e se non ti piacevano erano cazzi da cagare! (scusate il
francesismo!).
Pasta al pomodoro: maccheroni così cotti che di aprivano in due e poi ci mettevano il grana e io lo odiavo,
ma non volevano mai darmela senza: chissà perché?! Bistecca impanata. Polpette. Insalata verde: era così
condita e unta che diventava molliccia e scura. Carote crude. Risotto giallo o bianco. Prosciutto cotto: a mio
parere viscido e pieno di grassino trasparente. La mela gialla o la banana. Cos'altro? Bastoncini di pesce e...
il tanto temuto petto di gorilla.
All'ora di andare in mensa tutti erano entusiasti, a me personalmente mi tremavano i baffi! Scendavamo le
scale che dal piano superiore portavano in refettorio, accompagnati dalle maestre e dalle suore, giù c'erano
tanti tavolini e la cucina dove si vedeva la cuoca che rimestava nei pentolini in acciaio formato caserma
militare. E qui si svolge il peggio pranzo mai fatto.
Quel giorno
Prima portata: minestra con tanto tanto grana... cazz... non lo voglio il grana, allora non lo mescolavo lo
toglievo mentre ancora galleggiava in superficie e lo mettevo nel tovagliolo senza farmi vedere.
Secondo: carote grattugiare e due fette di petto di gorilla.
Suore – Elena mangia tutto
Io – Non mi piace
Suora – Mangia che ci sono i bambini che muoiono di fame, io li conosco bene
Io – Vuoi portargli il mio piatto?
Suora – Non ti alzi finchè non svuoti il piatto
Io – Ho detto no e no è no!
Suora – Allora ti siedo nel tavolo dei cattivi finchè non hai finito
E mi siedono su un tavolino più piccolo degli altri, da sola (per non influenzare negativamente l'appetito
degli altri) sotto la scala che dal piano superiore scendeva al refettorio.
Fatto sta che alle 16.00 viene mia zia a prendermi all'asilo, il tempo passa, i bambini escono, tutti prendono
i loro cappotti e se ne vanno, mi cercano ma io non ci sono, le classi sono vuote, ma sull'appendiabiti resta
il mio cappottino. Alcune cose me le ricordo perfettamente, come gli odori che se chiudo gli occhi mi pare
di risentire, altre mi sono state raccontate; fatto sta dopo qualche momento di panico e concitazione,
ispezionate aule, bagni, giardino e sala giochi, pare che un po' di panico si sia creato, dopo circa trenta
minuti di ricerche le suore si guardano in faccia, si girano verso la mia maestre: "l'abbiamo dimenticata in
refettorio!".
Scendono di corsa, accendono le luci (ormai era buio, complice l'inverno e la poca luce che filtrava dalle
bocche di lupo) e seduta nel sottoscala mi trovano.
Non spaventativi e non inorridite, grazie al cielo penso a questa cosa con un sorriso, non ne sono rimastra
traumatizzata, né spaventata, non avevo e non ho paura del buio, non ho pianto, non avevo paura di strare
da sola, ero una grande, lasciatemelo dire: mi hanno trovata così, seduta, che non avevo pianto, non
spaventata, con le braccia conserte, il piatto pieno (!!) davanti e quando mi sono corse incontro per
abbracciarmi e scusarmi la prima cosa che ho detto alla suora è stata "visto, se dico no è no!" che mito!
Logicamente quando mia mamma lo ha saputo le mancava poco di ribaltare la suora a sberle e svenire per
la preoccupazione.
Indagando poi mia madre ha scoperto che il famigerato petto di gorilla era in realtà petto di tacchino di
quello che si affetta e si serve freddo, messe sul piatto una accanto all'altro... fantasiosa rivisitazione di una
bimba del primo anno di asilo.
Ora è la frase tipo di casa nostra, quando al ristorante o da qualche parte vediamo passare un piatto e non
capiamo bene cos'è subito qualcuno dice "sarà petto di gorilla?!".
Elena Vergani, autrice di Il mondo è bello perchè è variabile
In gravidanza è importante mettersi su un piedistallo, proteggersi e coccolarsi il più possibile: non siamo malate ma abbiamo la doppia responsabilità, quindi sia per noi che per il nostro piccolo.
Dopo aver seguito i nostri consigli per una gravidanza all'insegna del benessere ecco una ricetta per un bagno aromaterapico che vi porterà in uno stato di benessere mentale grazie alla lavanda e fisico, grazie al potere drenante del pompelmo.
Due avvertenze: mescolate gli oli essenziali nell'olio di jojoba prima di entrare in acqua cos'ì da evitare il contatto direto degli oli essenziali con il vostro corpo; in secondo luogo non esponiamoci al sole dopo aver fatto un bagno con l'olio essenziale di pompelmo in quanto foto-sensibile. Nel caso volessimo esporci eliminiamo il pompelmo e sostituiamolo con dell'ylang ylang se non soffriamo di pressione bassa (in questo caso
- luce soffusa, candela e musica sono un must
- 2 cucchiai di sale marino possibilmente integrale
- un cucchiaio di olio di jojoba
- 7 gocce di olio essenziale di lavanda e 4 di pompelmo
Giulia Mandrino
"Il tuo corpo è un tempio. Cresce florido e prospera con i più puri, e salutari ingredienti"
M.Massaro, M.Katz
Per molte di noi donne di questi tempi veloci e incasinati prenderci cura di noi è quel concetto nebuloso e soprattutto strenuamente rincorso nella veloce quotidianità e mille impegni. Con la gravidanza normalmente, la responsabilità di custodire in noi una nuova vita spesso ci fornisce la forza di tirare su la paletta, e ogni tanto dire STOP, adesso devo pensare a me.
Il concetto di ben-essere è molto variegato e soprattutto soggetto a infinite interpretazioni.
Ecco i miei consigli:
- Fermati ad ascoltare i messaggi del tuo corpo
- Segui un'alimentazione ricca di cibi freschi, vegetali ed integrali e se possibile biologici e tieni sotto controllo il peso
- Pratica un'attività che consenta di sostenere il tuo corpo ex yoga, pilates, acquaticità...
- Segui un corso di preparazione alla nascita fin dal 4 mese di gravidanza se possibile così da apprendere tecniche quali respirazione e rilassamento molto utili per il parto
- Divertiti!!! Non sei malata, solo incintissma!
Articolo tratto dal libro Mamme pret a porter, di Giulia Mandrino e Monica Contiero ed edito da Mental Fitness Publishing
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Questa è la mia ricetta per fare un pot pourri non solo molto gradevole all'olfatto ma anche benefico per le nostre energie letargiche dell'inverno.
Ingredienti:
- pigne
- anice stellato
-cannella in polvere
- 45 g di polvere di iris (si trova in erboristeria)
- boccioli di rosa
- scorza di arance
- scorza di mandarino
- olio essenziale di limone verde o di limone
- olio essenziale di mandarino
Facciamo essicare in forno a circa 80 gradi la scorza di agrumi. Una volta tolta dal forno mettiamo in un contenitore di ceramica o vetro 400 grammi tra pigne, scorze di agrumi essicate, anice stellato, boccioli di rosa secchi. In un secondo contenitore (va benissimo anche una ciotola di plastica) versiamo 45 g di polvere di iris con un cucchiaino e mezzo di cannella in polvere mescolando bene, poi proseguiamo con 15 gocce di olio essenziale di limone e 10 di mandarino. Dopo aver miscelato gli oli essenziali con le polveri aggiungiamo i nostri vegetali secchi, mescolando bene per un minuto e poi travasiamoli nuovamente nel contenite di vetro o ceramica. Lì lasciamo il nostro pot pourri coperto con un coperchio (possibilmente il contenitore dovrebbe essere ermetico) per 1 settimana circa. Dopo di che il nostro pot pourri sarà pronto!
Giulia Mandrino
Si possono dare estratti a bambini piccoli? Assolutamente si, anzi questi succhi sono davvero un toccasana per il loro benessere. Il bambino infatti nei primi due anni di vita ha un intestino in via di formazione che necessita di assumere poca fibra in quanto questa non solo rallenta l'assorbimento dei nutrienti ma infiamma anche la delicata mucosa intestinale: si consiglia infatti di privilegiare durante lo svezzamento l'assunzione di brodi vegetali e legumi decorticati, così come cereali raffinati e non integrali. L'estratto è quindi perfetto per il bambino perchè elimina la fibra e mantiene tutte le vitamine e i minerali preziosi per il suo organismoche vengono assimilati direttamente.
Non solo: Estraggo Pro, l'estrattore che ho scelto per la mia famiglia, avendo due grane, consente di creare con quella a maglia più larga anche dei passati di verdura davvero portentosi. Si inserisce la verdura nel boccale, la si estrae e poi si fa cuocere il brodo a una temperatura bassa, giusto per riscaldarlo: il passato risulta quindi molto digeribile perchè viene eliminata molta fibra, facilmente assimilabile perchè l'intestino non deve separare la fibra dai nutrienti e grazie alla non-cottura ad alte temperature mantiene intatte le proprietà delle verdure. Questo credo sia davvero ottimo per tutti ma in particolare per bambini piccoli.
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La redazione di Mammapretaporter
Questa è una ricetta che ho provato a fare per la prima volta questa settimana e ne sono rimasta conquistata! E' facile, veloce e davvero buonissima!
Ingredienti:
- 2 pezzetti di seitan da 250 g circa
- 1 cm di zenzero fresco tagliato a fettine sottili
- un cucchiaio di semi di sesamo
- un rametto di timo
- 1 cucchiaio di acidulato di riso (o aceto di mele)
Spremiamo i succhi dei due mandarini e versiamoli in un piatto aggiungenzo le fettine di zenzero: aggiungiamo il seitan e lasciamo marinare per circa un'ora.
In una padella antiaderente versiamo un filo d'olio, l'acidulato di riso e un pizzico di sale e versiamo il seitan: facciamolo dorare bene aggiungendo 3-4 cucchiai del succo di mandarino e zenzero e un rametto di timo. Serviamo con un po' di semi di sesamo sopra.
Giulia Mandrino