Un mondo di pet therapy

L’uso terapeutico degli animali da compagnia è una tradizione antica.
Si è dimostrato che gli animalistimolano tendenze naturali dell’uomo.
Nella Pet Therapy gli animali sono considerati come ”catalizzatori” e ”mediatori” dei processi di relazione con l’uomo, che favoriscono la socializzazione, il benessere e la riabilitazione in situazioni di disabilità o disagio sociale.
La Pet Therapy è una realtà che sta progressivamente prendendo piede anche in Italia,anche se non ancora nota a tutto il pubblico che potrebbe essere interessato. Mossa da questa consapevolezza e dall’entusiasmo che l’ha portata a creare un nuovo protocollo di terapia, l’autrice ha deciso di mettere nero su bianco la sua conoscenza e la sua espe-
rienza del mondo della Pet Therapy. L’obiettivo di questo libro è fornire al lettore non solo delle conoscenze ”tecniche” in più, ma anche una visione diversa e più diretta del metodo terapeutico da lei ideato, attraverso l’illustrazione di alcuni casi pratici.
Spartia Piccinno: nata a Milano nel 1974, ha ottenuto la qualifica di psicomotricista presso la scuola di psicomotricità e psicoterapia del Prof. Carlo Roberto Russo. È inoltre laureata in Psicologia della Comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Torino Rebaudengo. La formazione in pet therapy è avvenuta presso la scuola di Cani da terapia a Lugano, in Svizzera. Insegna pet therapy in Svizzera presso la SUPSI a infermieri, fisioterapisti e terapisti, e a Milano presso l’Università Cattolica al Master in Pet therapy. Ha arricchito la sua formazione studiando e qualificandosi come Musicoterapeuta e Counselor presso la scuola del Prof. Gaggero a Genova.

Il neonato e i suoi segreti

Un testo utilissimo e assolutamente consigliato: il manuale perfetto per ogni futura e neomamma.
Questo libro nasce dall'osservazione sul campo delle mamme e dei loro bambini e vuole essere uno strumento utile e pratico per affrontare i momenti di gioia e le fatiche delle prime settimane con il neonato.
Non esistono "brave mamme" né "mamme inadeguate", ma semplicemente mamme. Troppe volte la nascita viene rappresentata come un momento unicamente idilliaco, ma in realtà i nuovi genitori, durante le prime settimane di vita del bambino, devono affron-tare numerose prove e cambiamenti.
Questo libro, permette di affrontare passo dopo passo le prime otto settimane di vita del neonato: il rientro a casa, l'interpretazione del pianto, il sonno, l'allattamento e tutti i cambiamenti che un bambino porta alla vita di coppia.

Angela Dinoia: vanta una lunga esperienza professionale come ostetrica ospedaliera, coltivata e approfondita negli anni, dopo aver conseguito la Laurea in Ostetricia. È inoltre formatrice unicef in allattamento al seno con profonda esperienza nell’assistenza a mamma e neonato in tutti gli aspetti del post partum, compresi quelli legati alla puericultura naturale e alla rieducazione del pavimento pelvico.
Ha frequentato con successo la Scuola triennale presso l’Istituto di Ricerca e Terapie Energetiche di Milano e ha partecipato a numerosi seminari in Medicina Tradizionale Cinese. Ha insegnato e insegna come docente a contratto nei Corsi di Medicina Energetica Cinese per ostetriche, disciplina che ha potuto approfondire anche grazie alla profonda passione per le filosofie orientali, maturata nei numerosi viaggi fatti in Asia. Attualmente vive e lavora come ostetrica libera professionista a Milano.

Cadere sette volte... e rialzarsi 8

Un libro che coglie nel segno e che indica una via di uscita a chi vorrebbe lasciare una strada per sperimentarne altre.
Cadere e rialzarsi:quando la vita ci chiede l'arte del reinventarsi
Sembriamo essere condannati a vivere un'esistenza di cui a volte sembra sfuggirci l'essenza. Ciononostante quando cadiamo, dobbiamo imparare ad accettare la sconfitta e poi a rialzarci. Con il racconto della sua vita Luigi Zoia spiega come cavalcare l'onda dell'energia e ridirigerla dall'interno per costruire nuovi futuri. L'autore ci illustra come ha trovato il successo applicando i suoi principi di vita spirituali e come si possa riuscire a sviluppare la propria capacità di trasformare in modo positivo l'energia che proviene dalle
Il vero successo di trova solo raggiungendo l'unità dentro di noi e imparando a trovare e poi applicare una nuova, più efficace metafora della propria vita.

LUIGI ZOIA: è nato a Milano nel 1948. Cintura nera sesto dan di karate, è stato per tre volte vice campione del mondo (1971, 1973, 1975), tre volte campione europeo e tre volte campione italiano di karate di Stile Shokotan. Laureato in Bocconi, dirigente di banca prima a Milano e poi a New York; nella
Grande Mela è stato imprenditore nel settore immobiliare a cui ha fatto seguito l'apertura in Europa di una società finanziaria di gestioni patrimoniali. Recentemente ha fondato l'associazione culturale Conscious Bisiness Group di cui è presidente.

Ora che l'estate sta finendo (Estate? What?), noi mamme iniziamo a pensare ai primi freddi, ed anche ai secondi, ai terzi ed ai quarti,perchè se l'inverno a venire sarà lungo come lo scorso..ne avremo di che pensare!
Sempre più mamme usano fasce o marsupi ergonomici per uscire con i propri bimbi, perché queste consentono una maggiore libertà di movimento ed agevolano nei brevi spostamenti, come per esempio quelli necessari per accompagnare il fratellino più grande a scuola, evitando di scaricare dall'auto il passeggino o la carrozzina.
Con il freddo però diventa quasi impossibile infilare in un marsupio un bambino insalsicciato in una tutina termica. Che fare allora? La soluzione ci viene dai cappotti per portare. Si tratta di speciali cappotti adatti a proteggere sia la mamma che il bebè nella fascia. Spesso sono utilizzabili già dalla gravidanza, ed è un bene perché, bisogna dirlo, non sono proprio super economici.

Questo modello si trova qui http://www.tabatashop.com/trench-con-imbottitura-mamalila.html#.VB9HW0s2LK8. Si può usare col pancione, oppure portando il bimbo davanti o sulla schiena e può essere utilizzato anche dopo, togliendo un inserto di stoffa. E' disponibile in diversi colori e costa 299,00 euro. Lo trovo davvero carino, però costosetto.
Tabatashop.com ha diverse proposte, per lo più andate esaurite ed a prezzi simili.
Vediamo qualcos'altro.

Su amazon.it, a questo link http://www.amazon.it/Mamaponcho-Mamalila-TM102-Mrot-adattabile-portabebè/dp/B009LEYIWW/ref=sr_1_1?s=baby&ie=UTF8&qid=1411334905&sr=1-1&keywords=cappotto+per+marsupio troviamo questo cappottino a 169,00 euro, disponibile sia in rosso che in antracite.

                                                                   

Purtroppo non ci sono molte informazioni, di certo è adattabile sia ad un pancione che ad un marsupio o fascia, ma non è chiaro se si possa usare anche come cappotto normale.
Su Sweetmummy.eu troviamo un cappottino simile a questo link http://www.sweetmommy.eu/abiti-premaman-e-allattamento/cappotti-soprabiti-mamma-bambino/cappotto-mamma-bambino-con-marsupio-sj2023
Si tratta di un capo completamente smontabile, che si adatta quindi alla gravidanza, al post, per portare il bebè sul davanti o sulla schiena ed anche alla mamma da sola! Disponibile sia in grigio che in nero, ad un costo di 158,00 euro

Un'altra idea molto carina, la mia preferita in quanto maggiormente versatile, la troviamo su ebay, qui http://www.ebay.it/itm/Cappotto-mamma-bimbo-con-sacco-passeggino-coordinato-Mother-Duffle-Coat-SJ4019/151402954063?_trksid=p2047675.c100005.m1851&_trkparms=aid%3D222007%26algo%3DSIC.MBE%26ao%3D1%26asc%3D20140620091323%26meid%3D6eae420bcbed4f609b2827c67be7b8eb%26pid%3D100005%26prg%3D20140620091323%26rk%3D1%26rkt%3D6%26sd%3D160902471339&rt=nc
E' ancora un cappottino, modello montgomery, il cui inserto può essere agganciato tramite zip quando si porta, oppure può essere usato come sacco passeggino coordinato all'abbigliamento della mamma. Grazie a degli agganci speciali, è adattabile ad ogni sistema di trasporto ed il fondo può anche essere aperto per far uscire i piedini del bimbo. Va da sé, che essendo l'inserto sganciabile dal cappotto, quest'ultimo può essere fruibile anche dopo la gravidanza. Costo 165,00 euro e disponibile in color cammello o blu navy.

 

Su Etsy ho trovato questo cappotto non specificatamente pensato per la maternità o per il portare, ma che penso possa adattarsi egregiamente. Il costo è un buon compromesso, perchè parliamo dicirca 85,00 euro per un prodotto fatto a mano su ordinazione, con un tessuto dichiarato misto di lana e cashmere, disponibile in quattro colori. Se davvero così fosse, si tratterebbe di un ottimo affare. Lo trovate qui, ed al momento è disponibile uno sconto del 20% , inserendo il codice coupon HAPPY https://www.etsy.com/it/listing/189268533/grey-long-wool-coat-winter-cape-coat?ref=sr_gallery_1&ga_search_query=baby+wearing+poncho&ga_order=most_relevant&ga_search_type=all&ga_view_type=gallery

                                                                   

Se invece disponiamo di un budget ridotto e siamo in grado di usare la macchina da cucire, l'alternativa è quella di optare per un poncho fai da te. Su internet di trovano sia tutorial che modelli e saremo sicure di avere un pezzo unico!Se invece, disponiamo di un budget ridotto, suggerisco due alternative:

1. bimbo infilato dentro la fascia con indosso una tutina invernale bella pesante di ciniglia, coperto con cappello ed un paio di calzine molto spesse. Mamma con normale cappotto ed una grande sciarpona di lana tipo poncho che avvolge entrambi. Forse la mobilità della mamma non ci guadagna, ma il portafoglio sicuramente sì.

2. Se la mamma (o la nonna, la zia, l'amica..) è in grado di usare la macchina da cucire, l'alternativa è quella di optare per un poncho fai da te di lana molto calda e pesante, ampio abbastanza da coprire entrambi, magari con secondo cappuccio incorporato per il piccolo. Su internet di trovano sia tutorial che modelli e saremo sicure di avere un pezzo unico!


E allora, che sia un caldo inverno!

Annalisa
www.somummy.com

 

Lettera di una mamma ad un meraviglioso papà

Mercoledì, 01 Ottobre 2014 10:35

Eccomi qui, questa volta il mio pensiero esce un po' dai soliti schemi..
La doula non parla solo di femminile, ebbene no!

Oggi parliamo di uomini in questioni del tutto femminili, di papà che si preparano ad accogliere il loro bimbo o la loro bimba!
Quando mi viene richiesto un libro che parli di uomini nella maternità, nel parto, nei primi momenti di vita del bebè, vado sempre sul sicuro.. Quei due o tre! A fronte di una letteratura infinita per le mamme, i papà possono contare su poche pagine dotate di sensibilità a loro dedicata e di infiniti paradigmi ironici, non sempre rispettosi..

L'uomo, "quella splendida creatura misteriosa" afferma Giuliana Musso nel suo spettacolo teatrale "Nati in casa"..
Di uomini.. di papà.. ne ho incontrati tanti in anni di carriera educativa e poi come doula..

C'è il papà sbadato o quello meticoloso,quello sorridente e quello imbronciato,quello che lavora fino a tardi e quello in cassa integrazione,quello violento,quello che porta fiori alla mamma,quello un po' "provolone",quello assente e quello presente,quello che "il parto è roba da donne" e quello che "ma io voglio esserci",quelli solidi come i muriccioli dei porti e quelli leggeri come foglie portate dal vento,quelli che organizzano tutto e quelli che non sanno dove stanno di casa..
E penso alle "mie mamme" ed ai "miei papà", a quella "stupenda creatura misteriosa" di mio marito e vedo questi uomini trasformarsi grazie ad un gesto, ad una parola, grazie alla nascita dei loro figli e delle loro figlie.

Ecco, questo mio scritto, oggi, vuole essere dedicato ai papà che si fanno "cambiare" dalla venuta al mondo delle loro creature.
Durante un corso di formazione mi hanno raccontato di uno sciamano che "avrebbe desiderato partorire", considerando il parto come un potente momento "iniziatico".
Un maschio non partorisce.

Qui non si può mettere in discussione, anzi lo sottolineo con forza: non "quando abbiamo partorito" ma "quando la mia compagna ha partorito".
Ad un uomo non appartiene il parto, solo nei tempi recenti hanno iniziato a mettere naso in quest'evento, raramente ne hanno memoria ancestrale..
Eppure, eppure, questi papà, ogni tanto mi stupiscono, tutto d'un tratto, in un momento inaspettato fanno dei salti enormi, come dei canguri giganti! Sbatto un po' gli occhi e mi dico: "ci siamo, sta diventando padre".
Poco tempo fa ho affiancato con una magnifica ostetrica una mamma ed un papà durante la nascita della loro piccola.

Non sapevamo come muoverci, il futuro papà era molto ansioso, voleva controllare un po' il tutto e noi donne, avevamo paura questo potesse "bloccare" la venuta al mondo della cucciola.
Poi, ad un certo punto, in quel clima rarefatto ed un po' freddo... Ho chiesto a quell'uomo di massaggiare la sua compagna sulla schiena.. La magia è avvenuta e in quell'esatto momento quel futuro papà ha iniziato a fare qualcosa di importante, ha iniziato a sentirsi competente e si è trasformato in uno scoglio possente in grado di dare tregua a quella sirena nel mare in burrasca.

Un uomo ansioso si è trasformato in quel papà possente ed è diventato padre proprio quando ha iniziato a massaggiare la sua donna.. e lui lo sapeva, lo sapeva già che ne sarebbe stato in grado.
Ho la fortuna di assistere a questi momenti magici, e questa non è magia negli occhi di chi guarda, è il mistero portato dall'amore..
Ho il compito sacro e privilegiato di gustare dell'intimità di una nuova famiglia: nelle mamme vedo un "continuo diventare madre", dei cerchi, ciclici, che si ripetono e arricchiscono di volta in volta..
Nei papà vedo questi balzi enormi, un momento, piccolissimo, di cui non ci si rende neppure conto ma in cui, ci si abbandona all'amore incondizionato ed è lì, che metti una bimba in fascia ad un uomo e lui la guarda, la riconosce anticamente e ne diventa padre..

Ed è lì negli occhi di mio marito, che dopo mezza giornata dalla nascita del nostro primo bimbo, lo ha tenuto fra le mani con lacrime che gli solcavano il viso e lo ha accolto come suo.
A questi grandi uomini, a queste splendide creature misteriose che "sanno" e si lasciano cambiare da cose ben più grandi di noi..
A quelle grandi Donne che li hanno come compagni e a quelle stupende Donne che li hanno allevati.

Cora Erba

Pedagogista e Doula
3391206776

 

Tutti giù per terra

Mercoledì, 01 Ottobre 2014 10:25

Dopo circa una decina di giorni di ambientazione avere per casa della gente a cena sapevamo già non sarebbe stata la stessa cosa, devi avvisare gli ospiti di camminare guardinghi, controllando bene per terra cosa corre e chi gli sfreccia davanti, mia sorella entusiasta di vedere il nuovo arrivato in famiglia e una cosa tranquilla tra pochi intimi era l'ideale.
Io - sai oggi viene a trovarti la zia (mia sorella)
Bacino (leccatina) sei mia (sfregatina di muso sulla caviglia)
Io - sei felice amore... abbiamo ospiti
Drinnnn
Io - no è il campanello, non devi avere paura ... certo alle tue orecchie sarà un campanaccio... entra ciao, questo è il pallino di pelo nuovo arrivato
Mia sorella – Nooooooooo... amore ... che piccolo ... lo adoro!!!
Cena, chiacchere e tutta la serata gira intorno a Lei, a cosa fa, alle scoperte che tu fai, alle scoperte che fa lei, ai danni che scopri tu ed i danni che ha fatto lei.
Accarezzarla è facile, ama essere coccolata, impossibile portarsela al petto: risultato o ti siedi sulla sedia e ti fai venire la scogliosi o ... tutti giù per terra, lei si rilassa e si avvicina, non incombi su di lei come una presenza enorme, devi avere pazienza è un amore da conquistare, i conigli non sono certi cuor di leoni in fatto di coraggio ed emotività.
Io – Visto ci mettiamo qui, così ci puoi annusare
Mamma mia siete comunque grandi aspetta salgo un po'... che gambe lunghe, che mani grandi
Noi – Vieni ... vai da lei ... sali da lui
No aspettate una roba alla volta, dai mamma parto da te ... bacino
Ed è così che ci si trova tutti giù per terra, come piccoli indiani, a ridere, chiacchierare ed assecondare un batuffolo di pelo che alla fine trova avventuroso anche salirti sulle ginocchia ed annusarti una ciabatta.
Note.
A volte i conigli si fanno prendere in braccio ed accarezzare, è però importante sapere che non è una cosa che amano, in natura l'essere sollevati da terra corrisponde ad un predatore che, solitamente dal cielo, arriva e ti porta via... In secondo luogo è possibile che spaventati dall'altezza o dalla situazione di "prigionia", con uno scatto o un movimento inaspettato cerchino di scapparci di mano: le conseguenze possono essere tragiche, dalla rottura di una zampa alla frattura della spina dorsale fino alla morte, attenzione! I conigli non sono animali da prendere in braccio e sollevare a cuor leggero, poi è logico, anche loro fanno di necessità virtù e se lo facciamo noteremo una cosa, il cuore batte forte, il naso si muove all'impazzata o, viceversa, sono fermi immobili. La spiegazione è presto detta... sono così terrorizzati da fingersi morti, in natura molti predatori non mangiano animali già morti e questa soluzione può essere la salvezza, ma provate a lasciare appena la presa sulle zampette posteriori, immediatamente avranno uno scatto per liberarsi. Certo non tutti sono uguali e c'è anche chi, abituato alla situazione ha imparato a non avvertirlo come un pericolo, anzi, ma mi raccomando, fate molta attenzione!

Elena Vergani

Il gioco del bambino da 0 a 6 mesi

Domenica, 28 Settembre 2014 13:28

I bambini, si sa, giocano. Attraverso il gioco il bambino fa esperienza del mondo, sperimenta e consolida nuove competenze sia cognitive che socio affettive.
Ma il bambino piccolo, nei primi sei mesi, gioca? Non possiamo parlare di gioco vero e proprio, come lo si intende comunemente ma il bambino di certo apprende già moltissime cose. Nei primi mesi, il neonato apprende soprattutto dalla soddisfazione dei bisogni primari quali ad esempio nutrirsi e sentirsi contenuto e protetto dagli stimoli che irrompono dal mondo esterno; il neonato ha bisogno di sentire confini precisi e rassicuranti come quando si trovava nel grembo materno e ritrova questa sensazione tra le braccia della mamma (o del papà). Osservando però un neonato possiamo vedere che nei momenti di veglia si guarda già intorno ed è attratto soprattutto dai volti, dai suoni e dagli odori familiari: la voce della mamma, del papà e dei fratelli, l'odore della pelle e del latte di mamma. Man mano che la sua vista si acuisce sarà incuriosito da luci e ombre, colori intensi e contrasti di colore. Dopo i primi tre mesi di vita il bambino sembra più attivo, sorride ai volti familiari e inizia a tentare di afferrare gli oggetti ma il centro della sua esperienza rimane il corpo materno. E' il corpo della mamma infatti il primo "campo di gioco" del bambino. All'inizio la mamma rappresenta per il neonato il mondo intero. Il bambino esplora il corpo materno attraverso tutti i sensi e sempre il corpo materno, nei primi tempi, fa da tramite alla scoperta del mondo esterno: con il contenimento delle braccia della mamma, il piccolo fa esperienza del movimento e dei propri confini, il corpo della mamma è esplorato attraverso il tatto e il contatto con il seno durante la poppata, il latte e la pelle della mamma hanno un sapore e un odore, i primi elementi che il piccolo cerca di afferrare sono il naso, i capelli, le mani della mamma, la voce della mamma spiega al piccolo il mondo e dà il ritmo a poppate o sonnellini.
Il neonato, quindi, gioca e impara perchè attraverso la conoscenza della mamma che interpreta e soddisfa i suoi bisogni emotivi, fisici e psichici egli sviluppa i suoi rapporti con il mondo esterno. Tutti questi contatti che il piccolo ha con la mamma vengono riprodotti nei momenti in cui è da solo mettendosi ad esempio il dito in bocca, toccando una mano con l'altra, giocherellando con le coperte; in questo modo il neonato non solo ricorda, ma ricrea, con la sua immaginazione, la presenza della mamma. Ovviamente questo non può sostituire per molto il contatto vero con la propria mamma.
Ma quindi i giochi che vengono proposti per i neonati sono necessari? Personalmente, per quello che ho raccontato e anche per esperienza personale, penso di no. Credo che giochini classici che magari fanno qualche suono o si muovono meccanicamente non siano necessari al bambino che già ha tutto il suo campo di gioco da esplorare nella mamma o in chi si prende cura di lui. Inoltre, i giochini proposti sono spesso poco accattivanti dal punto di vista sensoriale, non mutano e presto il bambino ne distoglie da solo l'attenzione. Si può però proporre al piccolo, magari appunto per i brevi momenti in cui è solo, dei giochini semplici, costituiti da materiali naturali e di facile reperibilità che possono anche essere fatti in casa con enorme soddisfazione ed utilizzati dal piccolo in altro modo nelle successive fasi di crescita. Via libera dunque a pezze di stoffa morbide (magari impregnate con qualche goccia di latte di mamma o che la mamma può tenere a contatto con la propria pelle così da svolgere anche una funzione rassicurante e calmante per il bimbo), giochini composti da perle e anelli di legno rivestite di stoffa o cotone o colorate con materiali atossici che il bimbo possa in sicurezza portare alla bocca, giochini di legno arricchiti di sonagli che suonano allo sfioro della manina.

Rossana Pescarolo, psicologa e psicoterapeuta

Wowbab, snack rivoluzionario

Sabato, 27 Settembre 2014 06:19

Il mercato è inondato da merendine e snack "healthy" o propinati come tali: dalle barrette proteiche che noi donne e gli sportivi amiamo, contenenti latte vaccino e spesso conservanti, a quelle di frutta secca energetiche a quelle raw, quindi con ingredienti crudi e ricchi di vitamine all'interno.
A Sana, il salone del naturale di questo settembre 2014, ho scoperto delle barrette davvero ben bilanciate dal punto di vista rapporto carboidrati proteine, senza olio di palma, senza aromi, senza glutine, senza conservanti.
All'interno delle barrette wowbab troveremo:
- il baobab, detto anche albero della vita, simbolo dell'Africa, utilizzato dal popolo africano come alimento di nutrizione. La polpa è preziosa per le sue numerose fibre alimentari, per le vitamine C e B e per il calcio, la cui concentrazione è doppia rispetto a quella presente nel latte. Con la polpa, naturalmente essiccata, viene prodotta una bibita molto nutriente che in Senegal viene somministrata a neonati e bambini in "sostituzione del latte".
- l'amaranto: utilizzato già dalle civiltà Inca e Azteca, l'amaranto è considerato uno degli alimenti più antichi al mondo. Con quel suo retrogusto di noce, è impiegato in Europa soprattutto nel settore dei prodotti naturali e BIO. Fonte importante di proteine, con un apporto proteico superiore a quello del frumento, è al contempo fonte importante di minerali, in particolare ferro, calcio, magnesio e zinco. Viene coltivato principalmente dai contadini delle Ande e del Messico.
- quinoa: la quinoa e l'amaranto, preziosi cereali del Sudamerica, sono stati riscoperti negli ultimi anni per il loro valore nutrizionale. La quinoa è un'importante fonte di minerali, soprattutto ferro e magnesio, la cui concentrazione è superiore rispetto a quella del frumento. L'alto contenuto di ferro rende il sapore forte e vigoroso. Nelle Ande, la quinoa è considerata da circa 6000 anni una fra le più importanti fonti di nutrizione e viene coltivata dai contadini di Perù, Ecuador e Bolivia.
- frutti rossi: l'elevata concentrazione di flavonoidi rendono i frutti rossi un alimento dalle spiccate proprietà antiossidanti.

A differenza delle classiche barrette di frutta secca o disidratata che posso risultare un po' "mappazzone" per molti, queste barrette sono davvero davvero buonissime!
Quattro sono i gusti: frutti rossi, limone, arancia e semi di chia.

Potete visitare il sito www.wowbab.it e scrivere all'indirizzo mail che trovate indicato per scoprire dove potete trovare le barrette.

Giulia Mandrino

 

I 5 errori alimentari delle famiglie moderne

Giovedì, 25 Settembre 2014 12:13

A detta di molti, la cucina mediterranea è la più sana. Certamente si, ma la cucina mediterranea di almeno 60 anni fa. Ormai è assodato e confermato anche dalle ricerche in campo oncologico che l'alimentazione dell'uomo dovrebbe essere a base vegetale: la cucina mediterranea, quindi, è intesa come basata su cereali (i cereali non raffinati derivati da grano non modificato di 100 anni fa), varietà pazzesca di frutta e verdura, legumi, cibo stagionale. 

Quindi nel dettaglio: 

1. Pasta e riso: la pasta tradizionale del supermercato ha poco di tradizionale. Il vero grano infatti ha spiga lunga ed è soggetto ad abbattimento dal vento, quindi è poco produttivo in termini economici; così è stata selezionata la varietà che le grandi aziende utilizzano, a spiga corta, facile da lavorare ma molto povera di nutrienti e ricchissima di glutine, quindi indigesta per il nostro organismo (non esisteva la celiachia nell'800). Il riso classico, quindi quello con il chicco bianco, è quel poco che rimane del vero chicco riso, a cui sono stati eliminati parti ricchissime di nutrienti e poi sbiancato. Nulla è obbligatorio, ma perchè mettere nel nostro corpo una benzina povera, che non nutre nel vero senso della perola? Il riso integrale costa poco più del tradizionale, richiede molto tempo per cuocere ma basta farlo una volta a settimana e conservarlo in frigo. Poi riserviamo il budget della carne a cereali veri, quindi, farro, avena, kamut, orzo, quinoa. Vedrete che risparmio! Sbirciate un po' il progetto Ecor dedicato ai grani antichi: http://www.ecor.it/it/prodotti/alimenti-ritrovati. Essendo prodotti da agricoltori che hanno piccoli appezzamenti una volta finita la loro scorta fino all'anno successivo non li troveremo più. Io sto optando per un'alimentazion il più possibile priva di glutine e... i risultati sono tangibili!

2. Latte e derivati: il latte di mucca serve per far crescere il vitello, il latte di capra per la capretta, il latte di mamma per il bambino. Il calcio lo troviamo in tantissimi alimenti come le mandorle e tutta la verdura a foglia larga. Pensate che in Giappone, non esiste l'osteoporosi e non bevono latte nè mangiano formaggi. Leggete il nostro articolo dedicato ai formaggi vegetali, la ricetta del formaggio cremoso e la nostra ricetta del parmigiano vegetale, e cercate di non assumerne quotidianamente e di preferire sempre i latti e i formaggi di capra o di pecora.

3. Frutta e verdura crudi: si mangiano prima dei pasti oppure 3 ore dopo. L'insalata o la frutta a fine pasto ritardano la digestione e facilitano la formazione di gonfiori. 

4. Non esageriamo con alimenti con un pH altamente acido e con solanacee e mangiamo questi alimenti solo in stagione: pomodori, melanzane, peperoni, arance, mandarini, pompelmi, albicocche. 

5. Meglio evitare carboidrati come pasta, riso e pane la sera, ne gioverà molto il nostro riposo notturno. 

Buon cambiamento! I benefici saranno immediati!

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Indicazioni alimentari

Giovedì, 25 Settembre 2014 10:34

 Diciamolo chiaramente: possiamo rimpinzarci di qualsiasi cosa, ma anche l'integratore più costoso e migliore del mondo farà ben poco se noi continuiamo ad immettere nel nostro corpo la benzina sbagliata. É come aggiustare una scatola con nastro adesivo e chiodini e poi continuare a prenderla a bastonate. Non è tanto questione di seguire una dieta, quanto di cambiare abitudini. Ecco allora i miei consigli alimentari:

 
Colazione:
- Fetta di torta (vedi ricette sul sito www.mammapretaporter.it sezione food)
- Uno yogurt di soia o riso o avena o latte vegetale e cereali.
- Gallette di riso o mais con marmellata senza zucchero o malto di mais.
- MANDORLE O LATTE DI MANDORLA SENZA ZUCCHERO ALMENO 3 VOLTE LA SETTIMANA CIRCA.

 

Spuntino mattina o pomeriggio:
CENTRIFUGATI DI FRUTTA E VERDURA, OPPURE noci, nocciole, semi di girasole, semi di lino, yogurt di soia.
L'Homo sapiens sapiens è principalmente frugifero, ricordatevelo.
 
Pranzo:
- Carboidrati integrali alternati (riso integrale, pasta integrale, farro, mais, miglio, orzo e avena, MIGLIO E QUINOA vanno bene anche quelli precotti).
- Sughi di verdura, diminuendo radicalmente il pomodoro.
- Possibilmente uniamo ad ogni pasto un legume quindi CEREALE INTEGRALE + LEGUME + VERDURA. Questo è l'abbinamento alimentare perfetto consigliato nelle alimentazioni anti-cancro.
- Ottimo per la nostra digestione unire erbe aromatiche e spezie (es. basilico fresco), ma anche frutta secca (noci, mandorle) e semi.
- I cereali integrali e i legumi ci mettono tanto a cuocere? La pasta integrale impiega come quella normale, per il riso o il farro fatene una volta a settimana in quantità abbondante e si conserverà 5 giorni in frigorifero.
- Per i legumi usate quelli in scatola (si trovano a 1 euro biologici marchio Ecor in tutti i Naturasì): non saranno perfetti come quelli freschi o quelli secchi ma meglio di niente (o meglio di una fettina di petto di pollo con ripieno di antibiotico).
 
Cena:
- Padellate di verdure e, alternando, le varie proteine principalmente vegetali, quindi seitan, tofu, polpette di legumi, quinoa e miglio.
- Per chi ha il sonno regolare è possibile anche inserire un carboidrato, meglio senza glutine, per esempio la quinoa è perfetta.
 
Due soluzioni super veloci per chi non ha molta fame: 
- Insalata di spinacini con mozzarisella, ceci e mais (bio mais in scatola)
- passato di verdura in buste (controllate che non ci siano ingredienti strani, da conservanti a sigle che non conoscete). Meglio quelli con legumi all'interno. 

 

Giulia Mandrino

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

 

Sara

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Cecilia

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