Imparare ad andare in bicicletta molto più velocemente; allenare le abilità motorie nella loro totalità e controllare l'equilibrio; sicurezza e comodità di utilizzo; estetica accattivante: dobbiamo dirvi altri vantaggi delle biciclette senza pedali?

Da tempo sosteniamo che, per i nostri bambini, al posto del triciclo e delle classiche rotelle applicate alle ruote delle biciclette è molto, molto meglio scegliere le balance bike. E da oggi c'è un motivo in più: l'occhio che strizzano all'ambiente.

In particolare parliamo del marchio Heritage: lo conoscete?

Ecco le biciclette senza pedali che nascono dal riciclo: da Heritage, brand statunitense, le balance bike fatte con i bricchi di latte riciclati

Nei film americani li vediamo sempre: vi dicono qualcosa quelle taniche di latte extralarge che ogni famiglia tiene nel frigorifero (altrettanto extralarge)? Non sono molto eco friendly, no? Le bottiglione sono tutte in plastica, un materiale davvero poco simpatico.

Ma grazie al marchio di biciclette Heritage (con base – orgogliosamente – a Chicago, città nella quale producono e distribuiscono interamente i loro bellissimi prodotti per grandi e piccini: date un'occhiata alle fantastiche biciclette! http://www.heritagebicycles.com/pages/bicycles-1) finalmente questi boccioni possono trovare una nuova vita: li riciclano interamente per realizzare magnifici cicli senza pedali, per bambini che vogliono godersi il lato più bello del guidare.

Sì, perché le balance bike, o bici senza pedali, si presentano come piccoli tricicli senza tuttavia pedali né rotelle, e hanno la capacità di riportare alla base il piacere della guida della bicicletta per chi ancora non la sa guidare. Con i vantaggi che vi abbiamo spiegato poco fa.

E oltre ai vantaggi delle bici senza pedali, quindi, il modello Bennett prodotto da Heritage ci piace davvero molto perché fa di un materiale di scarto molto pericoloso per l'ambiente un nuovo oggetto davvero utile.

Loll Design e Arlan DeRussy hanno riprogettato e ridisegnato la bici senza pedali, partendo dalle bottiglie di latte per arrivare ad una balance bike il cui telaio si ispira ai ponti di Chicago, perfetta dai due anni fino ai cinque/sei: essa si adatta infatti, grazie al seggiolino regolabile, all'altezza dei bambini, che possono così iniziare a prendere confidenza con le due ruote senza la noia delle rotelle o del tradizionale triciclo, senza ingranaggi, senza catene, senza marce, senza cadute rovinose, senza rotelle che si infilzano nei tombini!

Un disegno pulito e bordi smussati, insieme alla presa facile del manubrio, la rende di semplice fruizione per i piccoli corridori, che pian piano si ritrovano a studiare concretamente l'equilibrio necessario a guidare su due ruote, attraverso movimenti divertenti e sfruttando un mezzo di trasporto davvero comodo.

E il bello è che ogni bambino può scegliere la sua piccola bicicletta senza pedali (utilizzabile praticamente dappertutto!) in diversissimi colori. Azzurra come il cielo, nera da veri duri, verde come un bosco di conifere, verde acido per ciclisti più fantasiosi, arancione acceso o classicamente rossa: a voi la scelta.

Una nota azienda di cosmesi "naturale" che effettua vendita porta a porta ha all'interno della sua linea una crema al timo, il cui utilizzo viene consigliato in caso di raffreddore attraverso l'applicazione sotto la pianta del piede. Infatti mamma Loredana ci ha scritto per avere un parere in merito a questo rimedio:

"Ciao! Mi hanno parlato di una crema balsamica al timo da mettere sotto i piedini , per il raffreddore del mio bimbo (ha 4 mesi), oltre a tutti gli altri rimedi che sappiamo. Tu ne sai qualcosa? grazie!!!"

Abbiamo già spieato le evidenti proprietà del timo in questo articolo. La crema al timo è sicuramente un trattamento estremamente efficace ma è necessario seguire alcuni suggerimenti:

1. L'olio essenziale di Timo è un olio con un elevato grado di tossicità ed è quindi fondamentale non abusarne, non utilizzarla sui bambini al di sotto dei 4 anni e sopratutto è meglio prepare la crema a casa da sè. Questo perchè esistono di verse varietà di oli essenziale di timo, ed è importante utilizzare solo quella chiamata Timo a linalolo (Thymus Vulgaris linaloliferum). A differenza delle altre varietà questa ha un bassissimo grado di tossicità e con alcune precauzioni può essere usata anche sui bambini: è importante però che non utilizziate mai questo olio essenziale puro sulla pelle, in particolare sui bambini. Deve sempre essere diluito quindi in olio vettore (circa 100 ml per 5 gocce di olio essenziale) o in crema come vedremo nella nostra ricetta. Il problema delle creme confezionate al timo è che spesso utilizzano non solo oli essenziali di bassa qualità (ma anche le creme lo sono), e sopratutto non scelgono timo a linalolo ma altre più tossiche: quindi nella dicitura leggiamo "Thymus vulgaris, che non ci dice nulla appunto sulla chemiotipizzazione). L'olio essenziale di timo a linalolo lo potete trovare in questo negozio online: https://www.sanareva.it/prodotto-puressentiel-timo-linalolo-bio-5-ml-thymus-vulgaris-linaloliferum.html

2. Non utilizzare nessun prodotto con olio essenziale di timo al di sotto dei 4 anni (meglio ribadirlo in un punto a sè).

3. Seguite le indicazioni di riflessologia plantare che trovate all'interno del nostro articolo così da stimolare l'apparato respiratorio

Ecco quindi la ricetta per realizzare la crema al timo da mettere sotto i piedi contro il raffreddore: come realizzare una crema all'olio essenziale di timo efficace per tutta la famiglia 

Giulia Mandrino

 

La conoscete? Si tratta del residuo della preparazione del latte vegetale, ed è un ottimo ingrediente dalle ricche proprietà, utilizzatissimo in tutte le zone orientali. Ed ora anche la nostra tavola si arricchirà di questo strano alimento!

Alla scoperta di un nuovo ingrediente: l'Okara, la polpa di latte vegetale super nutriente

 

Si presenta come una polpa tra il colore giallo e il colore bianco e deriva direttamente dagli scarti della lavorazione del latte di mandorle, farro, riso e avena, ma soprattutto da quelli del latte di soia e del tofu (e, non a caso, nei negozi bio nei quali potete trovarlo a volte compare sotto il più specifico nome di "pasta di soia"). 

Se avete a disposizione un estrattore (bravissime!) ottenere l'Okara in casa è davvero facile facile. Semplicemente, quando realizzate il vostro latte di soia o di mandorle estraendolo direttamente dagli ingredienti base, non gettate via le fibre e gli scarti! Sono proprio essi ad essere preziosi.

Le parti insolubili delle materie solide restano infatti nel sacco filtrante, ed è proprio questa l'Okara. La sua natura, oltretutto, fa di essa un ingrediente ricchissimo di fibre e amido, oltre che di proteine vegetali, calcio, ferro e vitamina B2. E il colesterolo? Zero!

 In Cina, Giappone e Corea conoscono da sempre questo prezioso ingrediente, ed ora grazie al fatto di essere prodotto interamente con materie prime vegetali le diete vegetariane e vegane occidentali lo stanno sfruttando al meglio.

Spesso non lo si compra perché non si ha idea di come usarlo. In realtà è bene considerare che la sua consistenza davvero iper versatile ne permette l'utilizzo in praticamente infinite ricette!

Non solo: la sua conservazione è semplice e potete decidere di congelarlo, scongelandolo poi all'occorrenza, oppure essiccarlo, appoggiandolo su carta forno e cuocendolo sul piano meno caldo del forno a 120 gradi per un paio d'ore. Una volta asciutto acquista una comoda consistenza di farina, da chiudere poi in barattoli ermetici.

Grazie al fatto che diventa una sorta di farina, con l'Okara potrete realizzare ricette in casa davvero buone e preziose per le loro proprietà nutritive così sane: pane, crackers e biscotti, ma anche la pizza (mischiandola tuttavia con altre farine: non ha un gran potere di lievitazione). Semplicemente, utilizzate l'Okara essiccato come fosse farina! Il sapore sarà molto più intenso e gustoso rispetto alle semplici farine tradizionali; ricorderà quello delle nocciole e della frutta secca.

E quando è ancora fresca, l'Okara può diventare facilmente una base perfetta per le polpette, per le crocchette, per i ripieni (sembra il formaggio!), oppure semplicemente per piatti saltati in padella a base di Okara e verdure, come fosse un pasticcio.

La redazione di mammapretaporter.it

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/andrea_nguyen/6998991493

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Fagioli, lenticchie, ceci, piselli, cornetti... Sostanziosi, gustosi e versatili, i legumi si prestano ad essere utilizzati in primi piatti, seconde portate e ricette di contorno. E d'estate sono ottimi: energici al punto giusto, si mangiano freddi e riempiono in fretta. Li avete mai provati mettendoli alla base delle vostre insalate?

Vi proponiamo 7 insalate di legumi per un'estate naturalmente proteica: le nostre ricette preferite per piatti deliziosi, sostanziosi e sanissimi

1. Insalata dei tre legumi: e cioè ceci, fagioli rossi e cornetti. Mixate in una ciotola dei ceci già cotti, dei cornetti bolliti e tagliati a metà e dei fagioli rossi in scatola. Completate con mezza cipolla rossa tagliata grossolanamente, del prezzemolo e qualche pomodorino a pezzetti, condendo con una salsa agrodolce composta da olio evo, poco aceto, un cucchiaino di sciroppo d'acero e un pizzico di sale.

(foto 1 http://flavorthemoments.com/fresh-and-easy-three-bean-salad/)

2. Cornetti balsamici: simile alla prima, ma un pochino più leggera. Stavolta i protagonisti sono solo i cornetti bolliti, mescolati con qualche pomodoro ciliegino tagliato a metà, del porro e della feta, il tutto condito con olio e aceto balsamico.

(foto 2 http://www.thegardengrazer.com/2013/02/balsamic-green-bean-salad.html)

3. Insalata di fagioli messicani: i fagioli neri messicani sono davvero super buoni, saporiti e insoliti. Metteteli in una ciotola con del coriandolo, del peperoncino dolce e cipolle, guarnendo con una salsa ottenuta con olio, aceto, aglio, lime, cumino e tabasco. E alla fine appoggiate sopra delle fette di avocado!

(foto 3 http://www.food.com/recipe/mexican-bean-salad-253719)

4. Insalata semplice di ceci: il loro gusto morbido piace un po' a tutti, e l'insalata a base di ceci è davvero semplicissima da comporre. Basta scolarli e metterli in una ciotola insieme a del cetriolo a dadi, a del peperoncino verde, a mezza cipolla tagliata fine e a qualche pomodoro a fette, condendo a piacimento. Ottima anche con qualche dado di tofu!

(foto 4 http://lindawagner.net/blog/2015/03/5-minute-chopped-chickpea-salad/index.html)

5. Ceci e avocado: sempre i ceci, sempre un abbinamento vincente. Stavolta con l'avocado! Una scatoletta di ceci, un avocado a fettine, prezzemolo e cipolla serviti con un condimento di olio e limone e dei cubetti di feta o tofu. Gnam!

(foto 5 http://homegrownandhealthy.com/chickpea-avocado-and-feta-salad/)

6. Lenticchie e olive: piccole e tenere, le lenticchie hanno un sapore deciso che a molti tuttavia piace. Cuocetele e mescolatele con delle olive a fettine, delle zucchine saltate in padella, peperoncino, cipolla, feta, olio, aceto e limone.

(foto 6 http://mediterrasian.com/delicious_recipes_greek_lentil_salad.htm)

7. Patate dolci e fagioli neri: sapore bomba e colore mozzafiato. Tenete le patate dolci che avete cotto al forno ieri sera e realizzate un'insalata mescolandole con dei fagioli neri, dei pomodori a fette, scalogno e menta, condendo con olio, sale e abbondante pepe.

(foto 7 http://www.epicurious.com/recipes/food/views/roasted-sweet-potato-and-black-bean-salad-367812)

Per la nostra rubrica dedicata alla maternità nelle più disparate parti nel mondo oggi ci spostiamo e torniamo un pochino più vicino a noi, geograficamente e spiritualmente, per soffermarci su un paese che conosciamo molto bene, per vicinanza, per somiglianza di lingua e per simpatia: la Spagna!

Già, moltissime mamme probabilmente hanno passato almeno una volta una vacanza in Spagna, e l'indole degli spagnoli pur essendo differente dalla nostra è molto più simile a quella italiana rispetto a quella di paesi lontani di cui abbiamo parlato, come ad esempio gli Stati Uniti o Cuba. Ma com'è essere mamma in Spagna, e come sono abituati a passare la loro infanzia i bambini?

La maternità nel mondo: essere mamma in Spagna tra scorpacciate di crostacei durante il travaglio e l'amore per l'acqua di colonia

Sicuramente varia molto di città in città, di regione in regione (Madrid non è proprio come Barcellona, e non lo prova solo il cuore dei tifosi di calcio che si ostinano a litigare!), ma proviamo a capire com'è, da costa a costa, da confine a confine, vivere la maternità nel paese della paella, delle corride, della siesta e della esse squillante!

Innanzitutto, avere bambini in "tarda" età è molto comune tra gli spagnoli: dai 36 anni ai 40, solitamente. Il motivo? Un po' è "colpa" della tendenza degli spagnoli a studiare per molto tempo (prima dell'unificazione europea i corsi di laurea duravano 8 o 9 anni!), fatto che certamente allunga i periodi di stabilizzazione economica delle coppie. E, un po' come in Italia, chi studia tende a rimanere per tutto il tempo che serve dai genitori, solitamente fino ai 30 anni. Tuttavia le nascite sono sempre abbastanza basse, e questo per la Spagna è un problema.

Le mamme straniere che arrivano qui, poi, fanno caso ad una tendenza che è tipica anche italiana: e cioè la paura della toxoplasmosi in gravidanza. A quanto pare è una questione tipicamente spagnola e italiana, quindi le gestanti vivono momenti di prevenzione molto molto simili a quelli delle future mamme del bel paese. Cosa cambia? La tradizione di portare in ospedale alla neo mamma tanto prosciutto crudo quanto pesa il neonato, per recuperate quello che non si è mangiato in gravidanza!

Non solo: per quanto riguarda il parto (che avviene in ospedali pubblici gratuiti - il sistema sanitario è simile al nostro - o in cliniche private come qui), c'è un'altra stranezza. Quando la donna inizia a dilatarsi, le ostetriche e il ginecologo suggeriscono alla mamma di farsi una scorpacciata di prostaglandine, uscendo a mangiarsi un sacco di crostacei!

Il periodo di maternità dopo il lavoro, poi, dura quattro mesi. Poi, però, fino all'anno del bambino o la mamma o il papà possono scegliere di usufruire dell'"ora della pappa" (La hora de lactancia), prendendosi un'ora dal lavoro ogni giorno oppure facendo due settimane extra di ferie. E gli spagnoli sono abituati ad allungare il più possibile il periodo: si prendono i quattro mesi di maternità, ci attaccano le cinque settimane di ferie annuali pagate e quindi le due settimane della hora de lactancia. Insomma, sei mesi.

Solitamente entrambi i genitori, anche per necessità, lavorano; per questo i nonni aiutano moltissimo, sempre volentieri! E' tipico. Anche perché le giornate di lavoro solitamente sono molto lunghe, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, con una pausa molto lunga nel mezzo (necessaria d'estate, quando le ore centrali sono troppo calde e il sole non tramonta fino alle dieci!).

E per finire tre curiosità. La prima? Tutti i bambini indossano l'acqua di colonia, e perciò sono profumatissimi! E alle bambine fin da subito vengono fatti i buchi alle orecchie, tanto che se una non indossa orecchini viene scambiata immediatamente per un maschietto. Ma la cosa più interessante è la ricrescita dei capelli e delle ciglia: sì, anche noi in Italia crediamo che tagliare cortissimi i capelli ai bambini poi li faccia crescere ancora più sani e forti, ma in Spagna è una tradizione crederlo anche per le ciglia. Insomma, non sono poche le mamme che tagliano con una forbicina le ciglia ai propri bambini per vederle ricrescere folte e lunghe!

“Qui è parecchio comune avere l'assicurazione sanitaria privata. Questo comporta che le pratiche invasive durante il parto sono molto frequenti visto che vengono rimborsate: un parto normale non vale niente, un cesareo sui 4000€. Per questo per es, ho deciso di partorire nel pubblico anche se ho l'assicurazione pagata dall’azienda.” mamma Nicoletta, Barcellona

La redazione di mammapretaporter.it

Il nostro progetto merende, nato per raccontarvi merende golose ma semplici da realizzare per i vostri bimbi, continua, grazie al supporto nei nostri partner Noberasco ed Estraggo

Oggi vi spieghiamo la semplicissima ricetta dei panini dolci di mela: ricchi delle vitamine di questo frutto ma anche dell'energia della frutta secca, i sandwich di mela sono una merenda perfetta e generalmente assai apprezzata dai bambini (ma anche dai grandi!)

La ricetta dei panini di frutta: come preparare dei deliziosi sandwich di mela in pochi minuti

Giulia Mandrino

La vacanza a New York City solitamente la si organizza per tempo. La si attende, la si sogna, si preparano le giornate nel dettaglio per cercare di non perdersi nulla della città che non dorme mai! Ah.. La Grande Mela!

Con i bambini questa vacanza diventa ancora più bella, se la si organizza per bene. Ma che fare se la sfortuna vi segue e beccate qualche giorno di pioggia? Beh, non disperate, i newyorkesi sanno come spassarsela anche quando l'acqua bagna i loro passi. E insieme ai bambini, ombrelli e impermeabili a portata di mano, potete approfittarne per scoprire luoghi e attività che con il sole forse non avreste nemmeno preso in considerazione.

Ecco 9 cose da fare a NY con i bambini quando piove: le offerte, le attività e i luoghi della Grande Mela da scoprire in caso di pioggia!

1. New York Public Library: probabilmente è una delle mete che avete già fissato in agenda, quindi se beccate un giorno di pioggia approfittatene! Gli adulti rimarranno affascinati, ma i bambini rimarranno con una bocca altrettanto aperta. Ma non vale la pena solo la normale visita. Controllate il sito internet prima di uscire di casa: probabilmente saranno in programma workshop o letture per tutta la famiglia.

(foto 1 http://www.nycgo.com/venues/new-york-public-library)

2. Brooklyn's Children Museum: una collezione di 30000 oggetti legati all'infanzia, alla musica, alla scienza e alla storia; strumenti musicali, bambole, giocattoli, maschere, fossili... Ci passerete l'intera giornata!

(foto 2 https://en.wikipedia.org/wiki/Brooklyn_Children%27s_Museum)

3. The Craft Studio/Make Meaning: per bambini creativi e manine che non stanno mai ferme, i luoghi della Grande Mela pensati per esprimere la creatività sono moltissimi! In particolare, sono imperdibili The Craft Studio (un negozio di arts and craft nel quale troverete un'infinità di materiali artistici e dove potrete partecipare a laboratori creativi) e Make Meaning (ogni giorno per i bambini sono in programma progetti d'arte come la creazione di sapone, la pittura su ceramica, la creazione del vetro, la decorazione delle torte...). E anche il Children's Museum of the Art offre quotidianamente ai bambini la sperimentazione delle più svariate tecniche artistiche!

(foto 3 https://www.google.it/search?q=make+meaning&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjX2K2F5ZjNAhXCaxQKHUCJBpkQ_AUICSgC&biw=1366&bih=651#imgrc=GsmtawpDXnLikM%3A)

4. Alice's Tea Cup: un ristorante dell'Upper East Side nel quale i bambini si ritroveranno letteralmente a prendere il tè con il cappellaio matto. E fino ai 10 anni potranno provare lo speciale "wee tea di Alice", con buon tè, scones, un piatto principale e la mousse di cioccolato del Bianconiglio.

(foto 4 http://www.ohhowcivilized.com/review-alices-tea-cup-upper-west-side/)

5. Disney Store: anche se non siamo fan sfegatate delle fiabe Disney, c'è da ammettere che per i bambini è un paradiso della fantasia. Il Disney Store di New York, che si trova in Times Square, è il più grande del mondo. Siamo sicuri che appena ne uscirete la pioggia sarà cessata.

6. Yoga: i newyorkesi amano da impazzire lo yoga, quindi anche per i bambini è un paradiso. Qui trovate i migliori centri per lo yoga per bambini (http://www.timeout.com/new-york-kids/things-to-do/yoga-for-kids-in-nyc); un ottimo esercizio per sgranchirsi le gambe in attesa che torni il sole.

7. Trampoline Park: sono una figata, e NY ne è piena. Parliamo dei Trampoline Park come l'Air Trampoline Sports, nel quale i bambini possono giocare per due ore saltando sulle reti o nuotando nelle vasche di gommapiuma.

(foto 6 https://dealfly.tv/deals/air-trampoline-sports-cliffwood-coupons-94697/)

8. New York Hall of Science: un parco giochi scientifico con mostre interattive, giochi ed esperimenti che coinvolgono la scienza, la tecnologia e la matematica in maniera ludica e divertentissima!

(foto 7 http://www.timeout.com/new-york-kids/museums/new-york-hall-of-science)

9. Brooklyn Boulders: per finire, un'altra attività fisica per tenersi in forma e in movimento anche in caso di pioggia. Nell'omonima palestra di Brooklyn potrete provare con tutta la famiglia ad arrampicare sui 18000 piedi di superficie disponibile; e se la mamma ha le vertigini, beh, lei potrà partecipare alle lezioni di yoga e pilates.

(foto 8 http://archive.boston.com/yourtown/news/somerville/2014/02/brooklyn_boulders_somerville_hosting_youth_climbing_team_try.html)

Il profumino di bebè è sempre qualcosa di magico: inonda di armonia la casa creando ricordi indelebili nella nostra mente. 

Questa aroma meravigliosa spesso e volentieri è un ricordo dopo i generosi ricordini che troviamo nel pannolino... Ho realizzato quindi uno spray semplicissimo che possiamo usare per profumare gli ambienti, in particolare la cameretta dei nostri bimbi fino a 2-3 volte al giorno, in particolare dopo il cambio del pannolino. Quando i bambini sono piccoli (0-6 mesi) meglio sempre cambiare per qualche minuto aria nella stanza dopo aver spruzzato lo spray, sopratutto se l'ambiente è piccolo. 

Ecco la ricetta dello spray per profumare la stanza del bebè: come realizzare un profumo naturale per ambienti per la cameretta dei bambini

Giulia Mandrino

Lo sappiamo, il neonato ha bisogno di rituali e di tempi sempre costanti per allenarsi alla nanna serale. Sappiamo anche che il sonno del bambino nei primi anni di vita non è come quello degli adulti ma è fisiologicamente caratterizzato da risvegli notturni

All'interno però dei rituali della nanna possiamo inserirne uno che coinvolge l'olfatto ed è un olietto spray molto delicato e perfetto per il bebè a partire dal compimento del primo mese. 

Ecco la ricetta della lozione spray rilassante per bambini: come realizzare un olio spray perfetto come rituale della nanna 

Giulia Mandrino

 

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

Il magico mondo di Escher per i bambini

Mercoledì, 08 Giugno 2016 14:15

Tra poco i bambini milanesi potranno recarsi a Palazzo Reale per ammirarne le opere dal vivo. Dal 29 luglio arriva infatti in terra milanese l'artista olandese delle prospettive ribaltate, delle illusioni ottiche e delle costruzioni impossibili. E tutti i bambini dovrebbero conoscerlo!

Il magico mondo di Escher per i bambini: giochi e scoperte attraverso le opere decorative dell'artista olandese

Prima di tutto: conoscete Maurits Cornelis Escher? Nacque in Olanda e dopo gli studi in architettura viaggiò a lungo in Italia, dove sviluppò il suo amore per i paesaggi e le architetture nostrane, dalle quali trasse ispirazione per le sue future opere.

Viaggiò quindi tra la Svizzera, il Mediterraneo, il Belgio e l'Olanda, per poi trasferirsi in quest'ultimo paese e iniziare a realizzare le sue opere, partendo da una concezione più liberty per arrivare a definire il suo stile fatto di forme geometriche, pattern matematici (ispirati anche dai mosaici e dalle vetrate di Granada), oggetti impossibili e, più in generale, di una concezione della realtà non strettamente veritiera.

Escher gioca con le prospettive, con gli specchi, con i motivi e i pattern, e le sue incisioni alla fine affascinano per la loro ambiguità, per l'aspetto ludico e per i significati nascosti. Tutto grazie all'indole dell'artista: egli guardava alla realtà in maniera diversa  da quella più tradizionale e solita, non esitava a prendere la natura e a renderla qualcosa tra il matematico e il magico. Facendo spesso diventare tutto un grande e interessantissimo gioco.

Ecco perché anche ai bambini Escher piace moltissimo, ed ecco perché dovremmo proporlo molto più spesso ai piccoli. Come? Attraverso attività che facciano conoscere l'artista, le sue opere e la sua vita, ma soprattutto attraverso giochi creativi e riflessivi per indagare più in profondità i disegni e quindi i ragionamenti dietro ad essi.

Un gioco davvero molto carino e stimolante per tutti i bambini può essere quello di trovare la dissonanza e la somiglianza delle opere di Escher rispetto alla realtà: prendete, ad esempio, il suo più famoso Castello. Come possono le scale essere percorse dal basso verso l'alto? Può esistere qualcosa del genere nella realtà? E lo stesso vale per il Mulino, ancora più estraniante: come fa l'acqua a girare dal basso verso l'alto? Esiste una forza del genere o è solo un'illusione ottica?

 

(foto 1http://www.milanopost.info/2016/06/06/il-meraviglioso-mondo-di-escher-in-mostra-a-palazzo-reale/)

(foto 2 http://web.sbu.edu/theology/bychkov/escher_mill.html

In generale, prendendo un qualsiasi quadro di Escher potete intavolare con i bambini delle interessantissime riflessioni e discussioni.

I coccodrilli che escono dai quaderni, ad esempio, si trasformano in pretesto per parlare del realismo del disegno, e di come la mano umana possa riprodurre la natura.

(foto 3 http://www.instructables.com/id/Make-an-MC-Escher-Reptile-puzzle-on-your-CNC-rou/)

I pattern che riproducono le transizioni dinamiche da un motivo all'altro, come quello che passa da un paesaggio pieno di casette ad un omino, sono bellissimi ed è interessante analizzare ogni passaggio compiuto da Escher per trasformare ogni elemento in qualcosa d'altro, in maniera armoniosa e naturale.

(foto 4 http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Maggio_05/Escher.htm)

Lo stesso discorso lo si può fare con il disegno degli uccelli in volo: sono uccelli? Sono campi coltivati? Sono bianchi o sono neri? Dove iniziano i primi e finiscono i secondi? 

(foto 5 http://www.geocities.ws/rojo-rulez/escher/es-galle.htm)

Uno dei disegni più intriganti è poi sicuramente quello della sfera, attraverso la quale Escher esegue il proprio autoritratto. Cosa comunica ai bambini? Come mai non è un ritratto "piatto"?

(foto 6 https://en.wikipedia.org/wiki/Hand_with_Reflecting_Sphere)

 E per giocare un pochino più liberamente dopo aver riflettuto ed essersi scervellati attorno a tutti i rompicapi prospettici e concettuali di Maurits Cornelis, dedicatevi insieme ai bambini a passatempi più ludici nel senso più stretto.

Ad esempio, stampate un qualsiasi suo quadro, ritagliatelo in tanti pezzetti e create il vostro complicato puzzle da risolvere tutti insieme!

Oppure, ancora più rilassante, fate riprodurre ai bambini le sue opere come se fossero dei mandala: stampate in più copie il pattern base (lo trovate qui: http://artprojectsforkids.org/wp-content/uploads/2014/12/Escher-Lizard.pdf), quindi fatelo colorare come preferiscono, e quando ne avrete raccolti a sufficienza create un quadro molto più grande nel quale le tessere combaciano perfettamente e riproducono un pattern meraviglioso.

(foto 7 http://artprojectsforkids.org/escher-mural-free-page-download/)

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg