Quando la bella illustrazione incontra l’educazione per bambini il buon risultato è assicurato. Dimenticate però quei libri plasticosi pieni di disegni ipercolorati e scintillanti: non sono meglio i colori pastello e dei disegni stilizzati ma bellissimi?
È il caso di “I miei amici animali” (11.50 euro) della casa editrice Tourbillon, libro che uscirà tra pochissimo nelle librerie italiane. Scritto da Virginie Aracil, questo piccolo libriccino è perfetto per i nostri bimbi a partire dai 18 mesi: li accompagnerà pian piano alla scoperta degli animali, introducendo anche, quando saranno un pochino più grandi, il concetto di habitat.
I Miei Amici Animali: il libro per conoscere gli animali e anche i loro habitat, attraverso bei disegni e semplicità
Il bello di questo libro è proprio la semplicità: la semplicità delle illustrazioni, la semplicità dei colori, la semplicità dei concetti. Ogni pagina presenta diversi animali, dividendoli per luoghi in cui abitano. Ci sono quindi la fattoria con la capra, la scrofa e il maialino, la mucca... L’appartamento, nel quale vivono il gatto, il cane e il coniglio... E poi le farfalle in giardino, la rana e l’airone nello stagno, la tartaruga vicino al mare e i pesci nel mare, il cammello e la iena nel deserto...
“I miei amici animali”, della linea “Le mie prime parole”, fa fare quindi un piccolo giro del mondo in maniera semplice e divertente. I bimbi, dai 18 mesi, possono quindi ascoltare mamma e papà che leggono i nomi degli animali (e le piccole curiosità che punteggiano il libro, come i versi degli animali dello stagno, il cibo dei pulcini, le casette degli insetti o l’utilizzo che fanno della sabbia la tartaruga e il granchio!), imparando pian piano l’associazione figura-parola. Dopodiché, dopo aver padroneggiato i nomi, possono iniziare a scoprire gli habitat del mondo, collocando gli animali al loro interno e capendo che ognuno ha la sua casa. In maniera molto semplice possono poi passare di volta in volta ai diversi habitat anche grazie alle linguette in stoffa.
Non solo: quando inizieranno a leggere, questo libro si rivelerà utile per imparare lo stampatello minuscolo, con le sue lettere grandi e leggibilissime pur con un font davvero simpatico e divertente!
Un libro davvero utile, ma anche bellissimo!, da avere sugli scaffali dei nostri bambini, da lasciargli a portata di mano in modo che lo sfoderino ogni volta che vogliono, imparando l’amore per la fauna del nostro pianeta.
Sono argomenti di cui solitamente non si parla. Ma perché dovremmo tacerlo? È vero, e capita a tutte: specialmente dopo la gravidanza e il parto, e con l’età, le pareti vaginali di una donna possono perdere tono ed elasticità. È normalissimo! Ma la passione resta, e spesso aumenta (esatto: esiste vita - sessuale! - dopo il parto!). Le regole sono quindi due. Primo: mai vergognarsi o sentirsi a disagio riguardo a questi cambiamenti di vagina e perineo. Secondo: cercare sempre di stuzzicare la fantasia. E magari tornare più giovani per una serata!
“Like a virgin”, per ritrovare le nottate di un tempo: il primo astringente vaginale naturale, sicuro e decisamente piccante!
Di cosa stiamo parlando? Di “Like a vergin”, un cosmetico finalmente con un buon INCI pensato apposta per il nostro piacere (ma anche per quello del nostro partner, in qualche modo).
Se, come dicevamo, la nostra vagina può perdere tono ed elasticità, infatti, arriva proprio “Like a virgin” in nostro aiuto: si tratta semplicemente di una crema da applicare sulle nostre zone intime, che permette di sperimentare nuove (ma vecchie! Proprio come quando eravamo più giovani) sensazioni grazie all’effetto astringente, che ridona tono e farà sentire al partner un dolce e sensuale abbraccio. Insomma: questa crema permette di provare nuovamente la sensazione di grip più forte e decisa che provavamo prima del parto.
“Like a virgin” è un prodotto dell’azienda LoveLab. Se non la conoscete, correte subito a dare un’occhiata: è la prima linea di cosmetici studiati per il piacere della donna e della coppia che abbia l’autorizzazione del Ministero della Salute e che sia completamente dermatologicamente testata (tutti i prodotti rispettano in maniera delicata la pelle, e molti di essi, come ad esempio “Oh My God” - la crema stimolante per i maschi al gusto di mojito - o “Secret of happiness”, possono essere ingeriti senza alcun problema, per non limitare nessuna fantasia!).
Nessun parabene, nessun petrolato e solo materie prime naturali, cruelty free e made in Italy. Una combo perfetta! Inoltre, tutti i prodotti non appicciano, non macchiano e sono davvero piacevoli da toccare e da spalmare. E non sottovalutiamo il packaging fresco e di design, davvero bellissimo: anche quello fa la sua parte!
Nello specifico, la crema astringente vaginale “Like a Virgin” è davvero buona: è a base di allume di potassio (o allume di rocca), che non c’entra nulla con l’alluminio e che non contiene alcuna sostanza tossica. L’allume di potassio, infatti, è un astringente naturale, che oltre a questa funzione ha il vantaggio di agire anche come deodorante naturale.
Per utilizzarlo, è sufficiente applicarlo almeno venti minuti prima del rapporto. Il suo effetto, poi, durerà per tre o quattro ore (varia da persona a persona). Di conseguenza, per non rovinare l’atmosfera, si può decidere di applicarlo, ad esempio, prima di cena, sicure che poi l’effetto durerà abbastanza a lungo! Soprattutto, come suggeriscono da Love Lab, è intrigante non dire nulla al proprio partner: scommettiamo che se ne accorgerà senza avergli accennato niente, e che ne rimarrà piacevolissimamente e positivamente sorpreso?
Non dobbiamo avere vergogna: il sesso, come i problemi legati al nostro apparato intimo, è qualcosa di così normale che non c’è nulla di cui avere paura. Molte donne ancora lo ritengono un tabù. Molte altre hanno finalmente capito quanto fa bene e quanto sia liberatorio (e quanto quindi abbia effetti positivi sui rapporti) intendere la vita sessuale come qualcosa di naturale e vitale! Date quindi uno sguardo al blog dell’azienda cosmetica, e lasciatevi finalmente andare al piacere!
Certo, sono fritti. Ma sono anche buonissimi e completamente veg, quindi ogni tanto lo strappo alla regola lo facciamo volentieri. Vengono dall'Oriente e sono iconici, intramontabili e inconfondibili: parliamo degli involtini primavera!
I pranzi estivi, i picnic, le cene sotto le stelle... C'è un piatto che non stanca mai e che sta sempre a pennello. La pasta fredda! Soprattutto se dal sapore fresco come questa alla greca, direttamente dalle isole bianche e azzurre.
Fallire fa parte della vita. Cadere, sbagliare, avere torto. Eppure la nostra società ci porta a pensare allo sbaglio come a qualcosa di negativo. O meglio, di solo negativo. Certo che la negatività è insita nello sbaglio, ma c’è anche molta positività che purtroppo non contiamo.
Soprattutto, questa positività non la trasmettiamo ai figli. E il perché è presto detto: non gli permettiamo di sbagliare, e di conseguenza non gli lasciamo lo spazio per capire che lo sbaglio esiste nella vita. Anzi: che è necessario!
Il problema principale è che evitando che i bambini sbaglino o falliscano, il messaggio che passa è che l’importante è la vittoria, e non la partecipazione. Proprio il contrario di ciò che da sempre ci vantiamo di professare: “l’importante non è vincere ma partecipare”. Potremmo anche dirlo mille volte, ma se nel concreto proteggiamo i nostri figli troppo (prendendoli prima che cadano, riempiendo la casa di espedienti anti-botta, non lasciando che ritaglino con le forbici , non lasciando che si impegnino in sport in cui non eccellono “perché è inutile”, aiutandoli nei compiti “per non fargli fare brutta figura), gli neghiamo la possibilità di sperimentare davvero la vita e di farsi un equipaggiamento solido per il futuro.
Perché la vita non è mai facile. Anche nelle situazioni migliori, ci sono sempre piccoli nei che ti mettono alla prova. E anche se a scuola o nello sport o nell’infanzia in generale si cerca di proteggere i bambini dalle delusioni, la vita gliele proporrà. Quindi perché nasconderle? Solo fronteggiandole sin da piccoli i bambini riusciranno a non farsi sopraffare dalle situazioni negative nella vita adulta.
Cadere e sbagliare, poi, dà moltissimi insegnamenti. Ti insegna a rialzarti, ad aggiustare il tiro, a valutare le situazioni per volgerle al meglio, a non lasciarsi abbattere. Ti insegna la pazienza, ti insegna l’impegno, ti insegna le responsabilità, ti insegna le conseguenze, ti insegna, quindi, ad essere una persona migliore.
E non sottovalutiamo anche un altro insegnamento che gli sbagli, gli errori, le cadute e le delusioni portano con sé: ti insegnano a capire meglio le tue priorità, a visualizzare meglio ciò che vuoi dalla vita. Pensiamoci bene: potrebbe capitare che vostro figlio fallisca in matematica. Capirà che non è la sua strada, perché in effetti non gli piace, e metterà a fuoco un suo futuro più rivolto alle lettere o alla scienza. Si impegnerà comunque, ma non sarà un dramma.
Idem nello sport: magari non riuscirà a raggiungere la cintura nera a karatè, ma nel momento in cui capirà che in effetti non se la sta prendendo troppo (perché per lui le arti marziali sono uno sport come un altro) allora metterà in luce anche il fatto che probabilmente là fuori c’è un altro sport che fa per lui e che amerà.
Allo stesso modo, se questo fallimento invece susciterà in lui delusione e tristezza, capirà che è davvero qualcosa di importante per lui, e allora si impegnerà molto di più! Perché la passione non si spezza. Ma se non gli permettiamo di sbagliare, e gli spianiamo la strada, allora non ne sentirà mai la forza.
Infine, fallire insegna ai bambini (come agli adulti) ad apprezzare ancora di più le vittorie e i buoni risultati, i complimenti e la stima. Se non hai mai perso, come fai a sapere quanto è bello vincere? Se non hai mai bruciato un caffè, come fai a sentire la vera bontà dell’aroma della bevanda pronta e azzeccata? Se non hai mai preso un brutto voto, come fai ad apprezzare quel meraviglioso 10 preso non perché “ci arrivi senza sforzo”, ma perché hai dovuto impegnarti a fondo per raggiungere l’obiettivo?
Fallimento, insomma, significa opportunità. Non nascondiamolo sotto il tappeto!
Magari ci lamentiamo, magari la sera, stanche, ce la prendiamo perché non ha portato fuori la spazzatura. Ma facciamo mente locale: siamo consapevoli della bravura dei nostri mariti? Ogni tanto pensiamo a quanto siano d’aiuto, a quanto siano amorevoli e a quanto siamo fortunate? Pensiamo a queste dieci cose, a questi dieci dettagli, e sorridiamo un po’!
1) Quando si vanta di voi con gli amici: perché sei una brava mamma, perché sul lavoro hai ottenuto una bella promozione, perché sei una cuoca perfetta. Magari lo fanno poco, ma certamente lo fanno, e quando accade vi si stringe il cuore!
2) Quando vi tiene per mano: non solo quando siete fuori tu e lui, per una seratina romantica. Ma anche quando siete in giro con i bimbi, mostrando al mondo il vostro amore, ma soprattutto mostrandolo a loro.
3) Quando stende i panni: o quando lava i piatti, o quando carica la lavatrice, o quando passa l’aspirapolvere. Ma senza sbuffare o senza farne un gran polverone: dividersi i compiti, quando entrambi si è impegnati con i figli e con il lavoro, è normale, certo. Ma si stringe comunque il cuore!
4) Quando vi scambiate battute che sapete solo voi: giochi di parole, risate che non hanno senso per gli altri... Amore è anche questa complicità giocosa e semplice!
5) Quando non si lamenta della dieta detox che gli propinate: oppure si lamenta, ma alla fine non si arrabbia e la segue, perché sa benissimo che cercate il meglio per tutti. E poi i piatti sono comunque buoni!
6) Quando vi compra quelle scarpe che per lui sono “antisesso”: ma sa quanto vi piacciono e che renderanno il vostro compleanno ancora più bello!
7) Quando chiede il vostro consiglio: è reciproco, chiedersi consigli in una coppia. Ma non è così scontato. Quando ci si fida dell’altro, il rapporto è davvero solido e sano!
8) Quando fa finta di non sapere che siete in pre-ciclo: riconoscerete anche voi che in pre-mestruo siamo intrattabili. Siamo emotive. Siamo insopportabili, a volte. E lui lo sa, ma fa finta di niente. Ed è molto meglio così!
9) Quando continua a conquistarvi: un fiore dopo una brutta giornata, Babbo Natale che è passato anche per voi, una serata galante, una cena a lume di candela per voi due, un regalino inaspettato. Un marito che non si siede sugli allori del matrimonio ma continua a considerarvi una ragazza da conquistare è un marito da tenersi strette!
10) Perché decide di fare l’Instagram Husband senza fiatare; anzi, volentieri: cos’è un Instagram Husband? L’uomo generoso che vi scatta delle foto perfette per i social, arrampicandosi, strisciando per terra, trovando l’inquadratura perfetta! E non si lamenta, ma, anzi, vi fa notare quanto siete belle nelle foto!
11) Quando abbassa la tavoletta del water: non è così scontato. Perché se vivessero da soli gli uomini non se ne curerebbero. Ma se dopo averglielo fatto notare vostro marito prende l’abitudine di abbassarla (e di pulire dove sporca!) allora è vero amore. Verissimo. Puro. Incondizionato! Tenetevelo strettissimo!
Questa è una torta a cui non resistiamo mai: il cioccolato e la menta stanno bene dai tempi del famoso gelato After eight, e anche se lui un po' è passato di moda a noi l'accostamento cacao-menta piace sempre! Al posto dello zucchero utilizziamo la stevia: in questo modo la nostra torta sarà leggera! E il cioccolato naturalmente sarà fondente, in modo da evitare del tutto gli zuccheri aggiunti.
Il pesto è una di quelle ricette che non mancano mai nella nostra cucina, perché semplicissimo, perché gustoso e soprattutto perché comodo: basta infatti congelare quello rimasto per avere un'altra cena pronta in pochi minuti! Non parliamo però solo del pesto di basilico alla genovese. Anche quello alla siciliana è buonissimo!
Se i vostri bimbi amano i libri coloratissimi, beh, questo fa davvero al caso loro. Perché Anna Vivarelli ha affidato a Andrea Astuto le illustrazioni del suo nuovo libro “I gamberetti dispettosi” (Interlinea, 12 euro) e il risultato è una lettura da svolgersi non solo per lettere, ma anche per bellissimi disegni!
Le Rane Interlinea è una linea editoriale che ci piace molto, perché è semplice e pensata per tutti i bambini. Con storie facili ma divertenti, aiuta i bimbi a prendere confidenza con le lettere facendoli appassionare a storie esilaranti ma anche riflessive.
“I gamberetti dispettosi” fa proprio questo: la storia è divertente e leggera, fino a quando, sempre con leggerezza, arriva la svolta.
La trama è questa: in mare vivono tantissimi pesci, di tutte le specie. Tra di loro, però, ci sono dei piccoli esseri dispettosi e fastidiosi: i gamberetti. Fanno scherzi, si intrufolano nelle vite dei pesci, li spaventano (con atteggiamenti da “al lupo al lupo” che insegnano anche a non tirare troppo la corda: se gridi “al peschereccio” e un giorno questo peschereccio arriva, allora chi ti crede più??).
Un giorno, tuttavia, arriva proprio il peschereccio interessato ai gamberetti: sulla costa stanno nascendo ristoranti a base di crostacei! Ed ecco che i gamberetti cominciano a scomparire, un po’ perché pescati e un po’ perché scappati un altro mare, intimoriti dal pericolo di essere presi nelle reti dei pescatori.
E allora cosa accade? Che i pesci si rendono conto che quei mostriciattoli arancioni mettevano pepe nelle loro vite, rendendole divertenti e spiritose. Insomma, ai pesci mancano i gamberetti!
Il bello del libro è che è scritto in maniera semplice ma non scontata. Certe espressioni sono perfette per le prime letture, perché permettono di indagare la lingua un po’ più a fondo, ma senza difficoltà. Soprattutto, Anna Vivarelli ha certe trovate davvero ironiche che i bambini potranno cogliere nelle varie letture: sappiamo che ai bimbi piace rileggere i loro libri, e certe battute (come l’”uomo d’aprile” appiccicato sulla schiena di un pesce, i pesciolini che fanno solletico al polpo con delle piume o il cartello “tonno subito”) le capiranno piano piano, una volta presa confidenza con questo libro coloratissimo che li appassionerà!
E non è tutto: come molti libri Interlinea anche “I gamberetti dispettosi” ha un’anima digitale: basta scaricare l’applicazione let.life su App Store o su Google Play, inquadrare il codice a barre del libro e scoprire tutte le funzionalità aggiuntive! Perché la tecnologia, quando educativa, è davvero utile e divertente!
Estate: tempo di cibi freschi, leggeri, stuzzicanti. Tempo di bruschette! A noi piacciono moltissimo perché permettono di accostare cibi buoni, di stagione, freschi e leggeri, completandoli con la bontà del pane integrale grigliato, che è sempre delizioso!
Spesso ci troviamo a proporre in tavola, anche come aperitivo o spuntino, la solita bruschetta olio, pomodorini e basilico. Buonissima, per carità. In realtà però possiamo davvero sbizzarrirci, con accostamenti più o meno audaci che non ci faranno mai stancare delle bruschette e ci permetteranno di prendere il meglio dalla verdura e dalla frutta di stagione.
Partiamo da una premessa: la bruschetta va sempre preparata con una fetta di pane (noi scegliamo sempre quello integrale o ai cereali!) grigliata sul barbecue o abbrustolita in padella, quel tanto che basta per sentirla croccante in superficie. Dopodiché via con gli ingredienti!
1) La prima bruschetta estiva è simile alla classica bruschetta al pomodoro, ma a noi piace farla con le melanzane. Mentre grigliate le fette di pane, grigliate anche delle fettine di melanzane sottili. Una volta pronto il pane, strofinate molto leggermente uno spicchio di aglio sbucciato sulla fetta, quindi adagiate la melanzana grigliata e condite con dell’olio e poco sale.
2) Sempre a base di melanzane è la bruschetta al babaganoush, la crema di melanzane mediorientale che a noi piace da matti. Preparate la babaganoush, quindi adagiatene un cucchiaino sulla fetta di pane tostato, guarnendo poi con qualche seme di girasole e di zucca.
3) Se amate l’avocado, le bruschette di avocado sono buonissime. Potete prepararle tagliando a fettine l’avocado, adagiandole sulla fetta di pane abbrustolito e condendole con olio, sale e pepe.
4) Oppure potete preparare della guacamole e spalmarla direttamente sulla bruschetta!
5) Tradizionale e mediterranea è la bruschetta alla crema di olive, nere o verdi a piacimento: frullatene 200 grammi (denocciolate) con un goccio d’olio e mezzo spicchio d’aglio, quindi spalmate sulla bruschetta, guarnendo con della granella di mandorla che stempererà eventualmente il sapore decisissimo delle olive.
6) Prendete del formaggio di capra spalmabile o del tofu, quindi tagliate delle fragole a dadini o a fettine: spalmate il formaggio sul pane e guarnite con i frutti rossi, per una bruschetta strana ma deliziosa, davvero super estiva grazie alla freschezza delle fragole.
7) Se avete del pesto rimasto dalla pasta del giorno prima, o se avete del basilico profumato a cui non resistete, potete preparare le bruschette al pesto: sul pane tostato spalmate la vostra crema di basilico (qui la ricetta del nostro pesto). Adagiate poi sopra della frutta secca oppure delle striscioline di verdura, come delle carote o delle zucchine alla julienne.
8) Spalmate del formaggio di capra spalmabile o della feta sulla bruschetta, quindi completate con dei pomodorini confit (basta tagliali a metà, disporli su una teglia, condirli con olio, sale e zucchero di canna integrale e cuocerli a 140 gradi per un paio d’ore): una bomba di gusto.
9) La ricotta o la ricotta di mandorle si prestano benissimo alla preparazione della bruschetta ricotta e fichi: spalmate la ricotta sul pane, quindi completate con dei fichi a fette, della rucola, dell’olio e del sale.
10) Infine la bruschetta più semplice, tradizionale e normale, quella che non stanca mai: pane, olio e sale. Potete prima strofinare uno spicchio d’aglio sulla fetta di pane (ma se non gradite potete saltare questo passaggio), e poi condire con poco sale e un filo d’olio evo.